I Duellanti, Alba Parietti e Aldo Busi, litigio bis

La prima puntata de I Duellanti ha regalato un nuovo e atteso litigio, quello tra Aldo Busi e Alba Partietti. Ripartendo proprio dalla forte discussione che i due avevano avuto ormai molti anni orsono, Massimo Giletti, padrone di casa, cerca di rievocare quei tempi. Ma anche se molti anni sono passati, l’astio tra la showgirl e lo scrittore è più vivo che mai.

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I Duellanti, 6 Luglio su Rai 1: Busi, Parietti, Luxuria, Arbore

Il nuovo programma condotto da Massimo Giletti nella seconda serata di Rai 1, intitolato I Duellanti (come il film di Ridley Scott) è pronto per la prima puntata di lunedì 6 luglio in seconda serata sulla rete ammiraglia del servizio pubblico: l’obiettivo della trasmissione è quello di dare una seconda possibilità ai protagonisti di alcuni grandi scontri avvenuti in televisione.

Aldo Busi e Laura Ravetto, lite alla guerra dei mondi ( con video )

Se qualcuno spera che la televisione possa prima o poi perdere l’aurea trash di cui è contornata, lo rassicuriamo: dovranno passare ancora miliardi di Ere prima che questo avvenga. Ieri sera alla Guerra dei mondi, in onda su Rai tre,  il conduttore David Parenzo si è trovato nel mezzo di una lite che, in un altro contesto, sarebbe stata più adatta al mercato del pesce, anche se vedere Pippo Baudo, e Aldo Busi e Laura Ravetto de Il Popolo della Libertà, con le buste della spesa tra le cozze e le triglie sarebbe stato decisamente più divertente.

 

Gabriele Paolini a Cinetivu: “La televisione è una spietata assassina quando si ciba di cronaca nera”

Gabriele Paolini, grazie ai suoi 30mila sabotaggi televisivi (record certificato anche dal Guinnes World Record), è il disturbatore televisivo più famoso d’Italia. Noi di Cinetivu abbiamo deciso di intervistarlo per capire qualcosa in più sul suo “lavoro” e sulla sua persona. Abbiamo avuto la fortuna di cogliere Paolini sull’attualità, visto che questa mattina è riuscito ad incontrare Fiorello, il quale gli ha strappato una promessa:

Stamani alle 6.30 c’è stato un incontro con Fiorello, il cui video è stato già pubblicato su Twitter. Ho chiesto lui di dedicare la puntata finale di questa sera alle donne. Se è una persona seria, e ritengo che lo sia, spero che colga l’occasione per farlo.

Renata Polverini è confusa. Antonio Di Pietro pure. Per il resto tutto ok

Questa settimana abbiamo posticipato, eccezionalmente, la consueta rubrica del sabato Per il resto tutto ok alla domenica.

CONFUSIONE POLITICA– “Questa assemblea oggi si è messa a servizio del governo Berlusconi. E lo avete fatto voi, non noi, lo avete fatto voi. Siete berlusconiani!” (L’impetuosa Renata Polverini, Presidente Pdl della Regione Lazio, sceglie questo epiteto per attaccare in sala consiliare l’opposizione, Corriere Tv).

CONFUSIONE GRAMMATICALE – “Serve un leadership diversa” (Antonio Di Pietro parla così alla Camera dei deputati, Corriere Tv).

Liguori schiaffeggia Rampino, Ventura ignora Belen, Busi traduce il latino, Margherita e Andrea del Gf sfidano i germi, Santanché s’illude. Per il resto tutto ok

BUONI PROPOSITI PASQUALI – “Mi alzo dalla studio (sic), prendo un aereo, vengo a Roma e ti prendo a schiaffi” (Paolo Liguori, per nulla sarcastico, a Antonella Rampino, Agorà, Raitre)

E’ una collerica, isterica“. (Paolo Liguori, riferendosi alla Rampino). Lei è collerica, mica lui.

SOLIDARIETA’ FEMMINILE – “Belen non so nemmeno chi sia. Di lei non me ne frega nulla.” (Simona Ventura, Se… a casa di Paola, Raiuno)

Stasera che sera, mille trasmissioni in una: Barbara D’Urso “magnifica” l’Italia… a modo suo!

Chi ha goduto della visione della prima puntata del nuovo contenitore domenicale di Barbara D’Urso, Stasera che sera, costellata da interviste e talk a mò di Cronache Marziane, sarà rimasto totalmente spiazzato dal sostanzioso restyling, curato della sapiente mano di Mario Giordano, che ha subito il nuovo programma di Canale5, una modifica in corso d’opera necessaria per innalzare i non esorbitanti ascolti.

Silurato Aldo Busi senza troppi complimenti, come magicamente predetto da noi domenica scorsa, troppo irruento per gli standard di Barbara D’Urso, il programma appare letteralmente trasformato e i cambiamenti sono tangibili già dai primi secondi. Le sublimi quanto spassosissime imitazioni di Barbara D’Urso lasciano spazio ai sermoni, prima di un operaio Fiat di Mirafiori e poi, di una medaglia d’oro alle Olimpiadi.

Il talk è il minimo che ci si aspetti e, invece, dopo aver introdotto il trio canoro de Il Volo, Barbara D’Urso mette in atto l’idea televisiva più originale degli ultimi 150 anni: Nord vs. Sud. Per rappresentare il nord, Barbara lancia un collegamento da Varallo Sesia, di cui il primo cittadino è l’onnipresente leghista Gianluca Buonanno, mentre Ceppaloni è la cittadina chiamata a rappresentare il sud e tutto ad un tratto, Stasera che sera si trasforma in una qualunque puntata di Fornelli d’Italia, con lo spettatore che teme l’avvento di Davide Mengacci mentre assaggia la Bagna Cauda.

Massimo Giletti tra Avetrana e tronisti, Barbara D’Urso “notturna” alle prese col ciclone Aldo Busi

Massimo Giletti, privo di Barbara D’Urso nelle vesti di principale competitor, causa trasferimento in prima serata, si ritrova la domenica pomeriggio, solo soletto, con la sua Arena di Domenica In, a competere con Il tempo delle mele, trattando lo spinoso caso del calendario in favore di Sarah Scazzi, lanciato in pompa magna, neanche fosse una serata all’Hollywood, con il bel faccione di Giovanni Conversano a fare da testimonial.

Lamberto Sposini non perde tempo con i preamboli e giudica il tutto, un’“operazione strampalata”, parlando di ennesima strumentalizzazione del caso e insinuando anche dei dubbi sull’effettivo utilizzo della cifra finora incassata dalla fondazione a favore del canile in onore della piccola Sarah. A difendere, invece, l’iniziativa, accusando i detrattori di una certa ipocrisia di fondo, ci pensa Klaus Davi che afferma che non si possono fermare, quando ci fa comodo, fenomeni mediateci nati grazie al sistema televisivo attuale.

La situazione, tra gli ospiti in studio, tra cui figurano Patrizia de Blank e Beppe Convertini, è ingarbugliata: c’è chi afferma di esser stato vittima di una vera e propria imboscata (Marina Ripa di Meana, che ne approfitta anche per lanciare qualche frecciatina alla contessa de Blanck, ospite in studio, che gentilmente ricambia le attenzioni), c’è chi sostiene di aver saputo di posare un calendario con intenti animalisti ma non a favore di Sarah Scazzi e c’è chi, senza ipocrisia, afferma di sapere, fin dall’inizio, la natura dell’operazione benefica. Appena Sposini si chiede perchè ad Avetrana, il problema del randagismo sia sorto solo dopo la morte di Sarah e un’opinionista del pubblico spara a zero contro i tronisti e il loro modello negativo, non si capisce più di cosa si stia parlando.

L’Arena e Domenica Cinque sul razzismo dilagante in Italia, Aldo Busi “Sex Machine” e Barbara D’Urso “maialina dentro”!

Barbara D’Urso ci dà il benvenuto per la consueta puntata di Domenica Cinque, che si preannuncia con le polemiche caricate a pallettoni: la D’Urso, infatti, è fiera di annunciare, tra i tanti ospiti previsti per oggi, un’intervista a uno dei personaggi più controversi della scena italiana ossia Aldo Busi. Il pubblico starnazzante sta già agitando le piume.

Prima, però, spazio alle tragedie: la vicenda di Yara Gambirasio ha subito un cambio radicale, dalla spasmodica ricerca del cadavere della piccola Yara in tempo reale, ora, la speranza di portare a casa la ragazzina, viva, si è accesa nuovamente. Il discorso, però, si sposta sul dilagante razzismo del nostro paese.

Anche Massimo Giletti, direttamente da L’arena di Domenica In, parte da questo argomento: “Mostro per un giorno” è il titolo della prima parte del talk, dedicata a Mohammed, il ragazzo tunisino, ingiustamente accusato di sequestro e concorso in omicidio di Yara. In studio, c’è il cugino del ragazzo. Da Barbara D’Urso, invece, si analizzano casi simili: da Patrick Lumumba, congolese, accusato di aver ucciso Meredith Kertcher e poi scagionato, fino a Azouz Marzouk, tunisino, accusato inizialmente della strage di Erba.