Sanremo 2011, tra i cantanti in gara anche i Pooh?

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Tra dieci giorni sapremo ufficialmente i nomi dei cantanti in competizione al Festival di Sanremo 2011. Oggi Marinella Venegoni prova ad anticiparli su La Stampa.

Agli ormai noti e arcinoti Roberto Vecchioni, Franco Battiato (con Luca Madonia) e Anna Oxa, secondo la giornalista, si aggiungerebbero i Pooh, per la prima volta sul palco dell’Ariston in formazione ridotta. Quasi certa anche la presenza di Giorgia con il brano scritto da Tiziano Ferro. Non ci dovrebbero essere problemi, poi, per Max Pezzali, Nina Zilli, lo stravagante gruppone Enrico Ruggeri – Niccolò Fabi – Elio e le storie tese, l’accoppiata Emma Marrone – Modà, Al Bano Carrisi e Luca Barbarossa accompagnato da una signora ancora da identificare.

Ascolti Tv giovedì 9 dicembre 2010: Annozero vince la serata grazie a 4.800.000 spettatori

Per la seconda serata consecutiva, le reti ammiraglie, che hanno offerto solo repliche e “meglio di…”, sono rimaste a bocca asciutta. Risultato prevedibile, forse, ma, ad aggiudicarsi la serata per il secondo giovedì di fila, è Michele Santoro, che permette a Rai2 di conquistare 4.828.000 spettatori, pari a uno share del 19.21%, con la nuova puntata di Annozero. Tra le reti ammiraglie,è stato un testa a testa tra Paolo Bonolis e Luca Laurenti, mattatori di Chi ha incastrato Peter Pan?, in onda su Canale5, che ha divertito 4.407.000 spettatori, con uno share pari al 17.41% e le repliche della settima stagione di Don Matteo, offerte da Rai1, che hanno tenuto compagnia a 4.767.000 spettatori, con uno share del 17.13%, con l’episodio Perfetta, e 4.200.000 spettatori, con uno share del 18.25%, con l’episodio Tango.

Risultati soddisfacenti e nella media per i 3 episodi di CSI: Miami, proposti, come di consueto, da Italia1. La rete giovane Mediaset ha tenuto incollati agli schermi 2.894.000 spettatori, con uno share del 10,31%, conquistati con l’episodio L’incendio, 2.975.000 spettatori, con uno share del 11,57%, che hanno visto l’episodio Nessuna traccia, e 2.573.000 spettatori, con uno share del 13,69%, che hanno seguito anche l’episodio intitolato Cara Mamma.

Su Rai3, il film thriller, Il negoziatore, con Samuel L. Jackson e Kevin Spacey, fa il minimo indispensabile per avere la meglio sulle atmosfere mistiche e religiose offerte da Rete4. La pellicola, infatti, offerta dalla terza rete di Stato raggiunge quota 1.663.000 spettatori, pari a uno share del 6.48%, mentre la nuova puntata di Viaggio a…, in onda sulla terza rete Mediaset, dedicata alle stigmate, si è fermata a 1.433.000 spettatori, con uno share pari al 6.13%. Interesse ridotto al minimo, invece, per il film fantasy S1m0ne, con Al Pacino e Winona Ryder: su La7, infatti, si sono sintonizzati appena 505.000 spettatori, pari a uno share del 1.94%.

Le cose che restano foto della conferenza stampa

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E’ stata presentata ieri alla stampa Le cose che restano, la fiction in quattro puntate, che andrà in onda su Raiuno da Lunedì, dedicata all’Italia di oggi descritta dal punto di vista dei trentenni e al racconto della disgregazione di una famiglia, quella formata da tre fratelli alle prese con il lavoro, con gli equilibri affettivi e con le proprie aspirazioni disilluse.

Nel cast della miniserie, diretta da Gianluca Maria Tavarelli, scritta da Sandro Petraglia e Stefano Rulli (gli stessi autori de La meglio gioventù) e co prodotta da Italia (Angelo Barbagallo per BiBi Film Tv) e Francia), ci sono Paola Cortellesi, Claudio Santamaria, Lorenzo Balducci, Ennio Fantastichini, Daniela Giordano, Antonia Liskova, Francesco Scianna e Alessandro Sperduti.

Dopo il salto trovate il photocall e le dichiarazioni degli sceneggiatori.

Enrico Mentana, TgLa7: “Potrebbe iniziare un’alternanza tra conduttori”

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Enrico Mentana parla del TgLa7 in un’intervista rilasciata a Chiara Maffioletti de Il Corriere della Sera. Il direttore conferma che presto inizierà l’alternanza con altri anchorman nel telegiornale della 20:

Potrebbe iniziare un’alternanza. Se all’inizio apparire in video era un vantaggio alla lunga potrebbe diventare un limite… Penso a una formula dal lunedì al venerdì. Nel weekend ci sarà un altro conduttore.

Il suo Tg ha avuto un ottimo riscontro di pubblico (“Abbiamo un tg con un peso pari al Tg2 o al Tg3 su una rete con mezzi molto diversi. Si può dire missione compiuta”) e di ciò Mentana è fiero:

Annozero, l’amico terrone: la zona grigia dei sistemi criminali

Come è possibile che un’associazione per delinquere quale è la ndrangheta originariamente e oseremmo dire notoriamente confinata nel sud Italia, riesca a propagarsi anche nelle ricche regioni del nord? A questa domanda ha voluto rispondere la puntata appena andata in onda di Annozero, sulla falsariga delle dichiarazioni di Roberto Saviano che durante Vieni via con me aveva denunciato la collusione dei partiti politici, la Lega in particolare, negli affari sporchi consumati all’ombra della Madunina. Altro elemento su cui sviluppare lo spinoso argomento il libro Metastasi di Gianluigi Rizzo, ospite in studio e Claudio Antonelli realizzato sulle confessioni del pentito di mafia Giuseppe Di Bella.

La redazione del programma ha sguinzagliato gli inviati Stefano Maria Bianchi e Luca Bertazzoni alla ricerca di personaggi, nomi, prove: ammirevole il loro lavoro, la dimostrazione di cosa significhi fare il giornalista sul campo e non dietro una scrivania. Ci si mette la faccia, il rischio di farsi male diviene tangibile, quando si è a contatto con gente in difficoltà di fronte a fatti contro cui può esibire solo sproloqui e minacce, come unici argomenti validi da frapporre alla ricerca della verità. C’è chi grida allo scandalo, addirittura al ritorno dei leninisti: sembra di sentir parlare qualcun altro che noi tutti conosciamo bene. Di certo la mafia si è infiltrata nei Comuni come Desio nella provincia di Monza e Brianza, ha iniziato a gestire il ricco business dei rifiuti nelle cave abusive della Lombardia, trovando una facile sponda proprio in quegli esponenti politici che dovrebbero combatterla.

Paola Cortellesi: “A Zelig non farò la conduttrice ma porterò i miei sketch”

 Futura padrona di casa di Zelig, a partire da gennaio 2011, Paola Cortellesi ha raccontato le emozioni della vigilia del suo debutto su Canale 5 (Fonte Oggi):

Improvvisare non è il mio mestiere. Devo muovermi dentro un canovaccio, marciare sulle rotaie invisibili di un copione. Altrimenti viene fuori la mia timidezza, mi guardo da fuori, perdo verve. È che non ho mai fatto l’animatrice, non vengo dal cabaret. Anche a Zelig c’è una traccia. Sottilissima, ma c’è: sai da dove parti, dove devi arrivare, quanto devi metterci, ad arrivare. ‘Come’ ci arrivi, non lo so: devo ancora entrare nel meccanismo. Però conto su Claudio Bisio: lui è il re dell’improvvisazione, il pilastro del programma.

La poliedrica artista spende parole di stima per Michelle Hunziker e Vanessa Incontrada, che l’hanno preceduta alla guida del programma comico:

Recorder – Spin City

Oggi per la rubrica recorder voglio parlarvi di una serie televisiva americana andata in onda dal 1996 al 2002: Spin City, ideata da Bill Lawrence & Gary David Goldberg e composta da 6 stagioni e 145 episodi.

Protagonista della sit è il grande Michael J.Fox, che veste i panni di Michael Flaherty, vicesindaco di New York e da sempre amante della politica in tutte le sue sfaccettature. Michael è il braccio destro del sindaco della Grande Mela, Randall Winston (Barry Bostwick), ed inoltre è colui che organizza e regola tutto lo staff composto da Stuart (Alan Ruck), sicuro di diventare il vicesindaco; James Hobert (Alexander Gaberman), il ghost-writer; la modella Nikki Faber (Connie Britton); Paul Lassiter (Richard Kind) addetto alla stampa; Carter Heywood (Michael Boatman), gay che ricopre il ruolo di assistente speciale negli affari delle minoranze; Janelle (Victoria Dillard), assistente amministrativa; Karen (Taylor Stanley) la stagista.

Oltre allo staff interno, e fuori dall’amministrazione di New York, Michael deve vedersela con altri personaggi dalla forte personalità che sono la sua fidanzata giornalista Ashley Schaefler (Carla Gugino) che tra l’altro non è una fan del Sindaco, la moglie del Sindaco, la first lady Helen Winston (Deborah Rush) e dalla quarta stagione con la fredda arrivista Caitlin Moore (Heather Locklear), a capo della campagna elettorale del sindaco.

Il pubblico da casa: format gradevole ma non da prima serata

 Che Il pubblico da casa fosse un flop annunciato (appena 2.341.539 spettatori ed uno share pari al 9,52%) era tangibile già dai primi istanti della diretta. E’ palese che Raiuno stia giocando ampiamente la carta dell’amarcord nostalgico per fidelizzare un pubblico sempre più vasto (basti pensare a I Migliori anni o ai bambini di Ti lascio una canzone alle prese con motivetti del dopoguerra passando per DaDaDa).

Per dare vitalità ad una prima serata ormai morta (e priva di contenuti nuovi), l’azienda di Viale Mazzini ha deciso (toppando clamorosamente) di puntare su una costola di DaDaDa in versione interrativa. Metti una voce fuori campo (Max Giusti in versione Lucignolo), aggiungi un televoto gratuito (solitamente appannaggio di un pubblico giovane), mescola il tutto con sfide tra due temperamenti nettamente contrapposti (i ruvidi ed i teneri) con relative immagini di repertorio per ottenere un mix gradevole ma troppo lungo e ripetitvo per occupare l’intero slot prima del Porta a Porta di Vespa.

Mai dire story 2, in edicola 10 DVD dedicati ai programmi della Gialappa’s

Attenzione fan della Gialappa’s Band: dopo la prima raccolta, che è uscita ad ottobre riscuotendo un enorme successo, a furor di popolo arrivano 10 nuovi imperdibili DVD con il trio più irriverente della televisione e con i numerosi personaggi nati dai loro programmi: Mai dire Story 2.

Da domani (10 dicembre 2010) basterà andare in edicola per la nuova fantastica raccolta in dvd della band più simpatica della Tv. All’interno del cofanetto ci saranno le imitazioni più famose, i provini e il meglio di 10 edizioni di Mai dire GF, nonché l’esordio cinematografico della Gialappa’s Band con il film “Tutti gli uomini del deficiente”, gli inediti come “Parlomat”, “Zelig”, “Mai Dire Web”, “Sensualità a Corte” o Maccio Capatonda e per finire delle chicche introvabili e degli inediti mai visti in tv.

Programmi tv giovedì 9 dicembre 2010: Don Matteo 7, Chi ha incastrato Peter Pan o Annozero?

RaiunoDon Matteo 7
Serie tv. Perfetta, Tango.
Ulteriori informazioni da Cinetivu.

RaidueAnnozero
Attualità. Titolo

RaitreIl negoziatore
Film thriller, di F. Gary Gray, con Samuel L. Jackson, Kevin Spacey.

Canale 5Chi ha incastrato Peter Pan?
Varietà. Il meglio di questa edizione.

Italia 1CSI: Miami
Serie tv. Ottava stagione, ventesimo, ventunesimo e ventiduesimo episodio: L’incendio, Nessuna tracca, Cara Mamma.

Italia 1 rete out di novembre per il Moige, male Canale 5 con I Cesaroni 4 e Chi ha Incastrato Peter Pan

Canale 5 passa il testimone, o meglio, la maglia nera di rete meno apprezzata d’Italia dal Movimento Genitori a Italia 1: nel mese di novembre la rete giovane Mediaset, secondo il Moige, è stata la più contestata e meno gradita a causa di film e programmi non adatti ai più giovani, in particolare My Name is Earl:

Sono copiose le segnalazioni giunte per il telefilm My name is Earl di Italia 1, in cui il tema centrale è sempre e solo il sesso, che hanno evidenziato la volgarità espressa sia nel linguaggio utilizzato che nelle situazioni presentate. Un telefilm assolutamente non adatto alla fascia oraria in cui va in onda, prevalentemente seguita dai ragazzi.

Premesso che il tema centrale della serie non è il sesso (magari gli osservatori dovrebbero seguire meglio ciò di cui parlano), non si può che dare ragione al Moige (che però poteva accorgersene anche ad ottobre …) quando parla di fascia oraria non adatta per la serie dato che, fino allo scorso anno, veniva mandata in onda in terza serata. Non è solo la fiction che ruota attorno alla bizzarra lettura del Karma a penalizzare Italia 1:

Porta a porta: lo spot sui casi Yara e Sarah durante Cenerentola non piace

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Antonio Marziale, consulente della commissione parlamentare per l’Infanzia e presidente dell’Osservatorio sui diritti dei minori, si è scagliato contro la decisione di inserire lo spot della puntata di Porta a porta dedicata alla vicende di cronaca di Yara e Sarah, durante le pubblicità delle 22.30 del film d’animazione Disney Cenerentola:

L’interruzione di Cenerentola con il trailer di Bruno Vespa sulla puntata di Porta a Porta dedicata alla scomparsa di Yara e Sara è da considerarsi nefastaL’interruzione di Cenerentola con il trailer di Bruno Vespa sulla puntata di Porta a Porta dedicata alla scomparsa di Yara e Sara è da considerarsi nefasta. Non è ammissibile che una delle sempre più rare occasioni di intrattenimento dedicate ai bambini e alle famiglie debba essere funestata da uno spot inquietante, intitolato ‘Chi protegge i nostri figli?’, un condensato di pochi secondi ad effetto in grado di generare apprensione tra i minorenni e gli adulti intenti a seguire il capolavoro disneyano. Esistono leggi, per la verità alquanto ambigue che suggeriscono addirittura il divieto di messa in onda di spot pubblicitari durante i cartoni animati, ma laddove non arriva la legge dovrebbe sopraggiungere il buonsenso, la cui latitanza costituisce un segnale di deriva etica che nuoce gravemente alla salute del servizio pubblico radiotelevisivo. Sarebbe indispensabile conoscere dal presidente della Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai, on. Sergio Zavoli, la differenza che intercorre tra servizio pubblico ed emittenza privata.

Ascolti Tv mercoledì 8 dicembre 2010: Chi l’ha visto? vince la serata grazie a 4.200.000 spettatori

Uno dei programmi rivelazione dell’estate 2010, rivisitato e corretto, con l’aggiunta dell’interazione dai parte degli spettatori, non è riuscito ad aggiudicarsi la serata di ieri. Rai1 ha trasformato Da da da in Il pubblico da casa e la scelta non si è rivelata, purtroppo, vincente: appena 2.342.000 spettatori, pari a uno share del 9,52%, è il risultato conseguito dall’esperimento della prima rete di Stato. Canale5, invece, ha fatto di meglio grazie al film drammatico, August Rush – La musica nel cuore, con Freddie Highmore e Robin Williams, che ha emozionato 3.743.000 spettatori, con uno share pari al 15,60%. A giocare un brutto tiro alle reti ammiraglie, è stata, a sorpresa, Rai3. L’aumentare dei casi di cronaca, infatti, è direttamente proporzionale all’aumentare dei telespettatori per Chi l’ha visto?, come sempre, condotto da Federica Sciarelli: gli aggiornamenti sul nuovo caso di Yara e sul delitto di Avetrana hanno interessato ben 4.237.000 spettatori, pari a uno share del 16,98% che hanno permesso alla terza rete di Stato di aggiudicarsi la serata.

Romanisti e calciofili in generale hanno potuto assistere alla qualificazione della Roma, agli ottavi di finale di Champions League. Il pubblico sintonizzato su Rai2, però, non è stato così numeroso: solo 2.271.000 spettatori, pari a uno share del 8,60%, infatti, hanno visto Cluj – Roma, terminata col risultato di 1-1. Fiammetta Cicogna batte il calcio, vincendo il confronto diretto con gli ascolti del suo programma in costante aumento, grazie ai 2.810.000 spettatori, con uno share pari al 12,93%, conquistati con la nuova puntata di Wild – Oltrenatura, in onda su Italia1.

Una prima tv per Rete4, che ha proposto il film d’avventura, Il destino di un guerriero – Alatriste, con Viggo Mortensen e Elena Anaya: evidentemente, una prima visione non proprio esaltante, visto che i telespettatori coinvolti sono stati solo 1.313.000, con uno share pari al 6,09%. Su La7, la consueta puntata di Exit, condotta dalla bella Ilaria D’Amico, è stata scelta da 699.000 spettatori, pari a uno share del 3,32%.

Giovanni Benincasa a Cinetivù: “The Call è un esperimento che spero funzioni”

E’ un Giovanni Benincasa di ottimo umore quello che abbiamo incontrato prima della seconda puntata di The Call (Chi a paura di Teo Mammucari?), programma di cui è autore in onda su Italia 1 ogni venerdì per tre settimane. Benincasa ha firmato alcune storiche trasmissioni televisive tra cui Libero e Carramba che sorpresa! Ecco cosa ci ha detto a proposito della sua nuova “creatura”.

Come è nata l’idea di The Call?

E’ una idea della Neo Network, società del Gruppo Magnolia che mi ha chiesto di realizzare una trasmissione che si ispirasse in qualche modo a Libero, con l’innesto di concorrenti. Anche Teo Mammucari ha fatto la sua parte, cosi è nata The Call (Chi a paura di Teo Mammucari?)

E’ l’erede naturale di Libero?

Assolutamente no…Libero è un’altra cosa più show e meno telefonate. In The Call, programma decisamente low budget, ci sono dei concorrenti, è messo meglio in evidenza il concetto di gara e la capacità di chi partecipa di far fronte all’imprevedibilità della reazione di chi risponde.