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Il pubblico da casa: format gradevole ma non da prima serata

 Che Il pubblico da casa fosse un flop annunciato (appena 2.341.539 spettatori ed uno share pari al 9,52%) era tangibile già dai primi istanti della diretta. E’ palese che Raiuno stia giocando ampiamente la carta dell’amarcord nostalgico per fidelizzare un pubblico sempre più vasto (basti pensare a I Migliori anni o ai bambini di Ti lascio una canzone alle prese con motivetti del dopoguerra passando per DaDaDa).

Per dare vitalità ad una prima serata ormai morta (e priva di contenuti nuovi), l’azienda di Viale Mazzini ha deciso (toppando clamorosamente) di puntare su una costola di DaDaDa in versione interrativa. Metti una voce fuori campo (Max Giusti in versione Lucignolo), aggiungi un televoto gratuito (solitamente appannaggio di un pubblico giovane), mescola il tutto con sfide tra due temperamenti nettamente contrapposti (i ruvidi ed i teneri) con relative immagini di repertorio per ottenere un mix gradevole ma troppo lungo e ripetitvo per occupare l’intero slot prima del Porta a Porta di Vespa.

Azzarderei in una riproposizione flash in access prime time al posto dei pacchi di Affari tuoi e le identità nascoste di Frizzi (in casi come questo scegliere la giusta collocazione in palinsesto è d’obbligo)… un momento in cui la famiglia riunita può partecipare attivamente alle gare tra i nostri miti televisivi a colpi di telefonate e votazioni via internet. Per la cronaca... il primo confronto (ed unico per ora) è stato vinto, per un pelo, dai teneri grazie ai risultati eccellenti di Lucio Battisti, Terence Hill e del pugile Nino Benvenuti.

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