
Alla quinta ed ultima serata di Sanremo 2011, è tempo di bilanci. Gianni Morandi, capitano di una squadra portentosa, può appendere temporaneamente le scarpette al chiodo per ricaricare le batterie per i prossimi impegni televisivi. Il “telecomandato” conduttore è il vero vincitore della kermesse festivaliera, riuscendo ad imporre uno stile familiare e gradevole e rompere una certa ritualità snobbista, non particolarmente apprezzata dai telespettatori. Scrollatosi di dosso, le tensioni (e le responsabilità) dei primi giorni, il cantautore emiliano ha la possibilità di muoversi con più scioltezza senza pensare alle conseguenze dei suoi gesti.
Morandi ha trovato in Luca e Paolo, due autentici mattatori, irritanti guastafeste bipartisan che, della satira politica hanno fatto il proprio cavallo di battaglia. In occasione del gran finale, i due attori genovesi hanno cantato in napoletano, sbeffeggiato destra e sinistra senza mezzi termini, si sono improvvisati presentatori canonici senza mai prendersi troppo sul serio ed onorato con estremo rispetto le grandi coppie comiche del passato. Promosse senza alcun riserva, anche, Belen Rodriguez ed Elisabetta Canalis, non tanto per le capacità attoriali o danzereccie ma per essersi messe in gioco con una buona dose di autoironia che non guasta mai.


