Raitre, Mauro Masi: troppa informazione, va ridimensionata


Non finisce mai di stupire il direttore generale della Rai Mauro Masi il quale nell’intento di plasmare a propria immagine e somiglianza l’Azienda che dirige, si fa portavoce di intenti rinnovatori in un’intervista rilasciata a Il Giornale: “non sta più nè in cielo nè in terra che Raiuno è votata soprattutto all’intrattenimento, Raidue a una programmazione più giovanilista, Raitre detiene il monopolio esclusivo dell’approfondimento dell’informazione e culturale“. C’è bisogno d’aria nuova che soprattutto spiri nella direzione di chi vuole una Rai inquadrata su posizioni che gli facciano più comodo e così:”dobbiamo dare un grande segnale di cambiamento” a partire da “un programma di informazione in prima serata su Raiuno” e da “un grande salto di qualità dell’offerta Rai, anche in termini di pluralismo che in Rai, non in termini di forma ma di sostanza, latita“.

Il tanto criticato Mauro Masi, lo stesso che un referendum Usigrai ha sfiduciato a novembre e che di recente la Corte dei Conti ha accusato di aver procurato un danno erariale alla Rai stessa per delle buonuscite record, accusa di cui dovrà rispondere il 7 aprile, ha puntato il dito su Raitre: “E’ evidente– afferma Masi- che l’approfondimenrto lo fa in prevalenza Raitre e lo fa secondo i propri standard. Non entro nel merito politico, ma penso sia un grave errore gestionale lasciare che l’approfondimento informativo sia detenuto di fatto da una sola rete. Spesso in questa stagione abbiamo assistitoa programmi bilanciati sull’ospite politico ma totalmente sbilanciati su servizi ed esperti. Talk show che si vedono oggi in Rai non esistono in nessun paese del mondo“.

Rai 2011: Ferrara, Sgarbi, Vespa, in prima serata?

Grandi manovre in casa Rai in vista del 2011 anche sul piano dei contenitori informativi. A oggi siamo ancora in ambito ipotetico, ma secondo un articolo apparso di recente su Il Giornale, in quel di viale Mazzini si starebbe lavorando alacremente per contrapporre nomi di un certo calibro a quelli di Michele Santoro, Giovanni Floris, Serena Dandini, passando per Lucia Annunziata e perché no, per una perennemente a rischio Milena Gabanelli, rei di sbilanciare un po’ troppo a sinistra una programmazione che negli intenti di pochi illusi, soprattutto riguardo l’eterno lottizzato servizio pubblico, dovrebbe conservare una parvenza di obiettività (ci viene da ridere se pensiamo a cosa ci propinano ogni giorno i tg Rai)

Chi sarebbero i protagonisti di questa incipiente discesa in campo, sponsorizzata, manco a dirlo, da quell’area di Governo che a oggi si proclama menomata ogni qual volta i succitati nomi vanno in onda in quanto non rappresentata a sufficienza (a sua detta)? Il primo di cui si fa insistentemente il nome sarebbe Giuliano Ferrara. Il direttore de Il Foglio lontano dalle scene televisive da illo tempore, tre anni dalla conduzione di Otto e Mezzo su La7, viene acclamato come possibile papabile ad un ritorno sugli schermi Rai, in quanto detentore di quell’indubbio carisma, da mettere sul piatto della bilancia per convincere gli indecisi nelle prossime quanto probabili elezioni politiche, è vero che causa par condicio il giornalista, già onorevole, non sarebbe in onda ma avrebbe il compito di preparare il terreno con un programma appropriato.

Il bene e il male, Vittorio Sgarbi è l’anti-Saviano

Foto: AP/LaPresse

Vittorio Sgarbi parla del progetto Il bene e il male (titolo provvisorio che potrebbe essere modificato in Si può fare di più), il programma che il critico starebbe mettendo a punto con il direttore generale della Rai Mauro Masi, in un’intervista rilasciata a Libero.

Sgarbi,che si occuperà di fare tre parti di monologo di un quarto d’ora ciascuna, annuncia che la squadra degli autori dovrebbe essere formata da Oliviero Toscani (anche arruolato come scenografo), Filippo Martinez (già regista di Sgarbi Quotidiani), Carlo Vulpio (del Corriere della Sera) e da un direttore d’orchestra alla Fazio (magari uno come Morgan), poi spiega perché il programma è stato ribattezzato “l’anti-Saviano”:

Innanzitutto con questa operazione di grande impegno si vuole dimostrare, come ha insegnato Saviano, che si può parlare 20-25 minuti in televisione pur facendo ascolti. Che si può andare in video senza essere interrotti da un Klaus Davi qualsiasi, cosa terribile, che si può articolare un discorso. Invece di parlare della ‘ndrangheta io parlerò di Michelangelo e del Tibet, di Dio, vorrei invitare il Dalai Lama e i rabbini. E poi di “vero e falso”, di comunismo, di bellezza, valori e mafia.

Il caso della piccola Yara sconvolge la domenica televisiva, Domenica Cinque tenta di convertire Cecchi Paone, L’Arena parla di Sanremo

Barbara D’Urso ci dà il consueto e allegro benvenuto per la puntata odierna di Domenica Cinque. L’atmosfera gioviale, però, ha i secondi contati: gli aggiornamenti riguardo la scomparsa della piccola Yara sono, infatti, drammatici e, ovviamente, la trasmissione non può non fare a meno di trattarli nel consueto talk.

Prima di parlare, però, del ragazzo tunisino, accusato di sequestro e omicidio della piccola Yara, Barbara D’Urso si occupa, vista l’imminente Immacolata Concezione, della Madonna di Medjugorie e i suoi miracoli, molto frequenti, tra cui quello di aver riportato in televisione, Paolo Brosio.

La scaletta de L’arena, invece, che doveva regalare succose anticipazioni riguardo il prossimo Festival della Canzone Italiana, viene stravolta e Massimo Giletti si occupa immediatamente del caso di Yara, con il ragazzo tunisino che avrebbe rilasciato una confessione eloquente:

Che Allah mi perdoni, ma non l’ho uccisa io!

No Avetrana, No Domenica! Domenica Cinque, Valeria Marini in vena di confidenze, Domenica In, Klaus Davi in vena di botte

Dopo la solita introduzione pseudocomica di Barbara D’Urso in versione fatina, la puntata di Domenica Cinque può finalmente cominciare. La D’Urso annuncia ospiti d’eccezione: Raul Bova, Valeria Marini, Martina Stella e Lucia Bosè.

Prima di sorridere (o di piangere), la centoventisettesima versione dei fatti (e speriamo ultima) di Michele Misseri, oltre a far gridare di gioia Salvo Sottile, fa sì che anche la prima parte di Domenica Cinque sia incentrata ovviamente sul caso di Avetrana.

Massimo Giletti, in contemporanea, ci dà, invece, il benvenuto alla consueta puntata de L’Arena di Domenica In. L’omicidio di Sarah Scazzi monopolizza anche la prima parte della domenica di Rai1, visti i corposi aggiornamenti di una tragedia che sembra non avere via d’uscita.

Domenica In e Domenica Cinque, tante lettere da Avetrana, Mengoni extra-large, il ritorno di Loredana Lecciso e omofobia dilagante

Barbara D’Urso/Maria Giovanna Elmi ci dà il benvenuto alla consueta puntata di Domenica Cinque. La pseudofatina ci informa scherzosamente che il “celebre contenitore” non andrà in onda a reti unificate. Grazie al Cielo, aggiungeremo. La presenza annunciata di Loredana Lecciso ha già mandato nel panico, oltre ai telespettatori, anche la regia. Appare, infatti, una scritta che annuncia il “Denica 5 Talk”, qualunque cosa esso sia.

La capatina ad Avetrana è scontata, ergo si parte subito con il caso di Sarah Scazzi. Ultimo aggiornamento: non c’è stata alcuna violenza sul corpo della giovane vittima. In compenso, il martoriamento catodico sul telespettatore avverrà regolarmente. In collegamento, il fratello di Sarah, Claudio, che parlerà dell’associazione, a favore degli animali, fondata in ricordo della 15enne.

In contemporanea, anche Massimo Giletti ci dà il benvenuto a L’arena di Domenica In. Anche Giletti debutta con il caso di Avetrana, annunciando una lettera di Valentina, figlia di Michele Misseri, indirizzata alla madre di Sarah. Massimo Giletti confessa di aver avuto “molti dubbi” nel leggere questa lettera in diretta. Un dubbio che ha roso l’anima di Giletti, per due, forse anche tre secondi.

Domenica In, fiction sul delitto di Sarah, Vittorio Sgarbi collerico, Domenica Cinque tra fatti di cronaca e “gemelle”

Barbara D’Urso, sempre nelle vesti della fatina Maria Giovanna Elmi, ci dà il benvenuto alla consueta puntata di Domenica Cinque, anche questa, incentrata, ma in misura minore,  sull’omicidio di Sarah Scazzi, in quel di Avetrana. Al grido di “Siamo una testata giornalistica”, frase ripetuta circa 132 volte in poche settimane, si parte, però, con due fatti di cronaca e il delitto di Avetrana viene, per il momento, accantonato. L’argomento iniziale è un altro omicidio, che ha già visto la soluzione ossia l’assassinio di Maricica, infermiera rumena uccisa nella stazione Anagnina a Roma. In collegamento da Roma, amici e parenti di Alessio Burtone, il ragazzo che ha ucciso l’infermiera, attualmente in carcere.

A Domenica Cinque, gli amici che hanno sostenuto Alessio, al momento dell’arresto, negano di aver mai sostenuto che il ragazzo abbia fatto bene a reagire in quel modo e negano di aver mai detto la seguente frase:

Ammazzatene un altra!

Daniela Santanchè, una degli opinionisti in studio, prega i ragazzi di non giustificare il loro amico perchè chi sbaglia deve pagare e l’esempio, per un corretto comportamento, deve essere dato, in primis, dai genitori e anche dai politici. Per esempio, offendere Maometto è già un primo passo. Il delitto di Avetrana, però, non ci concede tregua e ad occuparsene subito è Massimo Giletti, nella sua Arena di Domenica In. Giletti annuncia subito un’esclusiva: le registrazioni audio della confessione di Michele Misseri.

Domenica In e Domenica Cinque all’insegna di Lele Mora e Fabrizio Corona, ménage à trois tra Giletti, Sposini e Davi, Lorella Cuccarini strappalacrime

Barbara D’Urso ci dà il suo consueto benvenuto a Domenica Cinque. Gli ospiti previsti per questa puntata sono Daniele Liotti, Lola Ponce, Aldo Montano e Loredana Errore, ci sarà una testimonianza esclusiva di Lele Mora e di Nina Moric, su una faccenda che ora non ricordo (…) e si parlerà della realtà degli Emo. L’esordio, ovviamente, promette bene: Paolo Corazzon si presenta, durante il solito collegamento, con un gufo in mano. Al primo batter d’ali di quest’ultimo, Corazzon non può essere più ambiguo:

Occhio, che mi vola via l’uccello!

Oggi comincia Domenica In e, di conseguenza, la D’Urso si affida proprio al gufo, per vincere la guerra degli ascolti:

Speriamo che il gufo ti faccia la cacca addosso, che porta bene!

Il contenitore di Rai1, alla sua prima puntata, prevede come ospiti i protagonisti del film Benvenuti al sud, Beppe Fiorello, Gigi D’Alessio, Antonella Clerici, Marco Mengoni, Anna Oxa e i protagonisti di Mangia, prega, ama, Julia Roberts e Javier Bardem.

Annozero: su Raidue torna Michele Santoro, con Marco Travaglio, Vauro e Sandro Ruotolo

Questa sera alle 21.05 su Raidue torna Annozero, il talk show d’approfondimento politico condotto da Michele Santoro: la quarta edizione rimarrà fedele alle precedenti proponendo in ogni puntata il tema più caldo della settimana, raccontato con l’ausilio di filmati e collegamenti e discusso dagli ospiti in studio.

Anche quest’anno il conduttore sarà affiancato da Marco Travaglio (ancora senza contratto), Sandro Ruotolo, Giulia Innocenti e Vauro Senesi, che proporrà le sue vignette.

In conferenza stampa ieri Michele Santoro ha commentato polemicamente il ritardo e la lentezza con cui è stata fatta partire la trasmissione, parlando di mobbing, poi ha analizzato la situazione  (fonte Asca):

Sfilata d’amore e moda su Rete 4

Questa sera su Rete4, alle 21.30 va in onda la tredicesima stagione di Sfilata d’amore e moda, svoltasi lo scorso 13 giugno presso la Piazzetta dei Trepponti di Comacchio.

A condurre la serata, la bellissima Emanuela Folliero con Daniele Battaglia ed un’ospite d’eccezione, Vittorio Sgarbi. L’edizione 2010 ha come tema ricorrente, nonché Leit Motiv per la sfilata l’ambiente e l’ecosostenibilità, tanto che il brand Biolage di Matrix, grazie alla collaborazione con LifeGate ha lanciato l’iniziativa Biolage per la riserva dell’Aniene, inoltre l’operazione insieme ad un’area tutelata in Madagascar di 1500 metri quadrati, ha compensato le emissioni di CO2 della sfilata.

Nella terra dei para-guru..

 Prendiamo spunto dalla recente definizione che Aldo Grasso, celebre critico televisivo del Corriere della Sera, ha appioppato al conduttore di Uno Mattina Estate, Pierluigi Diaco: l’Italia è un paese di para-guru? La risposta sembrerebbe quanto mai affermativa. L’incertezza dilagante, il non si sa mai incombente, induce l’essere umano all’opportunismo più sfrenato scatenando il riverberante fenomeno di contaminazione sul mezzo televisivo.

Facciamo un esempio: Vittorio Sgarbi ha confessato pochi giorni fa in un’intervista al settimanale Visto che le decisioni della giuria de La pupa e il secchione, tra l’altro presieduta anche da lui, erano pilotate. Un colpo di solenne mannaia sulla propria credibilità o piuttosto una manovra ben studiata? Alzino la mano coloro che hanno creduto alla veridicità di un programma che faceva della caduta di stile la propria bandiera! Sgarbi in questo caso da perfetto para-guru, finge di sputare nel piatto in cui mangia, confermando quello che già tutti immaginavano senza aggiungere niente di nuovo, o non crederete che i reality siano davvero tali?

Ascolti Tv domenica 2 maggio 2010: Tutti Pazzi per Amore 2 batte Alexander. Molto bene la MotoGp

 Nel tradizionale scontro della domenica sera la spunta ancora una volta, Tutti pazzi per amore 2: la fiction di Raiuno con Emilio Solfrizzi e Antonia Liskova ha otttenuto 4.507.000 spettatori share 16,41%, nel primo episodio, Un attimo di pace e 4.093.000 spettatori share 19,55% nel secondo, In ginocchio da te.

Per nulla esaltante la performance di Canale 5 che con il film storico di Oliver Stone, Alexander con Angelina Jolie e Colin Farrell si deve accontentare di una media pari a 2.589.000 telespettatori (share14,58%).

La pupa e il secchione – Il ritorno su Italia 1

Questa sera su Italia 1 alle 21.25, a quattro anni dalla prima edizione, andrà in onda La pupa e il secchione 2 (sottotitolata Il ritorno), il reality show prodotto dalla Endemol, condotto dal riconfermato Enrico Papi e dalla new entry Paola Barale (che sostituisce Federica Panicucci), nel quale sette pupe (Elena Morali,Francesca Lukasik, Ludovica Leoni,Maria Teresa Lombardo, Florina Marincea detta Flo,Monica Ricchetti, Pasqualina Sanna detta Lina) e sette secchioni (Andrea Corteggi, Fulvio De Giovanni, Luca Garagozzo, Luca Tassinari, Roberto Cavazzoni, Federico Bianco, Valerio De Camillis), dovranno convivere per otto settimane in una villa e lì imparare qualche nozione di cultura generale (le prime) e a rapportarsi con il gentil sesso (i secondi).

Il gioco è molto semplice: sette coppie, formate ciascuna da una pupa e un secchione, si sfideranno in giochi di varia natura per dimostrare di essere la coppia più affiatata, quella che ha saputo trasferire l’un l’altra il maggior numero delle proprie peculiarità. A valutare capacità, impegno e risultati raggiunti dalle coppie e a decidere chi dovrà abbandonare il gioco sarà una giuria, presieduta da Vittorio Sgarbi e composta da Platinette, Alba Parietti, Angela Sozio e Claudio Sabelli Fioretti.

La villa. I 14 concorrenti rimarranno rinchiusi in una villa che sorge a Tivoli, vicino Roma, su una superficie di oltre 30.000 mq. Caratterizzata da un design e uno stile moderno che si fondono con quello vintage degli anni settanta. La villa, di tre piani, è composta da: sette stanze da letto, una per ogni coppia e ognuna differente dall’altra per colore e arredamento, con un letto a una piazza e mezzo e un angolo studio (lavagna, scrivania, tavoli e poltrone); un solo bagno al secondo piano; una biblioteca, con tanti libri e una scrivania; la sala da pranzo (con angolo bar, tappeti, quadri, mobili colorati, un grande tavolo, un divano), il salone e la cucina; il terrazzo (solarium con sdraio, tavolini e ombrellone) e giardino; la palestra (fornita di atrezzi ginnici) e due laboratori, uno del piccolo chimico e l’altro per la cura del corpo.

Sgarbi Salvi l’arte, Vittorio Sgarbi condurrà un programma su Rete 4?

Vittorio Sgarbi a Mentana Condicio su Corriere.it ha annunciato che, se non dovesse diventare l’assessore alla Cultura della regione Lazio, tornerà in televisione con un nuovo programma intitolato Sgarbi Salvi l’arte.

La trasmissione, come conferma Italia Oggi, dovrebbe andare in onda dopo le elezioni (o, secondo alcuni, dopo le vacanze estive) su Rete 4, essere condotta dal critico d’arte insieme al comico e attore Francesco Salvi ed essere simile e opposto ad Annozero.