
Tra la fine degli anni ottanta e gli inizi degli anni novanta, ogni famiglia esistente sulla faccia della Terra desiderava avere un amico extraterrestre. Colpa di E.T. o di Mork? No, di un dolcissimo pelosissimo alieno di nome Alf.
Alf (acronimo di Alien Life Form), essere peloso di 229 anni, con quattro dita, otto stomaci, il cuore nelle orecchie e il naso a tapiro, dopo essere fuggito dal suo pianeta, Melmac, distrutto dalla contemporanea accensione di asciugacapelli, sbarca sul nostro pianeta sbattendo contro il garage dei Tanner, la tipica famiglia americana formata dal signor Willie (Max Wright), sua moglie Kate (Anne Schedeen) e i figli Lynn (Andrea Elson) e Brian (Benji Gregori), che abitano al 167 di Hemdale a Los Angeles.
I Tanner, famiglia di brave persone, decidono di trattarlo come uno di loro e fanno tutto il possibile per evitare che la Nasa e i vicini di casa lo possano riconoscere, almeno fino a quando l’alieno non avrà riparato la propria astronave. Alf, di contro, porterà gioia e allegria in casa, a causa del suo discutibile apprendimento degli usi e costumi umani, che lo trasformeranno in un pantofolaio, amante della televisione e del cibo.