
Vincenzo Bocciarelli si appresta ad interpretare il ruolo di protagonista in un colossal indiano, che verrà distribuito in tutto il mondo l’anno prossimo, e Cinetivu l’ha intercettato per porgli qualche domanda.
Vincenzo, le tue esperienze spaziano dal cinema al teatro, dalla televisione alla musica: il tuo cuore per cosa batte?
Il mio cuore batte sicuramente di più per il cinema in questo momento, perchè sento che devo conoscere e misurarmi ancora molto con la macchina da presa.
Tu hai lavorato, tra gli altri con Giorgio Strehler, Klaus Maria Brandauer, Marcel Marceau, solo per fare alcuni nomi, e hai vinto una decina di premi: conta ancora in Italia avere un curriculum importante come il tuo o i giovani d’oggi devono sperare di partecipare ai reality?
Purtroppo in Italia non è poi più cosi’ importante. La nascita di un nuovo modo di fare spettacolo ha rivoluzionato tutta una serie di reazioni a catena e si è creata molta confusione. Ma in India per esempio dove a breve avrò il privilegio di recitare in un colossal Bollywoodiano come protagonista, le cose grazie a Dio sono diverse. In India l’attore è considerato come una divinità e la qualità è importantissima e non esistono forme “deviate” di spettacolo.
