
Dodicesimo appuntamento del 2010 con le riflessioni di Riccardo Cresci, volto giovane, noto al pubblico di Sky Tg 24, riguardanti la televisione italiana. Oggi Riccardo parla di Aldo Busi e del suo show a L’isola dei famosi.
Strana tv quella che stiamo vivendo in questi ultimi tempi, ormai la qualità ce la siamo persa per strada a favore del sensazionalismo, fa ascolto, ci piace, rimaniamo incollati allo schermo se accade qualcosa di diverso e fuori dal consono ordine comune delle idee più ovvie.
La buona educazione, le regole, la civiltà, quando si è dietro ad una telecamera, consapevoli che milioni di persone ti stanno seguendo, viene spesso meno. Ci si sente autorizzati a spaccare il mondo e a diventare padroni dell’universo, un po’ come Lex Luthor a Metropolis. In questi casi Superman non può fare poi molto, deve osservare, impotente di volare per poter salvare un’Italia che sta rotolando per le scale ogni ora di più, anzi è questione di minuti. I modi sono sbagliati anche se il fine potrebbe giustificare i mezzi, ma il mezzo non giustifica il fine, verrebbe da pensare.



