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Aldo Busi e il Paese morto: se avesse ragione?


Anni fa uno sconosciuto artista di nome Kim Larsen, poi tornato nell’oblio, pubblicò l’album dal discreto successo intitolato Sitting on a time bomb ovvero “Seduto su una bomba a tempo” lo stesso sentimento che ci pervade nel commentare quello che senza dubbio rappresenta l’evento catodico della settimana, le dichiarazioni a briglia sciolta di Aldo Busi a L’Isola dei famosi. Certe sfide ci solleticano e se malauguratamente l’ordigno dovesse esplodere, allora ci sentiremmo orgogliosi di aver difeso fino in fondo le nostre idee in un Paese dove si è ormai liberi di criticare solo chi non è assiso sulle poltrone del comando.

La tattica paracula è nota: si invita in trasmissione, meglio se reality, un personaggio “scomodo” quanto basta per scatenare con le sue “sparate” un turbinio di polemiche su cui si lanceranno come belve affamate tutti i vari salotti televisivi che servitisi di opinionisti del’ultima ora, fungeranno da cassa di risonanza per il programma stesso a tutto vantaggio dello share, uno Sgarbi della situazione insomma che tenga alta la temperatura, solo che l’onorevole Vittorio sa bene quando la misura è colma, conosce la linea di demarcazione oltre cui non conviene spingersi, mentre il sanguigno Aldo Busi “l’ha fatta fuori dal vasoun po’ come certi vertici Rai avrebbero voluto che osasse Michele Santoro per interrompere anzitempo Anno Zero.

Non intendiamo difendere a spada tratta l’intera logorroica esternazione dello scrittore, ma alcuni passaggi impongono una degna riflessione. Come dargli torto quando Busi commenta che: “Questa nazione è indietreggiata di 15 anni anche per colpa vostra. Voi dovete essere ricoverati. Sentite quelli che avete mandato sull’Isola con me. Non è una novità per me non essere capito. Purtroppo sono tutti come Federico Mastrostefano. Non c’è più cultura. Il Paese è morto”.

E’ l’Italia dei programmini idioti (L’Isola…e poi), dei pomeriggi interi a disquisire sul vincitore del Grande Fratello colpito da malore causa stress e sui fotogrammi di un servizio ESCLUSIVO (cosi recita la scritta cubitale in sovrimpressione) dove si vede il tipo fuori da un ristorante che fuma, quando in realtà dovrebbe astenersi, causa la cagionevole salute. Ore ed ore a parlare di un imbecille (altro protagonista del noto reality) autoproclamatosi principe del Grande Fratello, impettito nel ruolo di incurabile latin lover. Ci sentiremmo di scomodare Lillo e Greg, nel divertente sketch del grande capo indiano Estiqaatsi per esprimere il nostro livore.

Ancora Busi: “In Italia il più grande criminale non è chi commette i crimini, ma chi li denuncia. Io in questo momento sono il più grande criminale”. Al punto da meritare l’esclusione da tutti i programmi Rai come se i vertici di viale Mazzini non sapessero chi avevano di fronte. No signori c’è del marcio nello Stivale se si preferisce dare spazio a sterili polemiche, piuttosto che mettere in risalto la notizia, rimbalzata su pochi organi di stampa che lo scienziato italiano negli Usa Paolo Pandolfi ha probabilmente scoperto la cura per il cancro.

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