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All’Aldo Busi dei famosi in Nicaragua, hanno eliminato Simona Ventura

Dodicesimo appuntamento del 2010 con le riflessioni di Riccardo Cresci, volto giovane, noto al pubblico di Sky Tg 24, riguardanti la televisione italiana. Oggi Riccardo parla di Aldo Busi e del suo show a L’isola dei famosi.

Strana tv quella che stiamo vivendo in questi ultimi tempi, ormai la qualità ce la siamo persa per strada a favore del sensazionalismo, fa ascolto, ci piace, rimaniamo incollati allo schermo se accade qualcosa di diverso e fuori dal consono ordine comune delle idee più ovvie.

La buona educazione, le regole, la civiltà, quando si è dietro ad una telecamera, consapevoli che milioni di persone ti stanno seguendo, viene spesso meno. Ci si sente autorizzati a spaccare il mondo e a diventare padroni dell’universo, un po’ come Lex Luthor a Metropolis. In questi casi Superman non può fare poi molto, deve osservare, impotente di volare per poter salvare un’Italia che sta rotolando per le scale ogni ora di più, anzi è questione di minuti. I modi sono sbagliati anche se il fine potrebbe giustificare i mezzi, ma il mezzo non giustifica il fine, verrebbe da pensare.

L’isola dei famosi è ed era fino a qualche giorno fa l’Aldo Busi Show, un vulcano in piena che ha spalmato come marmellata di ciliegie un po’ inacidita dalla sua apertura non ben conservata nel frigo, tutti i suoi pensieri più o meno condivisibili sproloquiando qui e là su tutto il nostro Paese.

Si è parlato a tutti, di tutto, in circa trenta minuti di arringa, in piena campagna elettorale, la Rai imponente ha dovuto subire il colpo di un saggio uomo, dalla cultura Dantesca, in crisi esistenziale di fronte ad un’Italia che non ama più così tanto e che valuta come una massa di caproni.

Oddio, il che ci potrebbe anche stare, in effetti un po’ capra allo specchio mi ci sento pure io, seppur non mi sento così tanto pronto per essere munto in diretta tv. Doppi sensi che hanno squarciato in nostro Bel Paese, a volte anche un po’ pesanti verso nostra Signoria Simona Ventura che un po’ seccata e un po’ divertita ha fatto proseguire il suo show, la sua Isola, ben consapevole del tam tam che avrebbe procurato un Busi isolano selvatico. Polemiche, grattacapi, gatte da pelare, capre e mucche da mungere, si in effetti gli ascolti hanno dato ragione all’Aldo Busi radiato dalla Rai, annunciando però un qualcosa che ci già si assaporava nell’aria, se avessimo potuto scommettere avrei già vinto da prima che fosse partito il nostro reality in Nicaragua.

In effetti, dare della rifatta in diretta nazionale alla nostra ex Signora della domenica ci può anche stare, Mara Venier lo avrebbe volentieri agguantato per il collo se solo lo avesse potuto avere sotto mano. Infangare in diretta le donne della tv può essere molto pericoloso e Aldo Busi ha rovesciato tutte le regole convenzionali di questo mondo, un ripulisti in ogni categoria, facendo emergere i pensieri di tanti Italiani forse un po’ repressi che devono prendersela per forza con qualcosa o qualcuno.

Non vedo la necessità di sparare a zero in un solo colpo sui personaggi che più contraddistinguono il nostro Paese, partendo da Sua Santità, non Silvio, ma proprio il Papa in carne ed ossa, poi al secondo posto il nostro Silvio Berlusconi, per dirottare sugli omosessuali, gli omofobi , le tasse, elementi di letteratura e non ultimo il grande pube nero ramato di henné della Simo Nazionale. Non saprei che dire, un genio del male, un sovvertitore di regole e di entusiasmi, facile fare polemica però rigirando la frittata dalla parte bruciata, escono tutti i problemi di una frittata troppo cotta.

Un’Italia già troppo abbrustolita che forse non aveva poi tanto bisogno delle strigliate in diretta dello scrittore italiano elitario dei doppi sensi e delle sconce battutine allusive, in fondo non gira proprio tutto intorno a due organi genitali, c’è molto di più, le gambe.

Un’altra bella coltellata al rispetto forse, alla civiltà di tanti, all’educazione che da buoni tradizionalisti vorremmo tutti fosse albergata all’interno dei nostri piccoli fanciulli. Un “Giovanni d’Arco” dei nostri tempi potrebbe essere identificato il nostro Busi, un Robin Hood dei vertici alti della società o un Peter Pan troppo birichino e furfante che ti rigira le carte da Poker nel momento di suspense più tagliente e ti versa un bicchiere d’olio bollente sulle mani per farti rinsavire. Mi dispiace per le nuove generazioni, assistere ad uno spettacolo così amplificato, degno di una sceneggiata napoletana d’autore o da teatro greco, un po’ troppo poco classico e dal sapore molto più che antico, potrebbe esaltare comportamenti sbagliati con modi discutibili in una nazione che già freme per determinate tematiche. Troppo semplice prendersela con delle maschere troppo riconoscibili anche a grande distanza, sarebbe stato più divertente parlare di certi attori principali in altro contesto e non urlando in versi mimando una tragedia comunque da tempo annunciata.

I giovani caproni questo, già lo sanno.

Cresci con Riccardo continua…

6 commenti su “All’Aldo Busi dei famosi in Nicaragua, hanno eliminato Simona Ventura”

  1. concordo con il giornalista ! Un personaggio simile anche se non famoso,l’ho avuto come amico virtuale x 10 mesi,e dopo 3 volte che lo cancellavo,finalmente ,s’è chiusa la porta !…Identico a Busi…grande cervello,combattente ,ma solo perchè sono persone che non sanno amare ,che hanno nemici,perchè un momento sono compiacenti e subito dopo,delirano,se non ripeti la stessa sillaba,e accetti i loro deliri sulla Tua persona,accusandoti di tutto,solo perchè davanti ai suoi sproloqui o lo “meni”,o Ti attacchi al buon senso ,di non scendere in basso come il pazzo del momento…Mi dispiace x Busi…mi faceva divertire e inorridire nello stesso modo…son sempre emozioni…anche se esagerate !!!!

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  2. Non mi è piaciuto per niente Busi se la poteva risparmiare. Cosa c’entrava la Venier in questa sua sfuriata contro le adozioni e le donne rifatte. Un frustrato che dovrebbe guardarsi più allo specchio. Non è un Dio. Ma si sente tale. Abbassasse la testa che può tornare più utile.

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