Vedreste mai un film con Tommaso Crociera o Guglielmino Fabbro? Già l’avete fatto!

Il successo del discusso Scusa ma ti chiamo amore ha riacceso una curiosa diatriba sull’importanza che ha un bel nome per essere un attore di successo. Mi spiego meglio: può una ragazza che vuol fare cinema chiamarsi Michela Quattrociocche? Quanto conta l’importanza di un bel nome per riuscire a sfondare nel fantastico mondo patinato dello spettacolo?

Homer in una puntata de I Simpson cambia il suo nome in Max Power e diventa subito una celebrità. In Italia Carlo Pedersoli (Bud Spencer) e Mario Girotti (Terence Hill) diventano gli attori più visti del cinema italiano modificando la loro identità anagrafica. Lo stesso successo arriva anche a Serena Faggioli (Serena Grandi) e Sofia Scicolone (Sophia Loren) e ultimamente a Riccardo Fortunati (Ricky Memphis). Sarebbero diventati quelli che sono mantenendo il loro nome o sarebbero finiti nell’anonimato?

La risposta è semplice: il talento è importante, il bel nome aiuta, ma non condiziona irreparabilmente la possibile notorietà dell’attore. Alcuni esempi in Italia possono essere: Alberto Sordi, Carlo Verdone, Isabella Ferrari, Anna Falchi, Giovanna Mezzogiorno, Michele Placido, Stefania Rocca, Paolo Villaggio, Fabio Volo, Stefano Accorsi e Stefano Pesce. Pur avendo nomi di animali, colori, azioni, oggetti, o altro queste persone si sono affermate sul piccolo e sul grande schermo.

Weekend al cinema: La misteriosa creatura di Cloverfield Vs Woody Allen

Il primo weekend del mese di Febbraio offre cinque film. Nelle sale si lascia dunque ancora spazio alle pellicole uscite settimana scorsa. Fra i cinque titoli di questa settimana sicuramente quelli di più richiamo sono il nuovo film di Woody Allen, Sogni e Delitti e l’inquietante e misterioso Cloverfield prodotto da J.J.Abrams. Le altre tre pellicole sono: il documentario italiano Parole Sante, il film drammatico di guerra, Il Falsario e la commedia un po’ romantica un bel po’ drammatica P.S. I love you.

Cloverfield è un film che mescola il Thriller, la fantascienza e l’azione. Come vi ho appena anticipato, il creatore è lo stesso della fortunatissima serie televisiva Lost: J.J.Abrams, mentre il regista alla sua seconda pellicola dopo Tre Amici, un matrimonio e un funerale è il suo amico e collega Matt Reeves (insieme anno creato e prodotto la serie televisiva Felicity. Gran parte del budget è stato utilizzato per gli effetti speciali, piuttosto che per il cast, non di prim’ordine (Lizzy Caplan, Mike Vogel). Infine vi ricordo che la storia è girata in gran parte con una videocamera digitale quindi aspettatevi una ripresa molto mossa. La trama? New York, un gruppo d’amici riuniti per una festa che vedono la propria città devastata da qualcosa.

Sogni e delitti è il nuovo film di Woody Allen, ambientato a Londra che vede i due grandi attori protagonisti, Ewan McGregor (Trainspotting, Moulin Rouge) e Colin Farrell (Minority report, Miami Vice), vestire i panni di due giovani fratelli, che per risolvere i loro problemi economici, accetteranno di uccidere un uomo, vivendo in maniera differente l’attesa e il senso di colpa. Riuscirà il film del settantaduenne regista, Newyorkese, con alle spalle più di 40 film e vincitore di 3 Oscar e di altri 77 premi, a conquistare il pubblico italiano?

Recensione: Non è mai troppo tardi – un inno alla vita di fronte alla morte

Non è mai troppo tardi è un inno alla vita di fronte alla morte: il film narra di due malati terminali, il ricco Edward Cole (Jack Nicholson) e il meccanico Carter Chambers (Morgan Freeman), che da sconosciuti si ritrovano a percorrere lo stesso destino, ossia affrontare la morte imminente (dai sei mesi a un anno di speranza di vita) esaudendo tutti i loro desideri scritti su una lista (tipo quella di My name in Earl, ma più drammatica).

Rob Reiner, regista di grandi capolavori del cinema come Harry ti presento Sally e Misery non deve morire, affronta una nuova avventura conscio del fatto di avere tra le mani, come protagonisti, due attori premi Oscar, che da soli reggono tutta la baracca.

Il film tratta un argomento molto delicato come la vita dei malati terminali, con una vena ironica, affrontando l’ineluttabile senza pensarci troppo, cercando di dare un messaggio di speranza a tutti, comunicando allo spettatore un’idea precisa: non è mai troppo tardi per vivere. Nella vita bisogna dare gioia per riceverla.

Recensione: Scusa ma ti chiamo amore… scusa se non ti considero!

Ho provato a non guardarlo, ve lo giuro, ma dopo che ho letto la notizia che Scusa ma ti chiamo amore ha stravinto al botteghino incassando più di 4 milioni di Euro doppiando American gangster, incassando 10 volte più di Mr Magorium, ho pensato che fosse mio dovere vederlo e cercare di essere il più possibile oggettivo.
Per farlo vi racconto subito la complessissima trama: Alex (Raul Bova) è un trentasettenne impaccato di soldi, uscito da poco dalla relazione più importante della sua vita, che fa il pubblicitario, circondato da amici che lavorano si e no 2 ore al giorno e nel frattempo tradiscono quelle vecchiacce di mogli che si ritrovano.
Niki (Michela Quattrociocche) è una bellissima diciassettenne, che si è mollata con un rapper housettaro da centro sociale, che canta canzoni d’amore (personaggio a me sconosciuto: Moccia, ma dove vivi? Tutti tu li conosci questi personaggi? Informati!), ed è pronta a innamorarsi nuovamente perché innamorata dell’amore (scusate la ridondanza della parola amore o meglio scusa ma io scrivo amore).

Febbraio 2008 al cinema: arrivano i nominati agli Oscar!

Febbraio quest’anno in Italia equivale a dire uscita delle pellicole candidate all’Oscar. I film in nomination non sono però l’unica attrattiva del mese, in quanto è in arrivo nelle sale anche l’attesissimo film scritto da J.J. Abrams, l’autore di Lost e l’ultimo film di Woody Allen, Sogni e delitti e il nuovo episodio di Asterix Per gli amanti di cinema italiano voglio ricordare Caos Calmo, di Antonio Grimaldi e l’esordio alla regia di Silvio Muccino che per festeggiare San Valentino propone il suo Parlami d’amore.

Per voi ho scelto l’aspetto di ogni film che a prima vista mi pare essere il più significativo; insieme a voi, invece, giorno dopo giorno, li commenteremo.

Vediamo i film settimana per settimana:

Recensione: Alien vs Predator 2 – Sulla Terra tutti potranno sentirti urlare…uscito dal cinema!

Sondaggio: chi esprime pensieri più articolati fra i personaggi di Moccia, gli esseri umani di Alien vs Predator 2, gli alien, i predator e i predalien? Sicuramente gli ultimi tre.
Domanda numero due: chi potrebbe andare al cinema a guardarsi Alien Vs Predator – Requiem? Forse i disinformati, forse quelli che hanno trovato nel proprio cinema il tutto esaurito per altri film, altrimenti non ne ho idea.
Alien Vs Predator 2 è il seguito dell’omonimo film, meno il numerino 2, niente di più: Il Predator infettato nel primo episodio da vita ad un predalien (siamo arrivati a toccare lo stesso livello di assurdità di Dragon Ball, con la differenza che il cartone animato giapponese non esce nelle sale cinematografiche), che riaccende il turbinio di odio fra le due razze e fa ripartire lo scontro per il dominio dell’universo.

Recensione: Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie

Mr. Magorium (Dustin Hoffman) è un uomo di 243 anni, proprietario di una bottega magica di giocattoli, che ha smesso di invecchiare a 65 anni, dopo aver comprato, in un negozio in Toscana, uno stock di scarpe. Il problema consiste nel fatto, che ormai anche l’ultimo paio si sta usurando e per questo motivo deve partire (è giunta l’ora della sua morte) dicendo addio alla sua vita, alla sua bottega e a tutte le persone che gli stanno attorno.
Molly Mahoney (Natalie Portman) è la direttrice del negozio di Mr. Magorium. Il suo sogno è di diventare una grande musicista, ma non è in grado di realizzarlo perché non crede in se stessa, ha paura di rischiare. Lei è designata ad ereditare il negozio, ma l’anima dello stabile si rifiuta di accettarla come tale perché capisce che la ragazza ha perso la sua capacità di sognare e quindi non è più in grado di portare avanti la magia.
Henry (Jason Bateman), detto il mutante ed Eric (Zach Mills) sono rispettivamente un contabile assunto da Mr. Magorium per valutare il valore dell’immobile, ligio al dove ed incapace di lasciarsi andare, e un bambino, amante dei cappelli, che non riesce a fare amicizia con i suoi coetanei, ma è capace di sognare e caparbio nell’impedire la vendita del negozio.
Questo e tanto altro ancora è Mr. Magorium e la bottega delle Meraviglie.

Weekend al cinema: Mr Magorium, Into the wild e per chi ha fegato Scusa ma ti chiamo amore

L’ultimo weekend del mese di Gennaio è ricco di film, ben sette, dove prevalgono i drammatici, ben quattro, rispetto alla fantascienza, al romantico e al fantastico, tutti con una sola pellicola a testa. Fra questi spiccano: Mr Magorium e la bottega delle meraviglie, Into the wild, Non è mai troppo tardi e per chi ha fegato, il primo film diretto da Moccia, Scusa ma ti chiamo amore (per la serie tutti possono fare un film se sono famosi).

Mr Magorium è una commedia fantastica con due attori d’eccezione: Natalie Portman e soprattutto, non me ne voglia la giovane attrice Israeliana, Dustin Hoffman, che interpreta un vecchio signore di 243 anni che da 65 ha smesso di invecchiare. Non male il cast per l’esordiente regista Zach Helm, conosciuto come sceneggiatore di Vero come la finzione, datato 2006.

Into the wild, male al botteghino americano, ma già vincitore del Golden Globe per la migliore canzone (Guaranteed di Eddie Wedder, leader dei Pearl Jam) e nominato per due oscar (quello per il miglior attore non protagonista, Hal Holbroock e quello per il montaggio) è un drammatico avventuroso diretto da Sean Penn che narra la storia del viaggio alla ventura e degli incontri di un giovane ventiduenne interpretato da Emile Hirch. Nel cast anche Vince Vaughn.

Recensione: Alvin superstar – gli scoiattoli canterini

Alvin, Simon e Theodore sono tre fratelli scoiattoli che vivono da soli nel tronco di un albero.
Durante il periodo natalizio il loro albero viene tagliato e portato nel palazzo della casa discografica Jett Record. La loro vita cambia: trasportati nella realtà cittadina i tre conoscono lo sfortunato musicista Dave Seville, con cui vanno a vivere sconvolgendogli la casa, la vita sentimentale e quella lavorativa, formano un gruppo musicale e cominciano un tour per tutto il Paese.
Quello di cui non si rendono conto è che il perfido Ian Hawk, presidente della Jett Record, ha intenzione di sfruttarli in qualsiasi modo, disinteressandosi del loro bene e del loro affetto nei confronti di Dave, pur di arrivare a guadagnare soldi.

E’ morto Heath Ledger. Vi racconto chi era.

E’ morto ieri a soli 28 anni, in circostanze ancora da accertare (si parla addirittura di suicidio) il giovane attore australiano Heathcliff Andrew Ledger, meglio conosciuto semplicemente come Heath Lodger.

Non voglio soffermarmi troppo sulla sua tragica morte e fare semplice gossip e speculazione sulla stessa, preferisco piuttosto provare a ricordare chi è stato per noi spettatori l’attore Ledger, tralasciando l’uomo e le semplici frasi di rito che gli si potrebbero affibbiare in questa circostanza per rendergli il dovuto omaggio.

La maggior parte del pubblico lo conosce per il ruolo di Ennis del Mar nel film di Ang Lee, I segreti di Brokeback Mountain, ma già dal 1999 con una parte nella commedia 10 cose che odio di te calca il palcoscenico più grande del mondo, quello cinematografico di Hollywood.

Recensione: L’incubo di Joanna Mills. L’incubo di Buffy!

Ci sono due modi per raccontare lo stesso film: il primo è raccontare la trama, il secondo è descrivere realmente cosa accade per tutta la durata dello stesso. Per farvi capire che cosa intendo, vi parlerò dell’ultima fatica di Asif Kapadia (The Warrior): L’incubo di Joanna Mills, originariamente conosciuto come The return.
Prima versione: Joanna Mills (Sarah Michelle Gellar) soffre sin da bambina di visioni sia da sveglia che da bella addormentata. Questo potrebbe anche andar bene, se non fosse che, mentre non si parla col padre e litiga ogni tre per due con il manesco fidanzato, ha delle visioni di una giovane donna morta e del suo assassino.
Spinta all’esasperazione, decide di togliersi il peso seguendo fino alla città natale della ragazza assassinata i suoi incubi ricorrenti per scoprire la verità. Caso vuole che l’assassino molto probabilmente l’ha scelta come prossima vittima. Contro caso vuole, che ad aiutarla arriva Terry, un personaggio misterioso.

Recensione: American Gangster – Lo spettacolo è servito!

New York, fine anni sessanta. Il giovane autista del boss mafioso Bumpy Johnson, Frank Lucas (Denzel Washington), alla morte del suo capo prende in mano le redini dello spaccio di eroina e diventa, come nel miglior gangster movie che si rispetti, il capo indiscusso del traffico di droga, quasi monopolista di tutta l’America.
New York, fine anni sessanta. Un poliziotto, Richie Roberts (Russel Crowe), diventa famoso per aver restituito una borsa con un milione di dollari (novecentosettantamila per l’esattezza), usanza non molto diffusa in mezzo agli agenti corrotti dell’epoca. Per questo, si merita il diritto di investigare sul giro di droga più grande d’America e su tutta la polizia corrotta che ne fa parte.
Quasi due ore e quaranta di film, tutte tirate, che raccontano in maniera superba, la storia realmente accaduta del più grande trafficante di droga di Harlem, Superfly, dalle origini al suo massimo splendore, fino al declino. Questo è American Gangster.

Weekend al cinema: arrivano Gangster, scoiattoli e drammatici italiani

Nuovo venerdì nuovi film ai botteghini.

Questa settimana il cinema italiano e quello straniero si dividono le uscite, 3 film per il primo, 4 per il secondo, anche se dubito fortemente che si dividano quasi equamente anche il numero di proiezioni.

Nel terzo weekend dell’anno c’è grande attesa per l’ultimo film di Ridley Scott American Gangster, che oltre ad avere un cast d’eccezione, Denzel Washington, Russel Crowe e Cuba Gooding Jr., ha dalla sua una storia accattivante che potrebbe far ripercorrere al film lo stesso successo che hanno avuto in passato la saga de Il Padrino e pellicole importanti come Gli intoccabili, Carlito’s way e Scarface. Il film, di genere drammatico, criminale, poliziesco è ambientato a New York nei primi anni ’70. Sarà un successo?

Recensione: SMS – Sotto Mentite Spoglie. Un orrore camuffato da film

Esce il 23 Gennaio in DVD, ma se non ve lo ricordate non vi perdete nulla, SMS Sotto Mentite Spoglie, il film comico di Vincenzo Salemme che ha avuto un buon riscontro ai botteghini e uno tiepido tra la critica.

La mia critica, se leggerete il post, sarà ampiamente negativa, perché SMS è un film che non intrattiene, non racconta nulla di nuovo, è scritto male, spreca il talento degli attori.

Andiamo con ordine: Tommaso (Vincenzo Salemme) è un avvocato, realizzato nella vita, in quanto pieno di soldi, con una bella moglie (Lucrezia Lante Della Rovere) e due bravi ragazzi, ormai cresciuti, come figli, insomma quello che tutti desidererebbero avere per il loro futuro.