Recensione: La terza madre – Meglio essere orfani

Che tristezza! Lasciamo i commenti a dopo e analizziamo subito la storia.

Sarah Mandy (Asia Argento) è una studiosa di restauro e collabora presso il museo di Arte Antica di Roma. Un giorno le capita tra le mani un’urna con dentro tre statuette e una tunica/talismano (di dubbia fattura).

Che Dio ce ne scampi dal trovare quell’urna, perché da lì fuoriesce lo spirito della Terza Madre, madre Lacrimarum, che porta pazzia incontrollata, con annessi omicidi splatter e vandalismo, che deturpa la bellezza e la quiete di Roma. Solo una donna può fermare tutto questo: la madre di Sarah, che però è morta. Quindi serve una sostituta, la figlia, che deve imparare in poco tempo a salvare se stessa e il mondo. Siamo messi male, se non fosse che la madre può comunicare con lei stile voce fuori campo quando ha voglia.

Recensione: Paranoid Park – Un altro spaccato della vita adolescenziale americana

Ci sarebbero mille modi differenti per parlare dell’ultima opera autoriale di Gus Van Sant, Paranoid Park, e tutti quanti corretti. Io provo per voi a sceglierne uno che vi possa avvicinare al regista, al suo film e farvelo apprezzare.

Con Gus Van Sant alla regia non ci si può quasi mai aspettare un film, ma piuttosto l’analisi di una piccola frazione di vita del protagonista.

Alex, il protagonista, è uno skater sedicenne di Portland, che un giorno si reca da solo a Paranoid Park, uno skaterpark non autorizzato, dopo esserci stato con il suo migliore amico pochi giorni prima. In questo luogo non luogo dove nessuno è pronto ad andare, ci scappa il morto. Alex si sente colpevole della disgrazia e non riesce ad esorcizzare l’accaduto. La polizia indaga.

Golden Globe 2008: candidature e previsioni

 

 

 

Molta carne al fuoco quest’anno per l’edizione numero 65 dei Golden Globe, particolarmente ricca di nomi eccellenti, pronti a darsi battaglia per conquistare il premio più ambito a livello cinematografico, dopo gli Academy Awards.

Se c’è chi già prepara lo champagne per festeggiare la vittoria, c’è anche chi spera di ribaltare i pronostici, nonostante le bocciature di pubblico e critica.

Di seguito le candidature nelle varie categorie e qualche timida previsione sui possibili vincitori.

2007: il calendario dei film ITALIANI

 

Concludiamo il nostro percorso in mezzo ai film del 2007, guardando cosa hanno proposto, in generale, i nostri registi nell’anno che si sta chiudendo. Tre le considerazioni che vorrei fare:

  • Pochi i film d’azione, gli horror. Quasi inesistenti i documentari. Assenti, se la memoria non mi inganna, film di fantascienza o con grandi effetti speciali. Come al solito in Italia si preferiscono produrre commedie comiche e i film drammatici.
  • E’ stato l’anno della consacrazione di Vaporidis e Scamarcio fra gli uomini e Laura Chiatti, Carolina Crescentini e Cristina Capotondi tra le donne.
  • Son tornati alla regia maestri del nostro cinema come Avati e Argento, ha esordito negli Stati Uniti Gabriele Muccino, hanno fatto uscire le loro ultime fatiche Opzetek, Luchetti, Martani e Faenza.

Sta a voi decidere quali film promuovere e quali bocciare. Leggete e commentate.

2007: il calendario dei film FLOP

 

E’ tempo di bilancio dell’anno che è stato anche per noi di Cinetivù.

Questo post segue quello che ha aperto ufficialmente la retrospettiva sull’anno passato. Qui parlerò di film che personalmente reputo essere stati i FLOP 2007, quei film che hanno deluso le mie aspettative, inconcludenti e noiosi o con una buona idea ma sviluppata male. Scorrete la lista e commentatela, fatemi sapere quali reputate i tre film peggiori dell’anno e perché, anche fra quelli che non ho citato.

Il prossimo post parlerà dei film italiani 2007, quello precedente dei top 2007. Leggeteli tutti e ditemi la vostra!

2007: il calendario dei film TOP

E’ tempo di bilancio dell’anno che è stato anche per noi di Cinetivù.

Con questo post apro ufficialmente la retrospettiva sull’anno passato, parlando dei film che personalmente reputo essere stati i TOP 2007, quei film che non per forza sono stati i più visti o i più osannati dalla critica, ma che sono piaciuti al sottoscritto, uno dei vostri osservatori di fiducia nell’ambito cinematografico. Scorrete la lista e commentatela, fatemi sapere quali reputate i tre migliori film dell’anno e perché, anche fra quelli che non ho citato.

I prossimi 2 post parleranno dei Flop 2007 e dei film italiani 2007.

La Berlinale: primi film nella sezione Panorama

Sono appena stati resi noti i titoli dei primi tredici film che faranno parte della sezione Panorama al 58° Festival del Cinema di Berlino (7-17 febbraio 2008). Quasi completa quindi la lista per i film indipendenti e per le produzioni delle major americane, che dovrebbe comprendere 18 film in totale e che è riservata per lo più a documentari.

Grande attesa in particolare per la prima prova da regista della pop star Madonna, che ha voluto cimentarsi con la commedia Filth And Wisdom ed ha scelto la Berlinale per presentare il suo film. Scetticismo da parte di critici e addetti ai lavori, che si augurano che la star funzioni meglio dietro la macchina da presa che non davanti, visti i trascorsi non certo entusiasmanti come attrice.

Ecco di seguito la lista completa delle produzioni finora scelte (il programma completo lo avremo non prima di metà di gennaio).

Recensione: Come d’incanto

 

 

C’era una volta… così inizia la gran parte delle favole e così voglio iniziare la storia di “Come d’incanto”, nuovo film della Disney, da qualche giorno nelle sale, con discreto successo di pubblico.

C’era una volta un cartone animato con la classica principessa che si innamora del bel principe. E c’era, come nella migliore tradizione delle favole, una perfida regina (stavolta madre del principe), decisa a impedire l’amore tra i due. Ma il ragazzo è determinato a sposare la bella Giselle e la regina si vede costretta a farla scivolare in un pozzo profondo. Fine della storia?

No, fine del cartone animato. Da ora in poi i personaggi diventano reali e la principessa si ritrova catapultata nel bel mezzo di New York, in un mondo che non le appartiene e dal quale è spaventata.

Gennaio 2008 al cinema: sequel e Will Smith

 

Il gennaio cinematografico si prospetta all’insegna dei remake (Halloween The Beginning) e dei sequel (L’allenatore nel pallone 2, John Rambo, Alien Vs. Predator: Requiem). Non mancheranno nemmeno i film d’animazione e l’atteso film di Will Smith. Fra gli italiani spicca oltre al film di Banfi, ahimé, Scusa ma ti chiamo amore, con Raul Bova e la regia di Federico Moccia.

Per voi ho scelto l’aspetto di ogni film che a prima vista mi pare essere il più significativo; insieme a voi, invece, giorno dopo giorno, li commenteremo.

Vediamo i film settimana per settimana:

Recensione: La promessa dell’assassino

 

In quasi quaranta anni di carriera David Cronenberg ha subito rare battute  d’arresto, portando al successo film come “Il pasto nudo”, “Crash”, “Spider”, nonché l’ultimo “A History of Violence”. Ora torna con “La promessa dell’assassino”, nel tentativo di confermare la sua fama di abile regista.

La storia è ambientata nella Londra attuale, decisamente poco riconoscibile, dove la mafia russa la fa da padrona. Ciak, azione: un uomo viene sgozzato barbaramente sulla poltrona del barbiere. E’ solo l’inizio di un film che fa della violenza il suo personaggio protagonista.

Una ragazzina russa muore dando alla luce un figlio. Anna, l’ostetrica, che nulla può per salvarla, ne raccoglie le confidenze, leggendo il diario, alla ricerca di parenti cui affidare il  piccolo. Dalle pagine esce il marcio di una storia fatta di mafia, prostituzione e violenza, in un’escalation di terrore e ferocia da far rabbrividire.

Recensione: L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford

 

Il titolo di un film dovrebbe rappresentare il primo spot promozionale del film stesso, inducendo lo spettatore alla curiosità della scoperta. Intitolare una pellicola “L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford”, significa raccontare il finale della storia, è come guardare un film in compagnia di qualcuno che lo ha già visto. Terribile per i veri patiti di cinema!

Poi si può essere attratti dalla presenza dell’attore protagonista o dalla speranza di poter ammirare un film western, ma resta il peccato del finale svelato, in un titolo esageratamente lungo.

Come il film, del resto: 155 minuti a chiedersi quando il codardo riuscirà finalmente a trovare il coraggio per uccidere l’eroe, permettendoci finalmente di alzarci dalla poltrona per tornare a casa.

Recensione: Una moglie bellissima

Una storia come tante, in un’Italia di provincia dove la vita scorre lentamente tra il lavoro, la famiglia ed i sogni di una coppia, che altro non chiede alla vita se non la tranquillità economica. E’ la storia di Mariano e Miranda, sposati da dieci anni, che vivono in un paesino agricolo della Toscana, dove gestiscono un banco di frutta e verdura.

Vita tranquilla, vacanze in campeggio, unico sogno nel cassetto quello di comprare un negozio in muratura per trasferirvi la propria attività. Tra le cassette di frutta, la bellezza di Miranda (Laura Torrisi) non può non essere notata dagli avventori abituali o di passaggio, tanto che  un fotografo di moda viene totalmente rapito dalla sua sensualità, fino al punto da proporle di posare nuda per un calendario. Inizialmente la coppia rifiuta, ma poi , pensando al progetto da realizzare ed alla cifra stratosferica offerta per i dodici scatti, si lascia convincere.

In poco tempo il tranquillo menage quotidiano della famiglia viene sconvolto, trascinato alla deriva come una barca in un mare in tempesta. Anzi, come uno yacht in un fiume di champagne, perché è questo ciò che attende Miranda, mentre il povero Mariano resta a terra.
Una storia non troppo lontana dalla realtà, perché un qualunque Gabriel Garko potrebbe irrompere nella vita di ognuno e trasformare sogni inconfessati in concretezza.

Recensione: Halloween – un remake riuscito

 

I remake riusciti nella storia del cinema sono molto rari: mi vengono in mente Scarface e Cape Fear-Il promontorio della paura, ma è comunque difficile ripetere la storia, rileggerla, approfondirla con elementi nuovi, dare un nuovo punto di vista. Se poi si parla di un titolo che, quasi trenta anni fa, ha incassato 55 milioni dollari, dando il via alla saga horror di maggior successo nella storia del cinema, solo un pazzo incosciente potrebbe pensare di imbarcarsi nell’avventura titanica.

Era il 1978 quando John Carpenter portava nelle sale “Halloween-La notte delle streghe”, la storia di Michael Myers, un dodicenne con madre spogliarellista e padre alcolizzato che la notte del 31 ottobre massacrò la famiglia. Rinchiuso nell’ospedale psichiatrico di massima sicurezza Smith Grove Sanitarium, ne uscirà, scappando, dopo 17 anni, precipitandosi ad Haddonfield, per riabbracciare la sorella minore Laurie e uccidendo nel cammino famiglie e giovani studentesse.

La versione attuale di Rod Zombie ricalca quasi fedelmente il canovaccio originale, mantenendo intatto il filone narrativo. La novità sta nell’aggiunta di particolari e retroscena che ne integrano la trama, mostrando ad esempio situazioni solo raccontate nel film del ’78.

Recensione: I Simpson – Il film

Arriva a Gennaio, dal 9 a noleggio, dal 17 in vendita, uno dei successi cinematografici dell’anno: I Simpson – Il film.

Candidato al Golden Globe 2008, sceneggiato come sempre con maestria da Matt Groening (e non solo), il film dei gialli più famosi del mondo uscirà in DVD, per la gioia di milioni di fans.

Il film, che ha incassato più di cinquecento milioni di dollari e i favori di gran parte della critica (Stephen Hunter del Washongton Post lo definisce uno dei migliori dell’anno), nella sua versione home video ci regala, un bel po’ di scene inedite. Se questo non bastasse all’interno, nei contenuti speciali, si potranno trovare anche gli spot promozionali (The Simpson Judge American Idol e Homer’s monologue on the tonight show) e il commento audio degli sceneggiatori, dei creatori e del regista.