
La domanda contenuta nel titolo è più che lecita, torniamo parlare della piattaforma satellitare in orbita da qualche ora che vede protagonista la società partecipata da Rai (48.25%), Mediaset (48.25%) e Telecom Italia Media (3.5%), perché nonostante le parole poco belligeranti dei diretti interessati in breve tempo Tivù Sat potrebbe assumere se non l’aspetto di vera e propria alternativa, quanto meno quello di una spina nel fianco del colosso Sky che vedrebbe limitate le sue ulteriori pretese di espansione sul mercato italiano.
“Tivù Sat non rappresenta una concentrazione tra imprese: semplicemente, è un’intesa tra player. Il nostro target sono le 1,5 milioni di famiglie che non ricevono il Dtt, ossia il 5% della popolazione”, affermava pochi giorni fa il presidente di Tivù Sat Luca Balestrieri a cui si univano le dichiarazioni di Giancarlo Leone vicedirettore generale Rai:“Tivù Sat non è uno strumento di competizione, ma di crescita e qualsiasi collegamento alla vicenda di Rai e Sky è fuorviante”.
Sarà! Diciamo noi, ma il parterre de roi di canali completamente gratuiti con cui si presenta agli utenti il nuovo progetto televisivo è di tutto rispetto oltre a 10 canali Rai, 7 Mediaset , più La7, Sat 2000, K2-Kids Tv e Class News, l’elenco viene completato da una sequela di canali internazionali: Euronews, France 24, BBC World News, TVE International, Canal 24 Horas, Arte, Deutsche Welle, ZDF, ARD, destinata ad aumentare nelle prossime settimane: “Molti editori sono interessati a salire su Tivù Sat“, spiegava Alberto Sigismondi consigliere delegato della neonata società.