Annozero, il Papa nero e l’isola che non c’è

L’Italia del 2010 si confronta con il futuro mai cosi incerto forse, come in questo periodo. La puntata di Annozero appena andata in onda dal titolo Il Papa nero cerca di dare dei contorni a un quadro a tinte fosche, dove i protagonisti sembrano il risultato di uno strano effetto caricaturale. Sono tutti animati da buoni propositi, da un Italo Bocchino di Futuro e Libertà che richiama un modello di governo che faccia gli interessi del Paese a Pier Ferdinando Casini leader Udc che mette il dito sulla piaga delle crisi ideologiche per cui non si capisce più dove sia la destra e la sinistra. Il “rottamatore” Matteo Renzi sindaco di Firenze, con ironia tipicamente toscana manderebbe tutti a casa. Viene da chiedersi: questa gente qualche anno fa dov’era? Possibile che nessuno si fosse accorto che ci stavamo inevitabilmente infilando in un vicolo cieco? O forse molti, intenti a saltare sul carro del vincitore lo stesso da cui ora stanno frettolosamente scendendo, hanno fatto finta di non vedere?

La conferma che il governo attuale è ormai alla camera a gas arriva dallo stesso Bocchino che ufficializza il ritiro dei ministri di Futuro e Libertà una volta approvata la Finanziaria, poi si tornerà alle urne con il rischio che non cambi assolutamente nulla o che si dia vita ad un governo tecnico guidato, come risulta da un sondaggio Svg commissionato dallo stesso Annozero, dal Governatore della Banca D’Italia Mario Draghi, soluzione condivisibile sperando che finalmente qualcuno si degni di dare delle risposte concrete a un Paese in agonia.

E Gianfranco Fini? Colui che ha dato una sonora spallata non solo al governo, ma anche a un certo modo di intendere la destra, si appresta a diventare lui un nuovo protagonista della scena politica italiana rinnovata. Nuovo e rinnovamento termini sentiti un sacco di volte uscire dalle bocche dei nostri politici e proprio per questo ascoltati con una certa diffidenza.

Annozero, il sasso in bocca: Roberto Saviano e l’Italia degli uomini liberi

 Nella puntata di Annozero che non avrebbe dovuto esserci a seguito della sospensione di dieci giorni poi bloccata, la stella di prima grandezza è lui Roberto Saviano, un viso malinconico segnato da sporadici sorrisi per un ragazzo che le circostanze hanno fatto maturare forse troppo in fretta, costretto com’è ad espiare a vita l’ingiusta pena per aver denunciato il male. Lo scrittore si trova a Berlino dove in occasione dell’Autunno Italiano presenta il monologo La bellezza e l’inferno, il suo è un discorso commovente, dove viene descritta l’Italia che al momento possiamo solo sognare, un Paese dove si possa essere liberi di dire la verità sui governanti senza il rischio d’essere sepolti da una valanga di fango, dove si dice “salgo in politica” e non “scendo” come se si andasse a pescare nel torbido. Libertà quale dolce parola troppo spesso mista al fiele.

Nell’intervista di Sandro Ruotolo, Roberto Saviano descrive il progetto Vieni via con me il programma insieme a Fabio Fazio ancora in forse, ne viene fuori un quadro della Rai davvero drammatico: un’azienda in cui i programmi partono senza che le persone vengano contrattualizzate, in un clima da pressappocchismo spinto davvero preoccupante. Si parla di compensi messi alla berlina, un gioco a carte scoperte a tutto vantaggio della concorrenza, ma gli ospiti devono essere pagati in modo che la gente possa pretendere da loro la qualità, la stessa al momento che manca nel servizio pubblico, una nave alla deriva battuta dai marosi della politica.

Annozero: non solo odio, la politica tocca il fondo


Non solo odio nell’Italia del 2010, ma un malessere strisciante che si è impossessato del Belpaese, nel drammatico gioco delle parti che vede i cattivi trasformarsi in buoni e viceversa fino a intorbidire le acque e confondere le coscienze.“Una malattia che si diffonde come l’aids è che finisce per colpire tutti, si chiama conflitto d’interessi”, afferma Michele Santoro nella consueta anteprima di Annozero, dove non manca di spezzare una lancia a favore di Carlo Freccero direttore esautorato di Rai4, anzi no, almeno cosi rivela il dg Mauro Masi. Il premier Silvio Berlusconi, si cimenta in uno dei suoi monologhi preferiti contro i magistrati di sinistra, mentre Giancarlo Fini nell’intervista a tutto campo di Sandro Ruotolo difende il loro operato, ma ancora prima si augura una Rai libera dalle influenze politiche: singolare sentirlo dire da un politico di lunga data, più che un auspicio sembra una chimera.

I romani non ne vogliono proprio sapere di fare la pace con Umberto Bossi dopo le ultime esternazioni del leader leghista, lo dimostra il filmato del pranzo pacificatore con il sindaco di Roma Gianni Alemanno, resta il sospetto che un po’ della sana polenta nordica gli sia andata di traverso. Ancora una stoccata a Berlusconi nel Tg Zero riguardo il legittimo impedimento sulla cui validità si dovrà pronunciare il prossimo 14 dicembre la Corte costituzionale, se il parere dovesse essere negativo, i ministri con processi in corso sarebbero costretti a presenziare a scapito del loro prezioso lavoro parlamentare…un vero guaio.

Squadra antimafia 3, fiction Oriana Fallaci, Peccati I sette vizi capitali, Martina Stella, Mara Venier: novità

Squadra antimafia – Palermo oggi 3. Mentre si aspetta di vedere la seconda stagione della fiction, in onda dal 12 aprile su Canale 5, Tv Sorrisi e canzoni rivela che Sandrone Dazieri e Luca Monesi stanno già preparando la sceneggiatura della terza serie.

Un pugno e un bacio. A fianco di Luca Argentero, nella fiction di Raiuno dedicata a Tiberio Mitri, ci sarà Martina Stella. L’attrice interpreterà Fulvia Franco, la donna che il pugile sposò nel ’50.

Oriana Fallaci. Domenico Procacci, produttore di Fandango, ha proposto alla Rai una fiction in due puntate dedicata alla scrittrice, scritta da Stefano Rulli e Sandro Petraglia. RaiFiction ha accolto l’idea del progetto, che ora è in fase di studio e attivazione. La regia e il cast, ovviamente, devono ancora essere individuati (fonte Il Giornale).

Raidue, rete dell’informazione? Oltre ad Annozero e Il fatto del giorno partono L’ultima parola e il talk di Maurizio Belpietro

Raidue si dedica sempre di più all’approfondimento giornalistico: dopo Il fatto del giorno e Annozero, altri due programmi dedicati all’attualità e all’informazione partiranno a breve, L’ultima parola, domani sera, e il talk di Maurizio Belpietro, da fine febbraio in prima serata (molto probabilmente il lunedì).

Massimo Liofredi annuncia che, colei che è stata sostituita proprio da Gianluigi Paragone, Daria Bignardi tonerà in primavera (prima del nuovo programma dedicato alle donne di Monica Setta): il direttore di Raidue, che garantisce sulla pluralità di informazione della sua rete, riguardo il cambio Paragone – Bignardi dice (fonte Il giornale):

Polemiche inutili visto che entrambi sono due risorse importanti per la rete. Ci sarà semplicemente un cambio di collocazione. La Bignardi andrà in onda al giovedì in seconda serata, a marzo e aprile

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Maurizio Belpietro su Raidue da febbraio con un programma tutto suo

Dopo tante voce che si sono susseguite è arrivata la conferma: Maurizio Belpietro condurrà in prima serata, o lunedì o mercoledì su Raidue un programma d’informazione orientato a destra.

Belpietro, definito da molti l’anti Santoro, andrà in onda a partire dal primo di febbraio (anche se in Rai c’è qualcuno che vorrebbe farlo iniziare prima). Dopo le feste il direttore di Libero dovrebbe firmare il contratto. Il giornalista non gradisce molto il paragone che viene fatto con il suo collega, conduttore di Annozero (fonte Repubblica.it):

Io e Michele abbiamo idee lontane anni luce. Ma è un fior di professionista, lo rispetto, ha talento e fa televisione da 20 anni. Io voglio partire con i miei tempi, rodarmi, avere il tempo di fare anche ascolti non mirabolanti.

Raidue cambia ancora programmazione pomeridiana, Belpietro niente programma … per ora

Raidue, che potremmo definire la rete “cantiere”, più che la rete giovane della Rai, dati i continui lavori in corso, modifica ancora il suo palinsesto pomeridiano in attesa dell’arrivo di Paolo Limiti con Ci vediamo in tv.

Stando a quanto riporta Antonio Genna (ancora non confermato dal sito della Rai … ma non c’è da stupirsi), da domani pomeriggio La signora del West raddoppierà gli episodi per sostituire Las Vegas, mentre, a seguire, invece di un episodio della sitcom Due uomini e mezzo, saranno trasmesse le repliche di Art Attack, il programma Disney condotto da Giovanni Muciaccia.

Liofredi: Raidue batte Italia 1. Il direttore lancia Due, Emozioni, conferma Annozero, L’isola 7 e Paragone. In arrivo Belpietro?

Raidue si prepara a cambiare pelle: nelle prossime settimane non partiranno soltanto Prima Colazione e Ci (ri)vediamo in tv, ma anche due programmi di approfondimento giornalistico e degli speciali musicali.

Ad affermarlo è Massimo Liofredi che, ascoltato in Commissione di Vigilanza, ha prima di tutto commentato gli ascolti della rete (fonte Il Velino):

Sul prime time nel periodo di garanzia che va da settembre a dicembre 2009 siamo sopra Italia 1 con il 9,99 per cento contro il 9,87 (si tratta di previsioni o è un veggente? N.D.R.)

Mattino Cinque, Federica Panicucci e Claudio Brachino da oggi nelle vostre case

Ci siamo: tra un’ora comincia la nuova edizione di Mattino Cinque, quella condotta da Claudio Brachino e dall’esordiente Federica Panicucci.

Dal lunedì al venerdì su Canale 5, a partire dalle 8.40 il programma offrirà informazione, approfondimenti, attualità, collegamenti in diretta, interviste, servizi, spettacolo, gossip (opinionisti Jonathan Kashanian e Alessandro Meluzzi) e le rubriche (La telefonata, curata da Maurizio Belpietro, che ha come protagonista un personaggio di rilievo della politica, della cultura, dello spettacolo o dell’economia; Il libro della Repubblica, l’appuntamento con la costituzione presentato da Claudio Martelli); Controcanto, spazio dedicato all’economia e alla finanza, condotto da Paolo Del Debbio; La posta del cuore, ogni venerdì, curata da Emanuela Tittocchia; il meteo gestito da Andrea Giuliacci)

Federica Panicucci al Tgcom rivela:

Annozero, nella puntata dedicata a Montanelli torna Vauro con le sue vignette. Video

Ieri sera è andata in onda la ventiseiesima puntata di Annozero, interessante non solo per l’argomento trattato, la libertà d’informazione, ma anche per il ritorno di Vauro in trasmissione, accompagnato a braccetto da Michele Santoro e accolto dal pubblico presente con un fragoroso applauso.

La puntata definita dallo stesso conduttore di parte, dedicata al centenario della nascita di Indro Montanelli, è filata abbastanza liscia, ma non è stata priva di spunti. Tra tutti: Santoro che ha risposto a Il giornale, gli esempi di informazione malata, lo scontro tra Maurizio Belpietro e Gad Lerner e le vignette finali di Vauro.

Dopo il salto il riassunto dei passi salienti e i video.

Direttori Tg Rai, incontro della maggioranza a Palazzo Grazioli: in pole position Clemente Mimun per il Tg1 e Mario Orfeo per il Tg2.

Durante il vertice di maggioranza tra Lega e PDL, che si è tenuto a Palazzo Grazioli, oltre al referendum e alla questione terremoto in Abruzzo, si è parlato delle nomine dei direttori dei Tg della Rai (fonte Asca).

All’incontro hanno partecipato, oltre ai sottosegretari della presidenza del Consiglio Gianni Letta e Paolo Bonaiuti, tra gli altri anche il sottosegretario alle Comunicazioni Paolo Romani, il capogruppo del Pdl alla Camara Fabrizio Cicchitto, il suo vice Italo Bocchino, il presidente dei senatori Maurizio Gasparri, il ministro dell’interno Roberto Maroni e quello delle semplificazione legislativa Roberto Calderoli, quello per le politiche Ue Andrea Ronchi.

Novità televisive e novità inventate per il primo aprile

Oggi è il primo d’aprile quindi non è facile scindere la realtà dalla fantasia, ma ciò nonostante, cercherò di dirvi cosa potete aspettarvi prossimamente in tv e quali pesci d’aprile circolino per la rete.

Iniziamo dalle notizie probabili: cambi in vista per alcuni principali programmi di Raiuno. Secondo Chi, Eleonora Daniele passerà alla conduzione di Festa Italiana, che perderà Caterina Balivo in pole position per condurre uno dei segmenti di Domenica In, presumibilmente quello di Lorena Bianchetti.

Rimaniamo in casa Rai: dopo il passaggio del direttore del Tg1 Gianni Riotta alla direzione de Il Sole 24 ore (Ferruccio De Bortoli ha lasciato per gestire il Corriere della Sera), il nome più probabile per ricoprire il posto vacante è quello del direttore di Panorama, Maurizio Belpietro. L’unico che potrebbe rubargli il posto è un altro fedelissimo di Silvio Berlusconi, Carlo Rossella. Intanto, mentre al Tg2 fino ad ottobre dovrebbe rimanere Mauro Mazza, che lascerebbe poi il posto a Mario Orfeo (direttore de Il mattino) per occuparsi di Rai Sport, al Tg3 sembra fatta per David Sassoli, ai Tg regionali è quasi certo Piero Vigorelli. Per Antonio Caprarica e Antonio Di Bella ci sarebbero i posti di inviati a New York e Londra.

Caso Mentana: dove andrà il giornalista? Chi è con lui e chi contro? Cosa ci sarà al posto di Matrix?

Torniamo ad occuparci delle dimissioni di Enrico Mentana e della sospensione di Matrix, per riferirvi i commenti riguardo la decisione del giornalista e le possibili strategie future di Canale 5.

A favore di Mentana si schierano i giornalisti di Tg5 e Videonews, che sciopereranno il 17 febbraio, il presidente della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick (“Lunedì sera in Italia si è consumato qualcosa di molto critico, che dovrebbe far pensare tutti, eppure continuava ad andare in onda il Grande Fratello”), Gad Lerner (“Colgo l’occasione per ribadire la mia piena solidarietà a Enrico Mentana che ha comiputo una scelta netta, chiara, dignitosa. La fretta con cui Mediaset ha accolto le sue dimissioni, estendendole dalla direzione editoriale alla soppressione di Matrix non fa onore a quell’azienda che deve moltissimo a Mentana. L’ottusità purtroppo miete sempre più vittime nel sistema televisivo italiano”) e buona parte del pubblico che su blog e forum scrivono messaggi di solidarietà al giornalista.

Commissione di Vigilanza Rai si ripartirà da Zavoli, ma non si sa quando

La commissione di vigilanza Rai è stata sciolta ed è notizia di ieri. Oggi, invece, il Presidente del Senato, Renato Schifani ha comunicato che sono arrivate le designazioni dei nuovi membri, sia dal Pd (che ha riconfermato quelli uscenti, tranne VIllari, sostituito da Ceruti, che medita di fare ricorso), che dal Pdl (che dovrebbe fare la stessa cosa).

Ancora, come ha detto lo stesso Schifani, non si conosce la data in cui verrà inaugurata la nuova commissione, in quanto mancano ancora le designazioni del gruppo Udc, del Svp, delle autonomie e dell’Italia dei Valori.

Intanto, mentre le due forze principali del nostro parlamento confermano le voci che vogliono Sergio Zavoli prossimo presidente della vigilanza Rai come scelta convergente (Soro, presidente del gruppo Pd alla Camera:”Noi pensiamo che l’attività della commissione debba ripartire affidando a Sergio Zavoli la guida dell’organismo di garanzia per le sue riconosciute capacità”), Antonio Di Pietro, il leader dell’Idv, dice (fonte Il Messaggero):