Celebrity Games, Marco Berry a CineTivù: “Quando una persona è fortunata, un pezzetto di questa fortuna va restituita agli altri”

Domani, 6 Settembre, presso lo Stadio Primo Nebiolo di Torino si svolgeranno i Celebrity Games, manifestazione organizzata da Marco Berry con lo scopo di raccogliere fondi per la costruzione dell’ospedale pediatrico Mohamed Aden Sheikh Teaching Hospital di Hargeisa, nel Somaliland. Oltre ad essere l’organizzatore dell’evento, Berry sarà anche l’inviato sul campo. Mentre la telecronaca dell’evento – che andrà in onda mercoledì 12 Settembre su Italia1 – è affidata a Guido Meda.

Piero Chiambretti: “Le Iene? Suggestione. Torno a gennaio 2013 con un programma on the road in seconda serata”

 In un’intervista al settimanale Chi, in edicola domani, Piero Chiambretti ha escluso categoricamente la propria partecipazione a Le Iene:

Il direttore di Italia 1, Luca Tiraboschi, ha espresso il desiderio di vedermi in un programma che mi sarebbe stato, in un certo senso, congeniale, ma era solo una suggestione, credo che le ‘Iene’ abbiano una loro direzione e nomi definiti per affiancare Ilary Blasi.

Italia 1, Luca Tiraboschi: “Sogno di trasmettere sette giorni su sette prodotti made in Mediaset”

 Luca Tiraboschi ha anticipato le prossime mosse per il rilancio della rete in tempi di crisi:

Il futuro di Italia 1 è l’autoproduzione. E’ l’unico modo per distinguersi. Oggi non c’è un canale tv che non trasmetta telefilm crime. Io ho mantenuto solo C.S.I. perchè d’ora in poi per noi sarà centrale solo quello che produrremo in casa. Sarà un procedimento lento ma quando Wild o Mistero, da molti osteggiati, raggiungono l’11% credo si debba urlare al miracolo. Il primo costa 70mila euro a puntata e il secondo 100mila. Con il costo di una prima serata de La Talpa produco dieci puntate di Wild. Il mio sogno è trasmettere sette giorni su sette prodotti made in Mediaset.

Giallapa’s: “Noi abbiamo tante idee, ma a Mediaset non piacciono”

Ok, Mai dire Grande Fratello su Canale 5. Ma dov’è il programma in cui la Gialappa’s può davvero dare spazio alle proprie idee?  Perché non è in onda lo show comico che negli anni ha fatto nascere stelle quali Fabio De Luigi, Maurizio Crozza, Antonio Albanese, Aldo Giovanni e Giacomo. Insomma, perché Marco Santin, Giorgio Gherarducci e Carlo Taranto sono confinati al Grande Fratello? Secondo Luca Tiraboschi, direttore di Italia uno, si tratta di una libera scelta del trio (così ha dichiarato a Tv Talk). Ma attraverso il Corriere della Sera la Gialappa’s smentisce tale versione:

Mistero, Nicole Pelizzari: “È un’esperienza fuori dal comune”, Luca Tiraboschi: “Avevamo voglia di cercare nuovi talenti”

Si chiama Nicole Pelizzari, viene da Ponte dell’Olio (provincia di Piacenza) ed ha 25 anni. È questo l’identikit della nuova inviata della squadra di Mistero, la trasmissione dedicata al mondo dell’ignoto in onda ogni domenica su Italia1. Nicole è stata selezionata attraverso un casting svoltosi dalla produzione del programma sul territorio, intrufonaldosi in università, associazioni culturali, centri sportivi e festival. La bella piacentina ha colpito gli addetti ai lavori per la sua “stravaganza”, freschezza ed entusiasmo. Ma anche per le sue pincipali passioni: la fotografia, la danza e il teatro.

Luca Tiraboschi: “Raidue è una Raiuno più sfigata”

Foto: AP/LaPresse

Il direttore di Italia 1 Luca Tiraboschi parla al settimanale A della situazione televisiva italiana. La prima stoccata è per Raidue, da sempre competitor della rete giovane Mediaset (e sempre vincente N.d.R.):

Non l’ho mai sentita come competitor, e ancor meno oggi, perchè Rai2 è una Rai1 più ‘sfigata’ … Oggi ci sarebbe la tentazione di arroccarsi su certezze come Le Iene e Colorado. Ma così facendo somiglieremmo ad una Rete cui ci vantiamo di non somigliare.

Sulla frammentazione degli ascolti dice:

Plastik: l’acidella di Italia 1 non migliora neanche con la seconda puntata

Plastik – Ultrabellezza, atto secondo. Nonostante le critiche piovute dopo la prima puntata del nuovo programma sulla chirurgia plastica con Elena Santarelli, poco è cambiato nella conduzione di quest’ultima. L’ex isolana della Ventura non si è tolta quell’aria da persona che ti sta facendo un piacere.

L’acidella della rete giovane di Mediaset si destreggia tra un servizio di liposuzione e uno di chirurgia plastica migliorativa con l’interesse di una che si trova ad assistere alla presentazione di un libro sulla storia della filosofia antica solo per fiondarsi sul buffet appena il catering sistema i vassoi sul tavolo.

Poco cambia se deve annunciare un servizio riguardante una donna che è rimasta sfregiata dallo scoppio di una bottiglia di alcool, oppure se deve lanciare un filmato riguardante un dottore che accontenta le richieste dei pazienti che ambiscono ad avere lo stesso volto del loro attore preferito, o ancora che abbia a che fare con un video in cui una cinquantenne si sottopone ad una seduta di iniezioni di botulino (tra l’altro questa si è fatta riempire con l’obbiettivo di avere una faccia con le stesse fattezze di una zampogna?): la Santarelli si rivolge al pubblico con lo stesso tono che utilizza  per parlare con la filippina che le pulisce i vetri di casa.

Plastik: Nip/Tuck, Bisturi ed un pizzico di Mistero non entusiasmano. Si salva solo la Barbie Santarelli

 Missione ampiamente fallita. Al debutto di Plastik, il direttore di Italia 1, Luca Tiraboschi, aveva difeso, a spada tratta, la sua originalissima creatura (“Non c’è niente di becero, lavoreremo sull’ironia, è la vocazione della rete”) senza aver visto il prodotto finale. Il nuovo format, condotto da Elena Santarelli, è la tragica (e troppo fantascientifica) evoluzione de Il Brutto Anatroccolo di Amanda Lear, già tramutato in un Bisturi abbastanza sadico (tanto da essere spostato in seconda serata) affidato alla coppia Pivetti/Platinette.

Come ricordato, a più prese, dalla stessa padrona di casa (“Plastik ha l’intento di far scoprire la chirurgia estetica a 360 gradi e perchè no bacchettarla quando serve”), il programma vuole mostrare le motivazioni che spingono una donna (ma anche un uomo) a ricorrere ad un’operazione correttiva. Sotto forma di docureality (un pò come accade per i filmati di Mistero tranne per le frizzanti colonne sonore che sembrano più adatte ad uno stacchetto delle Veline che all’atmosfera pseudo-scientifica dello show), inoltre, la trasmissione scruta morbosamente gli aspetti più intimi di un intervento chirurgico seguendo il paziente fin in sala operatoria senza risparmiarci immagini più crude, un pò come accade nella serie cult americana, Nip/Tuck.

Plastik, Luca Tiraboschi: “Non c’è niente di becero, lavoriamo sull’ironia, è la vocazione della rete”

Foto: AP/LaPresse

Il direttore di Italia 1 Luca Tiraboschi ha rilasciato un’intervista a Libero per parlare dei progetti futuri della rete, come Uman (che potete leggere su Mondoreality), le sitcom al posto dei cartoni animati (“Toglieremo i cartoni per bambini lasciando quelli “per universitari” e punteremo sulle sitcom”), il rinvio di Così fan tutte (“Ora Alessia Marcuzzi è troppo visibile nel “Grande Fratello”) e il ritorno di Invincibili (“Faremo 4 nuove puntate”), ma soprattutto di Plastik.

Tiraboschi, a tal proposito, assicura che non c’è mai stata una doppia versione del programma, e smentisce Roy De Vita che giusto ieri sosteneva che di aver rinunciato al progetto perché si occuperà solo di chirurgia becera:

Non c’è mai stata una doppia versione, c’è stata solo una proposta: Roy voleva fare qualcosa di simile a Diario di un chirurgo che fa su un canale satellitare, ma noi siamo una rete generalista, abbiamo bisogno di più ritmo, mettendo dieci servizi nello spazio che lui ha in quel programma. Ha detto “vorrei fare una cosa più incentrata su di me”, e si è tirato fuori. Amici come prima, ma la sua mi sembra una voglia di esserci senza esserci … Non c’è niente di becero, lavoriamo sull’ironia, è la vocazione della rete. Comunque faremo vedere anche filmati di chirurgia ricostruttiva, in cui i medici aiutano persone rimaste vittime di incidenti o con deformazioni o menomazioni causate da malattie.

Plastik Ultrabellezza, Roy De Vita: “Tiraboschi mi ha detto “Non ti nascondo che il trash ci sarà””

Foto: AP/LaPresse

Roy De Vita spiega sulle colonne di Libero i motivi che l’hanno spinto ad abbandonare anzitempo il progetto Plastik – Ultrabellezza, il programma di Italia 1 dedicato alla chirurgia:

Io ho fatto un passo indietro mesi fa, quando mi èstato detto che il programma stava prendendo una piega diversa da quella che era la proposta iniziale. Quando la Endemol mi ha contattato nel 2010, l’idea era quella di fare un programma imperniato sulla mia figura, un po’ come Diario di un chirurgo. A gennaio, poi, ho parlato con Luca Tiraboschi, il direttore di Italia 1, che mi ha detto di voler fare una trasmissione tipo Wild, con una conduttrice che lancia i filmati su cose legate ai fenomeni della chirurgia estetica nel mondo. Io sare stato l’unico per l’Italia. Ho voluto saperne di più e, quando poi Tiraboschi mi ha detto: “Non ti nascondo che il trash ci sarà, il titolo sarà Plastik con la K”, ho deciso di tirarmi indietro.