Wildfire: un nuovo fenomeno adolescenziale?

La settimana scorsa è iniziato un nuovo telefilm, Wildfire, che sta appassionando i giovani spettatori di Italia 1, tutti i pomeriggi alle 15.55.

Acquistato l’anno scorso, Wildfire sarebbe dovuto andare in onda già precedentemente al posto di Walker Texas Rangers,  solo che all’ ultimo momento si rimandò la sua messa in onda.

Il telefilm, già terminato negli Stati Uniti dopo 4 stagioni e 52 puntate, è stato trasmesso su Abc Family dal 2005 ed ha ottenuto un buon successo tra gli adolescenti americani.

Medici Miei: Enzo Iacchetti attacca Tiraboschi e intanto la serie esce in edicola

Enzo Iacchetti è nero, nerissimo: Medici Miei, dove lui è protagonista, trasmesso fino a questa settimana su Italia1 in prima serata, è stato sospeso dal direttore di rete Luca Tiraboschi a causa dei non esaltanti ascolti (eufemismo).

Enzino, che non le manda certo a dire, secondo quanto riportato dall’Ansa, avrebbe affermato:

“Sono in polemica con l’ignoranza del direttore di Italia 1: non si butta via così un prodotto e dopo averci speso tanto

Sit Porn: la copia italiana di Hard, ma nessuno lo dice!

Leggendo Tv Sorrisi e Canzoni di questa settimana vi sarete probabilmente imbattuti in un’intervista di Tiziana Lupi al direttore di Italia 1, Luca Tiraboschi.

Nell’intervista, il responsabile di Italia 1 parla delle grandi novità della rete, da Enrico Ruggeri conduttore di un programma (Quello che le donne non dicono) in cui le donne gli riveleranno cose mai dette (mi vengono già i brividi), alla questione Le Iene, dal futuro alla Sex and the city di Alessia Marcuzzi (citare la serie americana per qualsiasi progetto è la moda del momento) alla sconvolgente Sit Porn con protagonista Anna Falchi, con tanto di preoccupazione da parte della giornalista (“Il mondo del porno in una sit-com e, per di più, in prima serata…”) e la rassicurante risposta di Tiraboschi (“Il pubblico pià stare tranquillo, non si vedrà nulla di sconvolgente”).

Questo direttore, avranno pensato in molti, è proprio un pioniere della televisione, è uno che rischia. Peccato che Sit Porn, e si sono dimenticati di specificarlo sia l’intervistatrice che l’intervistato, altri non è che la coppia della pluripremiata fiction francese Hard! Non ci credete? Confrontate:

Fabio De Luigi condurrà Le Iene

Fabio De Luigi condurrà Le Iene fino a dicembre.

La notizia ufficiale data da Luca Tiraboschi a Sorrisi e Canzoni Tv, è una vera e propria boccata d’aria fresca alla faccia dei bravissimi Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, che avevano smentito il loro abbandono quando si vociferava di Teo Mammucari come possibile sostituto e che ora avranno più tempo per loro.

Secondo quanto riporta il giornale nella rubrica “Direttori in diretta”, Tiraboschi sostiene che la motivazione che ha spinto lui e Davide Parenti a pensare ad un cambio di conduzione, sia nella volontà di dare tempo al duo storico di fare anche qualcos’altro durante l’anno, utilizzando la formula di Striscia la notizia, che puntualmente sostituisce Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti dopo il festival di Sanremo.

Festivalbar 2008: cancellato!

Tutto era pronto per il quarantacinquesimo appuntamento di Festivalbar, a dieci anni di distanza dalla scomparsa di Vittorio Salvetti: 3 tappe (Padova in Prato della Valle, Palermo in Piazza Politiama, Verona all’Arena), 2 conduttori (Teo Mammucari e Lucilla Agosti) e un cast di numeri uno (solo per fare dei nomi: Vasco Rossi, Coldplay, Zucchero, Subsonica, Maroon 5, Rihanna, Moby, Ligabue, Leona Lewis, James Blunt, Jennifer Paige, Piero Pelù, Negramaro), suddivisi in 2 compilation, che promettevano di restituire alla musica,tanto bistrattata nel 2008 in televisione, il ruolo di protagonista principale.

Tutto era pronto, ma non si vedrà nulla: in un intervista rilasciata al Adnkronos, Andrea Salvetti rivela che il programma è stato cancellato, perché qualcuno è venuto meno ai propri impegni, perché qualcuno ha remato contro.

Queste persone però hanno tutta la responsabilità di aver fatto del male non solo al Festivalbar ma a tutta la musica che da sempre conta su questa manifestazione per la promozione dei grandi artisti e dei nuovi talenti musicali. Gran parte dei grandi nomi oggi presenti sul mercato hanno iniziato ad avere successo proprio grazie alla nostra manifestazione che è insieme a Sanremo, la più conosciuta e amata manifestazione musicale che si tiene in Italia.

Le Iene: 12 anni di successi (e censure)

E dodici! Si è conclusa ieri sera su Italia 1 l’ennesima edizione de Le Iene. Nato nel 1996 il programma ideato da Davide Parenti, può essere senz’altro definito il più irriverente e dissacrante della televisione italiana, tanto che non sarebbe sbagliato ritenere gli ascolti di una certa consistenza (punte di oltre 4 milioni di telespettatori), oltre all’efficacia delle inchieste proposte, alla base di ogni successiva, nonché faticosa, riconferma nel palinsesto della cosiddetta rete giovane tra i canali Mediaset.

Anche nell’edizione 2007 – 2008, proprio a seguito dei servizi privi di censure e di ogni possibile remora nei confronti del potere politico, non sono mancati i motivi di attrito con la dirigenza, come nel caso dell’inchiesta di Alessandro Sortino su Clemente Mastella e suo figlio, sfociata nelle dimissioni del conduttore per il divieto di messa in onda, o lo spostamento della puntata del venerdì prima di Pasqua a quello successivo giustificata dal direttore Luca Tiraboschi con l’affermazione:“All’interno ci sono due inchieste, lunghe, scabrose e cariche di dettagli che giudico troppo estreme per essere trasmesse nella serata di Venerdi’ Santo“.

In molti hanno ravvisato in questa scelta, il tentativo di non ferire la sensibilità di un certo elettorato di area cattolica che di li a poco si sarebbe recato alle urne. E che dire dell’inchiesta, mai andata in onda, che nel 2006 destò scalpore sul test antidroga a 50 parlamentari? Oppure di quella realizzata quest’anno da Luigi Pellazza, sui preti pedofili?

CriticoTv: palinsesti alla deriva, dov’è il rispetto per il pubblico?

Ci capita spesso di considerare la programmazione dei vari canali tv come delle ampie autostrade, dove le trasmissioni, simili a automobili, corrono veloci, il cui profilo a mala pena visibile sparisce rapidamente all’orizzonte, giusto il tempo di dare un’occhiata e già non ci sono più per lasciare posto ad altre nelle intenzioni dei costruttori più belle, più potenti, (fosse vero!).

Ce li immaginiamo i direttori dei canali televisivi, davanti una scacchiera, impegnati a muovere le pedine, nella fattispecie i programmi, con l’evidente intento di mettere in scacco l’avversario, tutto questo però senza tenere conto di un fattore fondamentale, privato del quale la stessa tv non avrebbe motivo d’esistere: il pubblico.

Siamo un po’ stanchi di vedere programmi che spariscono, slittano d’orario, cambiano data di programmazione, di settimana in settimana, se non di giorno in giorno, tutto questo perché qualcuno in nome del solito Dio, l’Audience, ha deciso che quel determinato prodotto televisivo non va più bene anche dopo la messa in onda di una singola puntata.