Nomine Rai: Antonio Di Bella direttore di Raitre, Mario Sechi alla guida del Tg2?

 Si prospetta un autunno caldo per le nomine dei nuovi direttori di Raitre e Tg2. Marco Castoro di Italia Oggi prova a fare il punto della situazione nel tentativo di sbrogliare alcuni nodi importanti per stabilire i nuovi assetti di Viale Mazzini. Dopo l’uscita di scena di Paolo Ruffini (emigrato a La7), il terzo canale di Stato è alla ricerca di un degno successore: Antonio Di Bella, attuale capo dei corrispondenti negli Usa, ex direttore del Tg3 e di Raitre fino al ritorno di Ruffini voluto dal magistrato, sembra essere il candidato ideale alla poltrona anche il giornalista sarebbe intenzionato a rifiutare l’incarico per proseguire unicamente la professione di cronista.

Mostra di Venezia 2011: sospese alcune trasferte Rai

 Lorenza Lei al risparmio. Come riportato da Il Giornale, il direttore generale della Rai ha inviato una lettera ai direttori di Raidue, Raitre, Rai4, Rainews24, con l’invito di sospendere tutte le trasferte per la Mostra di Venezia. Con l’ultimo ordine del giorno (salvo cambiamenti dell’ultima ora, non dovrebbero approdare al Lido Marco Giusti con Stracult, Enrico Ghezzi con Fuori orario e gli autori di Wonderland, la nuova rubrica della rete diretta da Carlo Freccero e la troupe di Rainews.

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Pasquale D’Alessandro a Raidue, Massimo Liofredi sbarca a Rai Ragazzi

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Cambio della guardia a Raidue. Come anticipato, nei giorni scorsi, Massimo Liofredi (dirottato a Rai Ragazzi, la sezione che comprende Rai Gulp e Rai YoYo) lascia il posto a Pasquale D’Alessandro, ex ormai direttore di Rai5. A favore dell’avvicendamento si sarebbero espressi, il presidente Paolo Garimberti, Guglielmo Rositani, Giovanna Bianchi Clerici, Alessio Gorla e Giorgio Van Straten. Non avrebbero votato alla riunione del Consiglio d’amministrazione, tenutosi stamattina a Viale Mazzini, Rizzo Nervo, Rodolfo De Laurentiis e Antonio Verro.

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Carlo Freccero: “Potrei dimettermi dalla Rai per un nuovo progetto di tv libera con Santoro”

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Intervenendo a La Zanzara su Radio 24, Carlo Freccero, attuale direttore di Rai4, ha anticipato nuove prospettive lavorative per il prossimo anno (Fonte Il Fatto Quotidiano):

Potrei dimettermi dalla Rai per fare un nuovo progetto di tv libera, in proprio con Santoro, come artisti associati. Ci sto lavorando un po’ per valutare se è possibile costruire questa convergenza, anche con le tv locali. Sì, c’e’ la possibilita’ che mi dimetta, anche a breve.

Freccero ha, inoltre, rivelato di essere stato in contatto con Giovanni Stella, amministratore delegato de La7:

Maurizio Costanzo direttore di Rai5, i candidati alla direzione di La7, Chiambretti Muzik Show su Italia 1, Belen Rodriguez a La notte degli chef

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La7 è alla ricerca del nuovo direttore di rete. I candidati a succedere alla poltrona di Lillo Tombonlini sarebbero: il direttore di Rai4 Carlo Freccero, il direttore di Raitre Paolo Ruffini, l’amministratore delegato di Fremantle Media Lorenzo Mieli, la chief creative officer dell’intrattenimento Endemol Elisa Ambanelli e il responsabile delle produzioni di intrattenimento di Italia 1 Alessandro Saba. (fonte Il corriere della sera)

Maurizio Costanzo potrebbe diventare il direttore di Rai5 il canale del digitale terrestre di cui è responsabile ad oggi Pasquale D’Alessandro: secondo Maurizio Caverzan, però, se il direttore generale della Rai Lorenza Lei assegnasse realmente a Costanzo la guida del canale, Antonio Marano, sponsor di D’Alessandro potrebbe raffreddare i suoi rapporti con Lei.

Carlo Freccero: “La televisione sta vivendo una profonda rivoluzione”

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Carlo Freccero, direttore di Rai4, parla di come è cambiato lo scenario televisivo in questi anni in un’intervista rilasciata a Il Giornale:

Con l’arrivo del digitale terrestre e della pay tv, la televisione sta vivendo una profonda rivoluzione. La moltiplicazione delle reti impone una differenziazione delle stesse sulla base di prodotti fortemente identificati. Le reti tematiche ci hanno abituato alla possibilità di accedere in qualsiasi momento della giornata a contenuti specifici di nostro interesse. Non si parla più della prima o della seconda serata: a qualsiasi ora, con la pay tv o con la net tv, posso vedermi il mio telefilm preferito, un action, un crime … E’ qui che nasce la presunta crisi della tv generalista obbligata a praticare un’audience indifferenziata, massificata, al mattino o al pomeriggio.

La soluzione studiata dalla tv tradizionale per non rimetterci troppi ascoltatori, spiega Freccero, è quello di rendere tutto un evento, trasformando la cronaca rosa e nera in fiction, realityzzando le tragedie di cronaca, spettacolarizzando ogni avvenimento.

Vieni via con me: i motivi del successo secondo Carlo Freccero, Davide Parenti e Michele Mozzati

La terza puntata di Vieni via con me ha regalato il terzo record di fila di ascolti di Raitre negli ultimi 10 anni. L’escalation iniziata con i 7 milioni 623 mila spettatori (25,48% di share) della prima puntata, continuata con i 9 milioni 31mila spettatori (30,21% di share) della seconda puntata e conclusa, ad oggi, con i quasi 9 milioni 700 mila telespettatori (31,60% di share) della terza puntata, rendono la trasmissione a tutti gli effetti il programma evento dell’anno.

Tv Sorrisi e Canzoni, che non conosceva ancora il risultato di ieri sera, ha chiesto ad alcuni esperti di televisione di spiegare i motivi del successo del programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano. Secondo il direttore di Rai4 Carlo Freccero:

Il programma di Fazio/Saviano dice che è necessario fermarsi un attimo per fare un inventario di quello che rimane da salvare e quello da combattere, è costruito come un referendum sul Paese e come una cerimonia, con un officiante che è Saviano, il simbolo del legalismo.

Annozero: non solo odio, la politica tocca il fondo


Non solo odio nell’Italia del 2010, ma un malessere strisciante che si è impossessato del Belpaese, nel drammatico gioco delle parti che vede i cattivi trasformarsi in buoni e viceversa fino a intorbidire le acque e confondere le coscienze.“Una malattia che si diffonde come l’aids è che finisce per colpire tutti, si chiama conflitto d’interessi”, afferma Michele Santoro nella consueta anteprima di Annozero, dove non manca di spezzare una lancia a favore di Carlo Freccero direttore esautorato di Rai4, anzi no, almeno cosi rivela il dg Mauro Masi. Il premier Silvio Berlusconi, si cimenta in uno dei suoi monologhi preferiti contro i magistrati di sinistra, mentre Giancarlo Fini nell’intervista a tutto campo di Sandro Ruotolo difende il loro operato, ma ancora prima si augura una Rai libera dalle influenze politiche: singolare sentirlo dire da un politico di lunga data, più che un auspicio sembra una chimera.

I romani non ne vogliono proprio sapere di fare la pace con Umberto Bossi dopo le ultime esternazioni del leader leghista, lo dimostra il filmato del pranzo pacificatore con il sindaco di Roma Gianni Alemanno, resta il sospetto che un po’ della sana polenta nordica gli sia andata di traverso. Ancora una stoccata a Berlusconi nel Tg Zero riguardo il legittimo impedimento sulla cui validità si dovrà pronunciare il prossimo 14 dicembre la Corte costituzionale, se il parere dovesse essere negativo, i ministri con processi in corso sarebbero costretti a presenziare a scapito del loro prezioso lavoro parlamentare…un vero guaio.

Rai4, Carlo Freccero esautorato da Masi, poi reintegrato

Caos in casa Rai: ieri il direttore generale Mauro Masi aveva esautorato via lettera Carlo Freccero dalla guida di Rai4 per poi reintegrarlo a fine giornata. Il direttore di Rai4 racconta (fonte La Repubblica):

E’ una vicenda surreale. Più che un commento, mi scappa una risata: un signore che non ho mai incontrato e che in poche righe, trattandomi da semplice impiegato, mi dice che dall’1 ottobre io sono a disposizione della direzione di Rai Premium. Mentre Confalonieri mi fa i complimenti, Masi mi vuole cacciare. Certo, indebolendo Rai4 si farebbe un bel ragalo a Piersilvio Berlusconi, che fatica a far decollare i suoi canali free. Chi proseguiva il mio lavoro? Lorenzo Vecchione che a dicembre andrà in pensione?

Rai 5, canale work in progress

 Continuano le grandi manovre attorno a Rai5 il nuovo nascituro di mamma Rai, la cui gestazione terminerà ufficialmente a fine anno, intanto affiorano le prime anticipazioni su quello che originariamente secondo il volere del “guru” Carlo Freccero avrebbe dovuto essere un canale dedicato alla memoria e che ora pare sia diventato un presidio tutto concentrato sull’aspetto culturale, il cui principale obiettivo è promuovere l’immagine dell’Italia.

Sembra assodato che Rai5 prenderà vita dalle ceneri di RaiExtra e che il fiore all’occhiello della programmazione sarà dare ulteriore lustro all’Expo del 2015 con sede il capoluogo lombardo. Proprio Milano sarà tra le città che almeno una volta a settimana animeranno il palinsesto del nuovo canale Rai. Secondo Marta Bravi de Il Giornale, da una riunione tra il sindaco Letizia Moratti e il vicedirettore generale Rai Gianfranco Comanducci, è scaturita la convinzione che si debba risaltare le attrattive e le manifestazioni che da sempre animano l’area milanese.

Telefilm in crisi d’audience, di chi è la colpa?


La tv in debito d’ascolti, in crisi d’inventiva, lo dice Cesare Vodani, autore tra gli altri dell’Isola dei Famosi e del recentissimo Fenomenal di cui pubblicheremo in settimana un’intervista, lo ribadisce uno studio del CeRTA (Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi) con sede l’Università Cattolica di Milano secondo cui anche i telefilm stanno subendo una battuta d’arresto in fatto di gradimento. L’argomento è stato oggetto di discussione a Milano durante l’ultimo Telefilm Festival, ne parla Alessandra Comazzi critico televisivo de La Stampa sul suo blog, riportando le prese di posizione di autorevoli nomi de settore, secondo cui lo sciopero degli sceneggiatori americani del 2007 ha rappresentato una sorta di 11 settembre della video narrativa da cui si sono salvati solo i telefilm di genere poliziesco. Secondo Carlo Freccero direttore di Rai4 la crisi d’audience è colpa di chi coordina i palinsesti: “Dove mettono chi non ha mai fatto nulla nella vita e agli danno il compito di rompere le balle agli altri. Lavori come Flash Forward o Fringe hanno un potenziale enorme, ma le reti li massacrano, spostandoli continuamente. Anche il Dr House è stato maltrattato“.

Se è vero che negli ultimi anni c’è stato un calo d’attenzione fisiologico da parte del pubblico televisivo verso serial asfittici, è altrettanto acclarato che la tv generalista ha colpevolmente trascurato prodotti di un certo livello che oltreoceano hanno mietuto fior di allori. Caso emblematico quello di Mad Man serie ideata da Matthew Weiner (quello de I Soprano) che per tre anni consecutivi dal 2008 a oggi ha vinto il Golden Globe come miglior serie drammatica più uno assegnato all’attore protagonista Jon Hamm.

Rai 4, Carlo Freccero si gode il primato sul digitale terrestre e fa progetti per il futuro

Carlo Freccero, direttore di Rai 4 si gode il suo primato di televisione più vista del digitale terrestre e spiega la sua strategia a Libero:

Dopo l’apertura del digitale nel Lazio e in Campania siamo schizzati in su. Siamo primi in assoluto. Ma è la strategia dell’incubatrice del nuovo servizio pubblico che premia … Io programmo film e telefilm di genere: la fantascienza di Battlestar Galactica, i vecchi Star Trek, il vampiro Angel, Eureka, e i film d’azione e qualche erotico. Metto Mad Men. Contrattacco sul terreno di Premium e Sky. Mi butto sui generi che sono il nuovo bacino da cui attingere quegli spettatori giovani che la Rai ha perso.

Freccero assicura di non avere nessuna colpa nel cambio della programmazione di Raidue: