Ombrelloni, la nuova sitcom di Rai due in onda in prima serata

Non siete partiti per il mare e avete nostalgia dei tipi da spiaggia? Oggi parte una nuova sit-com ideata dal creatore di Boris, Luca Manzi: si tratta di Ombrelloni, una striscia di 7 minuti in onda per 30 giorni dal lunedi al venerdi, dal 29 luglio al 6 settembre, dalle 21.00 alle 21.07 in onda su Rai2 e Rai.tv. Nove spassosi personaggi alle prese con le tanto agognate vacanze estive.

 

 

Bookstore, cronaca di una puntata – The Big Bang TV di Sara Lorenzini

Forse qualcuno di voi oggi mi vedrà seduta nello studio di Bookstore, programma condotto da Andrea Molino in onda su La 7 alle ore 11, accanto ad Antonio Manzini e Ottavia Monicelli. Abituata a stare dietro le quinte o davanti alla tv, scrivo per rassicurarvi: sono sopravvissuta alle telecamere. Ma non è stato semplice. Ecco qui la cronaca di un pomeriggio a La 7. 

Francesco Pannofino: “Boris diventerà un programma tv”

Con l’arrivo di Boris al cinema, e con il suo inspiegabile flop, si era data per certa la conclusione definitiva delle avventure del regista Renè Ferretti e della sua troupe. Ma le cose non stanno esattamente così, come ha spiegato a sorpresa a Quelli che il calcio Francesco Pannofino. La serie tv italiana “meno italiana” degli ultimi anni ha ancora tanto da raccontare, però in un formato diverso da quello con cui ci ha abituato in questi anni. Pannofino ha spiegato:

Boris: su Raitre la serie cult

Con ingiustificabile ritardo sbarca in chiaro su Raitre, da questa sera in seconda serata, ogni mercoledì e giovedì alle 23.30, Boris, la serie cult trasmessa dalla Fox dal 2007 al 2010, incentrata sulla vita sul set della troupe e del cast della fiction fittizia Gli occhi del cuore 2.

Quelli del doppiaggio, Christian Iansante a Cinetivù: “Preferisco dare la voce a un attore famoso che recitare in una fiction fatta male”

Questa settimana Cinetivù incontra uno dei doppiatori, più in voga del momento Christian Iansante. La sua voce è presente in una moltitudine di produzioni tra spot, film, telefilm, documentari. Tra i personaggi doppiati Christian Bale, Ewan McGregor, Van Kilmer, Colin Farrell, Matt Damon, Jude Law, Vince Vaughn, Ben Affleck, Owen Wilson, Luke Wilson e Joseph Fiennes. Gli amanti dei serial tv potranno riconoscere, tra i tanti che lo vedono all’opera, la voce di Iansante prestata all’attore David Cubitt il detective Lee Scanlon di Medium, a Enrique Murciano ovvero Danny Taylor di Senza Traccia e di recente a Andrew Lincoln (Rick Grimes) protagonista del fortunato The Walking Dead. L’attore è anche voce ufficiale del canale Fx (Sky,131) e tra i docenti dell’Accademia del Doppiaggio con l’amico e collega Roberto Pedicini (nella foto). Siamo riusciti a incontrarlo in un momento di pausa tra i mille impegni della sua agenda ecco cosa ci ha detto.

Christian tu hai doppiato decine di personaggi: ce n’è almeno uno che ti è rimasto impresso più di altri?

Sicuramente Matthew Modine in un film del 1997 di Abel Ferrara dal titolo Blackout. La pellicola vedeva tra i protagonisti anche il compianto Dennis Hopper, allora di aspetto giovanile, poi invecchiato in modo precoce. E’ un film di nicchia, il personaggio che ho doppiato io tal Matty interpretato da Modine, mi ha impegnato molto al punto da non essere completamente soddisfatto del mio lavoro una volta finito. Era un ruolo con varie sfaccettature: Matty è un alcolista che cerca di uscire per poi ricadere nel vizio del bere, protagonista tra la l’altro di uno stupro. Insomma Blackout (dove tra l’altro c’è anche Claudia Schiffer aggiungiamo noi) è un film psicologico con argomenti molto forti, peccato che siano in pochi a ricordarsene.

Qual è la situazione del doppiaggio italiano al momento? E’ vero che i ritmi sono esagerati?

Lo sono ormai da diversi anni per diversi motivi tra cui la tecnologia. Personalmente quando ho iniziato a far questo mestiere ventuno anni fa, sono riuscito a vivere sia pur per breve tempo il periodo dell’anello, non come lo si intende adesso, (sezione di scena da doppiare dotata di codifica) ma vere e proprie porzioni di pellicola intervallate da parti bianche montate dal proiezionista, figura che ormai non esiste più. Per questa operazione occorrevano almeno cinque minuti durante i quali il doppiatore riprendeva fiato, una cosa impensabile oggi dove tra l’altro per risparmiare sui costi le cooperative di doppiaggio in concorrenza tra loro preferiscono realizzare tutto in metà tempo, una volta poi non esistevano i programmi di registrazione che ci sono oggi ed era impossibile incidere in colonna separata (cioè registrare le parti singolarmente), quindi ti trovavi in studio con altri colleghi e assistevi a porzioni di film dove non eri presente, di conseguenza i ritmi erano più blandi. Oggi per quello che dicevo sopra, motivi squisitamente economici, mi ritrovo a registrare per tre ore da solo senza neanche avere il tempo per andare in bagno. Un film come A Team dove io doppio Bradley Cooper (il tenente Templeton Peck) l’ho fatto in due turni (sei ore) quando una volta sarebbero occorsi giorni.

Paolo Calabresi a Cinetivù: “Boris al cinema sarà una grande sorpresa”

In molti lo hanno apprezzato nel simpatico ruolo dell’elettricista Augusto Biascica di Boris la serie trasmessa da Sky, ora in onda su Cielo, canale del digitale terrestre. Lui è il romano Paolo Calabresi, attore di teatro, cinema e televisione attualmente in forza a Le Iene su Italia 1, con trascorsi in diverse fiction televisive tra cui: Nati Ieri, R.I.S., Distretto di Polizia e La Squadra; in film tv come: Don Bosco, Padre Pio, e Maigret. Al cinema ha fatto parte del cast de La fiamma sul ghiaccio, Commediasexy e I Vicerè. Cinetivù ha scambiato con lui una piacevole chiacchierata.

Paolo parliamo subito di uno dei tuoi personaggi più popolari, Biascica di Boris, come è nato?

Biascica nasce a livello di sceneggiatura come poi il pubblico lo ha conosciuto, un personaggio autoritario tipo “re della Savana” a cui io ho aggiunto dell’umanità e una certa tenerezza. La romanità tipica di Biascica rispecchia quello che è l’ambiente dove notoriamente nascono le produzioni cinematografiche e le fiction, a Roma appunto. Il capo elettricista, la qualifica del personaggio, è spesso romano.

A proposito della fortunata serie tv, puoi anticiparci qualcosa sul film?

Premetto che non ho ancora visto il film montato. Ti posso dire che è un affresco su un certo cinema di sinistra-intellettuale che poi diventa commerciale, l’uscita dovrebbe essere a primavera, visto che fino ad allora bisogna tenere la strada sgombra ai cinepanettoni. Sarà una grande sorpresa, anche per me!

Antonio Catania

L’attore Antonio Catania, nato in provincia di Catania il 22 febbraio del 1952, ancora adolescente si trasferisce a Milano dove dopo la maturità scientifica, si diploma alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi , abbandonando gli studi universitari in filosofia che nel frattempo aveva iniziato. La sua attività inizia con la collaborazione al teatro dell’Elfo, grazie ad un gruppo di giovani attori con i quali fonda una compagnia, chiamati i Comedians.

Dopo ben 15 anni di commedie teatrali, l’attore incontra il regista Salvatores e decide di provare ad intraprendere la strada cinematografica: l’occasione si presenta prima grazie al film Kamikazen ultima notte a Milano, poi con Mediterraneo, vincitore del premio Oscar quale miglior film straniero, cui seguono altre produzioni, Puerto Escondido, Le mille bolle blu, Sud, Il carniere.

I film in cui Antonio è protagonista si susseguono numerosi, da Anime fiammeggianti a Cuori al verde, a Il cielo è sempre più blu a Vesna va veloce, Cuba libre: mentre prima Antonio Catania era legato a ruoli grotteschi e standardizzati, con il passare del tempo si dedica a ruoli più impegnativi, dal noir di Nirvana alla commedia divertente.

Francesco Pannofino a Cinetivù: Boris 3 è un capolavoro

Dai dai dai che la giriamo!: un’espressione rinomata che ha contribuito al successo di Boris la fuoriserie tutta italiana, andata in onda per due stagioni sul canale satellitare Fox, prossimamente in onda con la terza, autore Renè Ferretti (sua la frase del titolo) regista della soap Gli occhi del cuore, le cui riprese vengono raccontate in ciascuna puntata della divertente serie, interpretato da Francesco Pannofino attore di cinema, teatro e televisione, ma soprattutto uno dei più validi doppiatori italiani: presta la voce a Denzel Washington, George Clooney, Wesley Snipes, a William Petersen il Gil Grissom di CSI di recente allontanatosi dalla squadra.

Lo abbiamo visto in diverse fiction tv come Distretto di Polizia, Questa è la mia Terra e la recente nuova edizione di Pinocchio trasmessa dalla Rai, al cinema tra i tanti film in Notturno bus di Davide Marengo, Questa notte è ancora nostra di Genovese e Maniero e nel recente L’uomo Fiammifero di Marco Chiarini. Super impegnato siamo riusciti ad avvicinarlo in una pausa di lavoro, facendoci raccontare progetti e prospettive future.

Francesco cosa puoi anticiparci sulla terza serie di Boris in onda da gennaio su Fox?

Cielo, digitale terrestre Sky: presentato il palinsesto composto da Serie tv americane, Sky Tg 24 e programmi italiani

Come vi avevamo già anticipato nei giorni scorsi, martedì primo dicembre il digitale terrestre si arricchirà di una nuova proposta, Cielo, il canale free di Sky.

Ieri Cielo è stato ufficialmente presentato e finalmente possiamo annunciarvi il palinsesto della rete, che prevede una programmazione per oltre l’80% inedita sulla tv in chiaro (molti sono prodotti trasmessi a pagamento sul satellite), indirizzata in particolare al pubblico giovane o insoddisfatto dall’offerta delle televisioni in chiaro.

Su Cielo ci saranno quattro edizioni giornaliere di Sky Tg24, il telegiornale ufficiale di Sky (alle 7.00, alle 12.00, alle 19.00 e alle 24.00), più gli approfondimenti di fine settimana L’intervista (di Maria Latella), Io reporter e Fad.

Boris 3, concluse le riprese. Video e interviste

Si sono concluse in questi giorni le riprese della terza stagione di Boris, la serie prodotta dalla Wilder per la Fox Italia, che tanto è amata dal pubblico, quanto è premiata dalla critica.

Nei nuovi quattordici episodi, attualmente in fase di montaggio, che andranno in onda quest’inverno sulla Fox, gli storici protagonisti della serie, tra cui Renè (Francesco Pannofino), Stanis (Pietro Sermonti), Duccio (Ninni Bruschetta), Alessandro (Alessandro Tiberi), Arianna (Caterina Guzzanti), Biascica (Paolo Calabresi) e Lopez (Antonio Catania), si ritroveranno a lavorare sul set di una nuova fiction (Occhi del cuore è stata accantonata), ancora top secret, ma sicuramente esplosiva, che non sarà Machiavelli (sogno/incubo ricorrente di Renè).

Dopo il salto potete vedere il servizio di Sky Tg 24 dedicato a Boris 3, con tanto di interviste a Pietro Sermonti, a Francesco Pannofino, ad Alessandro Tiberi (che anticipa uno sviluppo del suo personaggio di stagista) e al nuovo regista Davide Marengo.

Max Bruno, a Cinetivù le confessioni di Nando Martellone di Boris

 Questa settimana Cinetivù incontra il poliedrico Max Bruno, famoso al grande pubblico, tra gli altri, per il personaggio di Nando Martellone di Boris la (fuori) serie italiana di grande successo trasmessa dal canale Fox della cui terza stagione, è stata data qualche anticipazione durante il recente Roma Fiction Fest, ci siamo divertiti a stuzzicarlo, leggete cosa ci ha detto!

Max tu sei un’artista a tutto tondo: attore, autore televisivo e teatrale, sceneggiatore: qual è il ruolo che ti senti meglio cucito addosso?

La mia passione imprescindibile rimane il teatro (vero mezzo di libertà e sperimentazione). Mi sono innamorato del palcoscenico e gli sono fedele da ormai 20 anni. L’energia che scambi con il pubblico in sala è una sensazione che mi è vitale. Quando scrivo e interpreto le mie cose mi sento davvero appagato ed è lì che tiro fuori le cose migliori, come nel caso del mio monologo Zero che ho proposto per tre anni consecutivi. Il cinema è un meraviglioso lavoro che ti dà tante soddisfazioni e grande visibilità. La televisione non mi fa impazzire… la faccio da molto tempo ma solo in rari casi mi sono sentito appagato e sono spesso state cose andate in onda sul satellite (Boris ad esempio) oppure le trasmissioni scritte per Paola Cortellesi (Nessundorma e Non Perdiamoci di Vista)

Pietro Sermonti, un attore “troppo italiano”

L’attore Pietro Sermonti, nato a Roma il 25 ottobre del 1971 da padre scrittore ed intellettuale di ideologia comunista, e madre imprenditrice, dopo il diploma studia recitazione nella scuola diretta da Geraldine Baron e alla New York Academy, dove frequenta i prestigiosi Actor’s Studio.

Prima di approdare in tv, Pietro lavora nei più grandi teatri italiani, recitando in numerosi spettacoli e commedie: nel 1996 esordisce in teatro con Quel pasticciaccio brutto de via Merulana di Luca Ronconi mentre l’anno successivo è il protagonista di Tutto a posto di Giacomo Ciarrapico.

Altre opere teatrali che l’hanno visto protagonista sono state Piccole anime di Giacomo Ciarrapico, Natalia di Valerio Binasco, Il pergolato dei tigli di Sara Bertelà, Italia oggi ed Il gabbiano sempre di Valerio Binasco.

Lost 3 e Boris vincono gli Italian Dvd Awards, L Word, Brothers & Sisters e Desperate Housewives il premio GLAAD

Ieri sera alla Casa del Cinema di Roma si è tenuta la premiazione degli Italian DvD Awards 2008. Tra le categorie premiate, oltre a quelle relative ai Film in DVD (per vedere i vincitori cliccate QUI), sono stati assegnati due riconoscimenti alle serie televisive. Quello per la miglior serie tv italiana è andato a Boris (Mondo Home Entertainment), mentre quello per la miglior serie tv è stato assegnato alla terza stagione di Lost (Walt Disney)

Francesca Tauriello, che ha ritirato il premio per Lost 3 ha raccontato un interessante aneddoto:

Oggi è una serie in stato di grazia visto da 200 milioni di persone in tutto il mondo, ormai è un’icona ma nel 2004 quando la presentammo a 1000 clienti per venderla facemmo vedere soltanto i primi due episodi e il giudizio unanime tranne 4 persone era che poteva essere una miniserie interessante ma di 6 puntate al massimo e oggi invece siamo alla sesta stagione e ha raggiunto i 120 episodi.