
I Cesaroni 4 e Il peccato e la vergogna, due delle fiction di Canale 5, che stanno sbaragliando la concorrenza grazie ad un seguito di pubblico molto corposo, sono state giudicate da La Stampa e La Repubblica. Scopriamo insieme se Alessandra Comazzi e Antonio Dipollina, i due autorevoli critici dei quotidiani, hanno promosso o bocciato le due serie.
I Cesaroni
Diceva Luara Toscano, la grande sceneggiatrice che non c’è più: “I Cesaroni contaminano uno pseudo realismo contemporaneo con la favola. E’ la tecnica alla Pretty Woman: sotto l’illusione della critica sociale, ci sono scenari assolutamente fiabeschi.” E il mix funziona. I Cesaroni: colorati, paradossali e allegri, cartoni molto animati, viventi e piacenti, al ritorno su Canale 5 hanno subito riportato il loro bel successo con 6 milioni 111 mila spettatori… I Cesaroni e la loro Garbatella, sono riscaldati dalla naturalezza degli interpreti di base … e tutte le new entry e i giovani in costante crescita ormonale o familiare e le guest star. Lo sceneggiato, format spagnolo, regista Francesco Vicario, si studia in sociologia. Dice Milly Buonanno: “ Ha successo perché riempie un vuoto di rappresentazione della famiglia e delle relazioni familiari”. Ritmo blando, ma certi momenti sono popolar-geniali. Come quando Amendola, che è andato a ripescare la moglie gallerista a Venezia, cade su un’opera d’arte contemporanea e la sfracella: era la tazza di un water da cui spuntavano due braccia inguantate e spalancate. (Alessandra Comazzi, La Stampa)



