Sorgente di Vita

Credo che a questo punto mi specializzarò in recensioni di tipo culturale a sfondo religioso. Sorgente di Vita infatti si alterna proprio con Protestantesimo andando in onda alle 01:20 circa ogni due settimane su Rai2.

Laddove Protestantesimo è un programma a cura dell’Unione delle Chiese Evangeliche, “Sorgente di vita” è invece a cura dell’Unione delle Comunità ebraiche Italiane. Due trasmissioni diverse nelle loro fondamenta semantiche ma estremamente simili sotto alcuni aspetti formali.

Come nella controparte protestante, è un culto il punto di partenza della trasmissione, e non si fatica a capire quale. Si tratta quindi di un’altra ottima occasione per comprendere e conoscere meglio un argomento di cui so poco o niente.

Protestantesimo – cultura e culto

A 40 anni dalla morte di Martin Luther King , Rai2 ci propone, alle 24.30 circa a Domeniche alterne, Protestantesimo, curata dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI). La trasmissione va in onda in replica il lunedì successivo sempre alle ore 24.30 e dopo una settimana, il lunedì mattina alle ore 9.30.

La trasmissione promuove la diffusione di informazione circa la cultura protestante, in modo assolutamente aperto e totalmente privo di pregiudizi, tanto da apparire più come un interessantisimo dibapttito culturale che uno strumento di trasmissione monotematica di informazioni.

I temi affrontati sono dunque moltissimi, la trasmissione coinvolge lo spettatore interessato a 360 gradi, il che al giorno d’oggi è una qualità auspicabile. L’essere poliedrica non è sinonimo di dispersione, dato che i servizi sono realizzati in modo puntuale e tecnicamente magistrale, senza mai arrivare ad essere troppo pesanti o complessi.

Elezioni: gli speciali televisivi

Mentre l’Italia, tra oggi e domani, torna a votare, le reti televisive si preparano a mandare in onda dirette di ore e programmi speciali, per raccontare i risultati, snocciolare numeri, fare supposizioni e raccontare a caldo i commenti di vincitori e vinti.

I primi a cominciare la maratona televisiva sono i giornalisti della redazione del Tg2 che, già 20 minuti prima della chiusura delle urne, inizieranno a trasmettere la loro diretta, che durerà dalle 14.40 fino alle 19.55.

Dieci minuti più tardi, alle 14.50, toccherà al Tg1 mandare in onda lo Speciale Elezioni:l’Italia al voto, che si interromperà alle 17.30 per lasciare spazio a La vita in diretta.

Che tempo che fa : niente nuvole tra Fazio e Clooney

Che tempo che fa va in onda il fine settimana, sabato e domenica su RaiTre. E’ un programma che non ha realmente bisogno di presentazioni. Si tratta sicuramente del più popolare talkshow italiano, condotto dal grande Fabio Fazio. E’ ormai giunto alla sua quinta edizione dopo il suo debutto nel 2003.

Che tempo che fa è basato sulla presenza di ospiti del massimo calibro, e sull’ablità e la simpatia del conduttore Fabio Fazio. Gli ospiti hanno sempre a che fare con argomenti o eventi di primo piano nel panorama culturale mondiale: si parla politica, economia, sport, musica, letteratura, cinema, scienza, natura e ambiente.

Lo show funziona alla grande, soprattutto, a mio avviso, grazie al fatto che le interviste sono più simili a conversazioni informali, il che porta a una maggiore comunicatività degli interlocutori. Le domande di Fazio non sono mai banali, e in poche parole colgono gli argomenti di centrale interesse per il pubblico.

Talent 1 – talenti multimediali

Talent 1 è un programma che approssima la totale multimedialità sotto molti aspetti. Il programma va in onda su Italia1 dopo la mezzanotte di giovedi.

Questa caratteristica rende il programma piuttosto appetibile per un pubblico molto giovane, e per usare un termine perfettamente calzante, si tratta di una trasmissione altamente usabile.

Conduce il programma Tommy Vee, concorrente del Grande Fratello, e apprezzato Dj . Perfetto per questo ruolo, giovane, dinamico, sembra un sito internet fatto con una tecnologia di recente sviluppo.

Otto e mezzo – Approfondiamo

Otto e mezzo rappresenta un’ora di approfondimento politico e culturale che La7 ci propone all’omonima ora, le 20:30. con replica alle 01:15. Il format storico della trasmissione non è cambiato, laddove la conduzione è affidata a Ritanna Armeni e Lanfranco Pace.

I due giornalisti ci offrono una conduzione a mio avviso più efficace quelle precedenti, con particolare riferimento ovviamente a qulla condotta da Giuliano Ferrara, fortemente intrisa delle idee stesse del conduttore, portando lo spettatore a un senso di ridondanza.

Otto e mezzo è sempre stata caratterizzata da un certo interesse verso le questioni “calde”, alla ricerca di approfondimenti relativi ad argomenti di primissima attualità e di una certa importanza per rispetto al mondo politico-culturale del momento.

Le vite degli altri:biografie celebri su La7

Ispirandosi al titolo di una nota pellicola, da qualche giorno e per 12 settimane (60 puntate) è in onda su La7 il programma Le vite degli altri. Ogni mattina alle 11.30, la giornalista Tiziana Panella con trascorsi in Rai a Chi l’ha visto?, I fatti vostri, Il raggio verde, si occupa della biografia di un noto personaggio del passato o d’attualità, coinvolgendo un ospite in studio competente in materia.

In circa un’ora con l’ausilio di contributi filmati, in uno stile giornalistico piacevole e da salotto, vengono analizzati i vari aspetti della personalità del protagonista del giorno e i fatti storici che lo hanno visto coinvolto.

Un programma istruttivo e d’approfondimento, del quale abbiamo già imparato ad apprezzare il lato didattico, utile a tutte le persone interessate alla conoscenza di figure di primo piano in campo artistico e politico come Sean Penn, il Principe Carlo d’Inghilterra, Jacqueline Kennedy , Sharon Tate, i Beatles e Andy Warhol.

Niente di Personale

Niente di Personale. O tutto, in realtà? In questa trasmissione, in onda su La7 alle 21.00, condotta da Antonello Piroso si sviscera il personale, a volte l’intimo. Il formato del magazine non è esattamente quello che definiremmo elaborato.

Si tratta di un’intervista. Si cerca di parlare e di far parlare le persone. Si cerca di cercare di fare di un “talk” un “listen”. Si manifesta un approccio metanarrativo, dove si parla di altri mondi, che nel cosmo della tv vuol dire altre trasmissioni.

Sentiamo parlare di storie altrui, il nostro perverso istinto voyeuristico ci porta a gustare avidamente le parole e la vita degli altri, ritagliata sull’esperire e sul vivere stesso. C’è chi ha inseguito una vita di sogni e di sacrifici, e che si è poi trovato a sorridere rassegnato su sconfitte amare.

Nat Geo Music: il canale musicale di National Geographic

Il linguaggio universale della musica, capace di attraversare i confini e travalicare le barriere culturali. Non sarebbe male se ogni tanto si organizzassero delle vere e proprio kermesse canore, a indubbio scopo benefico, stile Live Aid, dove poter conoscere e apprezzare la musica di quei Paesi tenuti al di fuori dalle tradizionali “rotte” commerciali, ma per fortuna c’è chi ci ha pensato dedicando ad essi un intero canale televisivo.

Dal 15 ottobre scorso sul canale 406 di Sky esiste Nat Geo Music, una delle numerose e interessanti proposte gestite dal National Geographic, che oltre ai tradizionali canali dedicati ai viaggi e all’avventura, ha deciso di inaugurarne uno nuovo tutto musicale che si pone in alternativa a quelli che già conosciamo. In primo piano i video di musicisti emergenti o conosciuti, espressione culturale del loro Paese d’origine, con le clip musicali che insieme al nome dell’artista e al titolo del brano, riportano anche la loro provenienza.

Il palinsesto di Nat Geo Music, è corredato da tutta una serie di programmi a cadenza quotidiana come Music Nomad, consueto appuntamento del mattino, dove oltre ad apprezzare la musica di figure del calibro di Cesaria Evora , Youssou N’Dour, Manu Chao, si possono seguire degli intermezzi denominati Short Trips, dei brevi reportage sugli artisti da strada tra i più curiosi, presenti nelle città di tutto il mondo.

Rock in Rebibbia: su Mtv musica oltre le sbarre

La musica come espressione creativa, capace di travalicare confini e superare barriere, nel raggiungimento di quella libertà assoluta a cui ogni uomo in fin dei conti anela. Parliamo di questo nuovo esperimento messo in onda ieri sera alle 21 da Mtv dal titolo Rock In Rebibbia. Proprio di recente avevamo tessuto le lodi delle tv musicali e di come in questo periodo si stiano distinguendo nel proporre nuovi programmi, in netta contrapposizione con la tv generalista incapace di mostrare il benché minimo cenno di rinnovamento.

Un’ulteriore conferma di come si respiri aria di novità dalle parti dei canali una volta adibiti alla sola messa in onda di video musicali, l’abbiamo avuta con questo programma realizzato all’interno del carcere di Rebibbia “Nuovo Complesso”. La trasmissione è il racconto di tre mesi di lavoro, in cui un gruppo di 8 detenuti tra i 18 e 35 anni coadiuvati da due maestri e 9 “tutor” d’eccezione, hanno seguito delle lezioni di musica finalizzate alla creazione di una vera e propria band, pronta ad esibirsi in una performance live il prossimo 29 maggio, nel cortile del carcere romano.

Rock in Rebibbia, in onda ogni giovedì alle 21, ci mostra come la detenzione possa essere affrontata con il coraggio e la dedizione di uomini che non si arrendono di fronte al destino a loro avverso, i quali proprio grazie alla musica, insieme ad altre attività ricreative trovano all’interno del carcere la voglia di riscattarsi e di dimostrare la loro volontà di rinnovamento.

Cash:viaggio di una banconota, il docureality di All Music

In un panorama televisivo come il nostro dove la cosiddetta tv generalista ci offre dei palinsesti desolanti e privi di creatività, ne abbiamo già parlato nelle settimane scorse, sono le tv rivolte ad un pubblico giovane quelle che esprimono gli spunti più interessanti.

Sono gli stessi canali che una volta si limitavano a trasmettere video musicali a ripetizione e che ora rispondendo ad una reale esigenza di cambiamento, si stanno evolvendo verso la sperimentazione e creazione di nuovi prodotti per la tv, nella consapevolezza che i tempi dei canali a sola fruizione musicale sono finiti.

Fra questi All Music, con il nuovo palinsesto primaverile, sta offrendo dei prodotti davvero interessanti come Cash, docureality di Giorgio Squarcia, Giuseppe Longinotti e Francesca Fogar in onda ogni venerdi alle 21, per sei settimane.

Le e-lezioni: su Mtv l’abc del perfetto elettore

13 e 14 aprile, due date importanti per milioni di italiani chiamati alle urne, ad esprimere un voto determinante per la nascita del prossimo governo, che dovrà assumersi la responsabilità di salvare il nostro Paese dalle sabbie mobili in cui giace da diversi anni e da cui sta tentando faticosamente di uscire.

Si calcola che siano il 32% gli indecisi, più donne che uomini, abitano in centri medio piccoli, sono giovani, 18-34 anni e nella fascia tra i 55 e i 64 anni, con un titolo di studio medio basso, per lo più impiegati, studenti e casalinghe.

Gli stessi in che in questo periodo sono fatti oggetto di una campagna elettorale dai toni sempre più accesi, travolti da un tripudio di comunicati, di intenti molto simili gli uni dagli altri, sulla cui autenticità vorremmo ritrovarci qui tra qualche settimana a urne chiuse, per verificarne i reali propositi.

Tg squilibrati: lo dice la AgCom

Che i nostri telegiornali fossero faziosi già lo si sapeva. La AgCom (Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni) però se ne accorge solo ora e provvede (in ritardo e inutilmente) a fare un richiamo (brrr che paura!) e chiede:

Immediato riequilibrio dell’informazione politica tra tutte le liste partecipanti alla campagna elettorale.

Come ha fatto il garante ad accorgersi che c’è qualcosa che non va? Ha forse acceso il televisore? Se i telegiornali stanno violando la legge o le trasmissioni di informazione stanno scavalcando le norme vigenti, perché non leggo di multe stratosferiche o di chiusura di trasmissioni invece di essere preso in giro con i richiami?