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Protestantesimo – cultura e culto

A 40 anni dalla morte di Martin Luther King , Rai2 ci propone, alle 24.30 circa a Domeniche alterne, Protestantesimo, curata dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI). La trasmissione va in onda in replica il lunedì successivo sempre alle ore 24.30 e dopo una settimana, il lunedì mattina alle ore 9.30.

La trasmissione promuove la diffusione di informazione circa la cultura protestante, in modo assolutamente aperto e totalmente privo di pregiudizi, tanto da apparire più come un interessantisimo dibapttito culturale che uno strumento di trasmissione monotematica di informazioni.

I temi affrontati sono dunque moltissimi, la trasmissione coinvolge lo spettatore interessato a 360 gradi, il che al giorno d’oggi è una qualità auspicabile. L’essere poliedrica non è sinonimo di dispersione, dato che i servizi sono realizzati in modo puntuale e tecnicamente magistrale, senza mai arrivare ad essere troppo pesanti o complessi.


Personalmente non sono un profondo conoscitore del Protestantesimo, e la cosa mi ha creato un lieve senso di pregiudizio negli istanti precedenti la trasmissione. Temevo sinceramente di perdermi in una serie verbosa di considerazioni e riferimenti da cui difficilmente sarei uscito sano e salvo.

Tutto questo non si è verificato, e dopo i primi minuti di trasmissione mi sono lasciato coinvolgere da un interessantissimo servizio a carattere storico, pieno di informazioni, soprattutto per chi non ne sa assolutamente niente. Ho apprezzato notevolmente quest’approccio, sia perchè aiuta i “newbies” ad addentrarsi in un contesto estremamente complesso, sia perchè ho un debole per le forme lievi di enciclopedismo, lo ammetto, quindi il senso di completezza mi aiuta e mi conforta a concepire le cose che non conosco.

Viene affrontato con una certa minuziosità di analisi il tema dell’etica, nella società e nel mondo, cercando di concepire la fede protestante in un contesto così velocemente cangiante, anche relazionandola agli altri culti. La complessità della società odierna ci spinge a fare riflessioni sul ruolo stesso della fede nella nostra vita, presente e futura.

La fede e la possibilità di cambiare vengono poi discusse in modo critico, alla ricerca di un trait d’union tra il presente e il passato, tra i concetti fondanti del protestantesimo delle origini e quelli che saranno i possibili sviluppi futuri, nel timore fondato di perdere la freschezza e la purezza delle imago originarie, dei concetti di base che hanno “smosso le prime montagne”.

Vengono inoltre offerti spunti per la lettura della Bibbia, cercando di rendere coinvolgente e carico di un rinnovato senso del gusto della ricerca e della scoperta un testo dalle molteplici (infinite) chiavi di lettura.

E’ interessante poi venire a conoscenza degli innumerevoli contributi che la cultura protestante ha lasciato, oltre che nella teologia, anche in settori più vicini all’uomo “comune”, come la musica e l’arte in generale. Questo è uno degli aspetti che mi è piaciuto di più.

Quando si pensa a un culto religioso o a una fede si tende, o almeno è quello che tendo a fare io, a dimenticare di non limitare le mie libere associazioni a chiese o a orazioni o a preghiere. La religione è un aspetto fondante della cultura.

So che può sembrare scontato, ma almeno a me Protestantesimo è servito a fermarmi un attimo a riflettere sul fatto che concetti come fede, predestinazione, e tutta la semantica dei testi sacri stessi permeano (non sempre) sotto soglia la nostra vita, ed è possibile che sotto soglia chiunque di noi si faccia un ipotesi sulla reale entità di questi argomenti.

Assolutamente interessante.

2 commenti su “Protestantesimo – cultura e culto”

  1. non ho visto il programma: ma parla dei “protestanti” (quelli che fanno capo alle tesi di Martin Lutero) o di “puritani” (l’aberrazione americana di questa corrente). no, perchè il protestantesimo è davvero molto interessante, mentre i puritani possono essere considerati quasi fondamentalisti, e rischiano il falso ideologico…

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  2. Parla proprio dei protestanti, pensa, e da moltissimi punti di vista, se uno è sveglio a quell’ora sicuramente vale la pena di dare un’occhiata, anche solo per curiosità!

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