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Loveline

Sesso e amore – soprattutto il sesso – sono argomenti che attirano subito l’attenzione di tutti, ed è sempre più difficile non dire banalità o suscitare
facili risatine. Loveline ci prova su MTV il martedì, mercoledì e giovedì dalle 22:30 alle 23:30, sostenuto dalla presenza capace di Camila Raznovich.

Pensiamo a MTV nella sua manifestazione più visiva e vivida, con i suoi colori più netti, confezionati in modo adeguato alla situazione. Pensiamo a un pubblico e a un insieme di ospiti giovani senza grossi problemi nel raccontare e nel mettere sul piatto le proprie personalissime questioni relative al sesso e alle relazioni.
Mi stupisco sempre un po’ di quanto l’inibizione o il rossore facciale che esplodono quando si parla di certe cose non siano aumentate o diminuite, bensì sia cambiata la loro qualità. Oggi si parla molto più tranquillamente di sesso, ma siamo certi che ci sia “isomorfismo” tra la televisione e la realtà? Io no.


Le fasi della trasmissione sono brevi, si passa da una chiacchierata informale sulla masturbazione per approdare alle telefonate dei telespettatori, in cui si parla di qualche problemino più, come dire, “consistente”, come l’eiaculazione precoce o l’incapacità di provare piacere nell’avere rapporti completi.

C’è un alto grado di interattività tra le varie parti in gioco e questo a mio avviso è sempre un bene, il talkshow si allontana dall’intervista e si avvicina alla conversazione, e a una maggiore fluidità nella comunicazione.

La dottoressa Laura Testa, presenza determinante in studio, risponde alle richieste di tutti, esprime le proprie considerazioni con una certa delicatezza, auspicabile considerati i temi trattati.

A volte si cade inevitabilmente anche nella banalità, ma anche questo fa parte di un’immagine completa perfino dei rapporti amorosi: la banalità, la routine, la crisi, la fine del rapporto, e poi si ricomincia.

Loveline ci dà la possibilità di vedere questi passaggi come un continuum, attraverso le voci diverse, che si fondono in un unico armonico suono, che ci raccontano contemporaneamente delle esperienze vissute singolarmente.

E non si tratta di intrattenimento puro: grazie a coloro i quali riescono a sputare il rospo – non senza sforzo – leggiamo il senso di condivisione negli occhi di tutti.

Non è facile avere il coraggio di chiedere davanti a tutta Italia se è lecito o no stimare la durata dei propri rapporti intimi come al di sotto della media mondiale. E’ un modo come un altro, degno di stima e di rispetto, di mettersi in gioco, che può veramente aiutare.

Non sono solo i problemi che sostengono il programma: la gioia che cola dalla voce vibrante di un telespettatore che ha appena ritrovato l’amore fa stringere il cuore a molti di noi, per alcuni è la nostalgia, per altri è la speranza.

I toni sono rispettosi ma scanzonati, non manca il momento in cui si ride e in cui ci si prende in giro di fronte a un argomento dal quale non riusciremo forse mai a eliminare l’odore di proibito e di tabù. La cosa buffa è che ho avuto l’impressione che ciò che riguarda i sentimenti sembra imbarazzare più di quello che riguarda il sesso. E’ curioso o preoccupante?

C’è un momento straordinario che spezza trasmissione e tensioni: un brevissimo cartoon intitolato “Le incredibili avventure di Pene e Vagina“.

Volete dettagli sui protagonisti? Posso dirvi che vivono una vita coniugale assolutamente media, buffissima la scena in cui Pene aspetta che Vagina esca di casa per vestirsi da donna ed eccitarsi guardandosi allo specchio. Ci credereste?

Sembra che Pene abbia delle tendenze omosessuali! Lo dovreste vedere eccitato, arriva fino al soffitto. Poi Vagina torna perchè si è dimenticata qualcosa in casa. Vi giuro che non credevo ai miei occhi.

Innegabile il piacere estetico e piuttosto maschile nel sentire tante voci femminili che parlano di sesso.

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