Kilimangiaro Gli incontri ravvicinati di Licia Colò su Raitre

Da questa sera su Raitre andrà in onda Kilimangiaro Gli incontri ravvicinati di Licia Colò, la versione estiva del programma dedicato ai viaggi e alla natura condotto da Licia Colò, che intende accompagnare gli spettatori alla scoperta di mete insolite, località da sogno in giro per il mondo e nelle nostra penisola.

La novità di questa edizione è la presenza in studio, in ogni puntata, di una guida turistica d’eccezione, un volto del mondo dello spettacolo che rivelerà le proprie mete preferite, e racconterà le proprie avventure/disavventure, ma anche alcuni particolari della propria vita artistica e privata. Gli otto ospiti, accomunati dall’amore per il viaggio e per la scoperta, che vedremo in altrettante puntate sono: Renzo Arbore, Annalisa Minetti, Franco Nero, Platinette, Paolo Limiti, Giampiero Mughini, Francesca Fogar e Arisa.

Il programma sarà arricchito come sempre da tanti filmati girati nelle località più suggestive del nostro pianeta, immagini di paesaggi meravigliosi e indimenticabili, lontani e vicini, raccontati con competenza e garbo da Licia Colò.

Milena Gabanelli contestata da Antonio Marano, richiesta da Corradino Mineo, difesa da Paolo Ruffini

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In casa Rai tiene banco la questione Milena Gabanelli: dopo che la conduttrice di Report ha esternato la propria insofferenza al contratto che le è stato proposto, reo di non tutelarla legalmente come si deve, il vicedirettore generale della Rai Antonio Marano ha dichiarato:

Milena Gabanelli è una professionista che vende un programma alla Rai. E’ giusto che se lo faccia pagare in maniera adeguata ma è altrettanto giusto che, in caso di errore di uno dei suoi servizi, sia lei a pagare. La Rai è un servizio pubblico e non può permettersi di rischiare di andare incontro a grossi risarcimenti. Se lei sbaglia, è lei che deve pagare.

In soccorso della giornalista è arrivato il direttore di RaiNews24 Corradino Mineo che le ha offerto un posto nel suo staff:

Maurizio Costanzo direttore di Rai5, i candidati alla direzione di La7, Chiambretti Muzik Show su Italia 1, Belen Rodriguez a La notte degli chef

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La7 è alla ricerca del nuovo direttore di rete. I candidati a succedere alla poltrona di Lillo Tombonlini sarebbero: il direttore di Rai4 Carlo Freccero, il direttore di Raitre Paolo Ruffini, l’amministratore delegato di Fremantle Media Lorenzo Mieli, la chief creative officer dell’intrattenimento Endemol Elisa Ambanelli e il responsabile delle produzioni di intrattenimento di Italia 1 Alessandro Saba. (fonte Il corriere della sera)

Maurizio Costanzo potrebbe diventare il direttore di Rai5 il canale del digitale terrestre di cui è responsabile ad oggi Pasquale D’Alessandro: secondo Maurizio Caverzan, però, se il direttore generale della Rai Lorenza Lei assegnasse realmente a Costanzo la guida del canale, Antonio Marano, sponsor di D’Alessandro potrebbe raffreddare i suoi rapporti con Lei.

Rino Gattuso a Fornelli e Coltelli; Paolo Ruffini a La7, Antonello Piroso a Raidue, Pino Insegno perde Me lo dicono tutti?

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Tiene ancora banco il possibile travaso di personaggi che dalla Rai potrebbero emigrare a La7: dopo Michele Santoro (che non è stato ancora annunciato ufficialmente) secondo La Repubblica anche Giovanni Floris potrebbe trasferirsi alla rete Telecom Italia Media, dato che l’ultimo colloquio tra il direttore generale della Rai Lorenza Lei e il conduttore di Ballarò non sarebbe andato bene. Su La7 potrebbe approdare anche il direttore di Raitre Paolo Ruffini, in quanto l’attuale capo, Lillo Tombolini, andrà in pensione a settembre.

La situazione in casa Rai. Secondo Marco Castoro di Italia Oggi tutti i programmi in bilico, da Report a Ballarò, fino a Che tempo che fa, sono stati inseriti in palinsesto, anche se non sono stati ancora rinnovati i contratti ai conduttori. Per la sostituzione di Annozero, oltre all’ipotesi Voyager, si parla de L’ultima parola (di Gianluigi Paragone) promosso in prima serata, della nona edizione de L’isola dei famosi anticipata in autunno, del lancio del talent The Voice, o di proporre Niente di personale, qualora la Rai scippasse Antonello Piroso (che piace anche a Mediaset) a La7.

La situazione in casa La7. Gli spazi adatti nel palinsesto dovrebbero ridursi drasticamente, dato che oltre al possibile arrivo degli ex conduttori Rai e ai riconfermati Gad Lerner, Daria Bignardi e Ilaria D’amico, senza dimenticare gli speciali di Enrico Mentana, ci saranno anche Gianluigi Nuzzi (il suo programma dovrebbe andare in onda dopo l’estate in prima serata) e Filippo Facci con Luca Telese (un programma confezionato da Luca Josi e l’Einstein Multimedia Group).

Nomine Rai rinviate: le proposte di Lorenza Lei non convincono il Cda

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Le tanto agogniate nuove nomine della Rai, proposte dal nuovo direttore generale Lorenza Lei non hanno convinto il consiglio d’amministrazione. Ciò vuol dire che tutti i posti vacanti sono rimasti tali e tutti i subentri sono bloccati.

Cosa ha proposto ieri Lorenza Lei? A quanto pare aveva rilanciato la candidatura di Susanna Petruni al Tg2 (in corsa anche il direttore di Radiue 2 Mucciante), di Gianluigi Paragone a Raidue, di Mauro Mazza a Rai Fiction al posto di Fabrizio Del Noce (dirottato a Rai Cinema) di Angelo Teodoli a Raiuno, di Maria Pia Ammirati a Raitre al posto di Paolo Ruffini (promosso a vicedirettore generale – ruolo già rifiutato), di Piero Gaffuri (attualmente ai Nuovi Media Rai) alla nuova direzione intrattenimento, di Giuseppe Sangiovanni alla Produzione Tv, di Carlo Nardello a capo del personale e di Valerio Fiorespino alle Riserse Tv.

Rai, le possibili nomine di Lorenza Lei: cambi alla direzione di Raidue e Raitre?

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Carlo Tecce su Il Fatto quotidiano di stamane cerca di delineare le possibili mosse future di Lorenza Lei: il direttore generale della Rai nei prossimi quindici giorni dovrebbe riempire alcuni ruoli rimasti scoperti e potrebbe attuare alcune sostituzioni.

Raidue e Tg2. Al posto del direttore di rete Massimo Liofredi potrebbe arrivare Gianvito Lomaglio, già caporedattore al Tg3 Lombardia. Per accontentare la Lega, invece, è possibile che al posto del direttore ad interim del Tg2 Mario De Scalzi, la direzione del telegiornale della seconda rete venga affidato a Gianluigi Paragone.

Rai, Masi risponde a Santoro: “Fa lo spiritoso. Ma non lo era quando l’estate scorsa trattava con me…”

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Martedì dovrebbe essere annunciato il nuovo direttore generale della Rai, almeno secondo quanto ha dichiarato dal presidente della Rai Paolo Garimberti in occasione della presentazione della copertura della tv di stato per il Giro D’Italia.

Nel frattempo Mauro Masi parla da direttore generale uscente, in un’intervista rilasciata a Il Corriere della sera, e non accetta di essere definito censore e normalizzatore:

La verità è che ho trattato certi “intoccabili” per ciò che veramente sono. Individui che utilizzano la battaglia politica per ottenere più potere e più soldi. Aspirazioni legittime, sia chiaro. Ma ammantare tutto ciò come una lotta per la sopravvivenza della democrazia è irritante. E ridicolo. Mi dispiace che la sinistra Rai e la sinistra politica, dove non mancano autentiche intelligenze, non capiscano tutto questo. Forse perché ne sono prigioniere, e non lo comprendono. Non faccio casi singoli con una sola eccezione in positivo: Milena Gabanelli. Ammetto che ha uno stile diverso. E comportamenti diversi.

Primo Maggio 2011 concerto – esibizioni e ospiti: confermano Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Daniele Silvestri e i Subsonica

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Primo Maggio 2011: al concertone di Piazza San Giovanni a Roma, condotto da Neri Marcorè si esibiranno Caparezza, Paola Turci, Gino Paoli (intonerà il Va’ Pensiero), Daniele Silvestri, Peppe Servillo, Ennio Morricone (dirigerà un brano scritto per l’occasione), l’orchestra Roma Sinfonietta (eseguirà i brani dedicati alle celebrazioni dell’Unità d’Italia tratti da Nabucco e Aida, ma anche Bella Ciao e l’Inno di Mameli), Subsonica, Modena City Ramblers, Bandabardò, Fausto Mesolella, Edoardo Bennato, Eugenio Finardi, Bandervish, Luca Barbarossa, Enzo Avitabile, ed Edoardo De Angelis.

Il momento clou della manifestazione sarà l’esibizione del duo composto da Lucio Dalla e Francesco De Gregori, che si esibiranno per un’ora. Lucio Dalla ha commentato:

Sono contento di questo connubio tra generi musicali diversi: sono convinto che tutti ci integreremo perfettamente quando saremo davanti alla gente. Speriamo che i ragazzi si aspettino qualcosa di più che un messaggio da parte nostra. Noi possiamo cantare, e lo faremo in una manifestazione artistica in cui si celebra il lavoro.

Raitre: Che tempo che fa, Parla con me e Ballarò a rischio? Paolo Ruffini rassicura

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Nel nuovo piano di ridefinizione dei palinsesti Rai studiato da Mauro Masi (che tiene conto dei costi produttivi e dei compensi per ogni singolo programma), Raitre rischia di essere completamente schiacciata da logiche aziendali che non tengono conto del parere dei telespettatori. Programmi di punta della rete come Ballarò, Che tempo che fa e Report temono di andare incontro ad un destino infausto in base ai tagli per la nuova stagione tv. Analizziamo i singoli casi, rifacendoci alle cifre riportate da Il Giornale:

Ballarò: “la clausola paracadute” stabilita da Giovanni Floris (che guadagna 550mila euro annui) come collaboratore esterno Rai, prevede che in caso di chiusura della sua trasmissione, il giornalista venga assunto come caporedattore. L’approfondimento politico del martedì sera costa quasi 100mila euro a puntata per una spesa complessiva 4,1 milioni di euro per un’intera stagione (43 appuntamenti).

Colorado: Nicola Savino e Rossella Brescia via? Smentisce la produzione

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Secondo Tv Sorrisi e Canzoni di questa settimana la conduzione di Colorado, il fortunato programma comico di Italia 1 potrebbe passare in mano a Paolo Ruffini e Paola Barale. Via dunque Nicola Savino e Rossella Brescia. Scrive il settimanale:

Nonostante i buoni ascolti di Colorado, il conduttore Nicola Savino ha scoperto proprio in questi giorni, con estremo stupore, di essere stato rimosso dalla guida del programma comico di Italia 1 che fino allo scorso novembre, ha condotto in coppia con Rossella Brescia. Al suo posto è stato contattato l’attore toscano Paolo Ruffini … furiosa la reazione di Savino: in lacrime, il conduttore si è sfogato con gli alti dirigenti Mediaset che sempre gli hanno accordato stima e fiducia. Ma la decisione, irrevocabile, è stata presa dal produttore della Colorado Film Maurizio Totti. Incerta la posizione di Rossella Brescia. Se non dovesse trovare l’accordo Paola Barale è pronta a sostituirla.

La produzione di Colorado ha già smentito la notizia attraverso un comunicato stampa che recita così:

Vieni via con me, La Rai risponde a Fazio

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Fabio Fazio domenica, leggendo la propria lista di cosa gli è rimasto di Vieni via con me, aveva rivelato di aver ricevuto un rimprovero dalla Rai per aver sforato la chiusura del programma di due minuti e che Loris Mazzetti era stato sospeso a causa di alcune dichiarazioni rilasciate.

La Rai ha replicato in una nota a Fazio:

Nessun ‘rimprovero’ e meno che meno nessuna ‘censura’ a ‘Vieni via con Me’, ma soltanto una dovuta comunicazione interna di natura esclusivamente tecnica indirizzata, come è suo diritto/dovere, autonomamente dalla Direzione Palinsesto alla Direzione di Rai3, com’è avvenuto, avviene e avverrà in casi analoghi per tutte le Reti, per tutti i Canali e per tutte le trasmissioni, senza che nessuno abbia mai gridato maniacalmente a fantasiose e del tutto improbabili ‘libertà violate’.

Vieni via con me: la seconda edizione si farà?

In molti si chiedono se Vieni via con me, il programma condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano che ha battuto ogni record di ascolti della terza Rete Rai e di Rai.tv (13,5 milioni di pagine viste e quasi 8 milioni di video visualizzati nell’arco di 3 settimane), tornerà il prossimo anno con la seconda edizione.

La domanda non ha una risposta certa, dato che Vieni via con me doveva essere un evento di stagione per la terza rete Rai e non si era mai pensato a riproporlo annualmente (non ci si aspettava ascolti così grandi). Ora come ora ci sperano un po’ tutti, a partire dal direttore di Raitre Paolo Ruffini:

Vorrei dire una sola cosa, dopo questa ultima puntata di Vieni via con me. In attesa della prossima serie, delle prossime volte, il prossimo anno, prima possibile. Perché come tutti mi auguro e lavorerò da subito perché questa esperienza non sia archiviata e si possa invece ripetere. Archiviando piuttosto le polemiche. Una sola cosa, anzi una sola parola. Grazie. Grazie a Fazio, A Saviano, a tutti quelli che lo hanno reso possibile, a tutti coloro che vi hanno partecipato e a tutti quelli che lo hanno scelto, guardato, apprezzato. Un grazie senza retorica. Ma anche senza se e senza ma. Grazie e basta. Per un programma bello, solo apparentemente semplice. Che ci ha fatto riflettere sul nostro Paese e sul nostro tempo. Che ci ha fatto pensare, e compilare elenchi, su quel che siamo, e su quel che potremmo essere. Sulla complessità delle nostre vite impastate inevitabilmente di bene e di male, di sogni e di disillusioni. Su quel che pensiamo e su come il pensiero non possa che essere libero. Sulla televisione come è e come potrebbe essere. E su molte altre cose ancora.

Vieni via con me: Ruffini soddisfatto, Maroni contrariato, Nino Rizzo Nervo ringrazia Masi, Bonolis vede riferimenti a Il senso della vita

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L’indomani della seconda puntata di Vieni via con me (cliccate sul link per il commento e le foto), che è stata seguita da più di 9 milioni di telespettatori e uno share medio del 30,2%, i commenti di politici, giornalisti e personaggi del mondo dello spettacolo si sprecano. Paolo Ruffini, direttore di Raitre, commenta così il nuovo record storico della terza rete Rai (fonte AGI):

Vieni via con me è un programma che mancava a tanti telespettatori come l’aria. Mi aspettavo un risultato importante perché il programma è bello e merita questa attenzione e dimostra di meritarla per come è costruito. E’ un racconto corale, di tante cose che ci riguardano e ci interpellano, è il contrario di una tv che vorrebbe invece trovare il suo punto di riferimento nell’essere un luogo dove si possono esprime opinioni e dove non si può discutere. Proprio questa cosa manca ai telespettatori come l’aria … non è l’unico modo per fare televisione, però l’idea che questo modo sia improponibile è senz’altro sbagliato. Non ci appartiene l’idea che sa l’unica maniera di fare televisione, però è diritto-dovere rispettare il lavoro degli altri, di Saviano e di quanti si sono impegnati nel fare il programma. Vieni via con me è una delle cose più belle della Rai, che ha nel suo dna una vocazione plurale. La forza della Rai è e rimane quella di offrire cultura. Sicuramente il programma è nato senza che avesse l’imperativo degli ascolti, non l’abbiamo fatto con il termometro degli ascolti, eravamo comunque convinti che ci sarebbe stato un buon risultato ma non pensavamo fosse a questi livelli, specie dopo la prima puntata che secondo me, con Benigni, è stata straordinaria. Devo dire che la seconda puntata è stata fortissima.

Il consigliere della Rai Nino Rizzo Nervo ha commentato:

Vieni via con me, seconda puntata: ospiti Gianfranco Fini e Pierluigi Bersani. La dirigenza RAI li blocca

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Gianfranco Fini e Pierluigi Bersani dovrebbero essere ospiti della seconda puntata di Vieni via con me, il programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano in onda su Raitre il 15 novembre in prima serata. Il condizionale è d’obbligo: il presidente della Camera e il segretario del PD dovrebbero intervenire per parlare dei valori della destra e della sinistra, ma la Rai non vuole dare il via libera.

L’invito formale a rinunciare ai due politici è partito dal vicedirettore generale Antonio Marano dopo aver sentito il direttore generale Mauro Masi: in una nota di servizio Marano sottolinea come la presenza dei politici non era prevista nella scheda prodotto programma compilata precedentemente, e che la loro partecipazione sarebbe in contrasto con la direttiva di Masi emanata in agosto e con quelle della commissione di vigilanza del 2003 e del2009.

La direzione generale ha invitato il direttore di Raitre Paolo Ruffini ad attenersi alle disposizioni in vigore, già infrante la scorsa puntata invitando il governatore della Puglia Nichi Vendola.