Bagaglino, cala il sipario: sfrattato dal Salone Margherita

Dopo quarantasei anni di attività cala il sipario definitivamente sul Bagaglino. La compagnia di cabaret, fondata da Pier Francesco Pingitore e Mario Castellacci lascia il Salone Margherita per decisione unilaterale della società che gestisce il teatro. Lo rende noto un comunicato stampa in cui si precisa che comunque anche l’addio sarà all’insegna delle risate e della festa. Sarà però Elle, prestigioso locale di via Veneto, ad ospitare il 4 ottobre, alle ore 21, il Bagaglino. Mentre al Margherita per la prima volta dal 1965 la stagione si aprirà con un altro spettacolo in cartellone e un’altra compagnia di giro.

Bellissima, il nuovo spettacolo del Bagaglino da stasera su Canale 5 con otto primedonne

Su Canale 5 torna il classico appuntamento con la scanzonata satira del Bagaglino: da questa sera e per i prossimi quattro sabati alle 21.10 va in onda Bellissima il nuovo spettacolo firmato da Pier Francesco Pingitore.

Lo show, che non potrà contare sul compianto Oreste Lionello e sul bravissimo Leo Gullotta, metterà in scena una serie di gare tra donne: quattro bionde, Valeria Marini, Justine Mattera, Angela Melillo, Manila Nazzaro, e quattro more, Pamela Prati, Antonella Mosetti, Silvia Burgio e Nina Moric si sfideranno per dimostrare quale categoria sia la la migliore. Il giudizio finale, come sempre, spetterà al pubblico da casa attraverso il televoto.

A dettare i tempi sul palco ci sarà ancora una volta Pippo Franco, a cui spetterà il compito di gestire le gare e di introdurre le gag dei comici e degli imitatori della compagnia: confermati Martufello, Mario Zamma, Carlo Frisi e Manlio Dovì, ritornerà dopo anni Maurizio Mattioli, esordirà sul palco del salone Margherita Salvatore Marino. A completare il cast ci saranno: Maurizio Battista, Gianluca Ramazzotti, Giacomo Battaglia, Luisi Miseferi, Jean Micheal Danquin e un nutrito corpo di ballo.

Oreste Lionello è morto: l’addio nella notte

A 81 anni si è spento a Roma, dopo una lunga malattia che lo ha colpito, l’attore, cabarettista e doppiatore Oreste Lionello.

Lionello, nato a Rodi (Grecia) il 18 aprile del 1927 è stato un artista eclettico: ha lavora come attore di teatro e di cinema (ha interpretato più di sessanta film, fra cinema e televisione), ma è ricordato per il suo cabaret e per il suo splendido apporto al mondo del doppiaggio come voce di Charli Chaplin, Peter Sellers, John Belushi e soprattutto Woody Allen.

A marzo torna il Bagaglino con l’aggiunta di Mattioli, Marino e forse della Gregoraci

A fine marzo su Canale 5 torna per quattro puntate, o giovedì o sabato, il consueto (forse un po’ logoro) appuntamento con la satira politica e di costume del Bagaglino.

Andiamo con ordine: insieme a gli storici protagonisti come Pippo Franco, Leo Gullotta e Oreste Lionello, ci sarà nuovamente anche Maurizio Mattioli e probabilmente la new entry di Salvatore Marino.

Anche quest’anno, lo spettacolo trasmesso dal Salone Margherita di Roma, non presenterà in scena soltanto sketch più o meno riusciti, ma anche momenti di ballo e canto, in cui si esibiranno le belle primedonne della compagnia Manila Nazzaro, Antonella Mosetti, Silvia Burgio e Justine Mattera, che dovrebbero essere affiancate da quattro volti noti della tv.

Sul Doppiaggio – 13 – La fine della prima parte delle storia

… E’ così che nel doppiaggio diventa consuetudine la contaminazione linguistica e la recitazione colloquiale; Amendola si vede proiettato nell’olimpo dei doppiatori assumendosi l’onere di far recitare tutti i grandi attori, che negli anni ’70 faranno tornare grande la cinematografia statunitense. Tra l’altro, come nel passato, nasce un binomio inscindibile tra il doppiato e il doppiatore, cosa che capita solo con Amendola e Lionello (quando dà la voce a Woody Allen), perché le case di distribuzione non vogliono più far crescere il potere contrattuale dei prestatori di voce.

Il 1968 è l’anno dei grandi movimenti e anche il cinema subisce l’ondata di cambiamenti. In marzo, 105 autori di cinema si staccano dall’associazione di cui fanno parte per fondare l?associazione Cinematografica Italiana. Questi, nel convegno ad Amalfi sul cinema sonoro, propongono l’abolizione dell’uso indiscriminato del doppiaggio, perché la sua esistenza compromette la possibilità stessa di un cinema italiano sonoro. Il documento ha molti firmatari: da Lattuada ai Fratelli Taviani, da Michelangelo Antonioni a Pier Paolo Pasolini e Bernardo Bertolucci. Alla fine, però, la storia dimostrerà che anche loro doppieranno le loro opere.

Gli anni ’70 si aprono con una battaglia, vinta solo in parte, dei doppiatori che richiedono di essere inseriti nei titoli di coda: una legge dello stato decreta di riportare nei titoli di coda i nomi dei doppiatori, ma questa regola viene spesso disattesa, complice n’è il grande dibattito che si apre sull’uso del doppiaggio.

Sul Doppiaggio – 6 – Dall’embargo alla guerra

Con l’embargo, i doppiatori, che si sono già abituati alla comoda attività del doppiaggio, tremano all’idea di dover ricominciare la vita del girovago attore teatrale e rinunciare ad un guadagno sicuro e consistente.

Durante l’embargo, in soccorso delle poche società di doppiaggio operanti tutte a Roma, arrivano le pellicole di produzione italiana ugualmente da doppiare per la presenza sempre più consistente di attori stranieri, oltre agli italiani che si trovano in difficoltà nel momento di auto-doppiarsi o che sono impossibilitati per altri impegni a partecipare alla post-sincronizzazione.

Un altro aiuto arriva dalle piccole case di produzione italiane che, sempre rimaste in secondo piano rispetto a quelle americane, iniziano a produrre pià film e con i loro soldi allontanano lo spettro della disoccupazione. Dopo un breve periodo di incertezza, le case produttrici come la Columbia, la United Artists, la R.K.O. e la Universal decidono di non aderire più all’embargo concordato con la MGM, la Warner e la Paramount e riprendono ad inviare le loro opere.

Arriva il Bagaglino in TV. Facciamo i bagagli e fuggiamo?

Billy Wilder durante le riprese del suo film Avanti! Disse che aveva lavorato con un grande attore italiano che avrebbe fatto strada. Quella giovane promessa era Pippo Franco! Cosa penserebbe oggi di lui il grande regista se lo vedesse da Sabato 12 Gennaio alle 21.10 su Canale5 ,nell’ennesimo noioso spettacolo del Bagaglino?

Gabbia di matti è il nuovo spettacolo, solo nel nome non preoccupatevi, di Pierfrancesco Pingitore che ci terrà compagnia per 6 settimane sulla rete ammiraglia Mediaset.

A gestire la truppa come sempre Pippo Franco accompagnato ancora una volta da Aida Yespica.