Nicola Porro licenziato “in onda”

Si è conclusa nel peggiore dei modi l’avventura di Nicola Porro nel programma “In Onda”, fortunata trasmissione di La 7. Già, perché il giornalista è stato licenziato con una telefonata pochi minuti della messa in onda. Il litigio burrascoso con il nuovo editore, Urbano Cairo, nasce dalla volontà del giornalista di girare gli spot per il suo programma “Virus”, che però verrà trasmesso su Rai 2.

Parodi, Mannino, Incontrada e Porro verso la Rai?

 Cosa hanno in comune Cristina Parodi, Vanessa Incontrada, Teresa Mannino e Nicola Porro? Se non fosse per l’ex conduttrice di Zelig si potrebbe dire che sono tutti volti (o ex volti) di La7, ma la soluzione è ancora più semplice. I conduttori elencati potrebbero diventare dei colleghi targati Rai nella prossima stagione tv.

Natascha Lusenti a Cinetivù: “Non so cosa farò nel futuro, adesso il mio dovere è fare bene ad In Onda. Mi piacerebbe tornare a lavorare con Santoro”

Mettete una trasmissione con un ex modella (anche se, precisa la stessa, ha fatto solo qualche sfilata per guadagnare due lire), ora giornalista pacata con un filo di trucco, ed un giornalista schierato, famoso per la sua irascibilità. Il risultato sarà In Onda Estate, programma dell’access prime time estivo di La7 condotto, appunto, da Natascha Lusenti e Filippo Facci.

In onda, Luisella Costamagna sostituita per riequilibrare La7 a destra?

 Luisella Costamagna non ha ancora digerito (giustamente) la sostituzione con Nicola Porro a In Onda, il programma d’approfondimento politico condotto con Luca Telese su La7. I fan della giornalista si sono mobilitati, avvalorando l’ipotesi di un’epurazione politica ordita da qualche dirigente del centrodestra. L’allieva di Santoro non esclude, per ora, nessuna possibilità (Fonte Corriere della Sera):

Annozero, macerie: Italia alla deriva?

L’Italia sotto le macerie nella nuova puntata di Annozero: nesso unico, reale o traslato da voci compiacenti che unisce le tragedie del Nord invaso dalle acque per poi arrivare al fatiscente stato di un patrimonio dell’umanità come Pompei, fino a toccare i gangli più nascosti della sottocultura nostrana. L’Italia è allo sfascio, lo si afferma ogni volta che qualcosa non funziona, è un modo di dire entrato nel linguaggio comune della gente. L’impressione è che questa volta si sia davvero toccato il fondo, che la gigantesca marea melmosa composta da rifiuti di ogni genere in cui soffoca Napoli, partita prima dal Veneto sotto forma di evento meteorologico di immane portata, ci abbia sommerso tutti.

Il Paese è soffocato da un oceano di debiti che l’attuale classe politica non è in grado di arginare, vero è quello che dice il giornalista di Libero Nicola Porro ospite della puntata, che la coperta è troppo corta per soddisfare tutti, è altrettanto assodato che in questi anni c’è chi si è bellamente apparecchiato la tavola mentre altri morivano di fame, risultato: il Veneto in ginocchio per un errata politica del territorio, la città dell’Aquila ancora invasa dai ponteggi, Pompei ammirata da tutto il mondo tranne che da noi, ormai all’agonia. Ha ragione il critico d’arte Philippe Daverio quando provocatoriamente dichiara: “Affidiamola all’Onu” che forse saprebbe come meglio investire la pioggia di soldi che ogni anno arriva sui ruderi campani e che nessuno sa che fine facciano.

La resa dei conti: da stasera su La7 Nicola Porro ci insegna a gestire i soldi

Da stasera alle 20.30 su La7, va in onda La resa dei conti, un programma che ci insegna a gestire i nostri soldi e che ha la finalità di spiegarci come risparmiare.

Alla conduzione della trasmissione è stato chiamato l’esperto economista e vicedirettore de Il giornale, Nicola Porro, che analizzerà nel dettaglio le entrate e le uscite di una famiglia che lo avrà contattato chiedendo il suo aiuto.

Il conduttore, supportato da un team di esperti di diversi settori, cercherà come ottimizzare il risparmio; starà poi alla famiglia, in un mese di tempo, sotto gli occhi delle telecamere (come in una sorta di reality show famigliare), seguire le linee guida indicate per riuscire a superare la crisi economica.