Psicotivu – Indiana Jones

Guardo con ammirazione il signor Jones Junior. Conosco le sue imprese, e chi non le conosce? Mi trovo davanti forse l’archeologo più famoso e in parte controverso del mondo. E’ stato coinvolto in imprese avventurose nei luoghi più disparati.

L’ho visto molte volte in foto, non l’avevo mai visto dal vivo, e adesso che lo guardo dritto in faccia mi rendo conto che è molto più carismatico di quanto immaginavo. Gli anni sembrano essere passati con gentilezza sui suoi occhi.

Ha lo sguardo luminoso. E’ venuto da me perché gli ultimi due anni sono stati duri, e voleva capire quanto. Il povero Henry Jones Senior infatti se n’è andato. Il rapporto con suo padre rappresenta una delle costanti della sua vita, accanto al cappello e alla frusta.

Recensione: Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo

1957: l’archeologo Henry Indiana Jones (Harrison Ford), professore universitario con tanto di inseparabile frusta e cappello, e il suo “fedele” amico Mac (Ray Winstone), vengono fatti prigionieri dai russi, che sono alla ricerca del teschio di cristallo, uno dei tredici teschi Maya che riposizionato, si dice, faccia controllare il mondo intero.
L’unico che sa in quale luogo portare la reliquia è il professor Oxley (John Hurt), che prima di essere anch’egli catturato dai russi, manda Mutt Williams (Shia LaBeouf), un ragazzo vivace e spaccone (presentato centauro
, in modo da fare un omaggio a Marlon Brando, con alle spalle un segreto che viene rivelato nel corso del film) figlio di Marion (Karen Allen), a cercare Indy.

Indiana Jones e l’ultima crociata

Nel 1989 un ritorno in grande spolvero per Indiana Jones (Harrison Ford), con l’aggiunta di non poche novità, sia per quanto riguarda il cast, sia per quello che riguarda gli spunti avventurosi.
Le avventure dell archeologo più famoso del mondo brillano infatti di luce propria, e ciascuna tende a regalarci pezzi di un mosaico che si compone lentamente appassionando e incuriosendo lo spettatore.
Lentamente si forma infatti la figura completa del grande Indy, grazie all’uso dei flashback e di un alternanza sequel/prequel che racconta pezzi sconosciuti della vita dell’avventuroso personaggio.

Indiana Jones e il tempio maledetto

Nel 1984 torna finalmente il grande Indy, e dall’altezza dei miei sei anni è stata la prima volta che ho preso realmente coscienza della sua esistenza in questo mondo.
Il percorso di Indiana Jones, segnato da (quasi) quattro capitoli sembra distribuito su un continuum destinato a non avere soluzione; non ho memoria di una serie che sia riuscita in modo così efficiente a creare una tale illusione di ampiezza e di continuità, fatta forse eccezione per Star Wars (ma guarda un po’…).
Il film Indiana Jones e il Tempio Maledetto è in tutto e per tutto un prequel, in quanto, pur essendo stato girato tre anni dopo I Predatori dell’Arca Perduta, si svolge nel 1935, ovvero un anno prima del suo predecessore.

Transformers 2: robot a Betlemme!

Pare che le riprese del sequel del metallico Transformers, che narra l’incarnazione (poca carne, a dire il vero) del bene e del male rispettivamente nei prodi Autobots e negli aggressivi Decepticons, saranno in parte effettuate a Betlemme.

Ebbene si, la città il cui nome impresso nelle nostre menti rimanda immediatamente a immagini bibliche, aggiungerà ai suoi onori storici anche quello di fare da backgorund a una parte del mitico Transformers, la cui uscita è prevista per il 26 Giugno del 2009.

Inutile sottolineare che si tratterà di un colossal fatto di tonnellate di metallo pesante, cosa garantita sia dal regista Michael Bay, sia dal giovane Shia LaBeouf, che vedremo anche nel quarto Indiana Jones, ormai di prossima uscita.
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Recorder – 21 – Le avventure del giovane Indiana Jones

In seguito al grande successo ottenuto con la trilogia di Indiana Jones, George Lucas pensa di creare una serie televisiva che racconti le avventure giovanili dell’archeologo più famoso del mondo. Per questo motivo, nel 1992, realizza il prequel della saga vincitrice di 10 Emmy: Le avventure del giovane Indiana Jones.

La serie di tre stagioni, 44 episodi totali, di cui pare non tutti trasmessi in Italia, narra le vicende compiute in giovane età da Indiana Jones (interpretato da Corey Carrier nelle storie fino a 10 anni e da Sean Patrick Flanery da adolescente sedicenne), il figlio del professore universitario di Princeton Henry Jones (Lloyd Owen), raccontate per bocca dello stesso avventuriero, all’età di novantatre anni.

Nei suoi viaggi, anche nel ruolo di foto reporter, Indy ripercorre la prima parte del novecento incontrando personaggi importanti (Pablo Picasso, T.E. Lawrence, Teddy Roosevelt, Sigmund Freud, Pancho Villa, Ernest Hemingway, George Gershwin, Mata Hari, la principessa Sofia d’Austria) e vivendo in prima persona avvenimenti storici di primo piano (il Trattato di Versailles).

La mummia – La tomba dell’imperatore dragone: il Trailer

Uscirà il 26 Settembre il terzo episodio de La Mummia: dopo La mummia uscito nel 1999, e La mummia il ritorno, datato 2002 arriva l’ultimo capitolo La mummia – La tomba dell’imperatore con lo storico protagonista Brendan Fraser nella parte di Richard “Rick” O’Connell.

Questa volte il nostro avventuriero protagonista dovrà vedersela contro l’impertatore Qui Shi Huang, interpretato da Jet Li, che risvegliato dal sonno profondo, cercherà di organizzare il suo esercito di dannati per dominare il mondo.

Oggi vi proponiamo in anteprima il trailer del film diretto da Rob Cohen, il regista già affermato per pellicole del calibro di XXX, Fast and Furious e Stealth.

Indiana Jones e i predatori dell’Arca perduta

Qui cominciano le avventure del mitico Henry Jones Junior, detto Indiana Jones dopo una sua disavventura che lo ha visto in fuga dagli Indios del Perù.
Da questo momento viene inferto un colpo d’accetta definitivo e meraviglioso sull’albero del cinema d’azione (e non), il cui segno è destinato a durare in modo indefinito, ed io sono il primo ad esserne felice!
I nomi, e per nomi intendo Nomi, letteralmente si accalcano per questa fantastica pellicola del 1981, che possiamo, in modo estremamente restrittivo, relegare al genere avventura/azione.

Ascolti Tv: Venerdì 16 Maggio – Testa a testa tra I liceali e I raccomandati. Bene Indiana Jones

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri vince la giornata Striscia la notizia con 6 milioni 462 mila telespettatori (29,57% di share). In prima serata testa a testa tra I liceali (21,16% di share) su Canale 5 e I raccomandati (21,78% di share). Risultato: vince il programma di Carlo Conti su Rai 1, con 4 milioni 901 mila telespettatori, con poco più di trecentomila telespettatori di scarto. Benissimo il terzo film di Indiana Jones, Indiana Jones e l’ultima crociata, su Rai 2, che supera i 4 milioni di spettatori e si piazza al terzo posto come programma più seguito in prima serata. Bene Mi manda Raitre che, su Rai 3, supera i 3 milioni. Male Basic Instinct 2 su Italia 1 che si ferma intorno ai 2 milioni. Peggio Vieni avanti cretino, su Rete 4, (di cui il comunicato stampa non dà notizia) sotto il milione e mezzo di telespettatori e uno share intorno al 5,50%.

Ascolti Tv: Venerdì 9 Maggio – Vincono i Raccomandati. Idee confuse per Mediaset

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri vince la giornata Striscia la notizia con 6 milioni 162 mila telespettatori (29,99% di share). La serata viene vinta invece da I raccomandati di Rai 1 (come avevamo previsto nelle scorse settimane) con 5 milioni 453 mila telespettatori contro i 4 milioni 149 mila telespettatori della fiction Aldo Moro – Il presidente su Canale 5. Fra i film proposti su Italia 1 e Rai 2, vince per lo share (15,60%) 50 volte il primo bacio su Italia 1, ma per il pubblico Indiana Jones e il tempio maledetto su Rai 2 (3 milioni 398 mila telespettatori), con più di 100000 telespettatori di differenza. Mi manda Raitre su Rai 3 batte il nuovo programma di Rete 4 con Pino Insegno Vieni avanti cretino che risulta il fanalino di coda della prima serata. Prima di lasciarvi alla lettura dei risultati permettetemi di citare i due comunicati stampa per farvi giocare a caccia all’errore.

Recensione: Tutti pazzi per l’oro

Finn (Mattew McConaughey) e sua moglie Tess (Kate Hudson) hanno divorziato dopo aver passato otto anni della loro vita a cercare un galeone spagnolo affossato nel 1715, carico di 40 casse piene di gioielli, pietre e oro, senza mai trovarlo.
Proprio durante l’udienza per il divorzio, Finn riesce ad individuare il tesoro insieme al suo amico Alfonz (Ewen Bremner), ma per segnarsi il luogo del ritrovamento fa saltare la nave. L’unico modo per poterlo recuperare è quello di trovare qualcuno che gli offra la propria assistenza dandogli del denaro e una nave e che sia pronto a gareggiare con Bigg Bunny (Kevin Hart) e i suoi scagnozzi (come Cordell, Malcolm-Jamal Warner, già Teo de I Robinson), proprietari dell’isola vicino alla quale è affossata la nave con i forzieri.
A fare il caso suo sembra essere Nigel Honeycut (Donald Sutherland), riccone da 700 milioni di dollari, per cui lavora la moglie Tess, che accetta di buon grado la caccia al tesoro, per rendere felice la figlia Gemma (Alexis Dziena), riluttante ad andare a far visita al proprio vecchio e più interessata allo shopping che alla vita di mare.

Recensione: Alla ricerca dell’isola di Nim

In una sperduta isola vulcanica del pacifico meridionale, vivono una bambina, Nim (Abigal Bresin), di undici anni e suo padre, il biologo marino Jack (Gerard Butler). A far compagnia alla bimba, ci pensano i suoi animali, Galileo il pellicano, Virgola il drago volante e Salsiccia l’otaria, nonché i libri che raccontano le mirabolanti avventure di Alex Rover.
Un giorno, Nim, rimasta a casa ad aspettare il padre, partito alla ricerca di nuovi protozoi, riceve una mail da Alex Rover, che le chiede informazioni sul vulcano che sovrasta l’isola. La bambina, non credendo ai suoi occhi, inizia una fitta corrispondenza con Alex, non sapendo, che dall’altra parte a risponderle non è il suo eroe, ma la sua creatrice Alexandra (Jodie Foster), una donna agorafobica, che è l’esatto opposto del suo personaggio: paurosa, solitaria e poco intraprendente.
Le cose cambiano, quando la scrittrice, scoperta la vera età della sua amica di mail e la sua solitudine (il padre è dato per disperso in mezzo all’oceano), decide di correre in soccorso della bambina, superando, una dopo l’altra, le sue paure.