Recensione: Il mistero delle pagine perdute

 

Finora nessuno era riuscito a convincere Nicolas Cage a recitare in un sequel di una pellicola che lo aveva visto protagonista, perché, a suo dire, è impossibile fare un film migliore o almeno alla pari con l’originale. Ma le opinioni cambiano ed eccolo qui di nuovo nella parte di Benjamin Gates, il cercatore di tesori che ha sbancato i botteghini qualche anno fa con “Il mistero dei templari”.

Stavolta la storia parte  dal ritrovamento di una pagina del diario di John Wilkes Booth -da cui il titolo ”Il mistero delle pagine perdute”- in cui un avo di Ben viene accusato di aver partecipato all’omicidio di Abramo Lincoln.

Per dimostrarne l’innocenza, il nostro eroe comincerà una ricerca a livello internazionale che lo porterà a investigare a Parigi e a Londra. Durante il viaggio Ben ed i suoi collaboratori si imbatteranno in mirabolanti avventure, sulle tracce di un’antica città interamente costruita in oro.