L’Amica Geniale 2, confermata la seconda stagione

L’Amica Geniale, appassionante e commovente serie televisiva nata dalla collaborazione tre Rai Fiction, HBO, Fandango, Wildside, TIMVISION ed Umedia, ha riscosso uno straordinario successo di pubblico e critica, incollando davanti allo schermo milioni di telespettatori che si sono appassionati alle vicende di Elena e Lila, le due protagoniste della tetralogia scritta da Elena Ferrante che ha ispirato lo show e proprio questi ottimi risultati hanno convinto sia Rai che HBO ad unire nuovamente le forze per produrre una seconda stagione, ma parliamone meglio subito dopo il salto.

You don’t know Jack su Sky Cinema 1

Questa sera alle 21.10 su Sky Cinema 1 HD va in onda il film biografico targato HBO, You Don’t know Jack, con Al Pacino nei panni di Jack Kevorkian, conosciuto come “Dottor Morte”.

La storia di Kevorkian è totalmente fuori dagli schemi, tanto che la stampa internazionale e l’opinione pubblica internazionale, ne hanno parlato senza sosta, al di là delle differenti opinioni sul tema dell’eutanasia.

Il grande attore hollywoodiano Al Pacino è il protagonista del Biopic, mentre la regia è del premio Oscar Barry Levinson ed il resto del cast è formato da Susan Sarandon, John Goodman e Brenda Vaccaro. Il personaggio interpretato da Al Pacino, il medico statunitense di origine armena Kevorkian diventò famoso perché negli anni ’90 ha “aiutato a lasciare questo mondo” ad oltre 130 pazienti terminali.

Boardwalk Empire su Sky Cinema 1 HD

Questa sera su Sky Cinema 1 HD andrà in onda Boardwalk Empire – L’impero del crimine, la serie in dodici episodi, ideata da Terence Winter (vincitore di 4 Emmy per I soprano), prodotta da Martin Scorsese (che ha diretto pure la prima puntata) e Mark Wahlberg, trasmessa negli Stati Uniti, con ottimo riscontro di pubblico e critica, dalla HBO.

La fiction, ambientata ad Atlantic City negli anni venti, in pieno Proibizionismo, trae ispirazione dal romanzo Boardwalk Empire: The Birth, High Times, and Corruption of Atlantic City di Nelson Johnson e racconta l’America dei gangster, dell’illegalità, dei grandi cambiamenti sociali ed economici, del sogno americano da ottenere con ogni mezzo, delle grandi opportunità e della collusione tra mafia e politica.

La storia ruota attorno al personaggio di Enoch Nucky Thompson (Steve Buscemi), un politico corrotto e ipocrita con trascorsi tragici e un animo malinconico, e a quello di Jimmy Darmody (Michael Pitt), giovane intelligente e spietato, veterano della prima guerra mondiale che, per trovare un modo per arricchirsi, da fidato autista di Nucky entrerà a far parte dell’organizzazione malavitosa. Il nemico numero uno di Nucky è Nelson Van Alden (Michael Shannon), agente speciale dell’FBI a caccia dei trafficanti di alcolici proibiti dalla legge.

True Blood, la terza stagione su Fox

Da questa sera su Fox andrà in onda in prima visione tv italiana la terza stagione di True Blood, la serie fantasy della HBO creata da Alan Ball, che tanto piace al pubblico e alla critica americana.

Nei nuovi dodici emozionanti episodi rivedremo tutti i personaggi che abbiamo imparato ad amare nelle passate stagione, dalla misteriosa Sookie Stackhouse (Anna Paquin) al vampiro Bill Compton (Stephen Moyer), dal mutaforma Sam Merlotte (Sam Trammell) al ragazzaccio dal cuore d’oro Jason Stackhouse (Ryan Kwanten), dalla sfortunata amica di Sookie Tara (Rutina Wesley) a suo cugino Lafayette (Nelsan Ellis), dal capo della polizia di Bon Temps Andy (Chris Bauer) all’affascinante e dannato vampiro Eric Northman (Alexander Skarsgard), dal cuoco Terry Bellefrleu (Todd Lowe) alla nuova vampira Jessica Hamby (Deborah Ann Woll), dal giovane Hoyt (Jim Parrack) alla barista Arlen (Carrie Preston).

La saga si arricchisce di altri personaggi speciali o difficili da inquadrare come il licantropo Alcide Heveaux (Joe Manganiello), il re dei vampiri del Mississippi Russell Edgington (Denis O’Hare), il fratello di Sam Tommy (Marshall Aliman), il nuovo interesse amoroso di Lafayette, Jesus (Kevin Alejandro), e il nuovo interesse amoroso di Jason, Crystal (Lindsay Pulsipher).

Hung – Ragazzo Squillo, su Sky Uno la seconda stagione

Da questa sera su Sky Uno andrà in onda la seconda stagione di Hung – Ragazzo Squillo, la dramedy americana della HBO, creata da Colette Burson e Dmitry Lipkin.

La serie, lo ricordiamo, racconta la storia di Ray Dracker (Thomas Jane), ex promessa del basket (un infortunio gli ha stroncato la carriera), allenatore sottopagato di una squadra del college che, dopo aver perso la casa distrutta in un incendio, la moglie che l’ha abbandonato, e i figli (niente affidamento), decide di approfittare di essere sessualmente superdotato per superare i problemi economici e tornare a vivere serenamente, facendo lo gigolò.

Nei nuovi dieci episodi che compongono la seconda stagione rivedremo: Damon (Charlie Saxton) e Darby (Sianoa Smit-McPhee) Drecker, figli adolescenti di Ray; Jessica Haxon (Anne Heche), l’ex moglie di cui prova ancora qualcosa; Ronnie Haxon (Eddie Jemison), nuovo marito di Jessica; Tanya Skangle (Jane Adams), protettrice di Ray; Lenore Bernard (Rebecca Creskoff), life coach che punta a soppiantare Tanya nel ruolo di protettrice; Mike (Gregg Henry), collega di Ray; Yael (Alanna Ubach), vicina di casa del protagonista. A loro si aggiungeranno Frances (Roxanne Hart), Charlie (Lennie James), esperto gigolò e Claire (Kathryn Hahn), cliente di Ray.

Bored to death – investigatore per noia su Fx

Da questa sera su FX alle 22.45 va in onda la nuova serie targata HBO ed ideata da Jonathan Ames: Bored to Death – Investigatore per noia.

La storia si svolge a Brooklyn e ha come protagonista Jonathan Ames (Jason Schwartzman), uno scrittore che, dopo essersi separato dolorosamente dalla persona amata, Julie (Olivia Thirlby), stanca di vederlo sempre bere vino bianco e fumare canne, decide di seguire il suo sogno, cioè diventare investigatore privato.

The Wire, la quarta stagione su Cult

Questa sera su Cult a partire dalla 23.00 va in onda la quarta stagione di The Wire, la serie della HBO creata dal reporter del Baltimora Sun David Simon e dall’ex detective della omicidi Ed Burns, definita dal Time la più bella mai prodotta e seguita anche dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

Nei nuovi tredici episodi rivedremo le storie del Dipartimento di Polizia di Baltimora impegnato a combattere il traffico di stupefacenti della gang di Mario Stanfield (Jamie Hector) nelle scuole della città.

Casa Saddam stasera e domani su Sky Cinema 1

Comincia questa sera alle 21 su Sky Cinema 1 e si conclude domani, la miniserie di due puntate dedicata alla vita del rais Saddam Hussein chiamata Casa Saddam.

La miniserie è stata scritta da Alex Holmes, diretta da Stephen Butchcard e coprodotta da HBO e BBC e ripercorrerà la scalata al potere del rais dal 1979 fino alla caduta nel 2003.

Saddam il dittatore, interpretato da (Yagal Naor) verrà analizzato per bene, verranno mostrati i lussi che si permetteva, le persone che faceva uccidere, i segreti, la sua vita problemi coniugali e tradimenti.

The Wire da oggi su Cult

Torna in Italia, sul canale Cult (dopo essere andata in onda per due stagioni nel 2005/2006 su Fox), dal lunedì al venerdi alle 19 la serie tv preferita del presidente americano Barack Obama: The Wire, nominata dal Times come miglior serie dell’anno e vincitrice di due Emmy.

Nata nel 2002 e finita nel 2008 con cinque stagioni e sessanta episodi, The Wire è un telefilm poliziesco, prodotto dalla HBO e scritta da Simon David, Ed Burns e altri autori che sono insegnanti ed ex poliziotti di Baltimora.

La serie, che prende il titolo dagli strumenti di sorveglianza e dalle cimici usati da polizia e FBI, racconta la città di Baltimora, una delle città più pericolose e violente d’America, dove la droga e il sistema scolastico sono due dei mille problemi di cui soffre la città.

Showtime: tv at its best

 Sotto il marchio Showtime, sono racchiusi una serie di canali a pagamento utilizzati su numerose piattaforme satellitari in tutto il mondo, ma in particolar modo negli Stati Uniti, dove è disponibile sia via satellite, che via cavo. Nato principalmente come un canale cinematografico, Showtime prende il via il 1 luglio 1976 in California, il 7 marzo 1978 le trasmissioni vengono estese all’intero territorio nazionale in diretta concorrenza con la HBO.

Nel 1979 la Viacom che detiene il marchio Showtime lo cede in parte alla TelePrompTer. Nel 1982 la Westinghouse, che aveva acquisito l’anno precedente la TelePrompTer, cede di nuovo la propria parte di Showtime alla Viacom, che nel 1983 dalla fusione con The Movie Channel inaugura la Showtime Network Inc.

Negli anni ’90 Showtime si dedica all’acquisto e la messa in onda di cortometraggi dai circuiti indipendenti, negli anni successivi si occuperà anche di lungometraggi come il remake di Lolita diretto da Adrian Lyne. Nei primi anni 2000 vengono inaugurati una serie di nuovi canali: Showtime Too che gioca sull’affinità della pronuncia tra il termine too (tanto) e two (due), Showcase conosciuto anche come Showtime 3, Showtime Beyond e Showtime Extreme, viene inaugurata anche una serie di canali esclusivamente via cavo Showtime Family Zone, Showtime Next e Showtime Women.

Five Days ogni giovedì su Fox Crime

 Ogni giovedì, alle 21.55, su Fox Crime, va in onda in prima visione tv, Five Days una serie tv carica di suspance, co prodotta dalla BBC e dalla HBO.

Cinque puntate per cinque giorni, ma non consecutivi ( l’1,3,28,33,79), tutti relativi ad una donna e madre di famiglia, Leanne Wellings (Christine Tremarco) che decisa ha portare i figli Ethan (Lee Massey) e Rosie (Tyler Anthony) a trovare il nonno appena fuori Londra, scompare ed anche i suoi due figli.

La crisi c’è, anche per la tv americana

La crisi c’è e si vede, con le sue inevitabili ripercussioni anche sulla tv, se da un lato gli analisti cercano di interpretare le reali conseguenze sul sistema televisivo americano, dall’altro gli effetti già ci sono come viene evidenziato da uno studio dell’Università del Maryland, pubblicato sulla rivista Social Indicators Research. Secondo i ricercatori d’oltre oceano la televisione in tempi di crisi torna ad essere l’elemento dominante nella vita delle persone infelici, dove per infelicità s’intende la mancanza di fondi per poter condurre una vita sociale degna di nota.

In pratica come sostiene John Robinson dell’ateneo del Maryland gli infelici sono maggiormente predisposti verso la tv in quanto mezzo per dimenticare i problemi. I ricercatori hanno studiato i dati sulle abitudini di 30 mila statunitensi nel corso degli ultimi 30 anni, da cui si evince che coloro che hanno scarsi mezzi di sostentamento guardano la tv in media il 20% in più di coloro che svolgono più attività sociali.

La notizia è stata accolta positivamente dai network americani come la Fox, il cui presidente Kevin Reilly ha affermato:”Storicamente in circostanze difficili, ad esempio l’11 settembre, il pubblico cerca intrattenimento a basso costo e questa potrebbe essere una buona notizia per noi. Ci sono molti ottimi programmi gratuiti trasmessi ogni sera su Fox“.