My Own Worst Enemy e Lipstick Jungle cancellate, Sanctuary, Privileged confermate e Scar Tissue in arrivo

Due serie cancellate, due confermate e una pronta per essere prodotta: questo è il bilancio settimanale che giunge dall’America.

La NBC ha scelto di interrompere My Own Worst Enemy e Lipstick Jungle a causa dei bassi ascolti realizzati nelle ultime settimane: poco più di quattro per quella interpretata da Christian Slater, poco più di tre quella con Lucy Liu, Brooke Shields e Lindsay Price. Entrambe, però, avranno un finale: il network ha deciso di produrre gli episodi previsti e non rinnovarli.

Absolutely Fabulous e The Washingtoniennes, novità americane

Absolutely Fabulous, sitcom degli anni novanta inglese, che racconta la storia di due amiche over quaranta, che vivono una vita sgregolata, ma vogliono rimanere favolose, avrà un remake: la Fox ha pensato di riproporla, ambientandola a Los Angeles, senza modificare il plot più di tanto.

L’adattamento della serie, vincitrice di sette premi, acclamata da pubblico e critica, sarà affidato a Christine Zander, che si appoggerà a Ian Moffet della BBC e alla protagonista originaria Jennifer Saunders.

Fringe confermata, Terminator in forse, arriva Robin, torna Dallas

Ancora novità sulle serie tv nuove, vecchie e prossime. Partiamo subito: la Fox ha confermato fino a fine stagione Fringe, che ha deluso un po’ le aspettative, seppur sia visto costantemente da nove milioni di spettatori in America; lo stesso network, secondo quanto riporta Variety oggi, potrebbe cancellare la seconda stagione di Terminator: the Sarah Connor Chronicles, visto che non ritiene siano abbastanza, dopo tutti i soldi investiti, i cinque milioni e mezzo di spettatori (meno dello scorso anno).

La The CW, nel frattempo, vista la probabile conclusione di Smallville, ha pensato di sviluppare una serie su Robin, il compagno di Batman, sul. Il nome del nuovo serial sarà The Graysons e racconterà la vita (amori, rivalità, amicizia e famiglia) di Dick “DJ” Grayson prima della scelta del ragazzo di affincare Batman, allo stesso modo in cui Smallville racconta quella di Clark Kent.

Sarah Michelle Gellar protagonista di una nuova serie tv firmata HBO

Sarah Michell Gellar, torna a recitare in una serie televisiva, cinque anni dopo la fine di Buffy: la HBO, ha in progetto di realizzare The Wonderful Maladys e ha chiesto alla Gellar di esserne la protagonista.

La storia, scritta da Charles Radolph, è incentrata sulla problematica vita di tre fratelli adulti, che hanno vissuto un’infanzia tremenda a causa della morte dei loro genitori quando erano piccoli.

L’attrice, che si è detta entusiasta, tanto da definire l’esperienza, una svolta straordinaria e da farle prendere in considerazione l’idea di esserne anche una delle produttrici, interpreterà il ruolo di una ragazza, definita:

Biancaneve e Lincoln nelle nuove serie per i network americani

Una valanga di nuove serie tv sono in arrivo su i network americani: la favola di Biancaneve e i sette nani viene utilizzata come spunto per una serie dalla Fox e dalla ABC, che stanno già lavorando sul progetto: la moderna principessa si dovrebbe chiamare Georgia Burnett. La ragazza sarebbe un’avvocatessa di Los Angeles, che viene bandita dallo studio legale della sua matrigna e che trova lavoro nello studio di sette bizzarri avvocati. Il titolo della serie, ancora approssimativo, dovrebbe essere Georgia and the seven associates.

Di stampo storico è invece la miniserie HBO, in cui verrà raccontata la vicenda dell’ omicidio del presidente americano Abraham Lincoln e i tempestosi giorni della caccia al colpevole. Manhunt, questo il nome della serie, racconterà gli avvenimenti dal punto di vista della gente, dando così una visione alternativa su quella fase critica della storia americana. La HBO ha già affrontato il genere con successo, mettendo in onda serie come Rome e John Adams, vincitore di ben sei emmy.

In Treatment, da lunedì su Cult. Photo gallery

Sbarca in Italia, su Cult (canale 142 di sky), la nuova serie targata HBO, In Treatment, prodotta e diretta da Rodrigo Garcia, che accompagna, passo dopo passo, lo spettatore attraverso le storie e le sedute di 5 pazienti e del loro psicoterapeuta.

Conosciamo meglio i protagonisti della serie, ovvero Paul Weston (Gabriel Byrne), Gina Toll (Dianne Wiest), e i pazienti settimanali Laura (Melissa George), Alex (Blair Underwod), Sophie (Mia Wasikova), Jake (Josh Charles) e Amy (Embeth Davidtz).

Paul Weston, è uno psicoterapeuta in bilico tra questioni di etica professionale e problemi personali (sposato con tre figli, sta vivendo la crisi di mezza età), che visita i suoi pazienti per quattro giorni a settimana e il quinto si fa psicanalizzare dalla collega Gina Toll.

True Blood: i vampiri secondo Alan Ball

Il 7 settembre, in America, sarà il giorno dei vampiri: debutta su HBO, True Blood, la serie diretta da Alan Ball, celebre creatore di Six Feet Under, basata sui romanzi di Charlaine Harris dal titolo Southern Vampire Mysteries.

I vampiri, che hanno sempre avuto vita dura per procurarsi il sangue, da quando una società giapponese ha inventato quello sintetico (che per gli umani è una vera e propria droga), possono integrarsi con il resto dell’umanità, seppur debbano continuare a vivere nel buio, e combattere per il riconoscimento dei diritti civili della loro specie.

Mark Wahlberg tra How To Make It e Entourage

Mark Wahlberg, l’attore che abbiamo visto recentemente al cinema in E venne il giorno, produrrà How to make it, insieme a Stephen Levinson suo collega già in Entourage: l’HBO ha commissionato a loro la realizzazione dell’episodio pilota della serie.

La storia, ideata da Ian Edelman, racconterà le vicende di tre ragazzi che cercano di affermarsi a New York, coltivando sogni e speranze, con la consapevolezza di essere fautori del proprio destino.

Pubblicità – 26 – Martin Scorsese, il mago degli spot

Si è tenuto a Cannes, dal 18 al 23 giugno la 48ma edizione del Festival che ha visto protagonisti tutti i principali operatori della pubblicità. Premiati gli spot ritenuti più originali e interessanti, fra questi il Leone d’Oro è andato a un video di Martin Scorsese.

Il grande maestro e regista ha diretto e interpretato la pubblicità per un noto colosso della telefonia Usa: mentre un bimbo a casa sua si trova al telefono, irrompe Scorsese che con una scarica di parole gli impedisce di proseguire la conversazione, semplice e immediato il messaggio che arriva allo spettatore: «Non interrompiamo le vostre telefonate. Non interrompete i nostri film».

Sempre Scorsese, si ancora lui, si aggiudica il Leone d’Argento, per la pubblicità dello spumante spagnolo Freixenet, un vero è proprio cortometraggio divenuto già un cult in rete intitolato The Key to Reserva, ispirato al maestro del brivido Alfred Hitchcock, le atmosfere sono quelle tipiche di Intrigo Internazionale e per non guastarvi la sorpresa non aggiungiamo altro.

Recorder – 22 – Sex and the City

Sex and the city, la popolare serie ideata da Darren Star, e vincitrice di ben 7 Emmy Award di 8 Golden Globe non è mai stata in voga come in questo momento, alle porte dell’arrivo, nelle sale, del finale cinematografico.

La serie è stata trasmessa originariamente dalla HBO dal 1998 al 2004, ed è tratta dal libro omonimo scritto da Candace Busnell, appartenente al genere “chick lit”, genere di cui fa parte anche il Diario di Bridget Jones.

La serie è ambientata a New York, e racconta le vicende che si susseguono nelle vite, parzialmente sovrapposte, di quattro amiche che hanno superato la trentina. Sono donne che lavorano, ma che soprattutto intessono relazioni, amano, fanno sesso, e affrontano problemi di tutti i giorni e anche qualcosa di più.

I Soprano: presto un film?

Si rafforza la notizia di un possibile ritorno, per la felicità dei fans di tutto il mondo, de I Soprano, ma stavolta non in televisione, ma al cinema.

La serie, vincitrice di 5 Golden Globes, 17 Emmy, di cui 3 a testa ai protagonisti,Tony Soprano (James Gandolfini) e sua moglie Carmela (Edie Falco), da quando è stata chiusa nel giugno del 2007, ha fatto parlare di sé insistentemente proprio per il possibile sviluppo della storia sul grande schermo.

Il ritorno de I Soprano

Il destino beffardo proprio perche’ tale colpisce quando meno te l’aspetti, ed e’ il boss Tony Soprano questa volta a farne le spese per mano di uno dei “suoi” :l’anziano Corrado “Junior” Soprano, che in piena demenza senile gli spara scambiandolo per il defunto Pussy Bompensiero. Non un regolamento di conti quindi, ma un puro caso fortuito, porta il capo della famiglia mafiosa piu’ conosciuta d’America, a lottare tra la vita e la morte. E’ iniziata cosi la sesta e ultima stagione de I Soprano, in onda da venerdi scorso alle 23.50 su Italia 1, in doppio appuntamento, un telefilm che nei palinsesti televisivi italiani non ha mai avuto una vita facile, con Canale 5 che ha iniziato a trasmetterlo nel 2001, due anni dopo l’esordio sulla Hbo, per poi trasferirlo sul digitale terrestre dove pochi eletti hanno potuto seguire la stagione ora traslocata su Italia 1.

Credo che David Chase, creatore e produttore de I Soprano, non immaginasse certo un tale riscontro di pubblico, nei sei anni di vita della sua creatura, che possiamo annoverare tra le serie piu’ premiate nella storia televisiva americana : 5 Golden Globes, 17 Emmy ( Oscar tv Usa), di cui 3 a testa ai protagonisti,Tony Soprano (James Gandolfini) e sua moglie Carmela (Edie Falco).

La sesta stagione e’ quella dalla gestazione piu lunga, rispetto alle precedenti da 13 puntate, i 21 episodi che la compongono andarono in onda divisi due blocchi : dopo aver visto i primi 13 trasmessi negli Stati Uniti nel 2006, il pubblico americano dovette attendere fino al marzo dell’anno successivo per potere seguire i rimanenti otto, al punto che in molti pensarono a una settima stagione.