Switch Off in Lombardia: “scompare” anche RaiNews24

Oggi circa 2000 comuni italiani (619 piemontesi, 1191 lombardi, 105 dell’Emilia Romagna, 26 veneti e uno ligure) e oltre 11 milioni e mezzo di famiglie, sono stati coinvolti nel passaggio di Raidue e Rete 4 dall’analogico al digitale terrestre (gli altri canali si trasferiranno definitivamente sul DTT tra settembre e ottobre). Ciò vuol dire che per seguire i due canali bisognerà munirsi di decoder o avere un televisore con decoder incorporato.

Il primo disagio dello switch, però, l’hanno avuto i telespettatori di RaiNews24 che non hanno più trovato il canale di informazione della Rai. Il comitato di Redazione ha denunciato l’accaduto:

Oggi sono cambiati i loghi Rai, ci siamo ma nessuno ci vede. Centinaia le mail arrivate in redazione: il passaggio al digitale terrestre della Lombardia sposta le frequenze di Rainews24 anche nelle Regioni già digitalizzate. Ma non basta. Anche sul canale 506 del satellite, bouquet Sky, Rainews24 non c’è più.

MTV +, da oggi sul digitale terrestre

Da oggi sul digitale terrestre partono le trasmissioni di MTV +, il canale free visibile ai numeri 49 e 109, targato MTV Italia, dedicato alla musica e all’intrattenimento.

Mtv + è descritto come il punto di sintesi tra le varie piattaforme di Mtv Italia, capace di coniugare l’anima musicale con il divertimento, la leggerezza, l’ironia e il sogno. Per quanto riguarda la musica Mtv+ offrirà la possibilità agli utenti di osservare le tendenze del momento, di riascoltare le hit, di scoprire le biografie degli artisti che hanno lasciato un segno nel panorama della musica mondiale nell’ultimo decennio, di navigare tra generi musicali differenti e tra artisti affermati e novità interessanti.

Sky sul Dtt, il matrimonio non s’ha da fare

 Avete presente il digitale terrestre? La rivoluzionari tecnologia verso cui sta convergendo tutto il sistema televisivo europeo, Italia compresa? Quella che ha drasticamente segnato la sorte di molti apparecchi televisivi ormai obsoleti, per la gioia delle aziende costruttrici un po’ meno per le nostre tasche? A oggi nelle zone come Roma e provincia convertite al dtt troppo in fretta, abbiamo tutti ben presenti i benefici a cui tale scelta scriteriata dettata da chissà quali interessi di parte, ci ha condotto: canali che vanno e vengono, segnali che spesso si bloccano (quelli della Rai in particolare) e soprattutto il clima di evidente deregulation in cui riversa la situazione delle frequenze dove a parte quelle di Rai e Mediaset, tutte le altre risultano distribuite alla carlona, con emittenti onnipresenti con più canali di seguito (tutti uguali) e altre anche prestigiose relegate in fondo alla “lista canali”, che ti costringono a una ricerca affannosa e non sempre coronata dal successo.

In un tale clima da far west si anima ancora una volta la contrapposizione tra i due colossi televisivi Sky e Mediaset. La prima con un indubbia posizione predominante sul satellite mentre la seconda favorita dal clima politico, decisa ad accrescere il proprio dominio sul dtt, già ricco di premesse grazie al fruttuoso riscontro dell’offerta Premium, spina nel fianco dell’operatore satellitare che ha visto un calo negli ultimi tempi dei propri abbonati.

Sky punta al digitale terrestre

Sky Italia punta ad entrare nel Digitale Terrestre a pagamento nel 2011: a dare la notizia è Milano Finanza, che spiega che la società di Murdoch vorrebbe far richiesta al nuovo vertice dell’Antitrust Europeo per riuscire a far ridurre i termini di attesa per poter accedere ad altre piattaforme, attualmente previsto per fine del 2012, e proporre i propri servizi a pagamento (ora può solo trasmettere free).

La richiesta Sky è molto strategica: all’inizio del 2011 si libereranno nuove frequenze digitali che verranno assegnate nel corso dell’anno dall’Autorità Garante per le Comunicazioni e con il si di Bruxelles potrebbe concorrere per accaparrarsele.

DTT: le televisioni locali non l’avrebbero scelto, ancora dubbi sulla numerazione dei canali

Il digitale terrestre non piace alle televisioni locali: lo dice pacatamente Maurizio Giunco, presidente dell’associazione delle tv locali della Frt(fonte Apcom):

Fosse stato per noi il digitale non l’avremmo scelto. Abbiamo fatto uno sforzo enorme per adeguarci e non nascondiamo le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare. Ma è una rivoluzione tale che enfatizzare i problemi non serve. Certo chi aveva una copertura importante ne ha beneficiato, chi ce l’aveva solo sulla carta è rimasto così.

Il problema per le televisioni locali rimane sempre quello della numerazione automatica dei canali sul telecomando, soprattutto perché col digitale terrestre ci sarà più concorrenza e si assottiglieranno gli spazi pubblicitari, come ricorda Filippo Rebecchini, presidente della Frt (fonte Il sole 24 ore):

Cileo Sky sapeva di non poter trasmettere sul digitale terrestre, parola di Paolo Romani

Sky può iniziare già a trasmettere Cielo sul satellite, mentre sul digitale terrestre deve aspettare e fare il mea culpa visto che ha inviato la richiesta solo il 2 novembre e il Ministero ha tempo 90 giorni per rispondere. Il ministero quei giorni li vuole usare tutti per chiedere alla Commissione Europea se Sky può trasmettere sul ddt prima del 2011 (data accordata dalla società satellitare stessa).

Questo è ciò che si evince dalla risposta che Paolo Romani, vice ministro con delega alle comunicazioni, mandata a Sky Italia. Nel finale della nota rilasciata (fonte Digital-Sat) Romani sottolinea come Sky sapesse di non poter trasmettere sul digitale terrestre:

Cielo, digitale terrestre Sky: presentato il palinsesto composto da Serie tv americane, Sky Tg 24 e programmi italiani

Come vi avevamo già anticipato nei giorni scorsi, martedì primo dicembre il digitale terrestre si arricchirà di una nuova proposta, Cielo, il canale free di Sky.

Ieri Cielo è stato ufficialmente presentato e finalmente possiamo annunciarvi il palinsesto della rete, che prevede una programmazione per oltre l’80% inedita sulla tv in chiaro (molti sono prodotti trasmessi a pagamento sul satellite), indirizzata in particolare al pubblico giovane o insoddisfatto dall’offerta delle televisioni in chiaro.

Su Cielo ci saranno quattro edizioni giornaliere di Sky Tg24, il telegiornale ufficiale di Sky (alle 7.00, alle 12.00, alle 19.00 e alle 24.00), più gli approfondimenti di fine settimana L’intervista (di Maria Latella), Io reporter e Fad.

L’Agcom sul problema Rai – Sky e sulla numerazione televisiva digitale

Problemi digitali e satellitari: nel primo caso c’è uno scontro in atto per la posizione dei canali sul telecomando, nel secondo c’è la presa di posizione del presidente dell’Agcom Corrado Calabrò, perché la Rai rimanga su Sky.

Partiamo dalla questione satellitare. Calabrò in commissione vigilanza ha fatto sapere che, se Sky in una zona è indispensabile, la Rai deve starci nel periodo transitorio e deve limitare l’uso del criptaggio delle sue trasmissioni. Nel 2012, ovvero alla fine del periodo sopracitato, se la copertura fosse assicurata da TivùSat, allora la Rai potrà sganciarsi.

Lo Switch-off a Roma e nel Lazio è iniziato oggi

Da qualche minuto (alle 10.00) è iniziato nel Lazio lo switch off definitivo dal segnale televisivo analogico a quello del digitale terrestre. Ciò vuol dire che da oggi, per vedere tutti i canali televisivi bisognerà avere un decoder digitale terrestre o un televisore di nuova generazione.

Fino al 30 novembre si spegneranno gradualmente i segnali televisivi analogici per quattro milioni e mezzo di persone, 124 impianti e 363 comuni. I primi ad essere interessati sono i comuni di Roma e provincia. Successivamente toccherà a Latina e zona Pontina (tra il 16 e il 18 novembre), Frosinone (tra il 19 e il 21 novembre), Rieti (tra il 23 e il 24 novembre), la provincia meridionale di Latina e Isole Ponziane (tra il 25 e il 30 novembre). Ancora niente per diciotto comuni della provincia di Viterbo.

Digitale Terrestre in Piemonte, la situazione è disastrosa

In questi giorni continua il passaggio dall’analogico al digitale in Italia (attualmente ne è interessato l’Alto Adige) e in concomitanza proseguono le polemiche: ieri il vicepresidente della commissione di Vigilanza Rai Giorgio Merlo ha rilasciato una nota in cui parla del passaggio al digitale in Piemonte e descrive la situazione attuale come “disastrosa”:

Ci voleva poco a capire che il passaggio dalla tv analogica a quella digitale avrebbe creato sconquassi generalizzati se non veniva governato con cura e attenzione l’intero passaggio. Infatti, dopo oltre 30 giorni dallo spegnimento totale delle trasmissioni analogiche con il coinvolgimento di oltre 900 comuni, il Piemonte si trova in una situazione disastrosa. E’ perfettamente inutile aggirare l’ostacolo. I responsabili devono dire come si esce da una situazione che ormai è insostenibile. Il viceministro delle Comunicazioni, proprio a Torino, aveva confermato e rassicurato che si stava lavorando per appianare una situazione che già si annunciava tempestosa. Così non è stato. E oggi in Piemonte ci si trova di fronte a decine di impianti non conosciuti con antenne messe da Comuni o Comunità montane per potenziare i segnali per i residenti.

Merlo si augura che il disservizio e il caos si interrompa con interventi concreti e non con propaganda, perché c’è il rischio, aggiunge:

Sky, con la Digital Key propone il Digitale Terrestre!

Sky: una ne fa cento ne pensa. La piattaforma satellitare di Murdoch, dopo essere stata abbandonata dalla Rai, ha deciso di lanciare una penna USB gratuita, che renderà visibile, attraverso il proprio decoder, i canali del digitale terrestre non criptati.

La chiavetta, che si chiama Digital Key e funge da sintonizzatore Tv digitale terrestre, permetterà agli abbonati di Sky di accedere alla completa programmazione del DTT integrata nell’Epg di Sky (la guida elettronica dei programmi) con un solo decoder e senza cambiare telecomando.

La mossa di Sky è stata accolta positivamente dal Consiglio Nazionale degli Utenti, organismo dell’Agcom:

Digitale Terrestre: switch over a Napoli e in Campania

Mentre in Piemonte continuano ad esserci problemi con il digitale terrestre (ma la colpa, secondo il presidente del Consorzio Dgtvi Andrea Ambrogetti è delle antenne che usano i cittadini, che per vetustà o per filtri troppo vecchi non ricevono o ricevono i canali a singhiozzo), da oggi tocca a Napoli e alla Campania effettuare lo switch-over.

Ciò vuol dire che da stanotte a mezzanotte, chi abita nelle province di Napoli, Caserta e Salerno, e non è in possesso di un decoder digitale terrestre o di una tv con il decoder incorporato, non può più vedere Raidue e Rete 4. Dall’undici al sedici dicembre si completerà il passaggio di tutti gli altri canali in tutto il territorio della Campania.

DTT Rai, in arrivo Rai 5 e Rai 6

Giancarlo Leone, durante il Prix Italia, ha annunciato che entro fine anno sarà presentato il piano di ristrutturazione di Raisat, che prevede la creazione di Rai 5 e Rai 6. I due canali dovrebbero sostituire Rai SatExtra e RaiSatPremium.

Il vicedirettore della Rai ha già in mente gli argomenti che tratteranno i due canali: Rai 6 sarà probabilmente un nuovo canale di sport in HD (“I diritti degli altri sport, diversi dal calcio, che la Rai possiede, potrebbe giustificare una simile scelta”), mentre Rai 5, in contrapposizione con l’idea di Carlo Freccero di renderlo un canale dedicato alla memoria, sia dedicato all’intrattenimento (“Potrebbe essere un canale di intrattenimento o dedicato all’audiovisivo italiano e europeo”).

NT1, telefilm e sport a volontà

 Il marchio NT1 Nouvelle Télévision 1 rappresenta uno dei principali canali commerciali francesi assieme a TF1, rispetto all’illustre consorella è assai più giovane essendo ufficialmente nato il 31 marzo 2005 sotto l’egida di AB Group, società multimediale fondata nel 1977 da Jean Luc Azoulay e Claude Berda specializzata in produzione musicali, poi televisive dal 1987.

Nei primi anni di vita, il canale che ha come direttore generale Denis Bortot e direttore dei programmi Richard Maroko, prende il nome di Numérique Terrestre 1, essendo stato concepito per la piattaforma digitale TNT (Télévision Numerique Terrestre, il DTT francese), poi cambiato nel 2004 in La Quatre, avendo come soggetto ispiratore La Cinq, con l’intento di rivendicare il quarto posto tra le tv generaliste. La decisione di France Télévision del gennaio 2005 di battezzare un proprio canale France 4, costringe i vertici AB Group a ricambiare il nome del marchio La Quatre nell’attuale per non generare confusione tra il pubblico.