Il blob dei blog: quando non sai di cosa parlare…

L’estate si avvicina a passi da gigante, i ponti per le vacanze si sprecano (passato quello del 25 Aprile ora arriva quello del primo maggio) e la televisione non sa più cosa trasmettere, soffocata dalla paura di non riuscire a fare ascolti, ma timorosa di provare nuovi format (Alta tensione è già andato in onda l’anno scorso e Fifty-fifty stenta a decollare, continuando a cambiare le proprie regole del gioco, seppur abbia lo stesso conduttore del Milionario, Gerry Scotti, nonché la stessa grafica e una musichetta iniziale molto simile).

Purtroppo, quest’anno, anche la stagione delle repliche è partita troppo presto (Dr. House su tutti, ma non dimentichiamoci di Rai2 o quello successo qualche mese fa con Il commissario Montalbano…) e alcuni programmi vengono allungati per non perdere audience (ieri sera Amici Live, che dovrebbe essere l’ultima protesi di Amici di Maria De Filippi e ogni settimana, ormai, I Cesaroni che invece del doppio appuntamento vengono diluiti in due serate).

Non va meglio ai programmi pomeridiani della domenica: gli argomenti vecchi vengono reciclati (in perfetto stile ecologista) e quelli nuovi sono solo pubblicitari (ieri Baudo intervistava Alessandro Preziosi, che la sera sarebbe stato protagonista de Il commissario De Luca, mentre la Perego si portava avanti col lavoro, parlando de I liceali, in onda da Venerdì 16 Maggio su Canale5, con i protagonisti Claudia Pandolfi e Giorgio Tirabassi).

Il blob dei blog: bambini salvateci voi!

Il mio professore di storia del cinema diceva:”Quando non sai come risolvere un problema e non vuoi perdere pubblico usa i bambini.”

Dopo aver visto sabato sera il programma della Clerici, Ti lascio una canzone, ho capito il senso della sua frase. I bambini, dove li metti li metti, alzano lo share a volte arrivando a livelli miracolosi:ditemi cosa c’é di così bello o innovativo in una trasmissione canora in diretta da Sanremo, che fra parentesi è originale quanto come pensare ad un esibizione di palleggi allo stadio San Siro, a tal punto da battere il nazionalpopolare Gerry Scotti e l’amatissima Corrida. Assolutamente niente!

Allora il merito è realmente dei piccoli nanerottoli? Ebbene si: i bambini hanno la capacità di piacere a tutti, grandi e piccini; non sono criticabili a livello artistico perché sono piccoli; a livello di qualità televisiva; chi ha bambini in trasmissione non può essere accusato di trash (anche se la performance di Gigi D’Alessio di sabato su Rai1 è stata ad un passo dall’esserlo); spesso i giovani si dimostrano molto più capaci di certi cani di personaggi del mondo dello spettacolo a cantare, a recitare e a ballare.

CriticoTv: Abbiamo davvero toccato il fondo!

Il trash televisivo non molla la presa, morde ai calcagni e la vittima predestinata alla fine si arrende al suo aguzzino. Una visione macabra direte voi, ma a rigor del vero non saprei proprio in quale altro modo definire ciò che da qualche settimana sta accadendo in quel del Grande Fratello, del quale forse troppo presto avevamo cominciato a recitare un mite de profundis.

Il padre di tutti i reality, in affanno nella sua ultima edizione, anemico negli ascolti ancor meno nelle idee, cala un’improbabile asso, alla fine rivelatosi la sua unica e purtroppo vincente carta. La personalità che più di tutte, nel qualunquismo più bécero in cui è ormai da tempo sprofondato il programma, incarna l’anima del vero opportunista, del puro arrivista a tutti i costi, colui che nella realtà forse sfuggiremmo ma che, dati auditel alla mano, attraverso lo schermo televisivo, emana un fascino sottile al punto da far lievitare l’audience.

Fin dal primo giorno nella casa Roberto Mercandalli detto il “cummenda”, si era distinto per i suo fare da gran fighetto, un accento meneghino al limite della caricatura e i modi di chi vorrebbe apparire come colui che si è fatto da se. L’abbigliamento curato e griffato, talvolta singolare come i calzini “incorporati” nelle ciabatte, danno l’idea di un personaggio quanto meno caratteristico, su cui di fatto comincia a ruotare il gran baraccone del reality televisivo.

L’inchiesta: da dove arrivano i nuovi conduttori

L’inchiesta riprende l’argomento conduzione e, dopo avervi fatto una breve panoramica delle origini delle nuove conduttrici televisive settimana scorsa, oggi si dedica al mondo maschile e vi racconta da quale bacino le nostre reti pescano i conduttori dell’ultima generazione.

Abbiamo già accennato in precedenza, che gli attuali grandi nomi della televisione italiana (non ci riferiamo ai padri della televisione Mike Bongiorno e Pippo Baudo), arrivano tutti da esperienze di Dj (Gerry Scotti, Amadeus) o da programmi per bambini (Paolo Bonolis, Carlo Conti). Il problema è capire quali potranno essere i loro degni eredi.

Indubbiamente il già affermatissimo Fiorello o il bravo Insinna, sono i papabili, senza contare Massimo Giletti, uno degli uomini di punta della Rai, ma oltre a loro chi si potrebbe mettere in luce? Chi potrebbe, più avanti, avere la possibilità di condurre un programma in prima serata sulle reti ammiraglie?

Il blob dei blog: la televisione è un circo

Da piccolo i miei genitori mi hanno portato qualche volta, come credo la maggior parte di voi, al circo. A dire il vero non l’amavo, forse perché ero (e sono) limitato mentalmente, forse perché il clima mi sembrava forzatamente allegro, forse perché temevo per l’incolumità degli animali, ma apprezzavo comunque la grande professionalità dei suoi artisti, che indiscutibilmente si esibivano in numeri che nemmeno potevo immaginare.

Oggi il circo si è trasferito sul piccolo schermo, ma a causa della scarsa vena artistica, innovazione e, in alcuni casi, professionalità, hanno bisogno di pagare il pubblico o di gestirlo per tutta la durata del programma.

Ascolti Tv: Domenica 6 Aprile – La Formula1 ha tagliato il traguardo prima di tutti, a seguire ma solo in prime time arriva Dr. House

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri la giornata è stata vinta da il Gran Premio del Bahrain con il 47,94% di share e 9 milioni 531 mila telespettatori,mentre , la serata da Dr. House con il 26,69% di share e 5 milioni 654 mila telespettatori. Ottimi ascolti per il programma che tempo fa che ottiene il 17,10% di share e 4 milioni 363 mila telespettatori, Affari tuoi raggiunge il 22,70% di share con 5 milioni 911 mila telespettatori.

L’inchiesta: da dove arrivano le nuove conduttrici?

L’Oscar Tv consegnato, al premio della regia televisiva, a Francesco Facchinetti come personaggio televisivo dell’anno, ha rilanciato il problema giovani in televisione.

Non me ne voglia il simpatico ex Dj Francesco, che per lo meno sembra una brava persona, ma come si fa a dare un premio simile a un conduttore che nel suo curriculum televisivo è stato, prima partecipante de L’Isola dei famosi, poi inviato per la stessa trasmissione e infine conduttore di X Factor, programma che non riscuote successo, dove c’è palesemente la mano di Simona Ventura dietro a tutto?

Forse perché la concorrenza non è poi così agguerrita: su Rai1 la figura più giovane e di maggior successo è Caterina Balivo, 27 anni, ex concorrente di Miss Italia che conduce Festa Italiana; su Canale5 i personaggi giovani solo ex letterine, ex veline, ex concorrenti del grande fratello, ex calciatori (Stefano Bettarini) e quando va meglio ex Vj o ex comici di Zelig.

Il ritorno de Il Pranzo è servito: favola o realtà?

Domenica pomeriggio tra Rosanna Lambertucci a Domenica in, alle prese con una paziente e i suoi problemi alle articolazioni e l’imbarazzata Sara Varone a Buona Domenica, per avere detto a Cochi e Renato che si erano separati nel ’47 invece che nel ’74, mentre l’anno giusto era il ’76, il nostro zapping selvaggio ci propina uno spettacolo che mai ci saremmo aspettati: Il Pranzo è servito.

Simona Ventura, o chi per lei, aveva avuto la brillante idea di riproporre all’interno di Quelli che il calcio, un breve assaggio dal vivo in chiave goliardica della storica trasmissione di Corrado Mantoni, andata in onda per più di un decennio, nelle diverse fasi, su Canale 5.

Protagonista dell’insolita riproposta televisiva Claudio Lippi, transfuga delle reti Mediaset, già conduttore de Il Pranzo tra il ’90 e il ’92 e i due finti concorrenti Simona Ventura da una parte e Massimo Ghini dall’altra, più un Cristiano Malgioglio, nel ruolo del maggiordomo che nella edizione originale era stato di Vittorio Marsiglia.

Ascolti Tv: Domenica 30 Marzo – Vince il Motogp… e voi spettatori!

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri vince la giornata il MotoGp con il Gran Premio di Spagna che viene visto dal 40,64% di share e 6 milioni 568 mila telespettatori (bene anche le classi 125 con il 15,47% di share e 250 con il 21,21%). La serata viene vinta dal secondo episodio di Dr.House (oltre 6 milioni) che batte Capri (poco più di 5 milioni e mezzo). Stabili Report e X Factor. Permettetemi di dire che ieri la giornata l’avete vinta voi spettatori che in oltre 1 milione avete guardato solo la seconda puntata di Dr. House evitandovi la replica della prima (senza farvi prendere in giro). Complimenti! Concludiamo segnalando per l’ennesima volta che non sono pervenuti attraverso il comunicato stampa i risultati di Italia1 e Rete4 riguardanti la prima serata.

L’inchiesta: i conduttori televisivi sono vecchi?

Settimana scorsa vi abbiamo chiesto se secondo voi la televisione italiana è vecchia e vi abbiamo riportato le età delle trasmissioni più seguite della televisione italiana.

Oggi, L’inchiesta, riprendendo l’argomento, vi dice (non me ne vogliano le signore che compariranno nell’elenco), l’età dei conduttori delle trasmissioni più viste, per farvi notare come, se la televisione è vecchia, buona parte dipenda anche da chi la fa (con le dovute eccezioni).

La lista che vedrete riportata qua sotto, non vuole essere una nota di merito o di demerito nei confronti di nessuno, ma l’annotazione di un semplice dato oggettivo. Specifico subito, che quando parlo di personaggio più anziano o più giovane mi riferisco a quelli che conducono le trasmissioni più seguite.

Ascolti Tv: Domenica 23 Marzo – Vince la F1 e in prima serata la replica di Dr. House

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri vince la giornata il Gran premio della Malesia su Rai1 seguito al mattino con il 56,66% di share e ben 5 milioni e 512 mila telespettatori. Il programma più visto della prima serata è invece la replica di una puntata della seconda stagione di Dr. House su Canale5, che batte di poco il film di Rai1 La passione di Cristo. In seconda serata altissimi ascolti per Paolo Bonolis e il suo Il senso della vita che ottiene il 22,41% di share e 3 milioni 216 mila telespettatori.

L’inchiesta: la televisione è vecchia. Quanto?

La televisione è vecchia e chi la guarda pure. Se da un lato il pubblico ha paura a provare nuove trasmissioni (ma la pubblicità in questo caso è un ottimo calmante), la televisione, come ci ha raccontato Enzo Mauri, ha paura di rinnovare i suoi palinsesti. La verità forse è un’altra, ma andiamo con ordine.

Oggi L’inchiesta, appoggiandosi all’articolo di ieri, della settimana del teledipendente modello, che riconduceva ad un unico telespettatore tutti i programmi più visti in televisione, per portare all’attenzione del lettore, in maniera ironica e critica, l’abitudinarietà del pubblico italiano (o quella più probabile delle famiglie dell’Auditel), vi dice quanti anni hanno le trasmissioni più viste attualmente in televisione, che, anche se rivedute e corrette, son sempre le stesse e non finiscono mai.

Come potrete notare, se nella fiction lo spettatore medio cerca un pò di novità, la palma del programma più giovane spetta proprio a I Cesaroni (2 anni), seguito da Dr.House (4), a parte la seconda serata, che risulta relativamente giovane (contando anche il Senso della vita del 2005), nel resto della giornata tra le trasmissioni il meno datato è L’Eredità, nato quasi 6 anni fa. Non ci sono, infatti, in classifica quiz, talk, reality e varietà nati dopo 2002. Fa pensare, di contro, il fatto che ci siano ben 7 trasmissioni leader sulle 20 segnalate, che hanno più di 20 anni (il più vecchio è Domenica In iniziata nel lontano 1976).

Ascolti Tv: Domenica 16 Marzo – Vince Dr. House. F1 oltre il 63% di share

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri vince, giornata e serata, la puntata in prima visione di Dr. House che vien vista da 5 milioni 664 mila telespettatori. Bene Report, insoddisfacente Canta e Vinci di Amadeus (cancellato o confermato?). Per Il commissario Montalbano, il pubblico è quello degli affezionati e niente più. Lo share più alto lo registra il gran premio d’Australia, all’alba, che supera il 63% (63,36%). Lasciatemi concludere sottolineando che continua il fastidioso vizio delle repliche domenicali sulle due reti ammiraglie. Quando la smetteranno? Non pervenuto Rete4.

Cesaroni, Buona Domenica, Amici e Caravaggio bocciati dal Moige

Attenzione attenzione, il Moige (Movimento Italiano Genitori) ha redatto anche questo mese, nel suo report, la lista dei programmi bocciati (per scarsa qualità), questa volta riferendosi a quelli in onda a Febbraio.

I nomi, udite udite (oggi mi piace scrivere le parole due volte), sono: I Cesaroni, per aver trattato in modo superficiali argomenti importanti (aborto e omosessualità) in maniera superficiale, Amici per essere trash, piena di isterismi, manie di protagonismo e volgarità, Buona Domenica anch’esso programma troppo litigioso e volgare (che scoperta!), la fiction Caravaggio, che ha sottolineato troppo l’aspetto sessuale e i vizi del pittore invece che la sua genialità e pure Che tempo che fa, a causa delle battute della Littizzetto.