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L’inchiesta: la televisione è vecchia. Quanto?

La televisione è vecchia e chi la guarda pure. Se da un lato il pubblico ha paura a provare nuove trasmissioni (ma la pubblicità in questo caso è un ottimo calmante), la televisione, come ci ha raccontato Enzo Mauri, ha paura di rinnovare i suoi palinsesti. La verità forse è un’altra, ma andiamo con ordine.

Oggi L’inchiesta, appoggiandosi all’articolo di ieri, della settimana del teledipendente modello, che riconduceva ad un unico telespettatore tutti i programmi più visti in televisione, per portare all’attenzione del lettore, in maniera ironica e critica, l’abitudinarietà del pubblico italiano (o quella più probabile delle famiglie dell’Auditel), vi dice quanti anni hanno le trasmissioni più viste attualmente in televisione, che, anche se rivedute e corrette, son sempre le stesse e non finiscono mai.

Come potrete notare, se nella fiction lo spettatore medio cerca un pò di novità, la palma del programma più giovane spetta proprio a I Cesaroni (2 anni), seguito da Dr.House (4), a parte la seconda serata, che risulta relativamente giovane (contando anche il Senso della vita del 2005), nel resto della giornata tra le trasmissioni il meno datato è L’Eredità, nato quasi 6 anni fa. Non ci sono, infatti, in classifica quiz, talk, reality e varietà nati dopo 2002. Fa pensare, di contro, il fatto che ci siano ben 7 trasmissioni leader sulle 20 segnalate, che hanno più di 20 anni (il più vecchio è Domenica In iniziata nel lontano 1976).


Day Time
Unomattina: 22 anni (22 dicembre 1986) – Rai1
Forum: 23 anni (29 settembre 1985) – Canale5
Beautiful: 21 anni (1987 – in Italia dal 1990) – Canale5
Centovetrine: 7 anni (8 Gennaio 2001) – Canale5
Uomini e donne: 12 anni (1996) – Canale5
Amici di Maria De Filippi: 7 anni (2001) – Canale5
La vita in diretta: 8 anni (2000) – Rai1

Preserale
L’Eredità: 6 anni (Agosto 2002) – Rai1

Access Prime Time
Striscia la notizia: 20 anni (7 novembre 1988) – Canale5

Prima serata Lunedì
Grande Fratello: 8 anni (14 settembre 2000) – Canale5

Prima serata Martedì
Dr. House: 4 anni (16 novembre 2004) – Canale5

Prima serata Mercoledì
Amici di Maria De Filippi: 7 anni (2001) – Canale5

Prima serata Giovedì
Don Matteo: 8 anni (2000) – Rai1

Prima serata Venerdì
I Cesaroni: 2 anni (2006) – Canale5

Prima serata Sabato
La Corrida: 22 anni (1986. In radio dal 1968) – Canale5

Prima serata Domenica
Il commissario Montalbano: 9 anni ( 6 Maggio 1999) – Rai1

Domenica pomeriggio
Domenica In: 32 anni (1976) – Rai1
Buona Domenica: 23 anni (Gennaio 1985) – Canale5

Seconda serata
Matrix: 3 anni (5 Settembre 2005) – Canale5
Porta a porta: 12 anni (22 Gennaio 1996) – Rai1

Le ragioni reali dell’invecchiamento della televisione è semplice: Rai e Mediaset stanno spingendo il pubblico (per convenienza) a piattaforme più nuove (non tecnlogiche, visto che il digitale terrestre lo reputiamo tale solo noi) come satellite o digitale lasciando ai poveracci la scelta fra una replica e un’altra e ai vecchi, il ricordo dei bei tempi andati, e usano le reti ammiraglie, Rai1 e Canale5, al minimo della loro potenza, non facendo una reale concorrenza, non rischiando con prodotti nuovi di alcun tipo (anche perché vedono i flop in diretta sulle altre emittenti).

La situazione è allarmante: il cinema, che sta diventando come i programmi culturali viene relegato in seconda serata, in tarda notte o se va bene nei pomeriggi estivi; le repliche, che prima occupavano solo l’estate ora coprono tutto l’anno; lo sport ha perso il suo spessore (ormai in chiaro rimane ben poco); la pubblicità invade qualsiasi tipo di programma; i programmi si cibano di se stessi (ultima dimostrazione C’è posta per te all’interno di Grande Fratello 8, ieri sera).

La televisione in chiaro è vecchia, ma il pubblico ha tre possibilità: o si fa prendere in giro e continua a guardare in silenzio tutto ciò che passa sullo schermo o passa al digitale terrestre e al satellite, pagando, oppure evita i revival (La sai l’ultima è stata chiusa proprio per lo share penoso) e magari impara a usare internet, se ancora non lo sa fare, guardandosi ciò che vuole, senza pubblicità e quando vuole, così spegne definitivamente la televisione. Alla faccia loro!

6 commenti su “L’inchiesta: la televisione è vecchia. Quanto?”

  1. la televisione è vecchia?
    Ovvio se ancora dietro a programmi ci sono i bicentenari la qualità rimane sempre la stessa…che pena la televisione Italiana

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  2. Sull’ultima ipotesi sono perfettamente d’accordo. guardo ormai la tv sempre meno, e quel poco sono telegiornali. L’idea è in effetti quella di abbandonarla, tanto su internet c’è molto di più!

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  3. Vecchio NON vuol certo dire BRUTTO. Prendiamo ad esempio “Strisica la Notizia”: 20 anni di meritatissimo successo e di televisione DAVVERO di servizio. E’ ovvio che non si può dire altrimenti di “Amici”, “Domenica In”, nè programmi “giovani” sono migliori (davvero deprorevoli “I Cesaroni”, “Dr.House”, “Uomini e Donne”)

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  4. NN1, concordo con il fatto che vecchio non vuol dire per forza brutto. La domanda infatti è la televisione italiana è vecchia? La risposta è si lo è. Le motivazioni le ho elencate nell’articolo. Riguardo Striscia la notizia, vorrei ricordare che ci sono stati anche tanti anni bui (vedi conduzione Parietti – Signora Coriandoli) e non più tardi di qualche anno Bonolis con i suoi pacchi la batteva sistematicamente a tal punto da richiedere a Striscia un cambiamento: pubblico in studio, scenografia stile Iene, accantonamento del Gabibbo, rubriche (una volta non esistevano), novità essenziali per il ringiovanimento.
    Per quanto riguarda i programmi giovani inserisci anche Uomini e Donne che ha 12 anni. Io personalmente reputo giovane ciò che è uscito negli ultimi 5 anni e c’è veramente poco. Non capisco il tuo attacco ai Cesaroni (che non mi fa impazzire, ma che per lo meno è ben realizzata) o Dr House (che adoro). Se hai voglia di spiegare, sarei felice di ascoltarti. Mi incuriosisci.
    Buona giornata e grazie del contributo.
    P.S. Secondo te il fatto che la televisione sia vecchia è collegato anche all’età anagrafica dei conduttori?

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