
Cartoni animati story – 1 – C’era una volta Pollon




A due anni di distanza dall’uscita dell’acclamato e premiatissimo “I segreti di Brokeback Mountain”, il regista taiwanese, naturalizzato americano, Ang Lee torna a riproporsi al grande pubblico con un film destinato a far discutere: “Se, Jie” tradotto in inglese “Lust, Caution”.
In Italia il titolo avrebbe dovuto essere più o meno “Voglia sfrenata, prudenza”, ma è stato ribattezzato “Lussuria, attenzione” per le scene di sesso che vedono coinvolti i due protagonisti.
Ma andiamo per ordine. Siamo ad Hong Kong a cavallo degli anni ’30-’40, in piena invasione nipponica. Wang Jiazhi è una timida studentessa militante nella resistenza cinese, che ha il compito di avvicinare e sedurre Mr Yee, un noto politico al soldo dei giapponesi. Lo scopo è quello di tendergli una trappola per ucciderlo. Quello che Wang non calcola è il rischio giocare con la passione e niente andrà come previsto, in una storia in cui nessuno si salverà.


Eccovi il bigino di Un posto al sole.
Partendo da questo riassunto, riuscirete a capire tutti gli argomenti riguardanti la soap nella rubrica CinepuntoSoap.
Un posto al sole è la prima soap opera nostrana. Nata nel 1996 e mandata in onda originariamente nel tardo pomeriggio attualmente è trasmessa dal lunedì al venerdì su Rai3 alle 20.30.

Nasce oggi un’altra rubrica che vi accompagnerà per tutto l’anno: Pubblicità. In questa sezione parleremo ogni venerdì di quel fenomeno che imperversa sulle nostre televisioni quasi quanto i programmi e i film: la pubblicità.
La reclame, i consigli degli acquisti o i goal dagli sponsor, ci accompagnano volenti o nolenti durante tutta la programmazione televisiva. Commenteremo insieme le più belle, le più brutte, le più utili, vecchie e nuove.
Siete pregati pertanto di segnalarci quelle che più vi stuzzicano le critiche, quelle che proprio non sopportate e quelle che bloccano i vostri arti rendendo impossibile la scelta soggettiva di cambiare canale e lo zapping.

Indigestione di film nel periodo natalizio? Voglia di non entrare in una sala cinematografica per i prossimi tre-quattro mesi? Peccato, perché l’inizio dell’anno ci propone qualche titolo che, a giudicare dalla trama, sembrerebbe degno di attenzione.
Pochi, ma buoni, direbbe il buon critico. E allora via a far la fila al botteghino per scegliere tra i film che vado a proporvi.
Cominciamo con un regista che è garanzia di successo, avendo conquistato il Leone d’Oro e il Premio Oscar nel 2005 con Brokeback Mountain. Stiamo parlando di Ang Lee, nato a Taiwan e naturalizzato americano, che si ripropone al grande pubblico con “Lussuria”, già Leone d’Oro alla 64esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Tratto da un racconto di Eileen Chang, il film narra della storia di un uomo ed una donna, prima nemici e poi amanti, in un clima di sospetto e tradimento, nella Cina dominata dai Giapponesi. A detta dei critici un film raffinato ed elegante. Mi riservo di vederlo per essere più esaustiva nella critica personale.

E’ stato comunicato il nome del prossimo presidente di giuria alla sessantunesima edizione del festival di Cannes (14-25 Maggio 2008).
Ebbene dopo Stephen Frears l’anno scorso e Wong Kar Wai nel 2006, ora è il turno dell’attore Sean Penn.
Il premio oscar 2004 (migliore attore in Mystic River) e Coppa Volpi 1998 (miglior attore alla Mostra del cinema di Venezia), si è detto voglioso di cominciare la sua avventura da presidente ed entusiasta dell’investitura fatta dal direttore artistico del festival Thierry Fremaux che l’ha definito un americano che incarna il cinema indipendente e un certo aspetto dell’America che piace.

Dal 17 gennaio saranno in vendita le novità in DVD targate 20th Century Fox Entartainment.
Tra i tanti titoli proposti ho scelto per voi “Io, l’altro”, un film impegnato, diretto egregiamente dal tunisino Mohsen Melliti.
E’ la storia di due amici, Giuseppe e Youssef, uno siciliano e l’altro tunisino, uniti dalla stessa passione per la famiglia, le donne ed il calcio, nonché dal lavoro svolto a bordo di un peschereccio, comprato per sfuggire alle prepotenze del mafioso di turno.
Un’amicizia invidiabile, finché un giorno, mentre erano in mare aperto, la radio annuncia che la polizia sta ricercando un pericoloso terrorista internazionale, accusato della strage alla stazione di Madrid, omonimo di Youssef.

Eccovi il bigino di Beautiful. Partendo da questo riassunto, riuscirete a capire tutti gli argomenti riguardanti la soap nella rubrica CinepuntoSoap.
Beautiful (Bold&Beautiful) è il nome della famosissima soap,
nata nel lontano 1987, ambientata a Los Angeles, che vede protagonista la famiglia Forrester.
Le vicende ruotano tutte intorno alle storie d’amore della famiglia Forrester, alla gestione della loro casa di moda e qua e là ad omicidi; i protagonisti a turno si sposano, si tradiscono e finiscono all’ospedale.

Comincia questa settimana la nuova rubrica dedicata al mondo delle soap opera. Circa il 90% di voi starà storcendo il naso alla notizia. Il restante 10% o ha il mio stesso difetto, l’interesse per le telenovele, oppure le guarda perché non sa cosa altro guardare in televisione (anche se in realtà non
ammetterà mai di trovare piacevole quei 30 minuti di nulla che ti regala una soap).
Questa rubrica settimanale, vi terrà compagnia tutto l’anno il giovedì. Perché proprio giovedì e non un altro giorno? Per il semplice motivo che venerdì c’è il colpo di scena (che ti tiene sveglio durante il weekend e che ti fa star male fino a lunedì, quando metà delle volte quello che sembrava essere un momento cruciale della soap si sgonfia come una bolla di sapone e rientra nella normalità.) e quindi se vi siete persi qualcosa, o volete far colpo sulla vostra partner, ve lo raccontiamo noi.
In questo spazio parlerò delle tre soap più seguite, Beautiful, Centovetrine e Un Posto al sole e seguiremo in qualche modo anche il lento declino di Vivere (che chiude i battenti a Maggio). Voglio tranquillizzare chi non le conoscesse: fra oggi e domani pubblicherò dei bigini per spiegarvi chi sono i personaggi e cosa fanno. Dalla prossima settimana anche voi sarete preparatissimi!

Incominciamo oggi un viaggio settimanale fra le serie televisive già concluse, che ci hanno tenuto compagnia per diversi anni. Questa rubrica vuole dare informazioni generali, qualche spunto di discussione e una critica semplice e precisa affinché voi lettori possiate avvicinarvi al bellissimo mondo delle serie TV e possiate scegliere con facilità quella che più vi attrae.
Felicity è una serie televisiva nata nel 1998 negli Stati Uniti, ideata da J. J. Abrams (creatore anche di Lost e Six Degrees), conclusasi nel 2002 dopo quattro fortunate stagioni.
La serie prende il nome dalla protagonista, Felicity Porter (Kery Russel), una ragazza intelligente, profonda, che decide di andare a studiare all’università di New York per seguire il ragazzo di cui è innamorata, Ben Covington (Scott Speedman). Qui conosce Noel Craen (Scott Foley) e Julie Emrick (Amy Jo Johnson) gli altri personaggi principali della storia, con i quali condividerà gioia e dolori e comprenderà che la sua strada non è quella che la porta a diventare un’affermata medico, quanto quella di seguire la sua passione per il disegno.

Torna a furor di popolo su Canale5, da Lunedi 7 Gennaio, Forum condotto dalla bravissima e inossidabile Rita Dalla Chiesa.
Breve riassunto della storia di Forum: andato in onda per la prima volta nel lontano 1985 condotto da Catherine Spaak, la trasmissione, che ha fatto litigare davanti ad un giudice condomini e amministratori, produttori e consumatori, mariti e moglie con tanto di suoceri e persone di tutti i tipi, diventa una tradizione della televisione italiana con il subentro, alla conduzione di Rita Dalla Chiesa.
Dopo dieci anni (1988-1998) al timone della trasmissione, Rita Della Chiesa passa il testimone a Paola Perego che glielo restituirà definitivamente nel 2003.

Di certo non è il film tipicamente natalizio, di quelli -per intenderci- che riuniscono le famiglie davanti al grande schermo, per trascorrere una serata all’insegna della spensieratezza.
Anzi, a raccontare la trama di Irina Palm si corre il rischio di essere considerati di una volgarità tremenda, poco consona allo spirito natalizio. Ci provo, con la speranza di non cadere nel triviale, chiedendo scusa sin da ora ai lettori che possono restarne scandalizzati.
Provincia londinese. Maggie è una donna di mezza età che vive una vita piuttosto modesta, in cui l’unico sfogo è il the delle cinque con le amiche, con relativo scambio di gossip.
Vedova (suo marito prima di morire le confessa di averla tradita con la vicina di casa) e con un figlio, perennemente senza soldi, sposato con una donna che mal sopporta la suocera.
L’unica consolazione è rappresentata dal nipotino, che ora rischia di morire, a causa di una malattia curabile solo nella lontana Australia. Per realizzare il sogno di guarigione del piccolo, occorrono seimila sterline, che la famiglia non ha.