Ascolti Tv: Mercoledì 30 Gennaio 2008 – Vince Juve – Inter, Fiorello e Porta a Porta. Crolla Striscia

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Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri vince la serata la partita Juventus – Inter valevole per il ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia. Rai1 vince prima e seconda serata, ma alle reti Mediaset va nel computo totale non solo prima e seconda serata, ma anche l’intera giornata. Per il resto: Fiorello domina con Viva Radio 2 Minuti e il 33,35% di share e 9 milioni 47 mila telespettatori. Inspiegabile crollo con il 28,43% di share di Striscia, con soli 4 milioni 596 mila telespettatori.

Day Break : l’eccezione che conferma la regola

Vi ricordate quando, in diversi post precedenti, non mi spiegavo come mai le reti italiane comprassero serie televisive di scarso successo dagli americani. Ebbene non ho ancora trovato una risposta, ma l’eccezione che conferma la regola (se ha avuto scarso successo negli Stati Uniti non merita di essere visto) si!

L’eccezione è una miniserie televisiva di 13 puntate, prodotta dalla ABC per occupare lo spazio lasciato dalla pausa invernale di Lost, chiusa per un vistoso calo d’ascolti, che è arrivata da pochi giorni in Italia su Steel, uno dei nuovi canali del digitale terrestre. Il suo nome: Day Break.

Day Break narra la storia del Detective Brett Hopper, ingiustamente incriminato per un omicidio mai commesso (sarà vero?), ricercato dalla polizia e da una gruppo di persone ancora ignote conniventi delle forze dell’ordine.

Quali serie televisive guardano in Asia?

Vi siete mai chiesti quali serie televisive si guardano in Asia? Io me lo sono chiesto ieri e ho pensato bene di rendere pubbliche le mie scoperte, casomai un giorno decidiate di ampliare le vostre conoscenze e aprire le porte a storie più esotiche.

Mentre gli italiani, amanti del genere, aspettano con ansia le nuove stagioni di Dr House o Lost, mentre le ragazzine del nostro Belpaese strillano quando vedono i protagonisti di O.C. o One Three Hill, dall’altra parte del mondo, a migliaia di chilometri da noi, la popolazione asiatica si comporta alla stessa maniera con le proprie serie.

Le tematiche trattate sono molto simili alle nostre: storie d’amore o investigative, giudiziarie o mediche, eccezion fatta per i telefilm che vedono protagoniste indiscusse le arti marziali, vero e proprio marchio di fabbrica d’Oriente. Vi riporto qui di seguito, come esempi, tre tipologie di serie televisive che stanno avendo grande successo in Cina, Giappone e Korea, che si possono trovare sottotitolate in Inglese:

Nuova serie per I Cesaroni

Riecco I Cesaroni! La famiglia “allargata” piu’ famosa d’Italia, torna sugli schermi di Canale 5 da venerdi 1 febbraio alle 21. La serie, tra le più seguite della scorsa stagione televisiva, con punte di sei milioni di spettatori a puntata, racconta le vicende di due ex fidanzati: Giulio (Claudio Amendola) e Lucia (Elena Sofia Ricci), che una volta rincontratisi tornano ad innamorarsi per poi decidere di sposarsi. Con loro i rispettivi figli, in tutto cinque, che vanno a completare una compagine divertente e “incasinata”.

I fratelli Cesaroni vivono a Roma nel popolare quartiere della Garbatella, sono titolari di un negozio di “vini e olii”: assieme a Giulio infatti, il negozio è gestito anche dal fratello Cesare (Antonello Fassari), scontroso e anche un pò spilorcio. La fiction propone tutta una serie di personaggi caratteristici, messi “a nudo”, con i loro pregi e difetti, ingrediente che ha contribuito non poco al successo della prima stagione: tra questi Ezio Masetti (Max Tortora), di professione meccanico, amico fraterno dei due Cesaroni e autentico perditempo, più intento a parlare di calcio nella vineria dei suoi amici che a riparare auto e Gabriella Liguori (Rita Savagnone), nella vita reale madre di Claudio Amendola ma nella fiction suocera di lui, fervente propugnatrice del femminismo e con tutti i difetti tipici di una suocera.

I Cesaroni, ha contribuito a lanciare anche due attori divenuti in breve tempo idoli dei giovani: Alessandra Mastronardi nel ruolo di Eva Cudicini, sognatrice e romantica figlia di Lucia e Matteo Branciamore ovvero Marco Cesaroni, il maggiore dei figli di Giulio, amante della musica: tra Eva e Marco nasce una storia d’amore, osteggiata dai due genitori. Nella prima serie Marco ha anche una travagliata relazione con l’insegnante Rachele (Martina Colombari).

Febbraio 2008 a noleggio: arrivano i film candidati all’Oscar con George Clooney e Cate Blanchett

A Febbraio escono a noleggio film per tutti i gusti, prevalentemente drammatici. Da non perdere, per chi non li avesse visti al cinema grandi attori come George Clooney in Michael Clayton, Bruce Willis in Die Hard, Pierce Brosnan in The Matador, Christian Bale e Russel Crow in Quel Treno per Yuma e Keira Knightley in Seta.

Per gli amanti del cinema italiano segnalo le uscite dei film di Vanzina e Faenza, nonché l’arrivo delle Winx in Home video e il film Scrivilo sui muri, che descrive (male) un universo poco conosciuto. Consiglio di provare a vedere L’uomo privato, un thriller italiano (non l’ho visto, ma credo che si debba spingere film italiani di generi differenti dalle solite commedie).

Di seguito, in dettaglio tutti i film in uscita a noleggio, giorno per giorno:

Ascolti Tv: Martedì 29 Gennaio 2008 – Nella sfida tra classici Rex batte La sai l’ultima

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri si ripete la storia: vince W Radio 2 minuti con 8 milioni 717 mila telespettatori (32,04% share), ma Striscia fa suo lo share con il 32,73% ma 8 milioni 271 mila telespettatori. Rai1 è la rete più seguita della prima serata con 6 milioni 319 mila telespettatori (Canale5 si ferma a 6 milioni 283 mila telespettatori). La Rai vince la serata con il 45,37% di share e 12 milioni 464 mila telespettatori, smentendo il comunicato stampa di Mediaset che si assegna la vittoria con il 45,12% di share e 11 milioni 564 mila telespettatori. Fra il cane Rex e la coppia Boldi – Cuccarini (La sai l’ultima) vince il primo!

Recensione: Non è mai troppo tardi – un inno alla vita di fronte alla morte

Non è mai troppo tardi è un inno alla vita di fronte alla morte: il film narra di due malati terminali, il ricco Edward Cole (Jack Nicholson) e il meccanico Carter Chambers (Morgan Freeman), che da sconosciuti si ritrovano a percorrere lo stesso destino, ossia affrontare la morte imminente (dai sei mesi a un anno di speranza di vita) esaudendo tutti i loro desideri scritti su una lista (tipo quella di My name in Earl, ma più drammatica).

Rob Reiner, regista di grandi capolavori del cinema come Harry ti presento Sally e Misery non deve morire, affronta una nuova avventura conscio del fatto di avere tra le mani, come protagonisti, due attori premi Oscar, che da soli reggono tutta la baracca.

Il film tratta un argomento molto delicato come la vita dei malati terminali, con una vena ironica, affrontando l’ineluttabile senza pensarci troppo, cercando di dare un messaggio di speranza a tutti, comunicando allo spettatore un’idea precisa: non è mai troppo tardi per vivere. Nella vita bisogna dare gioia per riceverla.

L’inchiesta – Caro Papa, ma veramente pensi che l’informazione possa manipolare le coscienze?

Oggi L’inchiesta manda virtualmente una lettera di risposta al Papa, capace, nel tradizionale messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, di dire una grande verità, stranamente non amplificata dai nostri mezzi di comunicazione. Papa Benedetto XVI dice:

… I media possono e devono essere strumenti al servizio di un mondo più giusto e solidale, tuttavia non manca il rischio che essi si trasformino invece in sistemi volti a sottomettere l’uomo a logiche dettate dagli interessi dominanti del momento …

… occorre pertanto chiedersi se sia saggio lasciare che gli strumenti della comunicazione sociale siano asserviti ad un protagonismo indiscriminato o finiscano in balia di chi se ne avvale per manipolare le coscienze …

Recorder – 5 – Il mio amico Ultraman

Recorder anticipa di un giorno il suo appuntamento (in realtà di qualche ora), per lasciare lo spazio allo speciale de L’inchiesta e allora mi ritrovo a parlarvi già oggi di un telefilm prodotto e creato da Fred Fox Jr, per la rete Syndicated, nel 1988, e giunta a noi lo stesso anno su Italia1. Sto Parlando de Il mio amico Ultraman.

My Secret Identity, il suo titolo originale narra la storia di un giovane quattordicenne, Andrew Clements (Jerry O’Connell), che in seguito all’esposizione ad un raggio fotonico, si ritrova con dei super-poteri. Lui, insieme al suo amico scienziato, il Dr. Benjamin Marion Jeffcoate (Derek McGrath), decidono che questi poteri vengano usati solo per salvare le persone in pericolo (come ogni supereroe che si rispetti).

Andrew promette di non rivelare i suoi superpoteri nemmeno alla sua famiglia, la madre Stephanie (Wanda Cannon), la sorellina (Marsha Moreau) o al suo amico Kirk Stevens (Christopher Bolton). Quali sono queste doti sovrannaturali? La fluttuazione (che in seguito ad un’altra esposizione al raggio di fotoni renderà inutile la sua geniale idea di usare le bombolette a gas per muoversi), la supervelocità, l’invulnerabilità e la superforza.

Recensione: Scusa ma ti chiamo amore… scusa se non ti considero!

Ho provato a non guardarlo, ve lo giuro, ma dopo che ho letto la notizia che Scusa ma ti chiamo amore ha stravinto al botteghino incassando più di 4 milioni di Euro doppiando American gangster, incassando 10 volte più di Mr Magorium, ho pensato che fosse mio dovere vederlo e cercare di essere il più possibile oggettivo.
Per farlo vi racconto subito la complessissima trama: Alex (Raul Bova) è un trentasettenne impaccato di soldi, uscito da poco dalla relazione più importante della sua vita, che fa il pubblicitario, circondato da amici che lavorano si e no 2 ore al giorno e nel frattempo tradiscono quelle vecchiacce di mogli che si ritrovano.
Niki (Michela Quattrociocche) è una bellissima diciassettenne, che si è mollata con un rapper housettaro da centro sociale, che canta canzoni d’amore (personaggio a me sconosciuto: Moccia, ma dove vivi? Tutti tu li conosci questi personaggi? Informati!), ed è pronta a innamorarsi nuovamente perché innamorata dell’amore (scusate la ridondanza della parola amore o meglio scusa ma io scrivo amore).

Ascolti Tv: Lunedì 28 Gennaio 2008 – Vince il GF. Striscia e Fiorello si spartiscono la posta

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Comunicato stampa Rai molto scarno quello di oggi, che ci parla solo delle trasmissioni che hanno vinto, come se le altre avessero ricevuto pesanti battute d’arresto. A quanto pare in effetti Mediaset ha portato a casa la prima e la seconda serata nonché l’intera giornata. Comunque, ieri vince Viva Radio 2 minuti con 9 milioni e 179 mila telespettatori e uno share del 33,29% battendo Striscia la notizia che si ferma a 8 milioni 650 mila telespettatori (ma che vince sul target commerciale con il 33,71% di share). Nell’access prime time vince ancora L’Eredità di Carlo Conti. In prima serata dominio del Grande Fratello (anche se non fa più gli ascolti di una volta), assente Rete4.

Dirty Sexy Money, ogni martedi su Fox

Si puo’ essere l’avvocato del diavolo? Se l’essere demoniaco possiede l’aspetto di Donald Sutherland, nelle vesti di uno degli uomini piu’ potenti d’America, la risposta non puo’ che essere affermativa.Preceduta da un battage pubblicitario di un certo spessore, e’ in onda ogni martedì alle 21.50 sul canale satellitare Fox (110 di Sky) :“Dirty Sexy Money” la Dallas del 21mo secolo, con i debiti distinguo. Come la fortunata serie degli anni ’80 anche qui la protagonista è una ricca famiglia: i Darling (all’inizio la serie avrebbe dovuto portare il loro nome), vittima dei tanti vizi e delle scarse virtu’ ,con insita in ognuno di loro quella tendenza all’eccesso, che solo il potere dato dal denaro puo’ instillare.

Come gli Ewing esiste un padre saggio ma non troppo Patrick “Tripp” Darling III (Donald Sutherland) e un figlio arrivista Patrick Darling IV (William Baldwin), spinto dal padre a perseguire la carriera politica, ma con un transessuale come amante, una pecca che l’America perbenista di Ronald Reagan non avrebbero mai perdonato a Jr Ewing, di fatto collezionista d’amanti e sempre pronto a mentire all’indimenticabile Sue Ellen.

La serie è ambientata a New York (non a Dallas), qualora a prima vista si avesse qualche dubbio sul soggetto trattato, c’è una scena nel pilot che riassume tutto quello che dalla serie ci si deve aspettare, tre enormi limousine che si recano ad un funerale,la gente e i fotografi impazziti alla loro vista, per i quali l’imminente cerimonia riveste un puro ruolo accessorio: arrivano i Darling e il mondo si ferma!

Febbraio 2008 al cinema: arrivano i nominati agli Oscar!

Febbraio quest’anno in Italia equivale a dire uscita delle pellicole candidate all’Oscar. I film in nomination non sono però l’unica attrattiva del mese, in quanto è in arrivo nelle sale anche l’attesissimo film scritto da J.J. Abrams, l’autore di Lost e l’ultimo film di Woody Allen, Sogni e delitti e il nuovo episodio di Asterix Per gli amanti di cinema italiano voglio ricordare Caos Calmo, di Antonio Grimaldi e l’esordio alla regia di Silvio Muccino che per festeggiare San Valentino propone il suo Parlami d’amore.

Per voi ho scelto l’aspetto di ogni film che a prima vista mi pare essere il più significativo; insieme a voi, invece, giorno dopo giorno, li commenteremo.

Vediamo i film settimana per settimana:

Il ritorno de I Soprano

Il destino beffardo proprio perche’ tale colpisce quando meno te l’aspetti, ed e’ il boss Tony Soprano questa volta a farne le spese per mano di uno dei “suoi” :l’anziano Corrado “Junior” Soprano, che in piena demenza senile gli spara scambiandolo per il defunto Pussy Bompensiero. Non un regolamento di conti quindi, ma un puro caso fortuito, porta il capo della famiglia mafiosa piu’ conosciuta d’America, a lottare tra la vita e la morte. E’ iniziata cosi la sesta e ultima stagione de I Soprano, in onda da venerdi scorso alle 23.50 su Italia 1, in doppio appuntamento, un telefilm che nei palinsesti televisivi italiani non ha mai avuto una vita facile, con Canale 5 che ha iniziato a trasmetterlo nel 2001, due anni dopo l’esordio sulla Hbo, per poi trasferirlo sul digitale terrestre dove pochi eletti hanno potuto seguire la stagione ora traslocata su Italia 1.

Credo che David Chase, creatore e produttore de I Soprano, non immaginasse certo un tale riscontro di pubblico, nei sei anni di vita della sua creatura, che possiamo annoverare tra le serie piu’ premiate nella storia televisiva americana : 5 Golden Globes, 17 Emmy ( Oscar tv Usa), di cui 3 a testa ai protagonisti,Tony Soprano (James Gandolfini) e sua moglie Carmela (Edie Falco).

La sesta stagione e’ quella dalla gestazione piu lunga, rispetto alle precedenti da 13 puntate, i 21 episodi che la compongono andarono in onda divisi due blocchi : dopo aver visto i primi 13 trasmessi negli Stati Uniti nel 2006, il pubblico americano dovette attendere fino al marzo dell’anno successivo per potere seguire i rimanenti otto, al punto che in molti pensarono a una settima stagione.