La recente vicenda del possibile sciopero minacciato dagli attori Usa, ha riportato agli onori delle cronache uno dei più importanti sindacati dello show business d’oltre oceano: la SAG (Screen Actor Guild) che rappresenta 120.000 lavoratori del settore cinematografico e televisivo. Il compito della Gilda e di negoziare e applicare accordi collettivi che stabiliscano un equo compenso per tutti i propri iscritti, assicurare tutela nei confronti di specifiche richieste di lavoro non autorizzato dal contratto, mantenere e ampliare per i suoi membri le opportunità di lavoro.
Nata nel 1933 per eliminare lo sfruttamento dei lavoratori dello spettacolo, la SAG fa parte della Associated Actors and Artistes of America (AAAA), principale associazione che comprende i sindacati Usa più importanti nel mondo dello spettacolo, possiede l’esclusiva sindacale nel settore cinematografico mentre condivide quella di radio, televisione, internet e nuovi media con L’AFTRA (American Federation of Television and Radio Artists) con cui ha in comune 4400 membri. Gli uffici della SAG sono a Hollywood, il presidente è Alan Rosemberg, il segretario Connie Stevens. La quota d’adesione viene applicata in base al reddito del singolo artista, di media ammonta a 58 dollari l’anno, fino ad arrivare alla somma totale di 2.335 dollari, se si decide di pagare in un unica soluzione il totale è di 2.277 dollari.
