
Odio e amore, sentimenti che inebriano gli animi e ottundono le menti. Si fa un gran parlare in questo periodo di come gli istinti perniciosi debbano essere accantonati a favore di migliori propositi. Il clima di distensione dovrebbe essere totale, in vista di un Natale che per molti non sarà certo felicissimo. Sui siti web e in particolare sui social network divenuti in breve tempo parte integrante della nostra vita è un incedere di auguri, video, di tutto quell’auspicato bene con cui molti amano riempirsi a sproposito la bocca.
Protagonista è lo stesso Facebook che di recente il Governo nella figura del Presidente del Senato Renato Schifani ha schernito affermando:”si leggono dei veri e propri inni all’istigazione alla violenza. Negli anni ’70, che pure furono pericolosi, non c’erano questi momenti aggregativi che ci sono su questi siti“. Ma questa gente lo accende il computer o si basa sul sentito dire?
Tanti dimenticano come la rete sia ormai l’unica autentica espressione di libertà, anche in Paesi dove il vento della politica spira verso gli inospitali lidi dell’assolutismo, anche lì dove Governi cercano in ogni modo di tarpare le ali al giudizio degli internauti, l’impresa risulta ostica con il risultato di mettere in luce ciò che si sarebbe voluto nascondere. Gli stessi business man ancora non si sono resi conto di come proprio il web sia in grado di costruire e distruggere i miti del nostro tempo. Sarà per questo che i signori di Mediaset dopo tre anni hanno vinto la prima di una lunga battaglia nei confronti di You Tube– Google, accusati di pubblicare materiale coperto da copyright in particolare relativo al Grande Fratello, tutto questo per favorire un nuovo servizio gratuito (ma sarà vero?) gestito dal Biscione, disponibile a Gennaio.


