
La Rai ricorrerà contro la sentenza del tribunale del lavoro che ha ordinato il reintegro di Tiziana Ferrario alle sue mansioni di conduttrice del Tg1 delle 20.00. Ad annunciare la decisione della tv di stato è la stessa giornalista in una lettera aperta ai colleghi affissa in bacheca nella sede del Tg1:
Nessuna lesa autonomia del direttore, nessun trionfo della gerontocrazia, nessun baronato, nessuna inamovibilità del conduttore. L’ordinanza con la quale sono stata reintegrata nei ruoli che svolgevo al Tg1 prima della mia brutale rimozione ha semplicemente stabilito che non posso stare senza lavorare e che mi devono essere assegnate mansioni adeguate alle mie professionalità di cui la conduzione è una componente molto importante.
La Ferrario, che si augurava che la Rai non facesse ricorso, precisa che in un anno di direzione di Minzolini la Rai non ha:
potuto mostrare al giudice alcun documento che provasse il mio utilizzo, nessuna trasferta tranne quella ordinatemi in fretta e furia a novembre quando la direzione – solo dopo essere venuta a conoscenza della mia causa e dell’udienza fissata per il 26 novembre scorso – mi ha chiesto di sostituire per 15 giorni il corrispondente di New York.