Capri 2

Forte del successo di Capri, Capri 2, prodotta da Angelo Rizzoli e diretta da Enrico Oldoini con la collaborazione di Francesco Marra, arriva sui nostri schermi con una grande ricchezza di bellissimi scenari, direttamente in prima serata su Rai 1.

L’aspetto sicuramente più azzeccato di tutta la serie è infatti l’ambientazione: Capri, Paestum, luoghi bellissimi della bellissima Campania che bucano lo schermo e ci fanno venire voglia di raggiungerli all’istante.

Tornando tuttavia con i piedi per terra e considerando la serie, notiamo un collegamento piuttosto lineare con la fase precedente. Qualche anno è trascorso, e la vita è andata avanti in modo naturale.

Quo Vadis Baby?: la nuova fiction di Sky Cinema

Giorgia Cantini (Angela Baraldi), è un detective dall’aria vissuta, la voce profonda e rauca, cela un’esistenza segnata profondamente da sofferenze sentimentali, le stesse che l’hanno convinta a definire l’uomo come un accessorio sessuale, che la spingono ad atteggiamenti ribelli e anticonvenzionali.

Giorgia non sa darsi pace per la perdita della sorella Sara (Federica Bonani), morta in un incidente in Africa dove lavorava come volontaria, in cuor suo si ritiene responsabile per non averla convinta a rinunciare all’avventura dall’epilogo così drammatico. Sarà forse per questo che il fantasma della sorella le compare spesso come in sogno, che assume in taluni casi i contorni di un incubo.

Dopo il successo cinematografico del 2005, Quo Vadis Baby? diventa una fiction in sei puntate, trasmessa da ieri e per i prossimi giovedì alle 21 da Sky Cinema, per la regia di Guido Chiesa (Lavorare con lentezza, 2004) e la direzione artistica del padre naturale Gabriele Salvatores.

Mogli a pezzi su Canale 5

A Canale 5 è tempo di Mogli a Pezzi, la nuova fiction in quattro puntate prodotta dalla Janus International, la stessa de Il bello delle donne, Caterina e le sue figlie e Donne Sbagliate. La casa di produzione non è quindi nuova nella realizzazione di miniserie con protagoniste donne e nel caso particolare, personaggi femminili sull’orlo di una crisi di nervi, come le protagoniste di questa storia ambientata in una tranquilla, ma non troppo, provincia pugliese, turbata da un delitto a sfondo passionale.

Definita a metà strada tra Desperate Housewives e Sex and the city a cui aggiungeremmo una spruzzatina di Thelma e Louise se non altro per l’afflato d’indipendenza dal quotidiano che anima il trio di amiche al centro della vicenda, nella sostanza, al di là del mero fine pubblicitario che ha spinto a questo ardito accostamento ai serial americani, ci sentiamo di condividere chi ha invece paragonato Mogli a Pezzi a Signore e signori di Pietro Germi e Le dolci signore di Luigi Zampa, teatro di un certo cinema satirico degli anni ’60.

Diretta a quattro mani da Alessandro Benvenuti e Vincenzo Terracciano, la miniserie Mediaset, ascolti permettendo, verrà trasmessa anche questa sera, per poi animare le prossime due domeniche 18 e 25 maggio. Protagoniste, dicevamo, quattro donne con apposito contorno di personaggi, il cui compito è animare una commedia rosa che assume mano mano le tinte fosche di un giallo.

Aldo Moro – Il Presidente

Gianluca Maria Tavarelli dirige la miniserie tv riguardante le vicende salienti del caso di Aldo Moro, che non necessita di alcuna presentazione. Si tratta di 2 parti, che ripercorrono le tappe salienti della vita del grande statista, in onda su Canale 5 venerdì 9 maggio e domenica 11 maggio.

La serie si presenta come una ricostruzione accurata, con la pretesa di liberarsi da ciò che non è strettamente documentato. Un pregio, questo, che evita l’inserimento confusivo di concetti non stettamente legati alla realtà dei fatti.

Il protagonista delle annose vicende di quel drammatico 1978 è interpretato da Michele Placido, mentre Francesco Cossiga, che allora era Presidente dell’Interno è interpretato da Diego Verdegiglio.

Durham County: i segreti di una tranquilla cittadina canadese

Una tranquilla cittadina canadese, immersa in un tipico paesaggio di campagna, tra fiumi e boschi sormontati da un cielo plumbeo e nuvoloso. Sullo sfondo dei mostri di metallo, delle enormi torri su cui corrono i fili ad alto voltaggio della corrente elettrica, il sogno si infrange sui segni inequivocabili della civiltà.

Durham County ci ricorda molto Twin Peaks, protagonista di una fortunata serie dei primi anni ‘90 firmata da David Lynch, le due città hanno in comune una calma apparente dietro la quale si cela il mistero, come un guanto che nasconde la mano assassina, autrice del massacro di due giovani ragazze.

Inizia con un efferato delitto il primo episodio Fratelli Di Sangue, trasmesso ieri sera alle 21.50 da Fox Crime (Sky, canale 112) di Durham County serie canadese del 2007 in sei puntate. E’ la storia del detective Mike Sweeney (Hugh Dillon) in fuga da un passato segnato dalla morte del suo collega di lavoro Caleb Wardell e dal cancro che ha portato sull’orlo del baratro la moglie Audrey (Helene Joy) salva per miracolo dopo un operazione al seno. Con lui da Toronto le figlie Sadie (Laurence Leboeuf) e Maddie (Cicely Austin).

Damages: una superba Glenn Close su Axn

Cinica e spietata, una figura dotata di quel carisma tipico di chi non è abituato al compromesso con gli altri, insomma una parte scritta su misura per Glenn Close che infatti si destreggia con maestria nel ruolo dell’avvocatessa civilista Patty Hewes protagonista di Damages da ieri sera in onda su Axn (Sky, canale 134) in doppio appuntamento. Dopo un buon successo oltre oceano dove è stato trasmesso dal canale Fx nel luglio scorso, riscontro di pubblico che gli è valso la riconferma per altre due stagioni, il legal drama approda anche in Italia con la season one composta da 13 episodi.

In Damages, produzione Sony Pictures Television Entertainment, tutto ruota attorno allo studio legale Hewes & Associates di New York e a una colossale class action intentata da 5000 persone nei confronti del potente e spietato uomo d’affari Arthur Frobisher (l’attore Ted Danson, già protagonista di Cheers). Oltre alla già citata Glenn Close che per questo ruolo si è aggiudicata un prestigioso Golden Globe, altra protagonista è l’attrice Rose Byrne nella parte di Ellen Parsons, giovane collaboratrice di Patty Hewes con cui non tarderanno a sorgere dei dissapori dovuti a diversità di vedute.

Le due donne entrambe unite da una reciproca ambizione di fatto sono caratterialmente agli antipodi, Patty è gelida e determinata e non ha scrupoli nel manipolare le persone pur di raggiungere gli obiettivi prefissati, Ellen è più autentica e con delle basi morali profonde, che non le consentono di accettare fino in fondo le azioni della più illustre collega, una scelta difficile la sua, quella di collaborare con lo studio Hewes & Associates che alla fine la porterà sull’orlo del baratro.

Squadra Speciale Lipsia

Non capita spesso di avere a che fare con prodotti audiovisivi tedeschi, a meno che non li si vada a ricercare in modo esplicito. Per questo è stato divertente guardare Squadra Speciale Lipsia , su Rai2 alle 01:15.

La serie, intitolata originariamente SOKO Leipzig, derivata dal celebre film tedesco SOKO 5113, racconta le vicende di un gruppo dinamico di poliziotti, caratterizzate da un buon mix di azione e di vicende personali affrontate nella quotidianità.

Ci troviamo di fronte quella che è considerata come la “risposta poliziesca” della Germania dell’Est dell’era post-caduta del muro di Berlino, ed ha visto la luce nell’ormai lontano 2001.

Il Commissario de Luca

Dura la vita per Il Commissario de Luca. Problemi come se piovessero, in un periodo in cui c’era solo l’imbarazzo della scelta. E come se non bastassero i drammi storici, ci si mettono anche cadaveri e intrighi.

Quattro film, tratti da altrettanti romanzi del mitico Carlo Lucarelli, che si ritiene entusiasta della trasposizione cinematografica delle sue opere, e che partecipa attivamente anche alla sceneggiatura delle stesse.

A Bologna tra il ’38 e il ’48 e si svolgono le vicende che vedono protagonista il nuovo incorruttibile e scomodo poliziotto, il commissario Achille de Luca, interpretato magistralmente da Alessandro Preziosi.

Arriva il Telefilm Festival 2008

Manca ormai poco alla sesta edizione del Telefilm Festival che si svolgerà a Milano dal 7 all’11 maggio presso l’Apollo Spazio Cinema, da qualche anno a questa parte la rassegna è divenuta un appuntamento imperdibile per gli appassionati del settore. Protagonisti anteprime, rarità, ospiti, dal rutilante mondo delle serie televisive, c’è ne davvero per tutti gusti, ma il piatto forte è senza dubbio costituito dalle prime assolute. Il programma completo potrete trovarlo sul sito ufficiale della rassegna, noi ve ne diamo un assaggio.

Cominciamo con le serie tv più amate: al Telefilm Festival verrà proposta la 13ma puntata della quarta stagione di Dr House, il canale del digitale terrestre Joy, manderà in onda i rimanenti quattro episodi della serie più seguita della tv italiana a partire dal 9 luglio, sono quelli per intenderci, girati al termine dello sciopero degli sceneggiatori Usa.

È prevista la messa in onda dei nuovi episodi della quarta stagione di Lost, non ancora trasmessi in Italia dal canale Fox, della quarta stagione di Desperate Housewives da giugno in onda in Italia su FoxLife, della quinta stagione di Nip/Tuck, prossimamente su Mya, nonché del finale di Californication la serie con David Duchovny in onda al giovedì su Jimmy, lo stesso attore sarà protagonista sullo schermo insieme a Gillian Anderson, di una retrospettiva dedicata al 15mo anniversario di X-Files, in attesa dell’uscita del secondo film ispirato alla serie, prevista in Italia per agosto.

The Tudors

E’ giunta anche in Italia, da ieri per i prossimi giovedì sera su Mya, la serie televisiva ispirata liberamente agli eventi storici del sedicesimo secolo, The Tudors.

La serie, racconta in maniera cruda e diretta, la storia del regno di Enrico VIII, fatto di guerra, sesso, matrimoni, decapitazioni e scismi.

Il numerosissimo cast della serie comprende il Re Enrico Ottavo(Jonathan Rhys Meyers), il potente cardinale Thomas Wolsey (Sam Neill), Anna Bolena (Natalie Dormer), Thomas More (Jeremy Northam), il duca di Norfolk (Henry Czerny), Duca di Buckingham (Steven Waddington) e Caterina d’Aragona (Maria Doyle Kennedy).

Crimini di famiglia: dopo 3 anni arriva in Italia

Arriva in Italia su Jimmy, in ritardo di tre anni dall’esordio Neozelandese, Crimini di famiglia (Outrageus Fortune), un mix tra commedia e dramma, che ha spopolato dall’altra parte del mondo, vincendo numerosi premi e, che in patria è giunta già alla produzione della quarta stagione.

I West sono una famiglia di ladri, che seguono un preciso codice: rubare nelle case solo in assenza degli inquilini, non usare violenza e non immischiarsi in traffici di droga. Anche seguendo questo codice, il padre di famiglia, Wolf (Grant Bowler), finisce in carcere per scontare una pena di quattro anni, il figlio scapestrato Van (Antony Starr) rischia 12 anni di galera per un furto ad una importante famiglia cinese e di conseguenza Cheryl (Robyn Malcolm), la madre, decide che è giunto il momento di cambiare vita, spaventata all’idea di perdere gli anni più belli della vita dei suoi famigliari.

La famiglia è completata dai gemello di Van, Jethro (Antony Starr) neoavvocato, la bella Pascalle (Siobhan Marshall), che sogna di diventare una modella, la piccola Loretta (Antonia Prebble), che ambisce a diventare regista e il nonno sporcaccione Ted (Frank Whitten), malato di Alzheimer.

Per una Notte d’Amore: la vendetta del Finale Fantasma

Dite la verità, e gettate la maschera , o voi segreti amanti delle fiction italiane. Perchè la mancata percezione delle scene finali di Per una Notte d’Amore vi ha colto in fallo tutti, e quando dico tutti, intendo dire tutti. Me compreso, anche se io il finale l’ho visto, bello chiaro, su Rai1.

Ma sono rimasto sinceramente colpito dall’esplosione di umana e sincera solidarietà, tanto da correre in soccorso delle anime che come querule foglie galleggiano nel mare d’ansia dell’inconsapevolezza.

Senza ombra di dubbio Per una Notte d’Amore finisce, e chiunque di voi avrebbe potuto scommetterci l’anima. Una consistente parte di cotali scommettitori avrebbe potuto scommettere a questo punto il corpo sull’entità stessa del finale, sulla sorte dei piatti protagonisti della fiction.

Per una notte d’amore – recensione

Si sente odore di fiction ultimamente. Dopo Rebecca – La prima moglie , forte del nome di Alfred Hitchcock e di una buona dose di ottime qualità, tra intenzioni e buoni attori, siamo giunti a questa favola romantica, Per una notte d’amore.

Stiamo parlando niente meno che di un film in due puntate, proiettato sugli schermi di Rai1 in prima serata, per due sere consecutive. Una storia d’amore iniettata di tutte le complessità del caso, una serie drammatica tutta italiana alla ricerca di un racconto intenso.

Il film è di Vittorio Sindoni, e nel cast troviamo Vanessa Hessler, Roberto Farnesi, Isa Barzizza, Peppino Mazzotta, Paolo Lombardi, Mirko Batoni, Sergio Forconi, Rosanna Susini, Isabella Briganti e Roberto Accorsero.

Rai-Mediaset: è tempo di fiction!

L’overdose elettorale è per fortuna finita, non senza aver lasciato il proprio segno indelebile nei palinsesti televisivi di talune reti, nello specifico di Raidue, che ha visto nel periodo di messa in onda delle tribune elettorali non solo la propria programmazione stravolta, ma anche gli indici di gradimento scesi pericolosamente a livelli che definire bassi sarebbe eufemistico.

Ne sa qualcosa il direttore di Raidue, Antonio Marano, che qualche giorno fa scriveva al dg Claudio Cappon: “La situazione che si è venuta a creare in seguito alla decisione dei vertici aziendali di collocare su RaiDue in prima serata le cosiddette ‘Tribune elettorali’, realizzate dalla direzione Rai Parlamento e i cui dati di ascolto sottopongono la Rete a una criticità che avrà ripercussioni negative non solo nel periodo di messa in onda ma anche per la programmazione successiva, inducono il direttore e i vicedirettori della seconda Rete a manifestare forti preoccupazioni al Direttore generale sulla gestione editoriale presente e futura”. Come dargli torto?

Fatto sta che dopo la mareggiata elettorale, è finalmente ora che la programmazione televisiva riprenda il suo regolare corso, non senza subire qualche aggiustamento, come di recente ci hanno abituato i canali Mediaset in particolare. Facciamo il punto sulle fiction, cominciando proprio dalle reti del Biscione.