Shrek 3: 92 minuti di divertimento!

Nella realtà non sarebbe verosimile che un principe rinunci al trono (chiedere informazioni a Carlo d’Inghilterra, per esempio), ma nelle favole può succedere che il genero del sovrano, marito della principessa Fiona, consideri il privilegio come una iattura e cerchi in tutti i modi di evitarla.

Comincia così la storia di “Shrek 3”, alla ricerca del cugino Arthur, da far salire al trono al suo posto, in quanto secondo in linea di successione. Si troverà davanti ad un ragazzo impacciato e fragile che perde sempre i duelli con Lancilloto, poco adatto quindi all’investitura. Riuscirà a convincerlo a prendere il suo posto sul trono?

Intanto il Principe Azzurro approfitta dell’assenza di Shrek per riunire un esercito di altre favole (la Strega di Biancaneve, Capitan Uncino, il Ciclope), che pretendono anch’essi il lieto fine, il classico “e vissero per sempre felici e contenti”.

Recensione: SuXbad – tre menti sopra il pelo

Esce domani a noleggio SuXbad – 3 menti sopra il pelo, la commedia comica firmata Greg Mottola.

Partendo dal presupposto che il titolo originale è Superbad e quello italiano è una semplice storpiatura dell’originale con fini commerciali per attirare giovani (il per è stato trasformato in una X e 3 menti sopra il pelo dovrebbe parodiare 3 metri sopra il cielo, ma nel film ovviamente non c’è la minima parodia al romanzo di Moccia o al film omonimo), si potrebbe temere che il film sia una stupidata. Ebbene il film è realmente stupido, fatto da una serie infinita di idiozie, però nel complesso risulta molto simpatico.

Il film, vietato ai minori di 14 anni, esce in DVD in versione integrale e racconta la storia trita e ritrita degli sfigato ragazzi americani alla disperata ricerca della loro prima esperienza sessuale.

Domenica prossima il Golden Globe boicottato

A meno di una settimana dall’assegnazione dei Golden Globe, non si è ancora risolta la querelle che vede impegnate l’una contro l’altra la WGA ( Writer Guild of America, il sindacato degli sceneggiatori americani) e l’AMPTP (Alliance of Motion Picture and Television Producers, il potente sindacato dei produttori).

Nonostante le numerose defezioni da parte di attori e registi, l’annuale consegna dei premi dovrebbe comunque svolgersi regolarmente, a dispetto delle voci che meno di un mese fa la vedevano cancellata dal calendario delle premiazioni.

Ma facciamo un passo indietro e torniamo ad inizio novembre, quando alla scadenza del contratto di lavoro, gli sceneggiatori decisero di mettere giù le penne e di entrare in sciopero. Il motivo della disputa risiede nella richiesta di più alti profitti derivanti dalla vendita di DVD e dei prodotti cinematografici via internet.
Attualmente la WGA riceve 4 cent per ogni DVD venduto, ma è una cifra stabilita nel 1985, quando la diffusione era limitata e gli introiti ottenuti erano utilizzati per garantire la sopravvivenza del mercato home video.

Recensione: Lars e una ragazza tutta sua

Raramente mi capita di scegliere un film dopo aver letto la trama: mi piace entrare in un cinema e conoscere a malapena i nomi degli attori. Adoro l’effetto-sorpresa, il non sapere nulla, ma proprio nulla di quanto sta per accadere sullo schermo.

Stavolta ho fatto un’eccezione alla regola e, anzi, la trama mi ha incuriosito al punto da voler capire se potevo trovare un sorriso. Ne ho trovati diversi, guardando “Lars e una ragazza tutta sua”, film delizioso scritto da Nancy Oliver (già autrice, tra le altre cose, della serie televisiva “Six Feet Under” ) e diretto dallo sconosciuto Craig Gillespie.

E’ la storia di Lars, un ragazzo schivo che vive in un’anonima cittadina del Midwest, dividendosi tra un modesto lavoro, la parrocchia e la chat line . Vita sociale che sfiora lo zero, tanto da rifiutare persino gli inviti a pranzo del fratello Gus e della cognata Karin, suoi vicini di casa.

Recensione: Uibù – fantasmino fifone

Premesso che il presente film è adatto ad un pubblico di minorenni, mi verrebbe da aggiungere:”Peccato che un film del genere noi italiani ce lo sognamo!

Uibù fantasmino fifone, che poi tanto piccolo non è, è l’ennesima prova, dopo Maial Zombie, che i tedeschi per lo meno provano a realizzare film diversi dal loro standard a differenza nostra, che eccezion fatta per il film delle Winx, raccontiamo sempre le stesse storie e sfruttiamo sempre gli stessi generi.

D’accordo, gli effetti speciali usati dai tedeschi non saranno di ultimo grido, la storia sarà strampalata nello svolgimento e semplice nella fabula, ma caspita, almeno loro ci provano!

Il film narra di Re Baldovino, Hui Buh, grande baro a carte, che dopo essere stato clamorosamente scoperto, alla fine dell’ennesima partita a poker, è costretto a vagare nel suo castello sottoforma di fantasma per spaventarne (o almeno tentare di farlo) gli abitanti.

Recensione: Lussuria, attenzione

A due anni di distanza dall’uscita dell’acclamato e premiatissimo “I segreti di Brokeback Mountain”, il regista taiwanese, naturalizzato americano, Ang Lee torna a riproporsi al grande pubblico con un film destinato a far discutere: “Se, Jie” tradotto in inglese “Lust, Caution”.

In Italia il titolo avrebbe dovuto essere più o meno “Voglia sfrenata, prudenza”, ma è stato ribattezzato “Lussuria, attenzione” per le scene di sesso che vedono coinvolti i due protagonisti.

Ma andiamo per ordine. Siamo ad Hong Kong a cavallo degli anni ’30-’40, in piena invasione nipponica. Wang Jiazhi è una timida studentessa militante nella resistenza cinese, che ha il compito di avvicinare e sedurre Mr Yee, un noto politico al soldo dei giapponesi. Lo scopo è quello di tendergli una trappola per ucciderlo. Quello che Wang non calcola è il rischio giocare con la passione e niente andrà come previsto, in una storia in cui nessuno si salverà.

I più pagati del 2007? Johnny Depp e la Kidman. I più ricchi? Pitt e Jolie

Colpo di scena! Secondo l’annuale classifica degli attori più pagati di Hollywood secondo il sito extra.tv, non è George Cloney o Brad Pitt, ma il bravissimo e amatissimo Johnny Depp, con i suoi novantadue milioni di dollari guadagnati nel periodo giugno 2006 – giugno 2007, l’attore più pagato dell’anno.

A seguire il famoso attore, noto ultimamente per le performance nei panni di Jack Sparrow, i sempre ricchissimi Brad Pitt e Tom Cruise. A rimorchio tutti gli altri.

Da notare che nomi del cinema, affermati da qualche anno, come Will Smith, Vince Vaughn, Ben Stiller e Will Ferrell guadagnano già più di venti milioni di dollari.

Weekend al cinema: da Halloween a Uibù

 

Indigestione di film nel periodo natalizio? Voglia di non entrare in una sala cinematografica per i prossimi tre-quattro mesi? Peccato, perché l’inizio dell’anno ci propone qualche titolo che, a giudicare dalla trama, sembrerebbe degno di attenzione.

Pochi, ma buoni, direbbe il buon critico. E allora via a far la fila al botteghino per scegliere tra i film che vado a proporvi.

Cominciamo con un regista che è garanzia di successo, avendo conquistato il Leone d’Oro e il Premio Oscar nel 2005 con Brokeback Mountain. Stiamo parlando di Ang Lee, nato a Taiwan e naturalizzato americano, che si ripropone al grande pubblico con “Lussuria”, già Leone d’Oro alla 64esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Tratto da un racconto di Eileen Chang, il film narra della storia di un uomo ed una donna, prima nemici e poi amanti, in un clima di sospetto e tradimento, nella Cina dominata dai Giapponesi. A detta dei critici un film raffinato ed elegante. Mi riservo di vederlo per essere più esaustiva nella critica personale.

Sean Penn presidente di giuria a Cannes 2008

 

E’ stato comunicato il nome del prossimo presidente di giuria alla sessantunesima edizione del festival di Cannes (14-25 Maggio 2008).

Ebbene dopo Stephen Frears l’anno scorso e Wong Kar Wai nel 2006, ora è il turno dell’attore Sean Penn.

Il premio oscar 2004 (migliore attore in Mystic River) e Coppa Volpi 1998 (miglior attore alla Mostra del cinema di Venezia), si è detto voglioso di cominciare la sua avventura da presidente ed entusiasta dell’investitura fatta dal direttore artistico del festival Thierry Fremaux che l’ha definito un americano che incarna il cinema indipendente e un certo aspetto dell’America che piace.

Recensione: Irina Palm

 

Di certo non è il film tipicamente natalizio, di quelli -per intenderci- che riuniscono le famiglie davanti al grande schermo, per trascorrere una serata all’insegna della spensieratezza.

Anzi, a raccontare la trama di Irina Palm si corre il rischio di essere considerati di una volgarità tremenda, poco consona allo spirito natalizio. Ci provo, con la speranza di non cadere nel triviale, chiedendo scusa sin da ora ai lettori che possono restarne scandalizzati.

Provincia londinese. Maggie è una donna di mezza età che vive una vita piuttosto modesta, in cui l’unico sfogo è il the delle cinque con le amiche, con relativo scambio di gossip.
Vedova (suo marito prima di morire le confessa di averla tradita con la vicina di casa) e con un figlio, perennemente senza soldi, sposato con una donna che mal sopporta la suocera.
L’unica consolazione è rappresentata dal nipotino, che ora rischia di morire, a causa di una malattia curabile solo nella lontana Australia. Per realizzare il sogno di guarigione del piccolo, occorrono seimila sterline, che la famiglia non ha.

Recensione: Rush Hour 3 – Un film da non prendere sul serio

 

Rush Hour 3 è un film da non prendere sul serio che non si prende sul serio. E’ già un gran pregio.

Se poi guardiamo gli attori principali in faccia, Jackie Chan (Terremoto nel Bronx, lo smoking) e Chris Tucker (Jakie Brown), e i loro balletti improvvisati, non possiamo non apprezzare il film per quello che è: un film d’azione divertente.

La storia: il detective Carter (Tucker) e l’ispettore cinese Lee (Chan), devono risolvere un complotto di livello mondiale, che ha il suo inizio a Los Angeles e la sua conclusione a Parigi. In mezzo, una pericolosissima famiglia cinese delle Triadi, un po’ di scontri a fuoco, qualche combattimento di arti marziali, qualche gag simpatica e una storia che scorre piacevolmente per tutti i novanta minuti.

Recensione: Ratatouille – il film perfetto è servito!

 

Che bello! Dall’inizio alla fine.

Ratatouille narra la storia di Remy, un topolino francese che riesce ad abbandonare la sua quotidianità e il suo passato da semplice topo per lanciarsi all’inseguimento del suo sogno: diventare uno Chef! Inizialmente con l’aiuto di Linguini, uno sguattero figlio del grande Auguste Gusteau, che manovra tipo burattino attraverso i capelli, poi nel momento più difficile, aiutato dai suoi fratelli e compagni topi.

Parallelamente si sviluppa la storia di Linguini, che grazie all’aiuto del piccolo roditore, diventa prima chef, poi proprietario del ristorante del padre, che dalla sua morte era stato gestito da un capo cuoco dedito solo al Dio denaro.

Recensione: La terza madre – Meglio essere orfani

Che tristezza! Lasciamo i commenti a dopo e analizziamo subito la storia.

Sarah Mandy (Asia Argento) è una studiosa di restauro e collabora presso il museo di Arte Antica di Roma. Un giorno le capita tra le mani un’urna con dentro tre statuette e una tunica/talismano (di dubbia fattura).

Che Dio ce ne scampi dal trovare quell’urna, perché da lì fuoriesce lo spirito della Terza Madre, madre Lacrimarum, che porta pazzia incontrollata, con annessi omicidi splatter e vandalismo, che deturpa la bellezza e la quiete di Roma. Solo una donna può fermare tutto questo: la madre di Sarah, che però è morta. Quindi serve una sostituta, la figlia, che deve imparare in poco tempo a salvare se stessa e il mondo. Siamo messi male, se non fosse che la madre può comunicare con lei stile voce fuori campo quando ha voglia.

Recensione: Paranoid Park – Un altro spaccato della vita adolescenziale americana

Ci sarebbero mille modi differenti per parlare dell’ultima opera autoriale di Gus Van Sant, Paranoid Park, e tutti quanti corretti. Io provo per voi a sceglierne uno che vi possa avvicinare al regista, al suo film e farvelo apprezzare.

Con Gus Van Sant alla regia non ci si può quasi mai aspettare un film, ma piuttosto l’analisi di una piccola frazione di vita del protagonista.

Alex, il protagonista, è uno skater sedicenne di Portland, che un giorno si reca da solo a Paranoid Park, uno skaterpark non autorizzato, dopo esserci stato con il suo migliore amico pochi giorni prima. In questo luogo non luogo dove nessuno è pronto ad andare, ci scappa il morto. Alex si sente colpevole della disgrazia e non riesce ad esorcizzare l’accaduto. La polizia indaga.