Recensione: Superhero – Il più dotato fra i supereroi

Rick Ricker (Drake Bell) è un studente orfano di entrambi i genitori (stile Batman), che non fa parte di nessun macrogruppo, ma ha soltanto un amico, Trey (Kevin Hart) e un amore irraggiungibile, la sua vicina di casa Jill (Sara Paxton).
Un giorno, durante una gita alla Amalgamated Pharmaceutical, il ragazzo viene punto da una superlibellula, che gli conferisce alcuni superpoteri, tra cui quello di attaccarsi alle superfici, la pelle a corazza, la superforza e il volo (che imparerà soltanto nel finale).
Con l’aiuto degli zii, Albert (Leslie Nielsen) e Lucille (Marion Ross), imparerà a convivere con il suo potere, nonché a sconfiggere il perfido Lou Lander alias l’Uomo Clessidra (Christopher McDonald) , che ha bisogno di assorbire la linfa vitale delle persone per poter sopravvivere.

E venne il giorno: il video del nuovo Horror di M. Night Shyamalan

Arriverà il 12 Giugno nei cinema di tutto il mondo E venne il giorno, il nuovo film Horror fantascientifico di M. Night Shyamalan, con Mark Wahlberg, Zooey Deschanel, John Leguizamo, Betty Buckley, Frank Collison, Ashlyn Sanchez, Spencer Breslin, Robert Bailey Jr.
Il regista de Il sesto senso, Unbreakable, Signs e The Village torna ad emozionarci ed inquietarci con le sue storie, a distanza di 2 anni da Lady in The Water, con quello che lui stesso definisce la pellicola più spaventosa che abbia mai girato.
Un brevissimo accenno alla storia: Una famiglia riesce a sfuggire ad una catastrofe naturale, che potrebbe segnare la fine dell’umanità.

Weekend al cinema: Gomorra fra i supereroi Superhero e Underdog

Questa settimana, che è in concomitanza con il Festival di Cannes, propone, tra i nove nuovi film in programma, tra cui 4 italiani, l’attesissima pellicola di Matteo Garrone, Gomorra.

Tra gli altri 8 titoli, i 5 stranieri sono: due commedie sui supereroi (Superhero è una parodia, Underdog è un cane con poteri speciali), il drammatico Alla scoperta di Charlie, la commedia romantica Certamente, forse e In Bruges, che vede come protagonista Colin Farrell).

Tra le altre tre pellicole italiane, spicca l’innovativa storia di Chi nasce tondo, anche se la più reclamizzata è la commedia Ultimi della classe (che a detta dei protagonisti è una rivisitazione delle commedie all’italiana con Edwige Fenech) e la più impegnata è Tuttifrutti.

Ascolti Tv: Mercoledì 14 Maggio – Vince I liceali. Ottimo CSI

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri vince la giornata Striscia la notizia con 6 milioni 463 mila telespettatori (28,87% di share). La serata viene vinta dall’esordiente I Liceali su Canale 5, che viene seguita da 5 milioni 458 mila telespettatori (24,89% di share), 1 milione 300 mila telespettatori in più di Medicina Generale su Rai 1, che rimane stabilmente sopra i 4 milioni telespettatori. Ottimo risultato, sopra i tre milioni di spettatori e share oltre il 16%, per entrambi gli episodi di CSI su Italia 1. Sufficientemente bene Scommettiamo Che…? Su Rai 2 e Stranamore su Rete 4 sopra i due milioni di spettatori. Male La nuova squadra su Rai 3 sotto il 7% di share.

Recensione: Mongol

Temugin (Tadanobu Asano), noto a tutti come il temutissimo e crudele condottiero mongolo Genghis Khan, nato nel 1162, prima di diventare l’uomo che è passato alla storia, ha avuto una vita travagliata: il padre viene ammazzato con del veleno quando è ancora piccolo (interpretato da Odnyam Odsuren), proprio dopo che lui ha scelto Borte (Khulan Chuluun) come sua futura sposa; una delle tribù mongole gli rapisce la futura moglie e lui deve entrare in guerra per riprendersela; il fratello Jamulka (Honglei Sun) diventa da alleato a nemico, a causa della sua sete di potere (non accetta che alcuni dei suoi uomini gli preferiscano Temugin); i cinesi lo catturano e lo fanno diventare schiavo. In tutti questi casi rischia sempre di morire, ma il fato lo grazia sempre.
La narrazione degli eventi, fatta di salti temporali rilevanti atti a raccontare un ampio periodo che va dal 1162 al 1206 (anno della battaglia che riunisce sotto un unico uomo tutte le tribù mongole) in due ore, consegna allo spettatore un personaggio ben diverso dal sanguinario Kahn (condottiero) che tutti noi conosciamo, ovvero un leader, che ha agito in ogni occasione nel modo migliore possibile.
Mongol vincitore di 9 premi internazionali e nominato agli oscar come miglior film straniero, diretto dal regista russo premio oscar Sergei Bodrov, è uno splendido affresco, girato nei veri luoghi in cui si svolsero gli avvenimenti narrati, di un’epopea che noi occidentali conosciamo poco, una storia un po’ Braveheart (similitudini con il Wallace bambino), un po’ Il gladiatore (entrambi i protagonisti prima di arrivare all’apice vivono per un periodo in schiavitù).

Recensione: Cargo 200

Russia, 1984: un professore universitario di ateismo scientifico, Artem (Leonid Poluyan), rimasto in panne con l’automobile durante il suo viaggio notturno con rotta verso la casa materna, trova un aiuto (un servetto vietnamita) e un confronto filosofico, presso la casa di un ex galeotto, Aleksey (Aleksei Serebryakov), che per vivere contrabbanda superalcolici.
La sua storia si intreccia con quella di Angelika (Agniya Kutzetsova), una giovane ragazza, che accompagnando il fidanzato della sua migliore amica (con cui inciucia) a comperare i superalcolici da Aleksey, viene rapita e seviziata dal capitano Zhurov (Aleksei Poluyan), fratello pazzo del padrone di casa.
Zhurov, dopo aver fatto fuori il servetto vietnamita, di cui viene incolpato ingiustamente il fratello, decide di trasferire la ragazza a casa della madre, una vecchia ubriacona, che guarda il lento ed inesorabile declino dell’Unione Sovietica in televisione ventiquattro ore di seguito, per poter continuare nelle sue sevizie (bottiglie di vodka vuote, molestatori estranei).

L’inchiesta: inizia il Festival di Cannes 2008. I film che vincono sono apprezzati al botteghino?

Inizia oggi il sessantunesimo Festival di Cannes con la cerimonia d’apertura fissata per le 19.15. Da qui al 25 maggio, giorno di chiusura e di premiazione, i fortunati presenti vedranno sfilare, su una delle passerelle più importanti del cinema mondiale, star note e meno note e protagonisti delle pellicole in gara e fuori concorso, assisteranno alle lezioni di cinema tenute da Quentin Tarantino e alle proiezioni speciali in programma.

Ad aprire la rassegna il film di Fernando Meirelles, Blindness, mentre in chiusura il nuovo film di Barry Levinson con Robert De Niro, What Just Happened, che però non concorre al premio. Due le pellicole italiane in gara: Gomorra di Matteo Garrone, che sembra essere la quinta essenza del cinema e Il divo di Paolo Sorrentino.

Quello che molti di voi lettori mi chiedono è quanto piacciono realmente al pubblico i film vincitori delle rassegne cinematografiche. Oggi, L’inchiesta cercherà di darvi una risposta prendendo ad esempio gli ultimi 2 vincitori della Palma d’oro: 4 mesi 3 settimane 2 giorni e Il vento che accarezza l’erba.

Postal: il trailer e il cast

Eccoci nuovamente a parlare di Postal, il film di Uwe Boll, che uscirà il 13 Giugno in Italia.
Dopo avervi imostrato ieri le immagini e i video e avervi dato le notizie base per conoscere la sua storia (come tutti voi saprete, noi di Cinetivu siamo come San Tommaso, ovvero finché non vediamo non ci sbilanciamo), oggi vi parleremo dei principali attori che hanno preso parte al film e vi faremo vedere il bellissimo trailer.
La pellicola è prodotta, scritta e diretta da Uwe Boll, una personalità strana del mondo del cinema: pensate che nel 2006 il regista tedesco (che da giovane fu pugile a livello amatoriale) sfidò a boxe 4 critici che gli davano contro e li mise tutti a tappeto (immagini che a quanto pare saranno inserite all’interno del film).

Postal: locandina, foto, video e primissime impressioni

Fra un mese esatto, il 13 Giugno, arriva il Italia il film più irriverente dell’anno, Postal, firmato dal regista tedesco Uwe Boll, già noto per le trasposizioni di noti videogames (come House of the Dead, Alone in the Dark, BloodRayne) in pellicola.
Il film racconta la storia di Dude Postal, un ragazzo senza lavoro e senza soldi, che finisce per allearsi con suo zio Dave per rubare le preziosissime bambole Krotchy. Peccato che ad intralciare il nostro protagonista ci siano i Talebani capeggiati da Osama Bin Laden e coperti dall’amico fraterno George W. Bush.
Tratto dall’omonimo videogioco del 1997, di cui nel 2009 uscirà il terzo titolo della serie, il film si presenta con un decalogo, che spiega i motivi per cui non si può perdere l’occasione di vederlo:

Recensione: Slipstream – Nella mente oscura di H.

Slipstream in gergo informatico è quel termine che indica il procedimento con cui si aggiungono nuove caratteristiche all’interno di un software, mentre in quello letterario indica un genere di narrativa fantastica non facilmente catalogabile per la sua essenza ibrida a metà fra fantascienza e narrativa.
Splipstream – Nella mente oscura di H., dove la H indica l’iniziale di Hopkins, il regista, creatore del soggetto e delle musiche e attore protagonista del film, è tutte e due le suddette definizioni: il film è una storia fantastica, in continuo divenire, dove nulla corrisponde, temporalmente e spazialmente, alla sequenza lineare dei fatti.
Slipstream racconta la storia di uno sceneggiatore, Felix Bonhoeffer, (Anthony Hopkins) che, chiamato a rivedere la sceneggiatura di un B Movie, modificata a piacimento dal regista del film, si trova a vivere sempre in bilico tra la realtà e la fantasia, a convivere con persone e personaggi, fino ad arrivare ad un punto in cui non riesce più a distinguerli.

Recensione: Speed Racer

Pulsante A: crick a molla; Pulsante B: copri abitacolo antiproiettile; Pulsante C: scudi per le ruote; Pulsante D: gonfia gomma d’emergenza; E: lame a sega; F: ramponi per le gomme; G: uccellino radiocomandato capace di trasmettere immagini da qualsiasi zona.
Questa è la Mach 5, l’auto guidata da Speed Racer (Emile Hirsch), un ragazzo di sani principi, fidanzato sin da bambino con Trixie (Christina Ricci), figlio di un noto creatore di auto da corsa (John Goodman) e fratello del campione di automobilismo prematuramente scomparso durante l’ultima gara della World Racing League, Rex Racer (Scott Porter).
Alla fine della sua prima gara, Speed viene contattato da Royalton (Roger Allam), della omonima multinazionale Royalton, una società che gestisce, oltre che la propria scuderia, anche l’intero campionato attraverso ogni mezzo intimidatorio, perché lo vogliono come corridore di punta. Il suo rifiuto potrebbe corrispondere alla sua rovina: l’onore della famiglia viene messa in discussione a causa di false testimonianze montate ad arte e la sua vita è costantemente in pericolo perché tutte le altre auto (tranne quella del fantomatico Racer X, interpretato da Mattew Fox), che sono al soldo della Royalton, hanno l’ordine di eliminarlo.

Recensione: Notte brava a Las Vegas

Joy (Cameron Diaz) e Jack (Ashton Kutcher) sono due cittadini di New York, che in tutta la loro vita non si sono mai conosciuti, perché nella grande mela hanno due occupazioni differenti, lei è broker, lui un costruttore di mobili nella fabbrica del padre e perché hanno modi di vivere completamente opposti, lui alla giornata, lei tutta programmata.
Entrambi, insoddisfatti della loro esistenza, lei lasciata dal proprio fidanzato di fronte a tutti, lui licenziato dal padre, decidono di partire per Las Vegas accompagnati da Tripper (Lake Bell) e Steve Hader (Rob Corddry), loro rispettivi amici del cuore.
A Las Vegas, a causa dell’errata assegnazione delle camere i quattro si conoscono. Complice l’alcool e la situazione dei sogni (Limousine e suite costosissime) che vivono, Joy e Jack si dimenticano dei problemi e si sposano. Il mattino dopo, mentre i due sposini spiegano reciprocamente le motivazioni per cui devono divorziare, Jack, con la monetina di Joy vince il jackpot di 3 milioni di dollari.

Weekend al cinema: tornano i film italiani, i fratelli Wachowski e Anthony Hopkins

10 nuove pellicole, di cui ben 6 drammatici e 2 commedie, sbarcano al cinema questo weekend.

Iniziamo a conoscere i film, segnalando il gradito ritorno delle pellicole made in Italy con tre titoli, su tutti Carnera, e annotando la dolorosa assenza, per gli amanti del genere, degli horror.

Tra i titoli stranieri spiccano la trasposizione dei fratelli Wachowski del cartone animato Super auto Match 5, nel loro Speed Racer e il ritorno, anche nei panni di regista, di Anthony Hopkins con il film fantastico Slipstream. Interessanti anche lo storico Mongol e la simpatica commedia con Cameron Diaz, Notte Brava a Las Vegas.

Recensione: The hunting party

A 5 anni di distanza dalla fine del conflitto dei Balcani, il più grande criminale di guerra, La volpe (Ljubomir Kerekes), è ancora in circolazione, a quanto pare introvabile, in realtà intoccabile (ci sono voci che dicono che abbia trattato con gli americani la propria libertà in cambio del suo ritiro dalla vita politica).
A 5 anni di distanza Duck (Terrence Howard), ex cameraman di guerra ora promosso ad un più piacevole ruolo di capo cameraman negli States al seguito di un famoso anchor man, torna a Sarajevo, dove aveva lavorato con Simon Hunt (Richard Gere), un reporter televisivo incapace di camuffare la verità e per questo finito in disgrazia, per raccontare i festeggiamenti del quinto anniversario della fine delle ostilità.
Al ritorno di Duck in Bosnia, accompagnato dal figlio del vicepresidente del network, Benjamin (Jesse Eisenberg), neolaureato ad Harvard, corrisponderà l’incontro determinante con Simon, pronto a seguire una traccia che porterà il gruppo dritti dritti da La Volpe.