La domanda nasce spontanea, tanto per parafrasare un Antonio Lubrano d’annata: se il pubblico televisivo abbandonasse in massa il piccolo schermo cosa accadrebbe? Probabilmente la stessa cosa se gli italiani decidessero di lasciare a casa la propria automobile per qualche giorno: il prezzo della benzina che sale anche quando non sarebbe necessario, calerebbe di brutto, così come per la tv ci si deciderebbe a riscrivere un panorama desolante e ripetitivo. Ma è risaputo come l’italica genìa sia affezionata al proprio mezzo privato, nella stessa misura in cui è legata all’apparecchio televisivo.
La scena che ci si è presentata davanti sabato sera ci ha lasciati per certi versi perplessi: all’ennesima edizione di Ballando con le stelle su Raiuno, Canale 5 che tra la l’altro ha perso la prima sfida, ha opposto Io Canto, fotocopia di Ti lascio una canzone della Rai con protagonisti i piccoli talenti, alla conduzione un Gerry Scotti sempre professionale ma che da punto di forza si è rivelato secondo noi anello debole di una formula consolidata. Alla guida di un programma del genere avremmo visto volentieri una figura femminile così come era accaduto sulla Rai con Antonella Clerici e non a caso l’auditel ha dato ragione all’inossidabile Milly Carlucci. Il discorso è semmai un altro: all’ovest dell’universo televisivo non c’è davvero nulla di nuovo sia a livello creativo che in fatto di volti inediti. Se la Rai si è ridotta ad affidare I Raccomandati ad Enzo Ghinazzi, allora siamo davvero alla frutta.