Gossip Girl bocciata dal Moige: ad ottobre Italia 1 rete Out, La7 rete in

Gossip Girl non è solo un problema americano (lunedì negli States andrà in onda una puntata in cui ci sono scene di sesso a tre), ma anche italiano: il Moige ha definito Italia 1 rete out del mese di ottobre a causa della serie tv americana che proponeva contenuti non adatti alla fascia protetta.

La motivazione della bocciatura di Gossip Girl, che si trova nel report del Moige, è veramente spettacolare e voglio riportarvela:

Serie di telefilm che ha per protagonisti adolescenti appartenenti a ricche famiglie di New York. Gli episodi descrivono la vita quotidiana di questi ragazzi che tra college (ma non si vedono quasi mai studiare), costosi locali di ritrovo per giovani (dove bevono spesso anche alcolici) e camere da letto (dove stanno prevalentemente sdraiati), trascinano la loro adolescenza tra droga, alcol, sesso, senza progettualità sul proprio futuro e senza ideali. Litigi e tradimenti, atti di bullismo e slealtà, una diffusa assenza di senso morale costituiscono i contenuti e le scene della serie che, nonostante l’ambientazione e le storie di giovani, non è loro adatta.

Così fan tutte viola la fascia protetta, l’appello di Moige e Osservatorio dei minori

La collocazione di Così fan tutte alle 19.50 su Italia 1 non va bene al Moige e l’Osservatorio sui diritti dei minori, che accusano la sitcom di non rispettare la fascia protetta: i motivi? Le esplicite allusioni sessuali e le immagini mostrate.

Dice Elisabetta Scala, del movimento italiano genitori:

La nuova sitcom ‘Così fan tutte’ avente come protagonista principale Alessia Marcuzzi è una violazione evidente della fascia protetta e a soli tre giorni dall’inizio della programmazione sono già numerose le segnalazioni ricevute dal nostro Osservatorio Media, sia al numero verde sia tramite e-mail. Le esplicite allusioni sessuali e le immagini non sono assolutamente consoni all’orario di programmazione scelto da Mediaset e violano apertamente il Codice di autoregolamentazione Tv e Minori. In un momento in cui è forte l’emergenza educativa tra i ragazzi, la televisione dovrebbe evitare di trasmettere messaggi dannosi per i minori ed invece siamo costantemente bombardati da immagini e contenuti che sviliscono le donne, esaltano la trasgressione e mercificano il sesso.

Paese che vai Tv che trovi, in Italia è troppo volgare?

 Ogni pubblico ha la tv che si merita? La risposta dovrebbe essere affermativa, considerate le condizioni precarie in cui riserva il piccolo in schermo da diversi anni, dove col termine precario ci si riferisce alla qualità in continua discesa dei programmi e relativi contenuti. C’è chi riconduce il processo di decadimento della tv in Italia, alla nascita delle emittenti commerciali e alla loro necessità di fare cassa, un appiattimento verso il basso da cui neanche la Rai è immune ma che anzi nel tempo ha visto la Tv di Stato uniformarsi alle esigenze di mercato, assumendo di fatto le sembianze degli allora rivali (lo sono ancora?).

Tracciamo una breve cronologia delle dichirazioni che negli anni si sono susseguite nell’avvalorare la tesi che l’imbarbarimento televisivo sia un dato di fatto. Nel 1992 Giorgio Gori allora direttore di Canale 5 afferma:”La tv è un eccezionale specchio sociologico: andiamo in giro per le case degli italiani e scopriremo che la televisione non è altro che un’ immagine fedele del Paese“, dichiarazione che ci sentiamo di condividere. A favore della tesi che la tv è cambiata e non in meglio personaggi da cui non ci si aspetterebbe, per ovvi motivi, simili commenti come Valeria Marini che nel gennaio 1999 dichiara: “Tv volgare, si poteva evitare nelle feste di Natale. Meglio lo show tradizionale, Baudo e Mike. Vorrei tornare ai tempi di Canzonissima“, quell’anno Domenica In aveva proposto con relativa scia di polemiche un balletto di ragazze a seno nudo.

Moige, a Luglio male Canale 5 e Sarabanda, bene Reazione a Catena

L’osservatorio Tv del Moige, Movimento Italiano Genitori, non è andato in vacanza nemmeno a luglio e il suo monitoraggio è costato a Canale 5, l’ennesima maglia nera di rete come peggiore del mese.

La colpa del giudizio negativo è prevalentemente di Sarabanda: Teo Mammucari con le sue battute rende l’atmosfera ambigua, e la regia si sofferma troppo sulle forme di Belen Rodriguez:

Le inutili riprese legate a Belen impediscono alla sua bellezza di essere una cornice alle sue capacità di intrattenimento televisivo attraverso una continua, eccessiva, fastidiosa e volgare messa in mostra del suo corpo con arricchimento di doppi sensi, ammiccamenti e sensuale tuffo in piscina in chiusura.

Baby Tv, la televisione per bimbi da 0 a 3 anni, da oggi anche in Italia

 Da oggi su Sky è arrivata Baby Tv (canale 620), la televisione nata in Israele nel 2003, fondata da Lilian Talit e Ron Isaak, dedicata ai bambini dagli zero ai tre anni, completamente priva di pubblicità. In una nota della televisione si legge:

Tutti i contenuti sono prodotti e realizzati con la consulenza e la supervisione di un pool internazionale di psicologi dell’età evolutiva e dello sviluppo infantile. Coinvolti fin dalla prima fase di ideazione di ogni programma, gli esperti ne definiscono gli obiettivi, apprendimento e svago, ne seguono la creazione e controllano la metodologia di insegnamento, l’efficacia dei testi, dei colori e delle musiche.

Il canale, che promette una programmazione innovativa e che favorisce l’apprendimento del bambino e lo aiuta a sviluppare le capacità dell’immaginazione, sembrerebbe perfetto, un sogno per tutti gli adulti. Dove sta l’inghippo? A parte il fatto che per vederlo bisogna abbonarsi a Sky (assolutamente niente di irregolare: giustamente, se vuoi il servizio lo paghi), c’è il rischio che i bambini crescano ancor di più di fronte al televisore preparandosi a diventare i perfetti clienti di domani.

I bambini più teledipendenti sono quelli di Lazio e Puglia

Secondo un’indagine della Swg svolta per conto del Moige attraverso un’analisi condotta su 5000 genitori con figli di età inferiore ai 12 anni, si è arrivati alla conclusione che la prole italiana passa di fronte alla tv una media di 1 ora e 36 minuti al giorno, mentre dedica allo sport solamente 45 minuti. Le situazioni più gravi si registrano in Puglia e Lazio, perché i bambini passano circa 2 ore e mezzo di fronte al televisore.

Secondo il rapporto Consumi e minori, i maschietti stanno di fronte alla tv più ore delle femminucce, inoltre il 54% guarda i programmi della sera, il 40% nella fascia protetta, il 5,4 la mattina prima di andare a scuola. Nell’indagine, inoltre, emerge che, solamente il 20.5% dei minori ed il 16,7% dei ragazzi, segue le trasmissioni accompagnato da un adulto.

Il Moige boccia quasi tutti i reality e i talent 2009, meglio la Rai di Mediaset

Il Moige ha stilato la classifica della stagione televisiva che si è appena conclusa, tutta riportata all’interno della seconda edizione del libro Un anno di zapping, che vuole premiare la televisione di qualità e segnalare quella trash.

Tra i programmi più virtuosi, premiati con la conchiglia, ci sono trasmissioni dedicate ai bambini, ma anche alla televisione intelligente (che promuove la cultura, la scienza e la storia) e al servizio dei cittadini. Tra questi: Camp Rock, Cartoon Flakes, Chi vuol esser milionario, Coco Chanel, E’ Domenica papà, Il Gran Concerto, GT Ragazzi, Holly e Benji, La Melevisione, Passaggio a Nord Ovest, Passepartout, Report, SOS Tata, La Storia siamo noi, Speciale Superquark, Tracy e Polpetta e Tutti pazzi per la tele.

Tra quelli bollati con il bidoncino del trash, non è un caso se vengono segnalati quasi tutti i reality (tranne ad esempio, Ballando con le stelle) e i talent a causa della scarsa qualità dei messaggi e dai contenuti non adatti alla fascia protetta. Tra questi: Amici di Maria De Filippi, Beautiful, Grande Fratello, L’isola dei famosi, La fattoria, Questa domenica, Ricomincio da qui, La ruota della fortuna, La talpa e Uomini e donne.

Moige: a Marzo male Canale 5, bene Raiuno, altalenante Italia 1

Secondo il Moige, il Movimento Italiano Genitori, in base alle segnalazioni ricevute, la rete meno gradita di marzo è stata Canale 5 a causa del Grande Fratello (di cui abbiamo già parlato ripetutamente negli scorsi mesi), de La Fattoria, di Amici e de I Cesaroni.

Il reality della Perego è accusato di essere trash, di cattivo gusto e condotto da una presentatrice incapace di moderare gli eccessi:

Se molte persone pensavano di aver visto il meglio del trash con il GF9, con la messa in onda de ‘La Fattoria’, in tanti si sono dovuti ricredere: è evidente che questo genere di programmi sembra non raggiungere mai il fondo del cattivo gusto e del cattivo esempio basati sul nulla. Con una conduttrice non capace di imprimere emozioni personali e non in grado di moderare gli eccessi dei suoi concorrenti e dei suoi ospiti, il programma scorre con un senso di falsità costante, con personaggi che sperano nella vittoria per il premio in denaro e per un ritorno di popolarità e che pur di vincere non si risparmiano nulla, polemiche e attacchi verbali compresi, ovviamente. Anche in questo caso, infatti, gli autori cercano di catturare l’attenzione degli spettatori con l’incontro-scontro dei concorrenti e così anche di questa edizione del programma si parla esclusivamente per gli scambi di insulti, gli attacchi impietosi, la volgarità di linguaggio e di atteggiamento e per i capricci e le prepotenze che intercorrono tra ‘contadini’ e ospiti in studio. Poco importa se il programma è trasmesso in prima serata, alla portata dei più piccoli, e se i modelli di comportamento che offre sono decisamente discutibili.

Moige, la puntata di ieri del Grande Fratello 9 irrispettosa nei confronti dei terremotati

Il Moige, Movimento italiano genitori, ha tuonato contro la puntata del Grande Fratello, andata in onda ieri sera su Canale 5 in barba alla situazione della popolazione abruzzese colpita dal terremoto:

Sembra proprio non fermarsi di fronte a nulla la grande macchina del Grande Fratello, neanche di fronte a tragedie come quella che tutta l’Italia, ed in particolare la Regione Abruzzo sta vivendo. Mercoledì, infatti, è andata in onda una nuova puntata del reality, cancellata forzatamente lunedì 5. E così mentre nelle zone colpite dal sisma, i soccorritori continuavano a cercare disperatamente superstiti e a trovare, invece, solo corpi senza vita, su Canale 5, andava tranquillamente in onda il grande circo del GF9.

Come hanno sostenuto molti lettori di Mondoreality (che ieri ci avevano chiesto di evitare di fare il live della puntata per dissociarci da una simile scelta), anche molti telespettatori che hanno contattato il Moige, hanno reputato fuori luogo i pianti (Cristina ha pianto per aver ricevuto come sorpresa un peluche), le liti e le ipocrisie dei ragazzi della casa:

MOIGE: male Raiuno, bene Italia 1. Il Grande Fratello contestato

Il Movimento Italiano Genitori ha reso noto la pagella di qualità delle reti televisive italiane di gennaio, ebbene: la migliore è Italia 1 e la peggiore, nonostante sia ricominciato il Grande Fratello, è Raiuno penalizzata per Tutti pazzi per amore, Mr. & Mrs. Smith e Il bene e il male.

Partiamo dai peggiori: secondo il Moige, così come era già accaduto in passato con I Cesaroni, anche Tutti pazzi per amore crea non poca confusione tra i più giovani e tradisce le aspettative. Dice Elisabetta Scala, responsabile Osservatorio Media del Moige:

Oltre al sesso che diventa tema dominante della serie, anche alcuni dei personaggi hanno suscitato perplessità come le figure femminili che variano dall’amica che finge un rapporto sereno con un uomo che l’ha lasciata da tempo per non perdere l’immagine di donna che sa come gestire un rapporto amoroso alla sorella di lei, viziata e capricciosa, che tratta il suo compagno come un burattino e che quando è da lui lasciata si dispera come una bimba che ha perso il giocattolo preferito. Chiudono il cerchio le colleghe di lavoro che solidarizzano nel dare consigli di seduzione e che vantano comportamenti emancipati senza che nessuna di loro possa essere modello di stabilità affettiva.

Il MOIGE a novembre boccia Raiuno e promuove Italia 1

Arrivano puntuali come un orologio le pagelle tv del MOIGE – Movimento Italiano Genitori, che in base alle segnalazioni ricevute assegna la maglia nera alla rete meno adatta al pubblico più giovane. Questa volta la meno gradita è Raiuno, mentre quella che piace di più è Italia 1.

La prima rete nazionale è stata penalizzata dalla fiction I Vicerè, che viene accusato di aver trasformato un’opera letteraria del verismo italiano in “Un racconto dai toni cupi, spesso caricaturali più che veristici, soprattutto nella rappresentazione dei protagonisti.”.

La fiction, spiega la responsabile dell’Osservatorio Media, Elisabetta Scala:”Ha una non troppo velata tendenza all’horror, come nella scena della zia e in quella della neonata malformata conservata sotto spirito in un armadio a cui accedono i bambini di nascosto, accompagnata da una scena di un nudo integrale, entrambe non adatte alla prima serata”.

Canale 5, altra batosta: a settembre per il Moige è maglia nera della tv

Ennesima tegola per Canale 5: mentre a livello di ascolti non fa passi avanti (ieri Vip è stato battuto non solo da Raccontami, ma anche da Report e stasera rischia grosso Zelig), arriva la notizia che il MOIGE, il Movimento Italiano Genitori, ha assegnato all’ammiraglia Mediaset la maglia nera di canale meno apprezzato della televisione del mese di settembre.

In base alle segnalazione che sono giunte all’Osservatorio Tv, il pubblico non ha gradito Crimini Bianchi, Il sangue e la rosa, Il ballo delle debuttanti e il film Il codice Da Vinci. I motivi:

Crimini bianchi: cerca di far riflettere l’opinione pubblica sul problema della malasanità, ma eccede nei toni giustizialisti e vendicativi, tralascia le vittime e trascura l’aspetto umano delle situazioni.

Mattina in famiglia

Il sabato e la domenica la giornata iniziano in modo analogo su Rai2: stiamo parlando del primo segmento della serie In Famiglia, ovvero Mattina in Famiglia, rispettivamente dalle 6:45 alle 10:25 il sabato, dalle 6:45 alle 10:00 la domenica.

Parlo di segmenti dato che Mattina in Famiglia rappresenta una parte dell’intera trasmissione, comprendente anche il successivo, in termini di orario, Mezzogiorno in Famiglia.

Come si può arguire dalla durata e dal titolo, si tratta di un talkshow composto da varie sezioni e alla conduzione del quale si sono avvicendati diversi personaggi dello spettacolo.