Ascolti Tv lunedì 29 novembre 2010: Vieni via con me vince la serata grazie a più di 8.600.000 spettatori

Il risultato della serata di ieri era abbastanza scontato. Dopo le prime tre trionfali puntate, il programma di Rai3, Vieni via con me, che ha visto protagonisti Fabio Fazio e Roberto Saviano, ha concluso il suo giro di giostra con un altro risultato strabiliante: ben 8.669.000 spettatori, pari a uno share del 29.17%, hanno assistito al finale del programma più seguito di questa stagione. La consueta puntata serale del Grande Fratello, condotto come sempre da Alessia Marcuzzi, non ha scalfito più di tanto la supremazia di Rai3: 4.908.000 spettatori, con uno share pari al 19,45%, è il risultato conseguito dal reality di Canale5. Ra1 si è, invece, tirata fuori dai giochi, fin da subito, riproponendo il film tv Sissi, che ha interessato 3.908.000 spettatori, pari a uno share del 12,78%.

Repliche anche per Rai2, che ha proposto la sua, ormai, consueta serata rewind: i 3 episodi di Senza traccia hanno raccolto, nell’ordine, 2.396.000 spettatori, con uno share del 7,36%, con l’episodio Sotto il cielo stellato, 2.550.000 spettatori, con uno share del 7,97%, con l’episodio Svanire, e 1.996.000 spettatori, con uno share del 7,14%, con l’episodio Il volo del destino. In attesa del Natale, a Italia1, è bastato ingaggiare Fred Claus – Un fratello sotto l’albero, film commedia con Paul Giamatti e Vince Vaughn, per vincere lo scontro diretto di misura, conquistando 2.581.000 spettatori, con uno share pari al 8,41%.

Hanno completato il quadro della prima serata, Rete4, che si è avvicinata alle seconde reti, grazie al film Black Dawn – Tempesta di fuoco, con Steven Seagal,  seguito da 2.273.000 spettatori, pari a uno share del 7,27% e da La7, che si è affidata a Gad Lerner che, con una nuova puntata de L’infedele, ha racimolato solo 496.000 spettatori, con uno share pari all’1,80%.

Vieni via con me, cronache di un successo annunciato?

Un parterre de roi per l’atto finale di Vieni via con me, un momento di tristezza acuito dalla tragica notizia della scomparsa di Mario Monicelli, a cui il programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano riesce appena in tempo nella parte finale a rendere un sia pur piccolo tributo. Tanti ospiti dicevamo anche in questa ultima puntata che nei propositi di Fazio avrebbe dovuto durare mezz’ora in più fino alla mezzanotte ma che la Rai non ha concesso, a conferma di con quanto fastidio sia stato accolto fin dall’inizio quello che si può definire senza mezzi termini uno dei più bei trionfi della stagione televisiva.

Se andiamo a vedere l’elenco dei personaggi che in quattro episodi hanno contribuito a scrivere un momento importante della nostra televisione si rimane stupiti dal numero e dalla qualità, completato questa sera da “grossi calibri” come Milena Gabanelli che ironizza sul numero di cause di risarcimento intentate contro il “suo” Report e dal maestro Dario Fo che suggerisce ai politici l’atteggiamento giusto da intraprendere secondo una logica tipicamente machiavelliana. La forza di Vieni via con me è aver trovato la giusta amalgama tra il serio e il faceto, passando da un Roberto Saviano che ci spezza il cuore con il racconto sulla Casa dello Studente dell’Aquila per arrivare alla sferzante ironia di Antonio Cornacchione, dall’elenco del procuratore antimafia Piero Grasso, la ricetta per avere la meglio sulle cosche, fino alla Terra dei cachi di Elio e le Storie Tese.

Vieni via con me, Fabio Fazio: “Abbiamo fatto una tv riformista”

Foto: AP/LaPresse

Fabio Fazio prima dell’ultima puntata di Vieni via con me, in onda questa sera su Raitre, ha rilasciato un’interessante intervista a Curzio Maltese de La Repubblica. Il conduttore spiega perché il programma ha dato fastidio a certe persone:

Abbiamo fatto una tv riformista e non c’è cosa che spaventi più del riformismo. La rissa a somma zero di altri talk show in fondo è del tutto innocua.

La tipologia di tv proposta da Fazio e Saviano (niente talk show, niente conduttore domatore, tempi lenti e argomenti difficili) ha intercettato più pubblico rispetto a quello che i conduttori si aspettavano:

Ascolti Tv lunedì 22 novembre 2010: Vieni via con me vince la serata con oltre 9.600.000 spettatori

Terza puntata del programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano e terzo risultato record per Vieni via con me e per la terza rete di Stato. Coadiuvata anche dalla presenza di ospiti come Corrado Guzzanti e Roberto Maroni, la trasmissione di Rai3 ha tenuti incollati sugli schermi ben 9.671.000 spettatori, pari a uno share del 31,60%. Risultati mastodontici che fanno sì che la rete ammiraglia di Stato non faccia autolesionismo e si accontenti di mandare in onda una replica qualsiasi: La baronessa di Carini, fiction del 2007, è stata rivista con piacere da 4.120.000 spettatori, con uno share pari al 13,24%. L’unico che poteva dare filo da torcere a Saviano & Co., è il Grande Fratello, condotto da Alessia Marcuzzi, ma le dinamiche del reality più famoso della tv, in onda su Canale5, hanno interessato 5.219.000 spettatori, pari a uno share del 19,99%.

Quella che, in modo accattivante, viene chiamata serata rewind, anche se in realtà trattasi di semplici e comunissime repliche, mantiene costanti i suoi ascolti. I 2 episodi di Senza traccia permettono a Rai2 di racimolare i seguenti risultati: 2.229.000 spettatori, con uno share del 7.02%, per l’episodio Il male oscuro, e 2.318.000 spettatori, con uno share del 7.16%, per l’episodio Buon sangue non mente. Italia1 riesce ad avere la meglio sulla seconda rete di Stato grazie al film in prima tv, Agente Smart – Casino totale, con Steve Carell e Anne Hatheway, che ha intrattenuto una media di 2.632.000 spettatori, con uno share pari al 8.44%.

Hanno completato la prima serata di ieri, Rete4, che ha ottenuto 1.646.000 spettatori, pari a uno share del 5.66%, conquistati con il film The Jackal, con Bruce Willis e Richard Gere. Su La7, non c’è spazio per i divi hollywoodiani ma per Gad Lerner, che risente, però, della concorrenza e, con L’infedele, raggranella solo 523.000 spettatori, con uno share pari all’1.82%.

Vieni via con me, Corrado Guzzanti: “Speriamo di non fare la fine dell’Italia”

Palpitante e denso d’emozioni il terzo appuntamento con Vieni via con me appena andato in onda, l’impressione è che si sia di fronte a un lento ma inesorabile incedere di un programma capace di migliorarsi e aggiustare il tiro, ammesso che ce ne fosse bisogno, di puntata in puntata. Numerosi i sassolini tolti dalla proverbiale scarpa questa sera, Fabio Fazio legge i desideri impossibili non risparmiando una stoccatina a Il Giornale, reo di aver raccolto firme contro Roberto Saviano.

Quest’ultimo mette il dito nella piaga dei rifiuti, quella terribile vergogna che sta infangando la Campania ma ancor prima l’immagine dell’Italia nel mondo. Permetteteci una piccola digressione, poche ore fa abbiamo sentito un’amica napoletana disperata per non poter portare fuori il bimbo piccolo, a Napoli anche i postini si rifiutano di fare il loro lavoro causando una marea di disagi, il motivo lo conosciamo tutti si chiama business, perché il problema della monnezza nel capoluogo campano come sottolinea lo stesso Saviano, nasce dal fatto che i rifiuti sono un’esauribile fonte di denaro, su cui la camorra in primis lucra due volte, a una montagna di spazzatura corrisponde il doppio dell’equivalente in soldi.

Davanti al Dio denaro non c’è scrupolo che tenga, neanche i morti di cancro sempre più numerosi “E’ cosa ‘e niente” dice in una sua commedia il grande Eduardo, ma cosi si costruisce la tomba dell’Italia. Il Ministro Roberto Maroni esalta le vittorie del Governo contro le mafie, tanto di cappello, peccato che il motivo reale della sua apparizione è rispondere alle accuse di Saviano, riguardo la collusione di politici leghisti con ambienti malavitosi.

Ascolti Tv lunedì 15 novembre 2010: Vieni via con me vince la serata grazie a 9 milioni di spettatori

Non avranno, certo, l’appeal del premio Oscar Roberto Benigni ma ospiti come Pierluigi Bersani e Gianfranco Fini, oltre alle polemiche, hanno stimolato nuovamente la curiosità dei telespettatori, verso la seconda puntata del programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano. Vieni via con me, in onda su Rai3, si aggiudica anche questo lunedì sera, con un boom di ascolti ancora più clamoroso della settimana scorsa: ben 9.032.000 spettatori, pari a uno share del 30,20%. Canale5 ha provato a dare filo da torcere con la consueta puntata serale di Grande Fratello, condotta da Alessia Marcuzzi ma 5.205.000 spettatori, con uno share pari al 20,38%, purtroppo non sono bastati. La prima rete di Stato, invece, con la replica de Il Commissario Montalbano (Gli arancini di Montalbano) ha intrattenuto soltanto 3.999.000 spettatori, pari a uno share del 12,56%.

La serata rewind offerta da Rai2 inizia a perdere un po’ di colpi: i tre episodi di Senza traccia, non riescono a battere il diretto concorrente e si portano a casa 2.380.000 spettatori (share 7,32%) con l’episodio, Sorelle, 2.218.000 spettatori (share 6,91%) con l’episodio, Il gioco del destino, e 1.826.000 spettatori (share 6,72%) con l’episodio, Il rimorso. Forse non serviva Un’impresa da Dio, a Italia1, per battere le repliche di Rai2, ma il film commedia con Steve Carell e Morgan Freeman vince lo scontro diretto, divertendo ben 3.432.000 spettatori, con uno share pari al 10,89%.

Steven Seagal, che da qualche settimana, ha preso la residenza a Rete4, ieri sera, ha intrattenuto il pubblico con il film Nico, che vedeva la partecipazione anche di Sharon Stone. Risultato: 2.156.000 spettatori, pari a uno share del 7,02%. Ha completato l’offerta televisiva, il programma di Gad Lerner, su La7, L’infedele, che riesce a racimolare solo 606.000 spettatori, con uno share pari al 2,14%.

Vieni via con me, a lezione di Gomorra. Saviano: “La mafia prolifica al Nord”


Lezione di Gomorra nella nuova puntata di Vieni via con me, in un turbinio di emozioni che permeano lo studio fin dalle prime battute, quando Fabio Fazio, tossicchiante per la tensione, snocciola l’elenco lunghissimo di personaggi politici che dovrebbero essere invitati nelle prossime puntate (solo due) se la trasmissione dovesse essere equiparata ad una tribuna politica come qualcuno (leggi Mauro Masi, dg Rai) vorrebbe. E’ la puntata degli elenchi ancor più della precedente, in mezzo Roberto Saviano che ci racconta le dinamiche mafiose, si parte dalle origini con i tre cavalieri venuti dalla Spagna: Osso, Mastrosso e Carcagnosso, ognuno di loro ha contribuito alla nascita delle organizzazioni che speculano nel buio per un solo unico motivo: il denaro.

Si rimane allibiti di fronte al racconto che sembra uscito dalla penna di uno scrittore fin troppo fantasioso, i riti di iniziazione, il contrasto onorato, ovvero il novizio che entra a far parte della famiglia, descritta come un albero con tanti rami, da cui può uscire solo cadavere. La formula con cui ciascun affiliato firma l’imprescindibile dichiarazione di fedeltà alla mafia, che agita, colpisce, architetta nel buio, fino ad arrivare ai centri della finanza milanese, colludendosi con la politica. Le grandi società di fronte a tanto strapotere economico, chiudono un occhio anzi due. Un romanzo dicevamo, peccato che sia la realtà, il più grosso errore sarebbe proprio guardarlo con fare distaccato. L’incredibile ossimoro è che coloro che agitano le fauci voraci della finanza, sono persone destinate a vivere in bunker, vivendo la non vita, potendo godere solo di una piccola parte delle immense ricchezze che riescono a stipare. Poi l’affermazione che sembra uscita dal Vangelo: “Nel momento in cui ognuno di noi non fa il male, sta facendo arretrare loro e sta forse sognando un’Italia diversa”.

Ascolti Tv lunedì 8 novembre 2010: Vieni via con me vince la serata grazie a ben 7.600.000 spettatori

Foto: AP/LaPresse

Le polemiche delle ultime settimane hanno inevitabilmente aumentato l’interesse ma è soprattutto grazie ai contenuti offerti da Fabio Fazio e Roberto Saviano e la presenza di un pezzo da novanta come Roberto Benigni che Rai3 è riuscita a sbarazzarsi delle reti ammiraglie e aggiudicarsi la serata. Numeri da brivido per la prima puntata di Vieni via con me che ha tenuto incollati agli schermi ben 7.623.000 spettatori, pari a uno share del 25.48%, polverizzando il Grande Fratello, condotto da Alessia Marcuzzi, che su Canale5, è riuscito a interessare 4.862.000 spettatori, pari a uno share del 19.90%. Terence Hill continua a essere l’uomo più replicato da Rai1 che, conscia della serata difficile, ha deciso di limitare i danni con la replica di L’uomo che cavalcava nel buio, vista da 4.094.000 spettatori, pari a uno share del 13.76%.

Repliche anche su Rai2 che sfida nuovamente Italia1 con la riproposizione di 3 episodi di Senza traccia. Ecco i risultati: 2.428.000 spettatori (share 7.70%) per il primo episodio, Sotto tiro, 2.555.000 spettatori (share 8.22%) per il secondo episodio, La bilancia, e 2.358.000 spettatori (share 8.59%) per il terzo episodio, Una vita normale. La rete giovane Mediaset continua a voler fare a pugni proponendo l’ultimo capitolo della saga di Rocky Balboa: il film di Sylvester Stallone stende il diretto concorrente grazie a 2.971.000 spettatori, con uno share pari al 9.90%.

Hanno completato l’offerta televisiva, due film degli anni ’60 che avranno soddisfatto i nostalgici: Rete4, grazie al film Il compagno Don Camillo, con Fernandel e Gino Cervi, ha accalappiato 1.834.000 spettatori, pari a uno share del 6.27%. La7, invece, con il film Impiccalo più in alto, con Clint Eastwood e Inger Stevens, ha racimolato 1.025.000 spettatori, con uno share pari al 3.42%.

Vieni via con me, Roberto Saviano: “L’Italia è il Paese felice dove se non muori sei colpevole perchè vivi”

Foto: AP/LaPresse

Un’outsider scomodo nella serata catodica del lunedi, conteso tra la fiction di Raiuno e la madre di tutti i reality su Canale 5, quel Vieni via con me su Raitre fino all’ultimo in forse, che invece come un fiore nel deserto ha saputo essere esempio di grande televisione nell’uniforme panorama televisivo nostrano. Non mancano i guizzi ironici costruiti da Fabio Fazio, deliziosi intermezzi rappresentati da coloro che devono faticare ogni giorno per sbarcare il lunario, pur avendo una laurea o semplicemente perchè costretti a sopravvivere con pensioni da fame.

Ma il vero coup de grace è il monologo di Roberto Saviano, lo scrittore snocciola passo dopo passo le fasi attraverso cui si anima la macchina del fango, lo strumento che negli anni è stato utilizzato dalla politica per delegittimare i propri avversari, uniformandoli al tutto per renderli vulnerabili e quindi soggetti all’annientamento. Guai a far parte di un’unica anima sociale, bisogna guardare alle diversità, alle personalità come Giovanni Falcone che ha fatto della lotta alla mafia il suo motivo di vita, portandolo all’estremo sacrificio. Le parole di Saviano pesano come macigni: “L’Italia è il Paese felice dove se non muori sei colpevole perchè vivi.”

Vieni via con me: su Raitre Fazio, Saviano raccontano l’Italia

Da questa sera su Raitre, dopo le numerose polemiche che l’hanno preceduto, andrà in onda Vieni via con me, il varietà prodotto dalla Endemol, condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano, scritto con Pietro Galeotti, Marco Posani, Michele Serra e Francesco Piccolo.

Il programma descriverà il nostro Paese attraverso piccole e grandi storie quotidiane ed eroiche, sconosciute ed esemplari, per mostrarne gli aspetti drammatici, ma anche le tante realtà positive che ci fanno capire ogni giorno perché vale la pena credere nell’Italia e di appassionarsi al suo futuro. A fare da collante tra le storie che verranno raccontate ci sarà il gioco a due tra i conduttori, Vado via perché/resto qui perché, dove si confronteranno i motivi per rimanere in Italia e quelli per andarsene, per cercare di capire quali sono le motivazioni che fanno pendere la bilancia da una parte o dall’altra.

Nelle quattro puntate del programma leggeranno i propri elenchi di pro e contro (ad esempio quello dei momenti da salvare, quello dei vip sconosciuti, quello degli insulti ricevuti dall’operatore di un call center, quello dei documenti richiesti a un extracomunitario per il permesso di soggiorno) personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura, esponenti della società civile e persone comuni. Tra gli ospiti che hanno già confermato: Roberto Benigni, Claudio Abbado, Nichi Vendola, Angela Finocchiaro, Daniele Silvestri (tutti questi già stasera), Paolo Rossi e Antonio Albanese.

Maurizio Milani fuori da Che tempo che fa: “Pensavo mi avrebbero concesso un pò più di spazio”

 Presenza fissa della puntata del sabato di Che tempo che fa fino allo scorso anno, Maurizio Milani ha spiegato a TvOggi i motivi dell’abbandono dal programma di Fabio Fazio:

Ero convinto che la mia presenza fosse prevista ogni settimana, invece ho scoperto che sarei dovuto essere solo una volta ogni quattro puntate e per un tempo molto breve.

Ed invece?…:

Pensavo mi avrebbero concesso un pò più di spazio. Quando ho visto che prima di me era previsto un musicista e subito dopo uno spot pubblicità, prima dell’intervento del metereologo Luca Mercalli, ho capito che avrei avuto si o no i soliti miei due minuti, così ho deciso di rinunciare.

Rai: Mauro Masi, telenovela senza fine?


Caro Presidente, siamo molto preoccupati per lo stato di salute della Rai, la situazione è arrivata ad un punto tale che non possiamo limitare solo alla nostra attività in consiglio di amministrazione l’azione di controllo, vigilanza e di denuncia. Il servizio pubblico è un patrimonio dell’intero paese e per difenderlo è venuto il tempo di rendere tutti consapevoli che rischia una crisi irreversibile”. Parole pesanti quelle dei consiglieri Rai di minoranza, Rodolfo De Laurentiis, Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, sono l’incipit della lettera indirizzata qualche giorno fa al presidente della Comissione di vigilanza Rai, Sergio Zavoli e danno un’idea precisa di quanto siano buie e tempestose le acque in cui naviga in questo periodo il servizio pubblico radiotelevisivo. Da una parte un deficit che negli anni è lievitato inesorabilmente passando dai quasi 10 milioni del 2008, per arrivare ai 130 alle fine di quest’anno e che potrebbe toccare addirittura i 600 nel 2012, dall’altra la questione che vede al centro di controversie d’ogni tipo l’attuale dg Mauro Masi.

Da molti additato come la causa degli innumerevoli mali che affliggono la Rai, il direttore generale è stato di recente protagonista di un referendum indetto dall’Usigrai per sfiduciarlo:“Io rispetto tutti, ma in azienda rispondo solo al Consiglio di amministrazione-ha risposto Masi in un’intervista a Libero- E poi, sa cosa le dico? Dopo la gran Croce di Cavaliere della Repubblica consegnatami dal presidente Carlo Azeglio Ciampi, e il titolo di Cavaliere dell’ordine di San Gregorio Magno, assegnatomi da Papa Benedetto XVI, metterò nel mio curriculum anche una sfiducia assegnatami dal dottor Verna, segretario dell’Usigrai”.

Di recente Masi è balzato agli onori delle cronache per il conflitto al calor bianco con Michele Santoro, la nuova stagione di Annozero è iniziata in un clima di totale incertezza, al momento Marco Travaglio e Vauro ospiti fissi della puntata lavorano senza contratto, il “vaffan’bicchiere” proferito dal giornalista nella prima puntata nei confronti di Masi non ha certo contribuito a rasserenare il clima, tanto che Santoro si è beccato pure uno stop di 10 giorni che la mancata adesione dei vertici Rai all’arbitrato interno chiesto dal conduttore ha fatto poi decadere, un provvedimento quello di Masi che lo stesso presidente della Rai Paolo Garimberti non manca di definire:”manifestamente sproporzionato”.

Vieni via con me rischia di saltare. Fazio: “Mancano i contratti”

Foto: AP/LaPresse

Vieni via con me, l’atteso programma di Raitre condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano, rischia di non andare in onda. A rivelarlo è lo stesso Fazio che contesta il mancato via libera agli ospiti della prima puntata Roberto Benigni, Paolo Rossi e Antonio Albanese:

A tre settimane dalla messa in onda, Endemol Italia non ha ancora il contratto, gli ospitti non hanno ancora il contratto e giustamente Saviano dice:”Così non vado in onda” e io sottoscrivo pienamente. Non ci sono giustificazioni di natura economica: evidentemente è un momento in cui la tv non può permettersi di raccontare la realtà.

Fabio Fazio aggiunge:

Che tempo che fa, su Raitre l’ottava edizione del varietà di Fabio Fazio

Da questa sera su Raitre torna l’appuntamento del weekend con Che tempo che fa, il talk show condotto da Fabio Fazio dallo studio Tv3 della Rai di Milano in Corso Sempione.

Nell’ottava edizione il conduttore parlerà di tempo e dei “tempi” attraverso interviste ai protagonisti del mondo della politica, della cultura, dello spettacolo, dello sport, dell’imprenditoria. Insieme a lui ci sarà ancora una volta Filippa Lagerback ad introdurre gli ospiti, il meteorologo Luca Mercalli a darci le novità meteo, Luciana Littizzetto a commentare di domenica le notizie d’attualità, il vicedirettore de La Stampa Massimo Gramellini, che leggerà il sabato a modo suo i fatti della settimana, Antonio Albanese nei panni di Cetto La Qualunque.