La crisi c’è e si vede, con le sue inevitabili ripercussioni anche sulla tv, se da un lato gli analisti cercano di interpretare le reali conseguenze sul sistema televisivo americano, dall’altro gli effetti già ci sono come viene evidenziato da uno studio dell’Università del Maryland, pubblicato sulla rivista Social Indicators Research. Secondo i ricercatori d’oltre oceano la televisione in tempi di crisi torna ad essere l’elemento dominante nella vita delle persone infelici, dove per infelicità s’intende la mancanza di fondi per poter condurre una vita sociale degna di nota.
In pratica come sostiene John Robinson dell’ateneo del Maryland gli infelici sono maggiormente predisposti verso la tv in quanto mezzo per dimenticare i problemi. I ricercatori hanno studiato i dati sulle abitudini di 30 mila statunitensi nel corso degli ultimi 30 anni, da cui si evince che coloro che hanno scarsi mezzi di sostentamento guardano la tv in media il 20% in più di coloro che svolgono più attività sociali.
La notizia è stata accolta positivamente dai network americani come la Fox, il cui presidente Kevin Reilly ha affermato:”Storicamente in circostanze difficili, ad esempio l’11 settembre, il pubblico cerca intrattenimento a basso costo e questa potrebbe essere una buona notizia per noi. Ci sono molti ottimi programmi gratuiti trasmessi ogni sera su Fox“.




