Indiana Jones e l’ultima crociata

Nel 1989 un ritorno in grande spolvero per Indiana Jones (Harrison Ford), con l’aggiunta di non poche novità, sia per quanto riguarda il cast, sia per quello che riguarda gli spunti avventurosi.
Le avventure dell archeologo più famoso del mondo brillano infatti di luce propria, e ciascuna tende a regalarci pezzi di un mosaico che si compone lentamente appassionando e incuriosendo lo spettatore.
Lentamente si forma infatti la figura completa del grande Indy, grazie all’uso dei flashback e di un alternanza sequel/prequel che racconta pezzi sconosciuti della vita dell’avventuroso personaggio.

Indiana Jones e il tempio maledetto

Nel 1984 torna finalmente il grande Indy, e dall’altezza dei miei sei anni è stata la prima volta che ho preso realmente coscienza della sua esistenza in questo mondo.
Il percorso di Indiana Jones, segnato da (quasi) quattro capitoli sembra distribuito su un continuum destinato a non avere soluzione; non ho memoria di una serie che sia riuscita in modo così efficiente a creare una tale illusione di ampiezza e di continuità, fatta forse eccezione per Star Wars (ma guarda un po’…).
Il film Indiana Jones e il Tempio Maledetto è in tutto e per tutto un prequel, in quanto, pur essendo stato girato tre anni dopo I Predatori dell’Arca Perduta, si svolge nel 1935, ovvero un anno prima del suo predecessore.

Recensione: Alla scoperta di Charlie

Miranda (Evan Rachel Wood) è una giovane ragazza, molto matura, che è dovuta crescere da sola, lavorando al McDonald per mantenersi, in quanto la madre è morta e Charlie (Michael Douglas), il padre, ex jazzista, ha trascorso gli ultimi due anni della sua vita in un ospedale psichiatrico.
Quando Charlie torna a casa dalla figlia, che non lo chiama mai papà e con cui non ha più un buon legame, le propone di cercare il tesoro scomparso dell’esploratore spagnolo Padre Juan Florismarte Garces. Miranda, inizialmente incredula, leggendo i documenti storici che provano l’esistenza del tesoro, decide di accompagnare il padre, lungo tutto il percorso fatto dall’esploratore, per individuare il punto esatto dove è sepolto l’oro.
Il viaggio, che riavvicina padre e figlia, si conclude davanti ad un centro commerciale del loro stesso quartiere (il Costco). Per poter recuperare il bottino, Charlie chiederà alla figlia di farsi assumere al Costco per poter scavare la notte e anche questa volta, dopo le prime logiche titubanze, Miranda accetterà, non tanto per il tesoro, quanto per rendere felice il padre, che in tal modo potrebbe ritrovare se stesso.

Indiana Jones e i predatori dell’Arca perduta

Qui cominciano le avventure del mitico Henry Jones Junior, detto Indiana Jones dopo una sua disavventura che lo ha visto in fuga dagli Indios del Perù.
Da questo momento viene inferto un colpo d’accetta definitivo e meraviglioso sull’albero del cinema d’azione (e non), il cui segno è destinato a durare in modo indefinito, ed io sono il primo ad esserne felice!
I nomi, e per nomi intendo Nomi, letteralmente si accalcano per questa fantastica pellicola del 1981, che possiamo, in modo estremamente restrittivo, relegare al genere avventura/azione.

Hancock: immagini, trailer e primissime impressioni

Un nuovo supereoe sta per arrivare nelle sale italiane, ma questo è diverso dagli altri, si ubriaca, risponde male a tutti e non sa curare la sua immagine: il 12 Settembre arriva Hancock.
Il film scritto da Vy Vincent Ngo e Vince Gilligan racconta la storia di un supereroe, che non ha mai dato importanza alla sua immagine, non avendo mai realmente accettato l’idea di essere differente. Un giorno, dopo aver salvato Ray Embry, esperto in pubbliche relazioni, si convince dell’importanza di restituire lustro al proprio nome, una missione impossibile a detta di Mary, la moglie di Ray.
Nel cast di Hancock, diretto da Peter Berg, nomi di spicco quali Will Smith (Hancock), Charlize Theron (Mary), Jason Bateman (Ray).

Recensione: Superhero – Il più dotato fra i supereroi

Rick Ricker (Drake Bell) è un studente orfano di entrambi i genitori (stile Batman), che non fa parte di nessun macrogruppo, ma ha soltanto un amico, Trey (Kevin Hart) e un amore irraggiungibile, la sua vicina di casa Jill (Sara Paxton).
Un giorno, durante una gita alla Amalgamated Pharmaceutical, il ragazzo viene punto da una superlibellula, che gli conferisce alcuni superpoteri, tra cui quello di attaccarsi alle superfici, la pelle a corazza, la superforza e il volo (che imparerà soltanto nel finale).
Con l’aiuto degli zii, Albert (Leslie Nielsen) e Lucille (Marion Ross), imparerà a convivere con il suo potere, nonché a sconfiggere il perfido Lou Lander alias l’Uomo Clessidra (Christopher McDonald) , che ha bisogno di assorbire la linfa vitale delle persone per poter sopravvivere.

E venne il giorno: il video del nuovo Horror di M. Night Shyamalan

Arriverà il 12 Giugno nei cinema di tutto il mondo E venne il giorno, il nuovo film Horror fantascientifico di M. Night Shyamalan, con Mark Wahlberg, Zooey Deschanel, John Leguizamo, Betty Buckley, Frank Collison, Ashlyn Sanchez, Spencer Breslin, Robert Bailey Jr.
Il regista de Il sesto senso, Unbreakable, Signs e The Village torna ad emozionarci ed inquietarci con le sue storie, a distanza di 2 anni da Lady in The Water, con quello che lui stesso definisce la pellicola più spaventosa che abbia mai girato.
Un brevissimo accenno alla storia: Una famiglia riesce a sfuggire ad una catastrofe naturale, che potrebbe segnare la fine dell’umanità.

Weekend al cinema: Gomorra fra i supereroi Superhero e Underdog

Questa settimana, che è in concomitanza con il Festival di Cannes, propone, tra i nove nuovi film in programma, tra cui 4 italiani, l’attesissima pellicola di Matteo Garrone, Gomorra.

Tra gli altri 8 titoli, i 5 stranieri sono: due commedie sui supereroi (Superhero è una parodia, Underdog è un cane con poteri speciali), il drammatico Alla scoperta di Charlie, la commedia romantica Certamente, forse e In Bruges, che vede come protagonista Colin Farrell).

Tra le altre tre pellicole italiane, spicca l’innovativa storia di Chi nasce tondo, anche se la più reclamizzata è la commedia Ultimi della classe (che a detta dei protagonisti è una rivisitazione delle commedie all’italiana con Edwige Fenech) e la più impegnata è Tuttifrutti.

Ascolti Tv: Mercoledì 14 Maggio – Vince I liceali. Ottimo CSI

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri vince la giornata Striscia la notizia con 6 milioni 463 mila telespettatori (28,87% di share). La serata viene vinta dall’esordiente I Liceali su Canale 5, che viene seguita da 5 milioni 458 mila telespettatori (24,89% di share), 1 milione 300 mila telespettatori in più di Medicina Generale su Rai 1, che rimane stabilmente sopra i 4 milioni telespettatori. Ottimo risultato, sopra i tre milioni di spettatori e share oltre il 16%, per entrambi gli episodi di CSI su Italia 1. Sufficientemente bene Scommettiamo Che…? Su Rai 2 e Stranamore su Rete 4 sopra i due milioni di spettatori. Male La nuova squadra su Rai 3 sotto il 7% di share.

Recensione: Mongol

Temugin (Tadanobu Asano), noto a tutti come il temutissimo e crudele condottiero mongolo Genghis Khan, nato nel 1162, prima di diventare l’uomo che è passato alla storia, ha avuto una vita travagliata: il padre viene ammazzato con del veleno quando è ancora piccolo (interpretato da Odnyam Odsuren), proprio dopo che lui ha scelto Borte (Khulan Chuluun) come sua futura sposa; una delle tribù mongole gli rapisce la futura moglie e lui deve entrare in guerra per riprendersela; il fratello Jamulka (Honglei Sun) diventa da alleato a nemico, a causa della sua sete di potere (non accetta che alcuni dei suoi uomini gli preferiscano Temugin); i cinesi lo catturano e lo fanno diventare schiavo. In tutti questi casi rischia sempre di morire, ma il fato lo grazia sempre.
La narrazione degli eventi, fatta di salti temporali rilevanti atti a raccontare un ampio periodo che va dal 1162 al 1206 (anno della battaglia che riunisce sotto un unico uomo tutte le tribù mongole) in due ore, consegna allo spettatore un personaggio ben diverso dal sanguinario Kahn (condottiero) che tutti noi conosciamo, ovvero un leader, che ha agito in ogni occasione nel modo migliore possibile.
Mongol vincitore di 9 premi internazionali e nominato agli oscar come miglior film straniero, diretto dal regista russo premio oscar Sergei Bodrov, è uno splendido affresco, girato nei veri luoghi in cui si svolsero gli avvenimenti narrati, di un’epopea che noi occidentali conosciamo poco, una storia un po’ Braveheart (similitudini con il Wallace bambino), un po’ Il gladiatore (entrambi i protagonisti prima di arrivare all’apice vivono per un periodo in schiavitù).

Recensione: Cargo 200

Russia, 1984: un professore universitario di ateismo scientifico, Artem (Leonid Poluyan), rimasto in panne con l’automobile durante il suo viaggio notturno con rotta verso la casa materna, trova un aiuto (un servetto vietnamita) e un confronto filosofico, presso la casa di un ex galeotto, Aleksey (Aleksei Serebryakov), che per vivere contrabbanda superalcolici.
La sua storia si intreccia con quella di Angelika (Agniya Kutzetsova), una giovane ragazza, che accompagnando il fidanzato della sua migliore amica (con cui inciucia) a comperare i superalcolici da Aleksey, viene rapita e seviziata dal capitano Zhurov (Aleksei Poluyan), fratello pazzo del padrone di casa.
Zhurov, dopo aver fatto fuori il servetto vietnamita, di cui viene incolpato ingiustamente il fratello, decide di trasferire la ragazza a casa della madre, una vecchia ubriacona, che guarda il lento ed inesorabile declino dell’Unione Sovietica in televisione ventiquattro ore di seguito, per poter continuare nelle sue sevizie (bottiglie di vodka vuote, molestatori estranei).

L’inchiesta: inizia il Festival di Cannes 2008. I film che vincono sono apprezzati al botteghino?

Inizia oggi il sessantunesimo Festival di Cannes con la cerimonia d’apertura fissata per le 19.15. Da qui al 25 maggio, giorno di chiusura e di premiazione, i fortunati presenti vedranno sfilare, su una delle passerelle più importanti del cinema mondiale, star note e meno note e protagonisti delle pellicole in gara e fuori concorso, assisteranno alle lezioni di cinema tenute da Quentin Tarantino e alle proiezioni speciali in programma.

Ad aprire la rassegna il film di Fernando Meirelles, Blindness, mentre in chiusura il nuovo film di Barry Levinson con Robert De Niro, What Just Happened, che però non concorre al premio. Due le pellicole italiane in gara: Gomorra di Matteo Garrone, che sembra essere la quinta essenza del cinema e Il divo di Paolo Sorrentino.

Quello che molti di voi lettori mi chiedono è quanto piacciono realmente al pubblico i film vincitori delle rassegne cinematografiche. Oggi, L’inchiesta cercherà di darvi una risposta prendendo ad esempio gli ultimi 2 vincitori della Palma d’oro: 4 mesi 3 settimane 2 giorni e Il vento che accarezza l’erba.

Postal: il trailer e il cast

Eccoci nuovamente a parlare di Postal, il film di Uwe Boll, che uscirà il 13 Giugno in Italia.
Dopo avervi imostrato ieri le immagini e i video e avervi dato le notizie base per conoscere la sua storia (come tutti voi saprete, noi di Cinetivu siamo come San Tommaso, ovvero finché non vediamo non ci sbilanciamo), oggi vi parleremo dei principali attori che hanno preso parte al film e vi faremo vedere il bellissimo trailer.
La pellicola è prodotta, scritta e diretta da Uwe Boll, una personalità strana del mondo del cinema: pensate che nel 2006 il regista tedesco (che da giovane fu pugile a livello amatoriale) sfidò a boxe 4 critici che gli davano contro e li mise tutti a tappeto (immagini che a quanto pare saranno inserite all’interno del film).

Postal: locandina, foto, video e primissime impressioni

Fra un mese esatto, il 13 Giugno, arriva il Italia il film più irriverente dell’anno, Postal, firmato dal regista tedesco Uwe Boll, già noto per le trasposizioni di noti videogames (come House of the Dead, Alone in the Dark, BloodRayne) in pellicola.
Il film racconta la storia di Dude Postal, un ragazzo senza lavoro e senza soldi, che finisce per allearsi con suo zio Dave per rubare le preziosissime bambole Krotchy. Peccato che ad intralciare il nostro protagonista ci siano i Talebani capeggiati da Osama Bin Laden e coperti dall’amico fraterno George W. Bush.
Tratto dall’omonimo videogioco del 1997, di cui nel 2009 uscirà il terzo titolo della serie, il film si presenta con un decalogo, che spiega i motivi per cui non si può perdere l’occasione di vederlo: