Recensione: Bratz

Sasha, Jade, Yasmin e Cloe sono quattro inseparabili amiche o almeno così pare, fino a quando, arrivate alle superiori, come tutti gli adolescenti della loro età, decidono di omologarsi ai diversi gruppi, che formano la popolazione scolastica, creati dalla perfda Meredith (Chelsea Staub), la figlia del preside: Sasha (Logan Browning) entra a far parte delle Cheerleader, Jade (Janel Parrish) nel gruppo dei secchioni (seppur sia anche una patita della moda), Cloe (Skyler Shaye) nella squadra di calcio e Yasmine (Nathalia Ramos) nel coro, anche se non canta perché ha la paura del palcoscenico.
La loro amicizia si logorerà a tal punto che per due anni non parleranno, fino a quando un avvenimento particolare le riavvicinerà e rinsalderà il loro rapporto. Con delle vere amiche tutto è possibile!

Recensione: Chiamata senza risposta

Nell’epoca del cellulare può accadere di tutto, ma quello che succede a Beth Raymond (Shannyn Sossamon) e prima ancora ai suoi amici, cioè di ricevere una telefonata dal futuro, con loro stessi che annunciano la loro morte, con tanto di data e ora precisa, non è immaginabile.
Neppure Beth e l’agente Jack Andrews (Edward Burns), che indagano sulla morte dei loro amici (tre colleghi di università) o dei loro famigliari (la sorella del poliziotto), possono credere che una telefonata sul cellulare, anche quando questo è senza batterie, possa comportare la morte delle persone.
Quando però è Beth a ricevere quell’inquietante messaggio di morte il tempo stringe e bisogna risolvere l’enigma, che nasconde una verità scioccante e paranormale.

Psicotivu – John Ryder

L’uomo che si trova davanti a me ha un’aria veramente inquietante. E’ venuto al posto di un altro paziente, dicendo che aveva preso accordi con questi per uno scambio. Una faccenda curiosa, non pensavo che i miei pazienti avessero contatti tra loro.

Deve essere colpa della saletta d’aspetto. Mi colpisce ancora di più sapere che John Ryder, seduto sulla poltrona davanti a me, trova divertente e paradossale trovarsi di fronte a uno psicologo. Dice che la cosa lo diverte.

Ha un’aria minacciosa, estremamente greve. Non so da dove possano venire fuori le mie sensazioni di diffidenza, probabilmente la stanchezza.

Weekend al cinema: fra i pochi titoli spiccano Chiamata senza risposta e Bratz

Il primo weekend di Giugno si contraddistingue per una curiosa particolarità: sarà che di Europeo c’è già troppo a livello calcistico, fatto sta che nelle sale non usciranno film europei, quindi nemmeno un film italiano.

Un altro fatto curioso è che dei 5 nuovi film in uscita 3 sono americani, ma gli altri due sono entrambi brasiliani. Fra tutti l’horror Chiamata senza risposta è quello che ha più possibilità di scalare le classifiche hai botteghini. Outsider il film delle Brats.

Vediamo insieme, in dettaglio, i titoli di questa settimana:

Assegnati i Nastri d’Argento: 4 a Caos Calmo, 3 a La donna del lago, ma il miglior film è Tutta la vita davanti

Il cinema, a differenza della televisione non va mai in vacanza e anche i premi si susseguono: sono stati comunicati oggi dalla SNGCI (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani), i vincitori dei Nastri d’Argento 2008, che verranno consegnati il 14 Giugno al Teatro Antico di Taormina.

La giuria ha scelto di premiare quattro volte Caos Calmo (migliore attore non protagonista ad Alessandro Gassman, per il miglior sonoro in presa diretta a Gaetano Carito, per la migliore colonna sonora a Paolo Buonvino e per la migliore canzone originale a Ivano Fossati e la canzone L’amore trasparente).

Il miglior film italiano, secondo i giornalisti votanti è però Tutta la vita davanti di Paolo Virzì, che ottiene il premio anche per la migliore attrice non protagonista (Sabrina Ferilli).

Recensione: Il divo

Alla fine della sua settima legislatura per Giulio Andreotti (Toni Servillo), il politico italiano per eccellenza, c’è odore di Presidenza della Repubblica, ma così non è: per lui che già c’era quando è stata scritta la costituzione, per lui che ha guidato il partito più rappresentativo del Paese, la Democrazia Cristiana, per lui ad attenderlo c’è la resa dei conti con la giustizia, che lo processa per collusione con la mafia.
Paolo Sorrentino, ne Il divo, vincitore al sessantunesimo Festiva di Cannes del Premio della giuria, racconta la vita pubblica e privata del senatore Giulio Andreotti (e quindi gran parte della storia politica italiana), fatte di difficili decisioni, che l’hanno reso il personaggio più controverso della storia della Repubblica.
Il divo, uno dei nomi affibbiati ad Andreotti oltre a la Sfinge, il Gobbo, La Volpe, il Papa nero, Belzebù, un uomo ironico, descritto in tutta la sua regalità (le persone che lo circondano come se fossero parte della sua corte, la centralità della sua immagine in tutte le scene del film), è una persona che non ha paura di oltrepassare la sottile linea che separa il bene dal male, la cosa giusta da quella sbagliata.

L’inchiesta: Amici di Maria De Filippi crea nuove star o illude? – La terza edizione

Fra pochi giorni si apriranno le selezioni per i nuovi componenti della scuola di Amici, la fortunata trasmissione di Maria De Filippi, in onda tutto l’anno, che si dice apra le porte per il mondo dello spettacolo.

L’inchiesta, continua ad indagare sul reale successo che hanno avuto gli ex componenti della scuola, dopo la prima puntata di due settimane fa e la seconda dello scorso mercoledì, per testimoniare la reale capacità della trasmissione di sfornare i futuri protagonisti italiani della danza, della musica e della recitazione.

Oggi analizziamo la terza edizione, quella del 2003/04, che vide trionfare, nella finale a quattro, il ballerino albanese Leon Cino contro Sabrina Ghio,Samantha Fantauzzi e Gian De Martini.

Recensione: The Hitcher

Grace Andrews (Sophia Bush) e Jim Halsey (Zachary Knighton), sono due fidanzatini, che si svegliano una bella mattina, decidendo di passare le proprie vacanze primaverili dalle amiche di lei.
Durante il viaggio, a bordo di un’automobile anni settanta da collezione, blu a strisce bianche, sotto il diluvio universale, i ragazzi, che rischiano di investire un autostoppista (Sean Bean), fermo con la propria vettura ai bordi della strada, decidono di tirare avanti.
Incontrato nuovamente lo sconosciuto alla stazione di servizio, e persuasi dall’affabilità della persona, decidono di dargli un passaggio. Mai scelta fu così errata: l’uomo, dal nome inventato John Ryder, è in realtà uno psicopatico che li perseguiterà fino al prevedibile lieto fine, lasciando dietro sé un numero impressionante di morti, ammazzati con modalità differenti, per il semplice gusto di uccidere.

Recensione: Sex and the city

Carrie Bradshaw (Sarah Jessica Parker), giornalista trendy, nonce voce narrante del film, Charlotte York (Kristin Davis), gallerista dai sani principi, Miranda Hobbes (Cynthia Nixon), avvocato di successo e Samantha Jones (Kim Cattrall), donna libertina, titolare di una agenzia di pubbliche relazioni, sono quattro amiche che si frequentano sotto il sole della Grande Mela.
Carrie sta per convolare a nozze con il suo decennale partner Mr. Big (Chris Noth), quando, a causa di un servizio fotografico, in onore del suo matrimonio, sulla rivista su cui scrive, viene mollata. Saputa la drammatica notizia, le sue amiche, come sempre, la sostengono e l’aiutano a riprendersi.
Nel frattempo tutte cercando di risolvere i problemi quotidiani che la vita pone di fronte a loro: Charlotte convive con il disagio di non poter avere figli, Miranda cerca di rimettere in piedi il proprio matrimonio disastroso, con il marito Steve (David Eigenberg) che l’ha tradita e i figli che crescono e Samantha si confronta con la sua incapacità di vivere con un solo uomo Jerry (Jason Lewis).

Recensione: Charlie Bartlett

Charlie Bartlett (Anton Yelchin) ha un sogno ricorrente che lo ossessiona: vuole a tutti i costi riuscire a diventare un ragazzo popolare e ben voluto da tutti. Per questo motivo viene buttato fuori dalla scuola privata, dove falsificava documenti per i compagni di istituto, e si deve iscrivere ad una pubblica.
La vita della nuova realtà in cui viene catapultato non è esattamente delle migliori: i ragazzi non lo considerano, quelli noti lo deridono e il bullo lo prende a pugni appena lo vede.
Tutto cambia quando Charlie capisce di poter aiutare gli alunni della scuola, proprio come fa il suo psicologo, cioè ricevendoli nel proprio ufficio (i gabinetti maschili), parlandoci e fornendo i farmaci necessari.

Ascolti Tv: Domenica 1 Giugno – Valentino Rossi vince in Motogp e in televisione

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri vince la giornata il Gran premio d’Italia di MotoGp, seguito da 7 milioni 154 mila telespettatori (il 44,70% di share!). In prima serata vince Medicina Generale su Rai 1, unico programma a superare i 4 milioni di spettatori: Hostage, film su Canale 5, si ferma appena sopra i tre milioni, mentre Criminal Minds su Rai 2, I Cesaroni su Italia 1 e Report superano appena i due milioni. Male Rete 4 che non arriva nemmeno ad un milione e mezzo di spettatori con la prima televisiva di Maigret e il pazzo di Sainte Clotilde. Effetto festività?

Giugno 2008 al cinema: L’incredibile Hulk, Postal, E venne il giorno

Il mese di giugno propone il ritorno del classico film estivo italiano, denominato Cinecocomero, dal titolo Un estate al mare, diretto da Carlo Vanzina.

I titoli più interessanti del mese, oltre a L’incredibile Hulk, Postal, E venne il giorno, che leggete nel titolo del post, credo possano essere Dante01, un film di fantascienza (genere che manca da un pò di tempo sul grande schermo) e La notte non aspetta, poliziesco dal cast importante.

L’ultimo aspetto che vorrei sottolineare è la presenza massiccia di film brasiliani (quasi uno a settimana), il ritorno di Abel Ferrara con Go Go Tales, e quello di Maria Grazia Cucinotta, nel film greco Uranya.

Weekend al cinema – Il divo, Sex and the City e Maradona

Altro pezzo da novanta in uscita questa settimana dopo, Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo: è in arrivo Sex and the City.

Non è solo la settimana delle quattro donne newyorkesi che hanno scritto una pagina di storia delle serie televisive, perché tra i nuovi titoli proposti nelle nostre sale ci sarà anche il vincitore del premio della giuria al sessantunesimo festival di Cannes, Il divo di Paolo Sorrentino.

Tra gli altri titoli, infine, segnalo il documentario Maradona di Emir Kusturica, di cui vi abbiamo già anticipato qualcosa e il thriller The Hitcher di Dave Meyers.

Recensione: Gomorra

La camorra è un altro stato, controlla qualsiasi cosa, dal commercio di abiti contraffatti (con l’aiuto degli industriali del nord), a quello delle armi, dallo smaltimento di riufiuti tossici in discariche abusive, ai prestiti dati a chi ne ha bisogno, dal sostentamento delle famiglie che hanno un parente in carcere, al traffico di droga.
Non esistono immigrati clandestini, bande africane o altre mafie che possono mettere i bastoni tra le ruote alla macchina camorrista e lo stato quando serve latita. Tutto ciò l’hanno ben capito Marco (Marco Macor) e Ciro (Ciro Petrone), ragazzi che vogliono conquistare con la forza l’indipendenza all’interno della società, l’ha capito Totò (Salvatore Abruzzese), tredicenne che sogna di diventare uno di quelli che conta e l’hanno capito a loro spese i cinesi che provano a soffiare il mercato della contraffazione ai boss locali.
Gomorra, film vincitore del Gran Premio della giuria al sessantunesimo Festival di Cannes, diretto da Matteo Garrone è un racconto cruento e tremendamente doloroso della realtà camorrista che in 30 anni ha fatto più di 4000 mila morti tra Napoli e Caserta e che è stata così ben raccontata dal libro dall’omonimo libro di Roberto Saviano da cui è tratta la pellicola.