Weekend al cinema: fra i pochi titoli spiccano Chiamata senza risposta e Bratz

Il primo weekend di Giugno si contraddistingue per una curiosa particolarità: sarà che di Europeo c’è già troppo a livello calcistico, fatto sta che nelle sale non usciranno film europei, quindi nemmeno un film italiano.

Un altro fatto curioso è che dei 5 nuovi film in uscita 3 sono americani, ma gli altri due sono entrambi brasiliani. Fra tutti l’horror Chiamata senza risposta è quello che ha più possibilità di scalare le classifiche hai botteghini. Outsider il film delle Brats.

Vediamo insieme, in dettaglio, i titoli di questa settimana:

Recensione: Il divo

Alla fine della sua settima legislatura per Giulio Andreotti (Toni Servillo), il politico italiano per eccellenza, c’è odore di Presidenza della Repubblica, ma così non è: per lui che già c’era quando è stata scritta la costituzione, per lui che ha guidato il partito più rappresentativo del Paese, la Democrazia Cristiana, per lui ad attenderlo c’è la resa dei conti con la giustizia, che lo processa per collusione con la mafia.
Paolo Sorrentino, ne Il divo, vincitore al sessantunesimo Festiva di Cannes del Premio della giuria, racconta la vita pubblica e privata del senatore Giulio Andreotti (e quindi gran parte della storia politica italiana), fatte di difficili decisioni, che l’hanno reso il personaggio più controverso della storia della Repubblica.
Il divo, uno dei nomi affibbiati ad Andreotti oltre a la Sfinge, il Gobbo, La Volpe, il Papa nero, Belzebù, un uomo ironico, descritto in tutta la sua regalità (le persone che lo circondano come se fossero parte della sua corte, la centralità della sua immagine in tutte le scene del film), è una persona che non ha paura di oltrepassare la sottile linea che separa il bene dal male, la cosa giusta da quella sbagliata.

Recensione: Sex and the city

Carrie Bradshaw (Sarah Jessica Parker), giornalista trendy, nonce voce narrante del film, Charlotte York (Kristin Davis), gallerista dai sani principi, Miranda Hobbes (Cynthia Nixon), avvocato di successo e Samantha Jones (Kim Cattrall), donna libertina, titolare di una agenzia di pubbliche relazioni, sono quattro amiche che si frequentano sotto il sole della Grande Mela.
Carrie sta per convolare a nozze con il suo decennale partner Mr. Big (Chris Noth), quando, a causa di un servizio fotografico, in onore del suo matrimonio, sulla rivista su cui scrive, viene mollata. Saputa la drammatica notizia, le sue amiche, come sempre, la sostengono e l’aiutano a riprendersi.
Nel frattempo tutte cercando di risolvere i problemi quotidiani che la vita pone di fronte a loro: Charlotte convive con il disagio di non poter avere figli, Miranda cerca di rimettere in piedi il proprio matrimonio disastroso, con il marito Steve (David Eigenberg) che l’ha tradita e i figli che crescono e Samantha si confronta con la sua incapacità di vivere con un solo uomo Jerry (Jason Lewis).

Weekend al cinema – Il divo, Sex and the City e Maradona

Altro pezzo da novanta in uscita questa settimana dopo, Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo: è in arrivo Sex and the City.

Non è solo la settimana delle quattro donne newyorkesi che hanno scritto una pagina di storia delle serie televisive, perché tra i nuovi titoli proposti nelle nostre sale ci sarà anche il vincitore del premio della giuria al sessantunesimo festival di Cannes, Il divo di Paolo Sorrentino.

Tra gli altri titoli, infine, segnalo il documentario Maradona di Emir Kusturica, di cui vi abbiamo già anticipato qualcosa e il thriller The Hitcher di Dave Meyers.

Recensione: Gomorra

La camorra è un altro stato, controlla qualsiasi cosa, dal commercio di abiti contraffatti (con l’aiuto degli industriali del nord), a quello delle armi, dallo smaltimento di riufiuti tossici in discariche abusive, ai prestiti dati a chi ne ha bisogno, dal sostentamento delle famiglie che hanno un parente in carcere, al traffico di droga.
Non esistono immigrati clandestini, bande africane o altre mafie che possono mettere i bastoni tra le ruote alla macchina camorrista e lo stato quando serve latita. Tutto ciò l’hanno ben capito Marco (Marco Macor) e Ciro (Ciro Petrone), ragazzi che vogliono conquistare con la forza l’indipendenza all’interno della società, l’ha capito Totò (Salvatore Abruzzese), tredicenne che sogna di diventare uno di quelli che conta e l’hanno capito a loro spese i cinesi che provano a soffiare il mercato della contraffazione ai boss locali.
Gomorra, film vincitore del Gran Premio della giuria al sessantunesimo Festival di Cannes, diretto da Matteo Garrone è un racconto cruento e tremendamente doloroso della realtà camorrista che in 30 anni ha fatto più di 4000 mila morti tra Napoli e Caserta e che è stata così ben raccontata dal libro dall’omonimo libro di Roberto Saviano da cui è tratta la pellicola.

Weekend al cinema: Indiana Jones è tornato!

E’ giunto il giorno tanto atteso: a distanza di anni (ben 19) torna sul grande schermo l’eroe che ha cresciuto e appassionato un’intera generazione: Indiana Jones. Finalmente, dopo avervi illustrato i primi tre capitoli della saga Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta, Indiana Jones e il tempio maledetto, Indiana Jones e l’ultima crociata e pure la serie televisiva Le avventure del giovane Indiana Jones, potremo gustarci insieme a voi, Indiana Jones e il regno del teschio di Cristallo.

Oltre all’attesissimo film di Steven Spielberg, nelle sale di tutta Italia, stanno per uscire altri film, prevalentemente drammatici e thriller, per l’esattezza 5, di cui 2 nostrani: Sangue pazzo, diretto dal bravissimo Marco Tullio Giordana con i big Zingaretti e Bellucci insieme e Il nostro Messia, di cui si sa ben poco.

Gli altri 3 film, tutti made in USA, sono la commedia con Jack Black, Be kind rewind – gli acchiappa film, Reservation Road con Joaquin Phoenix e il vampiresco Rise – La setta delle tenebre, con Lucy Liu.

Recensione: Alla scoperta di Charlie

Miranda (Evan Rachel Wood) è una giovane ragazza, molto matura, che è dovuta crescere da sola, lavorando al McDonald per mantenersi, in quanto la madre è morta e Charlie (Michael Douglas), il padre, ex jazzista, ha trascorso gli ultimi due anni della sua vita in un ospedale psichiatrico.
Quando Charlie torna a casa dalla figlia, che non lo chiama mai papà e con cui non ha più un buon legame, le propone di cercare il tesoro scomparso dell’esploratore spagnolo Padre Juan Florismarte Garces. Miranda, inizialmente incredula, leggendo i documenti storici che provano l’esistenza del tesoro, decide di accompagnare il padre, lungo tutto il percorso fatto dall’esploratore, per individuare il punto esatto dove è sepolto l’oro.
Il viaggio, che riavvicina padre e figlia, si conclude davanti ad un centro commerciale del loro stesso quartiere (il Costco). Per poter recuperare il bottino, Charlie chiederà alla figlia di farsi assumere al Costco per poter scavare la notte e anche questa volta, dopo le prime logiche titubanze, Miranda accetterà, non tanto per il tesoro, quanto per rendere felice il padre, che in tal modo potrebbe ritrovare se stesso.

Weekend al cinema: Gomorra fra i supereroi Superhero e Underdog

Questa settimana, che è in concomitanza con il Festival di Cannes, propone, tra i nove nuovi film in programma, tra cui 4 italiani, l’attesissima pellicola di Matteo Garrone, Gomorra.

Tra gli altri 8 titoli, i 5 stranieri sono: due commedie sui supereroi (Superhero è una parodia, Underdog è un cane con poteri speciali), il drammatico Alla scoperta di Charlie, la commedia romantica Certamente, forse e In Bruges, che vede come protagonista Colin Farrell).

Tra le altre tre pellicole italiane, spicca l’innovativa storia di Chi nasce tondo, anche se la più reclamizzata è la commedia Ultimi della classe (che a detta dei protagonisti è una rivisitazione delle commedie all’italiana con Edwige Fenech) e la più impegnata è Tuttifrutti.

Recensione: Mongol

Temugin (Tadanobu Asano), noto a tutti come il temutissimo e crudele condottiero mongolo Genghis Khan, nato nel 1162, prima di diventare l’uomo che è passato alla storia, ha avuto una vita travagliata: il padre viene ammazzato con del veleno quando è ancora piccolo (interpretato da Odnyam Odsuren), proprio dopo che lui ha scelto Borte (Khulan Chuluun) come sua futura sposa; una delle tribù mongole gli rapisce la futura moglie e lui deve entrare in guerra per riprendersela; il fratello Jamulka (Honglei Sun) diventa da alleato a nemico, a causa della sua sete di potere (non accetta che alcuni dei suoi uomini gli preferiscano Temugin); i cinesi lo catturano e lo fanno diventare schiavo. In tutti questi casi rischia sempre di morire, ma il fato lo grazia sempre.
La narrazione degli eventi, fatta di salti temporali rilevanti atti a raccontare un ampio periodo che va dal 1162 al 1206 (anno della battaglia che riunisce sotto un unico uomo tutte le tribù mongole) in due ore, consegna allo spettatore un personaggio ben diverso dal sanguinario Kahn (condottiero) che tutti noi conosciamo, ovvero un leader, che ha agito in ogni occasione nel modo migliore possibile.
Mongol vincitore di 9 premi internazionali e nominato agli oscar come miglior film straniero, diretto dal regista russo premio oscar Sergei Bodrov, è uno splendido affresco, girato nei veri luoghi in cui si svolsero gli avvenimenti narrati, di un’epopea che noi occidentali conosciamo poco, una storia un po’ Braveheart (similitudini con il Wallace bambino), un po’ Il gladiatore (entrambi i protagonisti prima di arrivare all’apice vivono per un periodo in schiavitù).

Recensione: Cargo 200

Russia, 1984: un professore universitario di ateismo scientifico, Artem (Leonid Poluyan), rimasto in panne con l’automobile durante il suo viaggio notturno con rotta verso la casa materna, trova un aiuto (un servetto vietnamita) e un confronto filosofico, presso la casa di un ex galeotto, Aleksey (Aleksei Serebryakov), che per vivere contrabbanda superalcolici.
La sua storia si intreccia con quella di Angelika (Agniya Kutzetsova), una giovane ragazza, che accompagnando il fidanzato della sua migliore amica (con cui inciucia) a comperare i superalcolici da Aleksey, viene rapita e seviziata dal capitano Zhurov (Aleksei Poluyan), fratello pazzo del padrone di casa.
Zhurov, dopo aver fatto fuori il servetto vietnamita, di cui viene incolpato ingiustamente il fratello, decide di trasferire la ragazza a casa della madre, una vecchia ubriacona, che guarda il lento ed inesorabile declino dell’Unione Sovietica in televisione ventiquattro ore di seguito, per poter continuare nelle sue sevizie (bottiglie di vodka vuote, molestatori estranei).

Weekend al cinema: tornano i film italiani, i fratelli Wachowski e Anthony Hopkins

10 nuove pellicole, di cui ben 6 drammatici e 2 commedie, sbarcano al cinema questo weekend.

Iniziamo a conoscere i film, segnalando il gradito ritorno delle pellicole made in Italy con tre titoli, su tutti Carnera, e annotando la dolorosa assenza, per gli amanti del genere, degli horror.

Tra i titoli stranieri spiccano la trasposizione dei fratelli Wachowski del cartone animato Super auto Match 5, nel loro Speed Racer e il ritorno, anche nei panni di regista, di Anthony Hopkins con il film fantastico Slipstream. Interessanti anche lo storico Mongol e la simpatica commedia con Cameron Diaz, Notte Brava a Las Vegas.

Recensione: The hunting party

A 5 anni di distanza dalla fine del conflitto dei Balcani, il più grande criminale di guerra, La volpe (Ljubomir Kerekes), è ancora in circolazione, a quanto pare introvabile, in realtà intoccabile (ci sono voci che dicono che abbia trattato con gli americani la propria libertà in cambio del suo ritiro dalla vita politica).
A 5 anni di distanza Duck (Terrence Howard), ex cameraman di guerra ora promosso ad un più piacevole ruolo di capo cameraman negli States al seguito di un famoso anchor man, torna a Sarajevo, dove aveva lavorato con Simon Hunt (Richard Gere), un reporter televisivo incapace di camuffare la verità e per questo finito in disgrazia, per raccontare i festeggiamenti del quinto anniversario della fine delle ostilità.
Al ritorno di Duck in Bosnia, accompagnato dal figlio del vicepresidente del network, Benjamin (Jesse Eisenberg), neolaureato ad Harvard, corrisponderà l’incontro determinante con Simon, pronto a seguire una traccia che porterà il gruppo dritti dritti da La Volpe.

Recensione: il treno per Darjeeling

In seguito ad un incidente in moto, che gli ha fatto rischiare di perdere la vita, Francis L. Whitman decide di partire per un lungo viaggio in India, a un anno di distanza dal funerale del padre, alla ricerca della madre, Sorella Patricia (Anjelica Huston), che dopo la morte del marito si è ritirata tra le montagne e si è fatta suora.
Francis, però, non parte da solo, ma accompagnato dai suoi due fratelli minori, Peter e Jack, con i quali non intrattiene nemmeno il minimo rapporto di cordialità da un anno e con cui vuole riuscire a ricostruire la famiglia, convincendo la madre a tornare a casa.
Al viaggio concreto del treno, composto da fermate in luoghi di meditazioni e città con annesso bazar (dove poter comperare ad esempio, un velenosissimo serpente), corrisponde ad un viaggio alla ricerca della tranquillità interiore, che riesce a far voltar pagina ai protagonisti (simbolico l’abbandono delle valige alla fine del film), rinsaldando i rapporti logori di un tempo.

Weekend al cinema: arriva Iron Man, torna Saw. Niente film italiani e commedie

Primo weekend del mese caratterizzato dalle uscite anticipate dei film (al 30 aprile o al 1 maggio), causa festività del primo maggio, che poteva essere, salvo gite fuoriporta, un’ottima occasione per andare al cinema.

Questa settimana è dedicata agli amanti dei film d’azione, horror, thriller e drammatici, che rubano la scena a tutti gli altri generi, totalmente assenti tra i sette film in uscita.

Tra i titoli, quattro americani, tre europei e nemmeno uno italiano, spiccano: il ritorno di Jigsaw, il serial killer splatter, in Saw IV; il thriller, con protagonista Richard Gere, The hunting party; l’avventuroso Il treno per il Darjeeling con Natalie Portman e Owen Wilson; il fantastico Iron man con Robert Downey Jr. e un cast d’eccezione.