Tutti pazzi per la tele: novità sul serale di Antonella Clerici

Tutti pazzi per la tv, il prossimo serale condotto da Antonella Clerici, in onda dal 16 settembre per 10 martedì su Raiuno, inizia a prendere forma e grazie al fan-club ufficiale della conduttrice siamo in grado di rivelarvi alcuni particolari.

Del programma, tratto dal format Les enfants de la tele, che racconterà la televisione con l’aiuto di ospiti e filmati, Gaetano Castelli, che sta preparando la scenografia, dice:

La mia scenografia ruoterà tutta intorno ad un tavolo dai colori linaeri e dal quale “sbucheranno”gli ospiti che via via Antonella presenterà.

Calcio: Supercoppa alla Rai, ma per gli altri diritti è bufera!

Manca una settimana alla chiusura della gara per l’acquisizione dei diritti delle prossime due stagioni di Serie A e B, di quelli della Coppa Italia e mentre, in ambito radiofonico la Rai ha staccato l’assegno per trasmettere le dirette e salvare lo storico Tutto il calcio minuto per minuto, in ambito televisivo è piena bufera, con l’eccezione della certezza della diretta di Raiuno (pagata seicentomila euro) del match Inter-Roma di supercoppa italiana.

Torniamo ai diritti: l’asta, con base di partenza di 70 milioni, era già stata snobbata da tutti e, se la Rai ha formulato la proposta di acquisto per l’intero pacchetto sulla base di 25 milioni di euro, Mediaset ancora non si è fatta sentire (non a casa quando vennero presentati i palinsesti autunnali molti storsero il naso a vedere Controcampo su Rete 4).

La prova del cuoco a Caterina Balivo, Festa Italiana a Veronica Maya?

Antonella Clerici è in dolce attesa: la notizia, che potrebbe essere piacevole solo per gli amanti del gossip, diventa fondamentale per lo scacchiere delle programmazioni televisive della rete ammiraglia Rai.

Con l’uscita di scena di Antonella (a cui auguriamo una buona gravidanza), che non può reggere nelle sue condizioni due programmi, Tutti pazzi per la tele in prima serata e La prova del cuoco all’ora di pranzo, è probabile che il posto di quest’ultimo rimanga vacante.

Per sostituirla, nella battaglia degli ascolt, contro il confermatissimo Forum, si è parlato di Milly Carlucci, Marisa Laurito, Mara Venier, Maria Teresa Ruta, ma a spuntarla dovrebbe essere la prezzemolina di Raiuno, Caterina Balivo, che potrebbe ricevere la conduzione del programma come regalo d’addio dal suo pigmalione Fabrizio Del Noce, sul piede di partenza, destinazione Rai Fiction.

Fiorentina, Juventus e Napoli: arriva in tv il calcio che conta

Si apre oggi una delle tre giorni calcistiche più interessanti dell’estate: fra preliminari di Champions e il primo turno di Coppa Uefa, il calcio abbandona le sfide quasi parrocchiali delle amichevoli d’agosto e comincia a fare sul serio.

La prima squadra a scendere in campo sarà la Fiorentina contro la formazione ceca dello Slavia Praga, in diretta su Raidue alle 20.35. A commentare azione per azione il comportamento della squadra di Prandelli, la Rai ha affidato la telecronaca a Carlo Nesti, supportato da Fulvio Collovati (commento tecnico) e Paolo Paganini (a bordo campo).

Domani sera è la volta della Juventus che, sempre per i preliminari di Champions League, affronterà l’Artmedia, in diretta su Raiuno alle 20.35, con la telecronaca di Gianni Cerqueti, supportato anche lui da Fulvio Collovati (commento tecnico) e Francesco Marino (a bordo campo).

Scusate il disturbo: Lino Banfi emigra in Argentina

Dovrebbe essere mandata in onda quest’autunno su Raiuno la miniserie in due puntate di Scusate il disturbo, fiction diretta da Luca Manfredi, per la Grundy Italia.

Antonio (Lino Banfi), figlio di un povero pescatore pugliese è emigrato dall’Italia in Argentina giovanissimo, per garantire un futuro migliore a sé e alla sua famiglia.

Giunto alla soglia dei settantenni con la tranquillità economica di un uomo che ha lavorato una vita intera come falegname a Buenos Aires, Antonio è costretto a rivedere la propria esistenza, a causa dei problemi economici del figlio Guido (Blas Roca-Rey), dell’Alzheimer che colpisce il suo caro amico Peppino (Lino Toffolo) e dell’invadenza di Cinzia (Sara D’Amario), la nuora odiosa.

E la chiamano estate: un documentario racconta l’estate italiana partendo da Napoli

Siamo giunti quasi a metà Agosto e la maggior parte degli italiani è già stata al mare, in montagna o all’estero. Gli altri, probabilmente, quest’anno, non si godranno nemmeno una settimana di meritata vacanza perché costretti, per differenti motivi, a rimanere a casa.

Raiuno da oggi alle 22.55 sceglie di raccontare, sottoforma di documentario, la vita di tutti coloro che sono rimasti in città, iniziando da Napoli, una vera e propria capitale dell’arte dell’arrangiarsi.

Max Giusti: anticipazioni su Affari Tuoi e Quelli che il calcio

Personaggio televisivo dell’anno? Max Giusti: forse non lo diventerà, ma visto il triplice impegno autunnale che aspetta al varco il comico, imitatore e conduttore romano, non sarebbe sorprendente.

In un intervista rilasciata oggi a Libero, Max anticipa cosa dovremo aspettarci dai programmi che lo vedranno protagonista: a Quelli che il calcio (Raidue) proporrà parodie nuove di zecca come quella di Mourinho e molto probabilmente quella di Antonio Di Pietro, oltre a quella già affermata di Lotito; a Distretto di Polizia 8 (Canale5) vestirà nuovamente i panni dell’ispettore Marchetti (“che penderà meno dalle labbra di Anna”); ad Affari tuoi (Raiuno) cercherà di valorizzare la trasmissione rendendola più show, con tanto di sipario che si aprirà all’inizio di ogni puntata e il pubblico ancora più vicino.

Aspettando Miss Italia: quando non sai proprio che fare…

Non so quanti di voi se ne siano accorti, ma da settimana scorsa, ogni domenica pomeriggio su Raiuno, va in onda Aspettando Miss Italia.

La trasmissione, condotta dalla debuttante Claudia Andreatti, Miss Italia 2006, racconta settimanalmente le storie più interessanti delle ultime venti edizioni di Miss Italia, supportata dalla memoria storica di Patrizia Mirigliani.

Oggi, ad esempio, oltre ad avere come ospiti Gloria Zanin, Arianna David, Alessandra Meloni e Anna Valle, vincitrici della rassegna dal 1992 al 1995 (e Valentina Pace, Miss cinema 1995), i riflettori saranno puntati sull’edizione del 1994, anno in cui vennero accettate per la prima volta concorrenti sposate e mamme.

La Corrida: fine di un mito?

Fino a qualche tempo fa avremmo messo la mano sul fuoco, rischiando lo spergiuro, sulla tenuta di una formula come quella de La Corrida-Dilettanti allo sbaraglio, capace di resistere all’usura del tempo, conservando una freschezza che solo le trasmissioni rodate e di un certo spessore sono in grado di mantenere.

Di fatto gli ultimi dati d’ascolto hanno messo seriamente a rischio le nostre certezze, ribaltando una teoria almeno in apparenza inattaccabile. Quel baluardo insormontabile che si proponeva di essere il programma scaturito dalla geniale mente di Corrado Mantoni, ha visibilmente cominciato a incrinarsi come una volta di cristallo intaccata dal suono di tante piccole ma efficaci ugole, quelle dei bambini di Ti Lascio Una Canzone su Raiuno, che ieri sera hanno dato l’ennesimo dispiacere al programma di Canale 5 (5.762 spettatori per la Clerici contro i 4.778 di Scotti)

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Il tris d’assi Scotti-Pregadio-Coppa, calato anche quest’anno da Mediaset sulla rete ammiraglia, non lasciava presagire certo un esito deludente per una trasmissione dai trascorsi cosi decorosi, forte degli encomiabili resoconti dell’audience, riferiti agli scorsi anni. Se ci mettiamo poi che il programma di Raiuno era partito senza i migliori auspici ma con il solo intento di fare a mala pena il solletico a quello di Gerry Scotti, la sorpresa diventa ancora maggiore.

CriticoTv: Ridateci lo Scrondo!

Nel 1988 Antonio Ricci, con la partecipazione della premiata ditta Disegni e Caviglia, realizzò per Italia 1 il programma Matrioska, esperimento televisivo destinato a lasciare il segno nella storia del piccolo schermo.

Fra i vari personaggi che popolavano la trasmissione tra cui una Moana Pozzi in grande spolvero, che deliziava il pubblico nell’abbigliamento più consono al suo ruolo ovvero senza veli, c’era lo Scrondo, animaletto dissacrante e malefico il cui scopo era quello di criticare con atteggiamenti scurrili i personaggi tv più in voga del momento fra cui Pippo Baudo, il corvo Rockfeller, nonchè l’Ape Maia, sodomizzata in maniera sistematica da questo sgorbio verde e deforme.

La trasmissione venne quasi subito interrotta per i suoi contenuti giudicati volgari dall’editore (Silvio Berlusconi) e solo per la minaccia di dimissioni da parte di Ricci fu ripresa poco dopo con il titolo di Araba Fenice: nel cast ancora Moana in versione piu’ soft e uno Scrondo meno intemperante.

Linea Verde: viaggio nell’Italia delle tradizioni

Dobbiamo ammettere d’avere sempre avuto un debole per le trasmissioni che si occupassero del nostro Paese. Non quelle di approfondimento giornalistico, sia pur importantissime, che mettono l’accento sulle numerose anomalie della nostra società per le quali c’è poco di cui andare fieri, bensì quelle che trattano dell’Italia sotto un altro punto di vista, quello migliore, fatto di tradizioni che affondano le radici nei secoli, di cucina unica e straordinaria, vero orgoglio nazionale nel mondo e di spettacoli naturali che tutti ci invidiano, uniti ad itinerari turistici che spesso non vengono esaltati a sufficienza.

Come spesso accade, ci capita di apprezzare poco le caratteristiche del nostro Paese, partendo dal concetto, tipicamente italiano, dell’erba del vicino più verde della nostra. Eppure certe tradizioni, certi valori intesi proprio come capitali, che costituiscono un bagaglio culturale unico nel suo genere, andrebbero maggiormente esaltati e portati a conoscenza delle grandi masse, troppo spesso distratte da ben altri inteteressi. È un po’ l’intento di Linea Verde, una delle trasmissioni più longeve che la nostra tv può vantare.

Resistendo alle strategie di palinsesto e a quel classico, fisiologico invecchiamento a cui ogni formula televisiva è per forza di cose destinata a soccombere, il programma va ininterrottamente in onda dal 1981, quando un tal Federico Fazzuoli, che molti di voi ricorderanno (a proposito che fine ha fatto?), ne prese le redini per abbandonarlo solo dodici anni dopo, ammaliato dai richiami della tv commerciale, dal quale però non ebbe il medesimo consenso di pubblico.

Flavio Insinna: la vittoria di uno sbirro

Probabilmente qualche anno fa Flavio Insinna, nell’allora ruolo del Capitano Anceschi nella fiction Don Matteo, non avrebbe mai immaginato il successo che gli avrebbe arriso entro breve tempo, niente faceva preludere a tanto, ancor meno i riscontri degli ultimi lavori, quella sitcom Cotti e Mangiati lanciata da Raiuno alle 20.30, poi subito stroncata, spostata al pomeriggio e infine cancellata. Nel settembre del 2006, Insinna approda ad Affari Tuoi e la sua vita cambia in un sobbalzo, egli stesso lo ammette in una recente intervista concessa all’Adnkronos: “ Affari Tuoi mi ha aperto tante porte -spiega l’attore-mi chiamano continuamente per propormi fiction, film e altro, a casa non non so più dove mettere i regali che la gente mi manda ogni giorno… rifarei tutto!”.
Conscio che è giunta l’ora di voltare pagina il prode Insinna, proprio in queste ore ha annunciato al settimanale Telepiù:”Questo ciclo di Affari Tuoi è l’ultimo che conduco, a giugno smetto. Fin’ora ho registrato 400 puntate, è stata un’avventura straordinaria, ogni sera cavalchi uno spunto, ti intoni una storia, ma anche le cose belle devono avere una fine“.
Eccolo quindi recitare sul palco della serata targata Raiuno, prima con il gioco dei pacchi poi con la serie in dodici episodi trasmessi due alla volta Ho sposato uno sbirro, per la regia di Carmine Delia in onda da domenica scorsa e il martedì per poi rimanere fissa in questo giorno. Una fiction che gli ha già dato la soddisfazione di battere un temibile avversario come Dr House.

Rai-Mediaset: è tempo di fiction!

L’overdose elettorale è per fortuna finita, non senza aver lasciato il proprio segno indelebile nei palinsesti televisivi di talune reti, nello specifico di Raidue, che ha visto nel periodo di messa in onda delle tribune elettorali non solo la propria programmazione stravolta, ma anche gli indici di gradimento scesi pericolosamente a livelli che definire bassi sarebbe eufemistico.

Ne sa qualcosa il direttore di Raidue, Antonio Marano, che qualche giorno fa scriveva al dg Claudio Cappon: “La situazione che si è venuta a creare in seguito alla decisione dei vertici aziendali di collocare su RaiDue in prima serata le cosiddette ‘Tribune elettorali’, realizzate dalla direzione Rai Parlamento e i cui dati di ascolto sottopongono la Rete a una criticità che avrà ripercussioni negative non solo nel periodo di messa in onda ma anche per la programmazione successiva, inducono il direttore e i vicedirettori della seconda Rete a manifestare forti preoccupazioni al Direttore generale sulla gestione editoriale presente e futura”. Come dargli torto?

Fatto sta che dopo la mareggiata elettorale, è finalmente ora che la programmazione televisiva riprenda il suo regolare corso, non senza subire qualche aggiustamento, come di recente ci hanno abituato i canali Mediaset in particolare. Facciamo il punto sulle fiction, cominciando proprio dalle reti del Biscione.