Gabriele Paolini condannato a 20 mesi. Ma niente risarcimento alla Rai

Gabriele Paolini, il noto disturbatore tv, è stato condannato a venti giorni di reclusione dal Tribunale di Civitavecchia con l’accusa di interruzione di pubblico servizio. Il riferimento è ad un episodio avvenuto il 29 aprile del 2004 all’aeroporto di Fiumicino. Il legale di Paolini, Lorenzo Lamarca, ha dato la notizia precisando che è stata invece respinta la richiesta di risarcimento di 200mila euro avanzata dalla Rai che si era costituita parte civile al processo.

Gabriele Paolini a Cinetivu: “La televisione è una spietata assassina quando si ciba di cronaca nera”

Gabriele Paolini, grazie ai suoi 30mila sabotaggi televisivi (record certificato anche dal Guinnes World Record), è il disturbatore televisivo più famoso d’Italia. Noi di Cinetivu abbiamo deciso di intervistarlo per capire qualcosa in più sul suo “lavoro” e sulla sua persona. Abbiamo avuto la fortuna di cogliere Paolini sull’attualità, visto che questa mattina è riuscito ad incontrare Fiorello, il quale gli ha strappato una promessa:

Stamani alle 6.30 c’è stato un incontro con Fiorello, il cui video è stato già pubblicato su Twitter. Ho chiesto lui di dedicare la puntata finale di questa sera alle donne. Se è una persona seria, e ritengo che lo sia, spero che colga l’occasione per farlo.

Gabriele Paolini denunciato da Mediaset

 Questa volta, non la passerà liscia! Dopo l’ennesimo tentativo di sabotare una diretta tv, il numero uno tra i disturbatori tv, Gabriele Paolini, è stato denunciato da Mediaset come specificato in una nota diffusa a mezzo stampa:

In seguito all’aggressione ai danni del giornalista del TG5 Fabrizio Summonte, avvenuta oggi durante un collegamento in diretta con l’edizione delle ore 13, Mediaset ha dato mandato ai propri legali di procedere ad azione penale nei confronti di Gabriele Paolini.

Gabriele Paolini chiude la carriera di disturbatore televisivo

Gabriele Paolini va in pensione a trentacinque anni: il disturbatore televisivo, che è stato protagonista di circa 20.000 incursioni davanti alle telecamere a partire dal 2002, dopo decine di processi subiti, ha deciso di sospendere quelle che lui definisce le sue espressioni artistiche:

Ho compiuto ben 20mila sabotaggi catodici ai danni dei giornalisti tv. Martedì prenderò la parola nel tribunale di Roma per delle dichiarazioni spontanee, durante un processo che mi vede imputato contro la Rai e Mediaset. Espliciterò al giudice e al pubblico ministero la mia decisone di dire stop agli inquinamenti tv.

L’inchiesta – La televisione strumentalizzata

La bravata dell’attacco alla bolla trasparente del Grande Fratello 8 a Ponte Milvio di un gruppo di giovani di Fiamma Tricolore ha nuovamente portato alla ribalta il problema della strumentalizzazione del mezzo televisivo a scapito della trasmissione e dello spettatore.

Oggi L’Inchiesta vi offre alcuni spunti di riflessione circa l’utilizzo alternativo della televisione: da chi viene usata? Perché è così importante comparire in televisione? Sono tutti delinquenti quelli che abusano delle telecamere altrui?

Qualche lettore potrà che i primi ad utilizzare in maniera scorretta la tv siano gli stessi conduttori o attori, che per incapacità o antipatia non si reputano abbastanza validi. Altri per uso improprio potranno ricordarmi l’informazione faziosa dei telegiornali o la propaganda politica in tutti i tipi di programmi con presenti onorevoli o membri di partito (perché, senza raccontare favole, è palese che i politici presenzino le trasmissioni per avere visibilità, che spesso equivale a voti, sennò rimarrebbero negli uffici a lavorare).