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Mi manda Raitre: Edoardo Camurri conduce la sedicesima edizione

Da stasera parte la sedicesima edizione di Mi manda Rai3, lo storico programma di servizio della terza rete pubblica. La principale novità è data dalla durata di ogni puntata: il programma infatti andrà in onda ogni giovedì dalle ore 21.05 alle 24, coprendo così prima e seconda serata. (la seconda parte sarà intitolata Mi rimanda Rai Tre). A condurlo, per la seconda stagione consecutiva ci sarà Edoardo Camurri, giornalista de Il foglio e scrittore.

La missione del programma è quella di sempre: dare voce ai cittadini per raccontare l’Italia delle persone comuni, vessate da truffe, raggiri e ingiustizie.

La diretta sarà realizzata dallo storico studio 2 di via Teulada da dove Camurri si collegherà con un inviato speciale, Davide Scalenghe (già volto italiano di Current Tv). Altra novità della stagione è una rubrica settimanale in cui si racconterà l’esito di alcuni casi portati alla ribalta dai microfoni del programma. Infine il web: sul sito internet  www.mimandaraitre.rai.it  sarà possibile seguire la diretta della trasmissione, dall’home page si potrà accedere al blog del programma, dove saranno pubblicati notizie, video, approfondimenti, anticipazioni e curiosità. Gli utenti avranno la possibilità di commentare, anche durante la messa in onda del programma, e inviare suggerimenti. Ogni lunedì, dalle 15, inoltre Edoardo Camurri sarà in videochat con Edoardo Camurri per commentare insieme ai telespettatori la puntata precedente. On line anche la pagina Facebook della trasmissione.

Per le segnalazioni, sempre preziose nell’economia di Mi manda Raitre, è attivo il numero della segreteria della redazione 06.3728802, e del fax 06.37353279. Per telefonare in diretta il numero verde 800550213. Per scrivere: [email protected].

La scenografia è di Trixie Zitkowsky, la fotografia di Gianni Tosti, il direttore di produzione è Giorgio De Vizio. Il programma è curato da Alessandra Bertoni; produttore esecutivo Maria Teodora Manca. La regia è affidata a Cristiano D’Alisera.

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